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Taoismo

Taoismo. VISIONE GENERALE Secondo la leggenda tutto comincia quando Lao Tzu arriva al confine della Cina, cavalcando un bufalo nel V secolo a.C.

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Presentation Transcript


  1. Taoismo VISIONE GENERALE Secondo la leggenda tutto comincia quando Lao Tzu arriva al confine della Cina, cavalcando un bufalo nel V secolo a.C. E’ una delle tre religioni fondamentali della Cina, insieme con il Buddismo e il Confucianesimo. La parola TAO indica la “Via”, nella lingua cinese la parola “via” vuol dire “dottrina” o “REALE AUTOSUFFICIENTE” (cioè è all’origine di tutto). Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  2. IlL TAO è al di sopra di tutte le cose: è il fine ultimo della corrente filosofica del Taoismo. IIl Taoismo è diffuso nel Giappone: non si può cronologicamente datare con precisione, ma la sua apparizione si può far risalire all’epoca della dinastia dei Chou. Due furono i momenti principali del suo sviluppo: -         Il Taoismo sviluppatosi fra il VII e il V secolo a.C. rappresentato da tre filosofi: Lao-tzu; Chung-tzu e Lieh-tuz, i quali hanno scritto le opere più importanti della cultura cinese. -         Il Taoismo religioso o popolare che nacque sotto la dinastia Han (184 a.C.). Nel V secolo il Taoismo si consolidò come “chiesa” opposta a quella buddista e confuciana. A capo della “chiesa” taoista vi era il “il Maestro Celeste”, mentre le comunità erano presiedute dai Shih (maestri). Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  3. Parlando della storia del Taoismo non si può fare a meno di nominare il fondatore, LAO-TZU, conosciuto come Lao-Tan, egli fu visitato da Confucio che gli domandò dei riti taoisti. Stanco della corruzione della vita pubblica, abbandonò la patria e giunto al confine occidentale, fu implorato dal suo amico di lasciargli un libro che contenesse l’essenza della sua dottrina. Fu così che scrisse il TAO TEH-CHING in due parti e cinquemila parole. Pare sia morto all’età di 84 anni nel 520 a.C.. Il Taoismo si sviluppò anche dal punto di vista religioso soprattutto a scopo di cura e esorcismo. I preti taoisti praticano guarigioni e esorcismi, nel corso dei quali cercano di dominare gli eccessi delle forze Yin invocando la superiore energia Yang. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  4. CULTO TAOISTA Nel Taoismo esiste una triade, costituita dai Tre Puri i quali risiedono nei Tre Cieli, formatisi durante il processo di formazione dell’universo. I Tre Puri sono: Il PURO GUADA, sovrano del cielo Il PURO SUPERIORE, regolatore del cosmo e del tempo Il PURO SUPREMO è lo stesso Lao-Tsu, predicatore della dottrina salvifica.  Il CULTO si fonda sulla pratica ascetica e sugli inni di glorificazione del TAO. Vi sono varie liturgie ( la liturgia della pioggia, dell’acqua, del Nuovo Anno) per esprimere il ringraziamento o la richiesta di fiducia al Tao, tali liturgie erano vere e proprie feste religiose, spesso precedute da digiuni o da isolamento. La pratica ascetica portò allo sviluppo di COMUNITA’ MONASTICHE, il monaco ha come scopo raggiungere l’immortalità, evocare gli spiriti dei defunti. Le tecniche praticate come l’ascetismo, mirano a fare di un uomo comune un UOMO REALIZZATO, un immortale, un santo, uno che ottiene la lunga vita. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  5. DOTTRINA TAOISTA All’origine di ogni cosa vi è il TAO, questo viene indicato come un cerchio diviso da due spirali (SERPI): lo Yin (l’oscurità, l’elemento femminile, identificato con la luna) e lo Yang (luce,l’elemento maschile, identificato con il sole). Questi sono complementari tra di loro e il loro alternarsi determina tutte le cose. Del Taoismo si può affermare che esso mette insieme filosofia, scienza medica e crescita spirituale. E’ proprio questa crescita spirituale che il Taoismo persegue attraverso il ripristino dell’armonia tra l’uomo vero e ciò che lo circonda. Una crescita interiore realizzata in modo privilegiato attraverso la coltivazione del corpo e dell’energia che lo permea. