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Il giro vita come fattore di rischio e prognosi delle neoplasie. Andrea DeCensi SC Oncologia Medica, Ospedali Galliera , Genova. Il sovrappeso e l’obesità appaiono correlati ad una aumentata incidenza di: diabete cardiopatie tumori.
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Il giro vita come fattore di rischio e prognosi delle neoplasie Andrea DeCensi SC Oncologia Medica, Ospedali Galliera, Genova
Il sovrappeso e l’obesità appaiono correlati ad una aumentata incidenza di: diabete cardiopatie tumori L’obesità è la seconda causa prevenibile di mortalità nei paesi occidentali Fernando Botero, 2001 Donna seduta
Lesson from cardiology!The benefit of preventive care on CVD death From Jemal, A. et al. CA Cancer J Clin 2010;60:277-300.
La SindromeMetabolicaEpidemia del millennio I criteri diagnostici adottati dai diversi gruppi di esperti, in generale includono, tra i fattori di rischio: • un’elevata glicemia, • una dislipidemia aterogena (caratterizzata da elevati livelli di trigliceridi e bassi livelli di HDL colesterolo), • livelli normali-alti di pressione arteriosa sistolica e diastolica • obesità addominale.
Obesità Androide (a mela, addominale, viscerale) - “maschile” • parte superiore del corpo (viso, collo, spalle, parte dell’addome sopra l’ombelico) • sviluppo pronunciato della muscolatura • complicanze: • diabete, iperlipoproteinemia, ipercolesterolemia, iperuricemia, • ipertensione e aterosclerosi • cancro Ginoide (a pera, sottocutanea) - “femminile”: • parte inferiore del corpo (anche, natiche, cosce, parte dell’addome sotto l’ombelico) • muscolatura molto meno sviluppata • complicanze: • opinioni discordi
Prevalence of Metabolic Syndrome (ATP III Criteria) in NHANES III and Italian Population NHANES III Italy % Overall 22% for age 20 years and older The Italian Cardiovascular Epidemiological Observatory It Heart J 2004 (suppl 3): 49S-92S. Ford ES, et al. JAMA. 2002;287(3):356-359.
Circonferenza Vita (CV) • Si correla strettamente alla distribuzione viscerale del tessuto adiposo e al rischio di comorbilità Rischio di complicanze metaboliche associate all’obesità
Un rischio per la salute – tumori • Numerosi studi epidemiologici e trials clinici hanno indicato che esiste un’associazione positiva nei due sessi tra obesità ed elevata incidenza o mortalità per tumore
Un rischio per la salute – tumori Associazione tra incremento di BMI e incremento della incidenza di tumori
Obesity, Diabetes/Insulin Resistance and Cancer:Potential Mechanisms Inflammation Adipokines Hyperinsulinemia Obesity Cancer Hyperglycemia Diabetes / Diabetes Drugs Diet Physical Activity
Background • Insulin and cancer • Strong anabolic effect of insulin enhancement of DNA synthesis and cell proliferation • IRs are almost ubiquitously present in human BC and have prognostic relevance • IRs activate a cascade of proliferative and antiapoptotic events • Cross-activation of the insulin-like growth factor (IGF) receptor family Michael Pollak: Nature Reviews Cancer 8, 915-928
Diabetes and cancer: a meta-analysis GandiniS, DeCensi A et al JCO 2012 in press
C-peptide / Insulin and Risk of Breast Cancer Pisani P Arch Physiol Biochem 2008; 114:63-70
Insulin and Breast Cancer Prognosis Death p=0.001 HR Distant Recurrence p=0.007 Insulin Quartiles (pmol/L) Goodwin PJ et al. J Clin Oncol 2002
La mia dieta • Colazione: latte magro e 2 formelle di frumento integrale • Pranzo: insalata con tonno sgocciolato e aceto balsamico; 1 frutto • Cena: dieta libera, se possibile dissociata, con 2-3 bicchieri di vino
Attività Fisica • L’attività fisica raccomandata all’inizio del programma deve essere modesta, basata sulla propensione e sulle capacità del paziente, per poi essere aumentata gradualmente in durata e frequenza fino a 30-45 minuti al giorno di moderata attività aerobica per 3-5 giorni alla settimana (obiettivo: 150 min/settimana). • Maggiori livelli di attività fisica, pari ad almeno un’ora al giorno di attività moderata (camminata) o 30 minuti al giorno di attività più vigorosa (jogging) possono essere necessari per ottenere un’efficace perdita di peso a lungo termine. ADM–SID Linee-guida e raccomandazioni Diabetes and nutrition Study Group EASD
Diabetes Drugs • Drugs that raise insulin levels • Insulin secretagogues – sulfonylureas • Human insulin • Insulin analogues (e.g. glargine, detemir) • Drugs that lower insulin levels • Metformin • Thiazolidinediones (e.e. rosiglitazone)
Metformina Galegaofficinalis(pelodipuzzola)
Diabetes Prevention Program (DPP)Schema Age ≥ 25 BMI ≥ 24 Impaired Glucose Tolerance (140-199mg/dl) Elevated Fasting Plasma Glucose (95-125mg/dl) Standard lifestyle recommendations Randomized To prevent or delay the development of type 2 diabetes Intensive Lifestyle Metformin Placebo (n = 1079) (n = 1073) (n = 1082)
