180 likes | 311 Views
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia. Dott. Alberto Ferrando Pediatra Associazione Pediatri Extraospedalieri Liguri. Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia.
E N D
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia Dott. Alberto Ferrando Pediatra Associazione Pediatri Extraospedalieri Liguri
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia • 7 sierotipi contenuti nel vaccino sono quelli che causano con maggior frequenza infezioni invasive da pneumococco nei bambini di età inferiore ai 6 anni negli Stati Uniti (14, 6B, 19F, 18C, 23F, 4 e 9V). • Infezioni invasive efficace dall’85 al 100% • Otiti media: • (6-7 %) su tutti gli episodi di otite, • (34%) se si considerano le sole otiti da Pneumococco • (dal 57 al 65%) per le otiti causate dai sierotipi contenuti nel vaccino (51%) anche per i sierotipi cross-reagenti con questi ultimi • -polmonite: • 11%sul numero totale delle polmoniti; • 30% delle polmoniti radiologicamente dimostrate • 60-70% per le polmoniti lobari
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia Immunogenicità: superiore a quella indotta dal vaccino 23 valente, dopo tre dosi la sieroconversione compare nel 100% dei bambini, tuttavia non è noto quale sia il titolo anticorpale minimo protettivo sia nei confronti della malattia invasiva che nei confronti del semplice stato di portatore sano
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia • Reattogenicità: • molto comuni (più del 10%): arrossamento, gonfiore, dolore nella sede di inoculo, febbre oltre i 38°C, irritabilità, sonnolenza, sonno agitato • meno comuni (meno del 10%): febbre oltre i 39°C • non comuni(meno dell’ 1%): rash/orticaria • rare:(meno dello 0,1%): convulsioni, HHE (Episodi di Ipotonia-Iporesponsività).
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia sierotipi : Tra i circa 90 sierotipi conosciuti, solo un gruppo più ristretto sembrerebbe in grado di provocare infezioni invasive, ma la loro distribuzione appare fortemente diversificata a seconda dell’area geografica, l’età della persona, l’etnia, il tipo di infezione (meningiti, batteriemie, polmoniti, ecc.) oltre che presentare variazioni temporali In Italia fra i ceppi invasivi, c'è il ceppo 3, non contenuto nel vaccino, che dà con una certa frequenza malattie invasive. Inoltre il ceppo F19, che si ritrova con un'altissima frequenza nelle otiti medie purulente del bambino, dà scarsa immunogenicità ed efficacia
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia Negli stati Uniti quelli che con maggior frequenza (80%) provocano infezioni invasive sono i 7 sierotipi contenuti in questo nuovo vaccino, in alcuni paesi dell’Europa occidentale gli stessi sierotipi risultano responsabili del 60-80% delle infezioni invasive nei bambini
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia incidenza delle infezioni invasive: - Stati Uniti: 235/100.000 tra i 6 e gli 11 mesi di età e un valore di 24/100.000 sulla popolazione di tutte le età. Questi valori sembrano superiori a quelli riscontrati in generale in Europa, anche se non si può escludere che questa differenza derivi da una sottostima di detta patologia nel nostro continente. L’unico dato disponibile sulle infezioni invasive in Italia è quello ottenuto attraverso la sorveglianza passiva delle meningiti batteriche, dal quale risulterebbe un’incidenza della meningite da pneumococco nella popolazione generale dello 0,5/100.000 (dati non pubblicati), ma vi sono motivi per ritenere che la sensibilità del nostro sistema di sorveglianza lasci ancora molto a desiderare, con una conseguente sottostima della reale diffusione della malattia
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia La decisione degli Stati Uniti di utilizzare questo vaccino su larga scala pare giustificata dall’elevata incidenza di infezioni invasive nei primi mesi di vita dovute ai sierotipi in esso contenuti e dal forte risparmio economico determinato dalla diminuzione, se pur modesta in percentuale, del numero assoluto di episodi di otite media pari a più di un milione di episodi.
