1 / 26

a genda

Open Innovation in the Food and Drink Industry Valentina Lazzarotti e Raffaella Manzini – Università Carlo Cattaneo - LIUC Uni.TIS Unità di studi su tecnologia, innovazione e sostenibilità. a genda. Definizione di Open Innovation e considerazioni preliminari

senwe
Download Presentation

a genda

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Open Innovationin the Food and Drink IndustryValentina Lazzarotti e Raffaella Manzini – Università Carlo Cattaneo - LIUC Uni.TIS Unità di studi su tecnologia, innovazione e sostenibilità

  2. agenda • Definizione di Open Innovation e considerazioni preliminari • L’apertura dei processi di innovazione in letteratura • Casi esplorativi di Open Innovation • La nostra indagine empirica: Survey nel settore Food & Drink • I risultati: analisi descrittiva generale • I cluster emersi • Conclusioni

  3. Open Innovation “Open innovation is the use of purposive inflows and outflows of knowledge to accelerate internal innovation, and expand the markets for external use of innovation, respectively. [This paradigm ] assumes that firms can and should use external ideas as well as internal ideas, and internal and external paths to market, as they look to advance their technology” . Spin out Nuovo mercato Divest Mercato attuale Progetti di ricerca Spin in Confini dell’impresa License out

  4. OPEN INNOVATION “Getting unusual suspects to solve R&D puzzles”. Source: Harward business review, December (2006) “What happens in R&D, stays in R&D”. Source: Harward business review, December (2006) • “Use the best available” • Research networks • Knowledge diffusion • “Do it yourself” • Corporate research centers • Knowledge concentration CLOSED INNOVATION Source: Chesbrough, H. (2003). Open Innovation: the new imperative for creating and profiting from technology. HBS Press, Boston, MA.

  5. OPEN INNOVATION Clothing Oil & Gas Communications Motion pictures Investment banking Automotive Biotechnology Personal computers Pharmaceuticals Consumer electronics Food & Drink Semiconductors Nuclear reactors Aircraft engines Mainframe computers CLOSED INNOVATION Source: Chesbrough, H. (2003). Open Innovation: the new imperative for creating and profiting from technology. HBS Press, Boston, MA.

  6. «New mindset» in Food & Drink industry “It’s notthatwe are not innovative. We are very innovative, but the factof the matteristhat so are a lotofother people”. Source: Stephen Goers, VP of Open Innovation & Investments, Kraft Food, March 2008. “Webelievethat the next big advance, whichmayreshape the food industry, hasalreadybeeninventedbysomeoneoutside the company, and our goal istobe the first tofindit”. Source: Peter Erickson, Senior VP of Innovation, General Mills, February 2007.

  7. L’apertura dei processi di innovazione • La letteratura ha evidenziato che esistono molti diversi modelli adottati dalle imprese per aprire i processi di innovazione • A questi corrispondono differenti gradi di apertura In particolare, diversi modelli si caratterizzano per scelte differenti relativamente a: Partner Fasi apertura Modalità di governance Direzione di apertura

  8. casi esplorativi

  9. OPEN INNOVATION CLOSED INNOVATION

  10. Driver di Open Innovation

  11. Retailer Fornitori packaging Commercializzazione Progettazione Produzione Generazione del concept Packaging Sperimentazione Centri di ricerca; università sporadicamente Fornitori di ingredienti; fornitori di macchinari; consulenti

  12. Extent of external technology exploitation High Variety of phases High Low Low Low High Low Extent of external technology acquisition Variety of partners Participation Open Closed Hierarchical Flat Governance

  13. Gestione dell’OI OPEN INNOVATION VS Unità dedicata alla gestione dell’Open Innovation Incorporamento alle funzioni esistenti L’Open Innovation implica maggiori complessità gestionali.. CLOSED INNOVATION

  14. Gestione dell’OI • Incorporamento alle funzioni esistenti..

  15. Gestione dell’OI • Unità dedicata alla gestione dell’Open Innovation.. Global External Innovation Team (GEIT) Scouting Gestione piattaforme tecnologiche Partecipazione operativa area InfantNutrition

  16. Gestione dell’OI • Più unità dedicate..

  17. Survey nel settore Food& Drink: le variabili investigate Contesto interno: Strategia Driver di collaborazione Sistema interno a supporto della collaborazione: Struttura organizzativa di supporto Azioni manageriali di supporto Mindset Tutela della proprietà intellettuale Grado di apertura dei processi di innovazione Varietà di partner Profondità del legame Performance innovativa Contesto esterno: Ambito competitivo