New onsetofdiabetes under metforminbybaseline BMI and glucoselevel *p<.05 forheterogeneity DiabetesPreventionProgram, NEJM 346; 2002
Forest plot for Metformin and cancer incidence Monami, 2008 Currie, 2009 Libby, 2009 Home, 2010 (ADOPT) Home, 2010 (RECORD) SRR adjusted for BMI: 0.74 (0.55-0.99) Hense , 2011 Lee, 2011 Yang, 2010 Morden, 2011 Geraldine, 2012 Ruiter, 2012 SRR unadjusted: 0.67 (0.24-1.87) I2=93 Summary RR: 0.66 (0.42-1.03) 0.1 0.2 0.6 0.8 1.3 1.7
Forest plot for Metformin and cancer mortality UKPDS, 1998 Bowker, 2006 Landman, 2009 Libby, 2009 Bo, 2011 Melbin, 2011 Currie, 2012 SRR adjusted for BMI: 0.58 (0.37-0.92) 0.2 0.6 0.8 1.0 1.3 1.7 SRR unadjusted: 0.51 (0.20-1.27) I2=21 Summary RR: 0.56 (0.40, 0.78)
metformin and breast cancer risk: BMI Gandini S, Puntoni M et al, 2012
WOP Trial of Metformin Double core biopsy SURGERY Metformin 850 mg qd, dd 1-3 bid, dd 4-28 N =200 stage I/II/IIIa not suitable for neo-adjuvant therapy R Stratification by ER Placebo Primary endpoints: Ki-67
Effectofmetformin versus placebo on Ki-67 change by HOMA index and BMI HOMA=fasting glucose (mmol/L)x insulin (mU/L)/22.5 Bonanniet al. JCO May 7, 2012 epub
Metformin 850 mg po bid X 5 years (includes 4-week ramp-up of 850mg po daily) T1–3*, N0-3,M0 invasive breast cancer diagnosed within 1 year Any radiotherapy, chemotherapy**, endocrine therapy, trastuzumab, biologics, bisphosphonates * If pT1C, ≥ 1 adverse prognostic factor ** CXT must be completed R A N D O M I Z E Identical Placebo One caplet po bid X 5 years (includes 4 week ramp-up of one caplet po daily) NCIC CTG MA.32 STUDY SCHEMA FUNDED BY: NCI (US), CCS, BCRF, Apotex Canada, CBCF, Komen
Silybin EGCG Estratti naturali e prevenzione del cancro Ellagitannin Curcumin
Alcool e cancro.“Una relazione da dosare” • Parliamo solo di light drinking (fino a 20 g/die) per l’alta frequenza del fenomeno e le conseguenze sulla salute • A dosi>30 g/die l’alcool è sicuramente cancerogeno • L’alcool in quantità lievi o moderate (10-20 g/die=1-2 bicchieri) riduce il rischio cardiovascolare del 25-30% • Il beneficio cardiovascolare potrebbe essere in parte dovuto agli antiossidanti (studio vino rosso versus gin) • Gli eventuali effetti protettivi della componente antiossidante del vino (rosso) e della birra sul cancro sono tuttora poco noti
Rischio di mortalità CVD in chi beve alcool rispetto a chi non beve (N=1.184.956) Ronksey et al BMJ 2011
Meccanismocancerogenticodell’alcool L’acetaldeide, il primo metabolitaprodottonelfegatodall’ossidazionedell’etanolo, è responsabiledell’effettocancerogenosultrattoaereo-digestivo e la mammella a causadell’effettomutagenosul DNA Seitz HK, Stickel F. Molecular mechanisms of alcohol mediated carcinogenesis. Nature Reviews, 2007 39
Lo studio delle infermiere americane (NHS) • 105.986 infermiere arruolate (età > 55 aa) • Durata dell’osservazione: dal 1980 al 2008, 7690 casi di carcinoma della mammella
Quante donne si ammalano in più alla mammella per effetto dell’alcool?
Incremento del rischio relativo per ogni 10 g d’alcool in più (trend) in base all’età Per ogni bicchiere di vino in più 18 – 40 anni > 40 anni RR=1.16 (+16%) RR=1.08 (+8%) Chen W.Y. Et al, JAMA, November 2, 2011 – Vol 306, No.17
Rischiorelativo e incidenzadicancromammario in relazione al numeromassimodialcoliciconsumatiin 1 giorno (binge drinking) 364 392 387 414 Chen W.Y. Et al, JAMA, November 2, 2011 – Vol 306, No.17
The Million Women Study • 1.280.296 donne arruolate (età > 55 aa) • 25% non bevitrici • Media nelle bevitrici=10 g alcool al dì • 68.775 casi di carcinoma invasivo registrati in 7 anni di osservazione RISULTATI • Il consumo di alcool AUMENTA rischio di sviluppare carcinomi del cavo orale, laringe, esofago, mammella, retto, fegato • Il consumo di alcool DIMINUISCE il rischio di sviluppare carcinoma della tiroide, rene e linfomi non Hodgkin
Rischiodicancro per ogni 10 g in piùdialcool al giorno Allen J NatlCancerInst 2009;101: 296 – 305
Rischiodicancroallamammella per quantità e tipodialcolico Allen J NatlCancerInst 2009;101: 296 – 305
Rischiodicancrodelle vie aereeedesofago per quantitàdialcool e fumo Allen J NatlCancerInst 2009;101: 296 – 305
Conclusioni • 1-2 biccheri al dì aumentano rischio di cancro mammario, del cavo orale, faringe ed esofago ma riducono il rischio di cancro del rene, della tiroide e di linfoma NH • Il rischio per i tumori delle vie aeree ed esofago si annulla in chi non fuma • Il rischio maggiore è per il cancro mammario, che va però confrontato con la forte protezione cardiovascolare • Donne con storia o rischio aumentato di cancro mammario dovrebbero bere con cautela (< 1 bicchiere al giorno) • Le bevitrici abituali dovrebbero effettuare controlli periodici della mammella
Non c’è nulla come dirigere un’unità di oncologia medica per apprezzare la bellezza e l’importanza della prevenzione!