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Storia greca (dall’età arcaica alle riforme di Clistene ). Diana Dragoni a.s. 2012-2013. Con il termine POLIS i Greci indicavano : - strade ed edifici del territorio urbano - territorio circostante - tutti i cittadini liberi (anche coloro che abitavano la campagna). La polis
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Storia greca(dall’età arcaica alle riforme di Clistene) Diana Dragoni a.s. 2012-2013
Con il termine POLIS i Greci indicavano: - strade ed edifici del territorio urbano - territorio circostante - tutti i cittadini liberi (anche coloro che abitavano la campagna). • La polis - rappresenta la patria - costituisce un’unità territoriale - costituisce un’unità culturale: che dipende da · Valori condivisi · Culto di una divinità protettrice · Convinzione di una discendenza dall’eroe fondatore della città • La polis difende la propria autonomia e indipendenza: - rispetto alle altre polis- rispetto alle potenze straniere.
Attraverso un processo di sinecismo, si delineano le due poleis: • SPARTA Nasce per fondazione di popolazioni greche di stirpe dorica che si insediano nel Peloponneso intorno al XI sec. a.C., dove prima era la rocca micenea chiamata «Lacedemone» • ATENE Nasce per sinecismo di più villaggi (secondo il mito per opera di Teseo) durante il medioevo ellenico
La Costituzione spartana L’organizzazione dello Stato spartano veniva fatta risalire al legislatore LICURGO, autore della «Rhetra»
ATENE Il regime aristocratico Mitico legislatore fu DRACONE (624 a.C.)
desiderio di avventura, di fare fortuna aumento demografico concentrazione di terreni nelle mani di pochi tendenza delle polis ad allontanare i soggetti più turbolenti e pericolosi povertà agricola del suolo greco SECONDA COLONIZZAZIONE conio della moneta incremento dell’artigianato e del commercio nella madre patria per il fabbisogno delle colonie diffusione della civiltà greca, soprattutto in Magna Grecia e Sicilia
Fonti: • BETTINI M., LENTANO M., PULIGA D., Sulle spalle dei giganti, 1, Mondadori, 2005. • BONIFAZI E. , RIZZO S., LONDRILLO A., PETRUCCI C., Geostoria, 1, 2011.
Aeropago • Deriva il nome dalla collina di Ares dove si riuniva. Secondo la leggenda il dio Ares (Marte per i latini) fu accusato di omicidio dal dio Poseidone e giudicato in un tribunale di 12 dei: il processo si sarebbe svolto su una collina di Atene ed Ares venne prosciolto dall’accusa. Così gli venne dedicata la collina dove successivamente si riuniva il tribunale supremo degli Ateniesi.
La legislazione di Dracone (624 a.C.) • Ancora oggi l’aggettivo «draconiano» indica un atteggiamento particolarmente rigido dal punto di vista morale o giuridico. • In realtà la legislazione di Dracone era innovativa: per la prima volta nella storia del diritto distingueva l’omicidio volontario da quello involontario (oggi «colposo» e «preterintenzionale») e stabiliva che la punizione di entrambi non dovesse essere affidata ai parenti dell’ucciso, ma a un organo costituzionale, l’aeropago.
Altri provvedimenti di Solone • La seisàchtheia («scuotimento dei pesi») = abolizione della schiavitù per debiti. Richiamò in patria tutti i cittadini rivenduti come schiavi, li riscattò dalla condizione servile e evitò che un cittadino potesse diventare schiavo di un altro per estinguere un debito. • Impedisce che si vendano fuori dall’Attica prodotti utili al sostentamento della popolazione e favorisce l’esportazione di altri (olio e vino). • Riforma dei pesi e delle misure, in modo che cereali e liquidi venissero misurati in modo uniforme e corretto.
Giudizi positivi sulla tirannide di Pisistrato • Erodoto: «Pisistrato regnò sugli ateniesi senza alterare l’esercizio delle magistrature esistenti né cambiare le leggi; governò la città nel rispetto della costituzione in vigore, amministrandola in maniera eccellente» • Aristotele: «governò con moderazione e più da buon cittadino che da tiranno»
I TIRANNICIDI.Copia romana di opera del V a.C. Vi sono raffigurati Armodio e Aristogitone (barbuto) nell’atto di scagliarsi contro Ipparco.
Le riforme di Clistene - 2 Lo strategato L’organizzazione militare prevede 10 strateghi eletti annualmente, uno per tribù, alla testa di altrettante unità di opliti L’ostracismo Istituto che attraverso una votazione popolare decreta l’esilio di un cittadino Isonomia = uguaglianza dei cittadini di fronte alla polis Il consiglio dei 500
L’ostracismo ad Atene Plutarco, nell’opera La vita di Aristide, così descrive il procedimento dell’ostracismo: L’ostracismo non costituiva in sé una punizione infamante […]. Esso serviva a sfogare il perverso desiderio di nuocere non in un male irreparabile ma trasferendo a vivere altrove per dieci anni chi ne veniva colpito. Il giorno del giudizio ogni cittadino prendeva un coccio, vi scriveva il nome della persona che voleva esiliare, poi portava il coccio in un luogo del mercato delimitato tutto intorno. I funzionari per prima cosa contavano tutti i cocci che erano stati consegnati poiché la votazione non era valida se ce ne erano meno di 6000. Poi dividevano e contavano i cocci in base al nome, e quello che era indicato dalla maggioranza veniva esiliato per dieci anni, mentre le sue proprietà restavano intatte.