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CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA Corso di formazione per Incaricati diocesani per i Beni Culturali Ecclesiastici e Direttori degli Uffici Diocesani di recente nomina. Le Consulte Regionali per i beni culturali ecclesiastici Loro ruolo e azione sul territorio. Roma, 3 – 6 ottobre 2011.
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CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA Corso di formazione per Incaricati diocesani per i Beni Culturali Ecclesiastici e Direttori degli Uffici Diocesani di recente nomina Le Consulte Regionaliper i beni culturali ecclesiasticiLoro ruolo e azione sul territorio Roma, 3 – 6 ottobre 2011
La Consulta Regionale • I beni culturali della Chiesa in Italia (1992) • Spirito Creatore (Ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici – CEI 1997) • Intesa 26 gennaio 2005
«l’importanza dei beni culturali nell’espressione e nell’inculturazione della fede e nel dialogo della Chiesa con l’umanità. Cultura e arte si richiamano e si svelano reciprocamente»(GPII – Allocuzione alla Pontificia Commissione ’95) I beni culturali stimolano una più diretta comunicazione tra i fedeli nella Chiesa e tra la Chiesa e il mondo circostante.. (Beni culturali della Chiesa CEI/1992 n. 2)
Beni Culturali della Chiesa in Italia(CEI 1992) Testo Soggetti istituzionali • Santa Sede • Diocesi • Conferenze episcopali regionali Rapporti Chiesa/Stato • Rapporto Chiesa-Stato • Armonizzare l’applicazione della legge italiana • Fattiva collaborazione • Conoscenza e rispetto
Diocesi Spetta al Vescovo attraverso la collaborazione della Commissione diocesana per l’arte sacra e i beni culturali e apposito ufficio • Coordinare, disciplinare e promuovere • … all’Ufficio diocesanoVerificare le richieste (di autorizzazione e di contributo) • Cura e valorizzazione spetta alla proprietà
Conferenza episcopale regionale • Si avvale della consulenza della Consulta regionale per i beni culturali • Coordinamento delle attività • Rapporti con Amministrazione regionale
Consulta regionale • Questioni di carattere generale nei rapporti tra le diocesi e le amministrazioni locali (regione, province, comuni) e gli organi periferici del Ministero per i beni culturali e ambientali • Rapporti con le diocesi, le altre Consulte regionali e quella nazionale • Garantisce l’omogeneità e la convergenza degli orientamenti emanati dai vescovi
Intesa 26 gennaio 2005 Motivazione della nuova Intesa • Modifiche dal D.L. 22 gen. 2004 n. 42 e Legge costituzionale 18 ott. 2001 • Costituzione art. 117Stato: “tutela dei beni culturali” (c. 2 lett. s)Regioni: “valorizzazione, promozione e organizzazione di attività culturali • Costituzione art. 118Stato: disciplina “forme di Intesa e coordinamento nella materia della tutela dei beni culturali” • D.L. 42/2004 art. 9si osservano le disposizioni stabilite dalle intese concluse ai sensi dell’art. 12 del Concordato del 1984
Intesa 26 gennaio 2005 Alcune caratteristiche • Impegno per una maggiore coesione della realtà ecclesiale onde evitare una eccessiva proliferazione degli interlocutori ecclesiastici nelle relazioni con la pubblica amministrazione • Riunioni comuni a vari livelli in sede di programmazione per definire interventi e piani di spesa, per informazioni e proposte reciproche (art. 3) • Non solo in sede di programmazione ma anche nelle determinazioni finali e nell’attuazione dei programmi pluriennali e piani di spesa, nello svolgimento e conclusione degli interventi (art. 4)
Spirito Creatore (1997) • Sussidio pastorale per promuovere la pastorale degli artisti e dell’arte • Destinatari: Commissioni diocesane • Contesto: I beni culturali della Chiesa in Italia (1992) La progettazione di nuove chiese (1993) L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica (1996) Progetto culturale (1997)
Statuto della Consulta 2. Finalità • favorire l'azionecoordinata in ambito regionale delle diocesi, degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, delle associazioni ecclesiastiche di settore in materia di beni culturali, con particolare riguardo all'arte sacra, i musei, le biblioteche e gli archivi, per quanto riguarda la documentazione, la conoscenza, la tutela, la valorizzazione, l'incremento, la formazione e l'informazione. • favorisce la collaborazione tra la Conferenza episcopale regionale, gli organi periferici del Ministero per i beni culturali e ambientali e gli uffici regionali della Pubblica Amministrazione, in ordine alle iniziative riguardanti i beni culturali di proprietà di enti ecclesiastici.
