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ISTITUTO COMPRENSIVO “L.PIRANDELLO” Q.RE PAOLO VI TARANTO . PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA”. A.S. 2011-2012. BOCCACCIO E IL DECAMERON VISIONE, LETTURA, RICERCA, RIELABORAZIONE ORALE E SCRITTA IN FORMATO CARTACEO E MULTIMEDIALE . GIOVANNI BOCCACCIO.
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ISTITUTO COMPRENSIVO“L.PIRANDELLO”Q.RE PAOLO VITARANTO PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA” A.S. 2011-2012
BOCCACCIO E IL DECAMERONVISIONE, LETTURA, RICERCA, RIELABORAZIONE ORALE E SCRITTA IN FORMATO CARTACEO E MULTIMEDIALE .
GIOVANNI BOCCACCIO Boccaccio nasce forse a Firenze nel 1313, da Boccaccino, un ricco mercante, socio della Banca dei Bardi. Inizia la sua formazione culturale sui classici latini, opere medievali italiane e francesi. Inviato a Napoli per far pratica nel commercio, si occupa invece di letteratura e di svaghi. Si innamora di una dama che nelle sue poesie chiama Fiammetta. Nel 1340 in seguito al fallimento della Banca dei Bardi torna a Firenze, dove stringe una forte amicizia con Petrarca.
Dopo una crisi religiosa che lo spinse a diventare un religioso chierico, si ritira a Certaldo, vicino Firenze dove vive in povertà fino alla morte, avvenuta nel 1375. Fu uno scrittore aperto a influssi molto diversi e disponibile a esperienze molto lontane fra loro. Il suo pubblico è femminile anche perché narra di storie d’amore e descrive la sensualità.
DECAMERON Il titolo grecizzante conferma l’amore per la lingua greca manifestato dall’ autore sin dalle sue opere giovanili (è plasmato sul modello dell’Hexameron di Sant’Ambrogio, che narra della creazione in 6 giorni). «Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato “Prencepe” Galeotto, nel quale si contengono 100 Novelle in “diece” dì dette da 7 donne e da 3 giovani uomini».
LA CORNICE Durante la peste che nel 1340 devasta Firenze, una brigata di 7 fanciulle e 3 giovani, di nobile condizione sociale, cerca scampo ritirandosi in una villa in campagna. Come passatempo i giovani raccontano delle novelle e ogni giorno viene eletto un re che decide il tema della giornata. Ogni giornata è suggellata da una ballata cantata a turno dai singoli novellatori.
LE 10 GIORNATE • giornata, sotto Pampinea, Tema Libero. • giornata, sotto Filomena, Tema : Uomini e Fortuna. • giornata, sotto Neifile, Tema : Industriosità e Intelligenza. • giornata, sotto Filostrato, Tema : Amori infelici. • giornata, sotto Fiametta, Tema : Amori fortunati. • giornata, sotto Elissa, Tema : Motti risolutivi. • giornata, sotto Dioneo, Tema : Beffe di donne ai mariti. • giornata, sotto Lauretta, Tema : Beffe di uomini e donne. • giornata, sotto Emilia, Tema Libero. • giornata, sotto Panfilo, Tema : Virtù (Libelarità e Nobiltà)
IL PROEMIO -Si rivela prezioso e funzionale per capire il significato dell’opera. -In esso l’autore, esprimendosi in 1° persona, espone gli intendi, che lo spingono a comporre e indica il pubblico a cui si rivolge : le donne. -Questo vuol dire che l’opera si rivolge ad un pubblico non colto, ma nonostante ciò l’opera ha alte ambizioni letterarie. Il carattere dell’opera vuole essere di piacevole intrattenimento e non di dottrina religiosa e morale.
LA NOVELLA A differenza del romanzo questa non ha una trama necessariamente unitaria, dunque Boccaccio la preferisce perché è libero di spaziare su qualsiasi argomento, divagando di tema in tema con estrema facilità.
IL MERCANTE Boccaccio ha la figura del cavaliere, che per le sue doti (onestà, cortesia e liberalità) era considerato l’emblema dell’età medievale, sostituisce quella del mercante che con la sua operosa astuzia cerca anche di contrastare anche le avversità.
I TEMI DELL’ OPERA • Amore • Ingegno • Fortuna E’ un opera proto-umanistica perché l’uomo non subisce passivamente ma astutamente cerca di contrastare la stessa.
Un altro importante motivo è quello delle virtù degli eroi, che cercano di contrastare la fortuna capricciosa e dimostrano così la loro capacità di superare le avversità e gli ostacoli.
STILE Variano molto i registri e il lessico adoperati, a secondo dell’ambiente o dello stato d’animo. Boccaccio vuole misurarsi nei più vari modi narrativi, infatti all’interno della sua opera, ritroviamo narrazioni non solo sotto forma di novella, ma anche di favole, parabole e storie.