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia In Italia viceversa, gli elementi conoscitivi attualmente disponibili appaiono insufficienti per valutare l’opportunità di inserire questo vaccino nel calendario delle vaccinazioni di massa dei nuovi nati sia per la prevenzione delle infezioni invasive che delle otiti medie. Anche le valutazioni farmacoeconomiche effettuate negli Stati Uniti non sono trasferibili tout court in Italia, tenuto conto delle forti differenze dei Servizi Sanitari e Assistenziali.
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia • Fattori di rischio: • - anemia falciforme • morbo di Cooley • - asplenia funzionale o anatomica • - infezione da HIV • - immunodeficienze congenite • - insufficienza renale o sindrome nefrosica • - condizioni associate a immunosoppressione (come trapianto d’organo o terapia antitumorale, compresa la terapia sistemica corticosteroidea a lungo termine) • - disturbi cardiovascolari cronici (insufficienza cardiaca, cardiomiopatie) • - malattie polmonari croniche (enfisema o fibrosi cistica, ma non asma) • - fistole liquorali • - diabete insulino-dipendente • - malattie epatiche croniche (epatite cronica)
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia E’ allarme meningite da pneumococco in Italia, la forma più grave e diffusa. I casi ufficiali crescono: 309 nel ’99 contro i 109 del ’94. Ma, per gli esperti, sono solo la punta dell’iceberg. Per questo i medici e il Moige, l’associazione genitori lanciano una campagna per far vaccinare i bambini. Dal ’94 ad oggi si è, difatti, registrata un’escalation. La meningite è un’infiammazione delle tre membrane che proteggono il sistema nervoso centrale e quella da pneumococco è batterica come lo sono quelle da meningococco (neisseria meningitis) e da Haemophilus Influenzae (molti bambini sono stati vaccinati in Italia per questo tipo). Lo pneumococco causa, inoltre, anche polmoniti infantili e otiti ricorrenti. Il contagio avviene per via area, basta uno starnuto o un colpo di tosse, e la maggior parte dei bambini ne sono portatori sani. La malattia, almeno dagli atti ufficiali, risulta sorprendentemente assente in alcune regioni. Ogni milione di abitanti la media è di 20 casi nel Nord, la più elevata, di 17 casi nel Centro, ma nettamente più bassa nel Sud con 1,4, mentre in Molise non si è registrato nessun caso. Ciò non dipende da un’immunità regionale, ma dal fatto che non tutti inviano i dati su quanti bambini si ammalano. Per questo il Moige lancia una campagna di informazione e prevenzione e un numero verde (800933363) al quale i genitori possono rivolgersi per saperne di più. «I genitori sono estremamente preoccupati spiega Maria Rita Munizzi, presidente del Moige dell’aumento della meningite e ciò è comprensibile perché la malattia è molto grave, addirittura letale. Spesso è percepita con rassegnato fatalismo dai genitori che la vivono come un flagello dal quale e impossibile difendersi. Gli strumenti prioritari sono i vaccini, peraltro disponibili, seguiti da interventi tempestivi di diagnosi e cura». Il contagio avviene attraverso colpi di tosse o starnuti Allarme meningite da pneumococcoAl via campagna per le vaccinazioni Redazione La Padania 28 giugno 2001
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia CARTELLA STAMPA ALLARME MENINGITE DA PNEUMOCOCCO IN ITALIA Il Movimento Italiano Genitori lancia una campagna di prevenzione e informazione
COSTO 150900 lire a dose per 4 dosi + il pagamento del pediatra, mentre il Pneumo 23 costa 59000 lire. A TUTT’OGGI A TOTALE CARICO DELLE FAMIGLIE
Nuove possibilità di prevenzione delle Infezioni Pneumococciche nell’infanzia Certo che la bassa copertura nazionale del vaccino antimorbillo (80%) indirizzerebbe di più la sanità pubblica a valutare l'incentivazione di tale vaccinazione la cui espressione clinica sembra farsi sempre più grave. Altrettanto certo è che se i soldi ci sono si può fare tutto (ma non sembra che sia così).
CONCLUSIONI “SOCIALI”: quanti ricoveri e quanti morti in meno se investissimo nel primo anno di vita 800.000 lire per bambino di età di 1 anno nella prevenzione degli incidenti. Purtroppo la prevenzione non si può brevettare e non interessa al marketing.