Statuto della Consulta 3. Riferimenti normativi e istituzionali • La Consulta opera facendo riferimento alle "Norme per la tutela e la conservazione del patrimonio storico-artistico della Chiesa in Italia", approvate dalla X Assemblea generale della C.E.I. e promulgate il 14 giugno 1974 e agli Orientamenti "I beni culturali della Chiesa in Italia", approvati dalla XXXVI Assemblea generale della C.E.I. e promulgati il 9 dicembre 1992. • Nello svolgimento della sua attività, la Consulta si mantiene in collegamento con gli organismi ecclesiastici competenti, a livello regionale, nei settori della liturgia, del turismo e della cultura, con i competenti Uffici e Organismi della Conferenza Episcopale Italiana e della Santa Sede.
Statuto della Consulta 4. Strumenti • Per adempiere ai suoi compiti la Consulta promuove • studi, • ricerche e pubblicazioni, • organizza incontri, convegni, corsi di formazione, seminari di studio • mostre, anche in collaborazione con altri enti e associazioni culturali.
Statuto della Consulta 5. Composizione • Sono membri di diritto della Consulta: • l'incaricato regionale per i beni culturali presso la Consulta nazionale per i beni culturali ecclesiastici della C.E.I., • un rappresentante per ogni diocesi della Regione ecclesiastica, ... rappresentanti degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica aventi sede nella Regione ecclesiastica, • un rappresentante per ciascuna delle associazioni di settore (Associazione Archivistica, ABEI, AMEI). • I rappresentanti delle diocesi sono nominati dai rispettivi Ordinari; • i rappresentanti degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica sono nominati dagli organi competenti della C.I.S.M. e dell'U.S.M.I.; • i rappresentanti delle associazioni di settore sono nominati dai competenti organi delle rispettive Associazioni. • La nomina degli esperti compete alla Conferenza episcopale regionale.
Statuto della Consulta 6. Presidente e vice presidente • Il Presidente della Consulta è il vescovo delegato dalla Conferenza episcopale regionale. • Il vice presidente è l’incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici presso la Consulta Nazionale per i beni culturali ecclesiastici
Statuto della Consulta 7ss. Riunioni, durata, commissioni, atti rilevanti • La Consulta si riunisce almeno due volte l'anno, su convocazione del Presidente e nella sede scelta dallo stesso. • Le riunioni sono valide quando è presente la maggioranza assoluta dei componenti. • A giudizio del Presidente, possono essere invitati alle riunioni eventuali esperti di settore. • I membri della Consulta durano in carica 5 anni; essi possono essere riconfermati. • Per lo studio di particolari problemi o per l'attuazione di specifiche attività o progetti la Consulta può istituire commissioni di settore o di area territoriale. • Gli atti della Consulta di particolare rilievo ed eventuali dichiarazioni destinate ad essere rese pubbliche devono essere preventivamente sottoposti all'approvazione della Conferenza episcopale regionale.
Strumento di collaborazione • Tra diocesi (Inventario, Censimento, VIC) • Tra diocesi e Istituti religiosi • Tra le Diocesi e le Istituzioni civili (comitato paritetico)
Coordinamento e promozione • Intese e convenzioni con orientamenti comuni(censimento dei fondi) • Biblioteche ecclesiastiche, archivi, musei(coordinamenti di settore) corsi di formazione e rapporti istituzionali con gli Enti territoriali • Iniziative comuni: formazione e sensibilizzazione