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  6. Shintoismo E’ la religione nazionale del Giappone, nasce in epoca preistorica ma assume caratteri distintivi verso la fine del VI sec. Il termine deriva da SHIN (dei) e TO (via) quindi la religione che segue la VIA DEGLI DEI o KAMI essi esprimono la presenza del divino e degli spiriti. I KAMI sono venerati nei templi o anche in santuari. Caratteristica dei santuari sono i Torii, porte simboliche. Le pratiche religiose sono in gran parte individuali. Lo Schintoismo è una religione praticata da 80 milioni di persone. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  7. SIMBOLI:Lo SHINTAI è il corpo del dio presente in molti oggetti di culto come lo specchio, la spada.  QUADRO STORICO: Possiamo dividere la nascita dello Scintoismo in 2 periodi: 1- Lo SCHINTOISMO PRIMITIVO: è una forma di vita religiosa che comprende un disorientamento di culti. In questo periodo lo Scintoismo ha come tema centrale la Purezza fisica e rituale. 2- Lo SCHINTOISMO UFFICIALE: Kanemoto nel 1511 promuove un movimento di ritorno alle origini con l’antico culto. Nascono due scuole con l’intento di contrapporsi al Buddhismo. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  8. Shintoismo dello Testi Sacri Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  9. Kojiki (Memorie degli antichi eventi): è diviso in tre libri che narrano la storia del Giappone dalle origini al 628 d.C. Nihon-shoki o Nihongi (Annali del Giappone): narra la storia del Giappone fino al 627, comprende 30 libri con 123 poesie in giapponese arcaico. Engishiki (Cerimoniale): comprende 50 libri Shinto Gobusho (Cinque libri dello Shinto): è riservato ai sacerdoti. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  10. Culto shintoista Lo Shintoismo è una religione praticata per lo più in un’ ambiente naturalistico, anche se esistono dei templi che hanno sempre due edifici l’Honden (sacrario ove si trova lo Shintai, inaccessibile ai laici) e l’Haiden (sala di preghiereaper i fedeli). Il culto può essere: - privato e domestico, consiste nella recita di formule sacre, di offerte di sacrifici, in ogni casa esiste un altare. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  11. Confucianesimo Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  12. CONFUCIO: IL GRANDE MAESTRO Il Confucianesimo è la dottrina di Confucio e di suoi seguaci. Lo studio del confucianesimo venne proibito durante la dinastia Qin (221-206 a.c.). Ma la dinastia degli Han restaurò le tradizioni confuciane, tanto che nel 59 d.C. l’imperatore Ming-Ti ordinò gli inizi di un culto a favore di Confucio. Da allora e sino agli inizi del XX sec. la sua popolarità non conobbe declini, nemmeno in presenza del buddismo. Questa dottrina offrì un fondamento teorico alle istituzioni politiche della Cina e da qui si diffuse in Corea, Giappone e Vietnam. Secondo Confucio erano i pensieri dei cittadini più poveri a garantirei la salvezza dello stato. Confucio è il filosofo cinese più famoso e il fondatore del confucianesimo, i suoi discepoli lo chiamavano Venerato Maestro. Il confucianesimo è la dottrina religiosa che si sviluppa in Cina nel V sec. a.C. Nel 483 a.C. dopo varie esperienze politiche, delusioni e viaggi attraverso tutta la Cina, Confucio si dedicò esclusivamente allo studio e alla raccolta delle testimonianze e delle memorie dell’antichità. La dottrina di Confucio non fu una religione, ma soprattutto un’etica di moralizzazione politica. Per commemorare Confucio sono stati costruiti ai quattro angoli della cina dei temoli uno dei quali nella sua città natale ( nello Shandong ). Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  13. CULTO E FESTE RELIGIOSE CONFUCIANE In effetti il Confucianesimo è una religione di stato, esso equipara il sovrano al sommo sacerdote. I due concetti chiave del Confucianesimo sono il rito e la benevolenza entrambi presuppongono il retto agire e il buon governo. I riti sono la forma dell’agire, la benevolenza ne è il contenuto. Il rito più importante è il culto degli antenati che rappresenta la fonte di tutte le religioni cinesi. Dall’epoca in cui il Confucianesimo divenne religione di stato in Cina, in ogni città che fosse un centro amministrativo esisteva un tempio di Confucio. Le sale in cui venivano onorati Confucio e i suoi discepoli erano templi della letteratura. Nel confucianesimo il culto si riduce all’attenta osservanza del ritualismo cerimoniale. La cerimonia è la forma che l’etichetta e i rapporti sociali assumono nell’incontro con il mondo divino. Le feste religiose principali sono: Capodanno, festa delle barche del drago e festa dell’Ottava Luna. Particolare cura è dedicata ai funerali, secondo l’insegnamento di Confucio, esso diceva: “Servite i morti come se fossero vivi è la più alta manifestazione della vera pietà filiale”. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  14. TTESTI SACRI DEL CONFUCIANESIMO • SSecondo la tradizione Confucio, avrebbe scritto e pubblicato cinque libri: Libro della storia,che parla dell’antica storia Cinese; • LLibro delle poesie o delle Odi, o dei conti nel quale sono racchiuse le credenze e la vita dei contadini. • 3Annotazioni sui Costumi o sui riti che raccoglie le regole rituali e di etichetta dei confuciani. • 4Libro dei Cambiamenti, si tratta di un manuale di divinazione, che è l’arte di rivelare il futuro. • 5Annali della primavera e dell’autunno, dove sono elencati gli avvenimenti più importanti riguardanti le varie dinastie. • nAncora più importante risulta essere il testo LU YU, titolo reso anche con Dialoghi. Si tratta di documento storico importante per conoscere il pensiero del maestro, in esso traspare la volontà di Confucio di insegnare la correttezza, un giusto stile di vita, affinché le città siano ben governate. Attraverso questo testo egli insegnò ai genitori la cortesia, ai figli il rispetto, ai governanti la benevolenza e ai sudditi la lealtà. Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  15. IL CONFUCIANESIMO IN EPOCA MODERNA Verso la fine del XIX secolo, gli studiosi confuciani si interessarono attivamente di politica e formularono un programma di riforma basato sulla dottrina confuciana. Con la caduta della monarchia e dalla tradizionale struttura familiare,da cui derivò gran parte della sua forza e che fu il suo principale sostegno,il confucianesimo perse la sua presa sulla nazione. La vittoria del comunismo cinese nel 1949 mise in rilievo l’incerto futuro del confucianesimo cinese. Molte tradizioni che si basavano sul confucianesimo vennero soppresse. Nel corso degli anni 80 e 90, il partito comunista cinese tornò a sostenere la legittimità del confucianesimo. Nel frattempo, alcuni stadi moderni dell’Asia, specialmente Singapore, hanno approvato una legislazione fedele ai precetti confuciani. Il confucianesimo moderno ha contribuito al crescente senso della comunità e fiducia di sé diffuso negli stati asiatici che si affacciano sul pacifico. Il sistema filosofico di Confucio, oltre in Cina, ha trovato adepti anche in altre aree, ad esempio nella Repubblica della Corea del sud, circa il 13% della popolazione è confuciana. Il confucianesimo si è diffuso anche in Vietnam, Thailandia, Filippine, Indonesia, Malesia, ecc., raggiungendo la cifra di circa 300 milioni di fedeli. L’aspetto più negativo della dottrina confuciana è senza dubbio la sua concezione della donna, considerata di molto inferiore all’uomo. Il confucianesimo tolse alla donna cinese la superiorità che le restava nella vita familiare. Ancora oggi la cerimonia nunziale e la vita coniugale risentono di questa forte discriminazione Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

  16. “Non affliggerti se nessuno ti conosce; cerca di essere degno di essere conosciuto”. La virtù per Confucio è una ricchezza interiore che ognuno può acquisire, dato che la natura umana non è di per sé né buona né cattiva (Confucio) Giuseppina Crinò docente di religione presso la F.P.

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