  18. Il grado di apertura: varietà e profondità • Varietà di partner (8 fonti esterne di sapere e tecnologia; variabile fra 0-8) • Varietà di fasi (5 fasi lungo il processo di innovazione; variabile fra 0-5) • Profondità di legame con i partner (serie di variabili Likert 1-7; media) • Profondità di collaborazione sulle fasi (serie di variabili Likert 1-7; media) • Varietà (di partner e di fasi) altamente correlate • Profondità (di partner e di fasi) altamente correlate • Varietà di partner e profondità di legame con i partner le più significative e utilizzate nelle successive analisi, salvo alcune specificazioni

  19. Chi ha partecipato all’indagine: collabora? UK= 108; Spain = 92; Italy = 84 Tot=284 chi dichiara di collaborare Settore Food & Drink, con 12 subsector (Codice NAICS 2007)

  20. Focus su varietà e profondità di legame con i partner • Alcune descrittive su tutto il campione: • varietà di partner: media è pari a 7,14 • profondità di legame con i partner: media è pari a 4,34 • profondità di legami con gruppi di partner: • clienti • fornitori • consumatori finali • concorrenti • università e centri di ricerca • enti governativi • «intermediari dell’innovazione» • imprese operanti in altri settori

  21. Focus su profondità di collaborazione sulle fasi • Alcune descrittive su tutto il campione: • profondità di collaborazione su singole fasi: • exploration: media • development: media • commercialization: media

  22. Focus su varietà e profondità di legame con i partner: quali cluster? • 3 sono i cluster emersi • cluster 1: 125 casi, alta varietà di partner (e di fasi); bassa profondità media di legame con i partner (e bassa profondità media di collaborazione sulle fasi) • cluster 2: 123 casi, alta varietà di partner (e di fasi); alta profondità media di legame con i partner(e alta profondità media di collaborazione sulle fasi) • cluster 3: 36 casi, bassa varietà di partner (e di fasi); bassa profondità media di legame con i partner (e bassa profondità media di collaborazione sulle fasi)

  23. I 3 cluster: quali caratteristiche rilevanti? • paese • dimensioni • sub-settori • ambiente competitivo • approccio strategico • organizzazione e ruoli • IP • attori chiave con cui si collabora («profondità») • fasi chiave su cui si collabora • performance innovativa

  24. I 3 cluster: quali caratteristiche rilevanti? • paese • dimensioni • sub-settori • R&D spese/vendite • Ambiente competitivo • Approccio strategico • Organizzazione e ruoli • IP (brevetti) • attori chiave con cui si collabora («profondità») • fasi chiave su cui si collabora • performance innovativa

  25. Conclusioni • L’Open Innovation è un approccio rilevante per aumentare la portata innovativa dell’azienda • Per l’implementazione di un modello di OI occorrono dei meccanismi di gestione • Vi sono diversi approcci di Open Innovation che l’azienda può adottare • OI non deve essere circoscritta alle multinazionali, ma diverrà un presupposto fondamentale anche per le SME

  26. Alcuni spunti bibliografici • Huston L and Sakkab N (2006) ‘Connect and Develop: Inside Procter and Gamble’s new model for innovation’, Harvard Business Review, 84, 3, 58-66. • SarkarS and Costa A (2008), ‘Dynamics of Open Innovation in the Food Industry’,  Trends in Food Science & Technology, 19, 11, 574-80.  • Garcia M., editor, Open innovation in the food and beverage industry, Concepts and case studies, forthcoming, Woodhead Publishing Ltd • ChiaroniD., Chiesa V., Frattini F, (2010), “Unravelling the Process from Closed to Open Innovation: evidence from mature, asset-intensive industries”, R&D Management – Special issue on “Open R&D and Open Innovation”, 40, 3, pp.222-245. • Chesbrough H., Crowther K., (2006) Beyond high tech: earlyadopters of open innovation in otherindustries, R&D Management, 36, 3, pp.229-236. • Ili, S., Alberts, A. and Miller, S. (2010), “Open Innovation in the automotive industry”, R&D Management, Vol. 40, No.3, pp. 246-255. • SampsaHyysaloUser innovation and everydaypractices: micro-innovation in sportsindustrydevelopment, R&D Management, 39, 3, pp.247-257. • Gassmann, O., Stahl, M. and Wolff, T. (2004), “The Cross Industry Innovation Process: Opening up R&D in the Automotive Industry”, Proceedings of the R&D Management Conference (Lissabon),12 July 2004, Oxford: Blackwell. • Trott, P and D Hartmann (2009). Why “Open Innovation” is old wine in new bottles. International Journal of Innovation Management, 13 (3).

More Related