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MADAGASCAR. Silvia Bazzocchi Agnese Giovanardi Isa Giovannozzi Eleonora Ono. DATI GENERALI.
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MADAGASCAR Silvia Bazzocchi Agnese Giovanardi Isa Giovannozzi Eleonora Ono
DATI GENERALI Capitale: AntananarivoNome completo: Repubblica del MadagascarForma di governo: Repubblica presidenzialeCapo di stato: Marc RavalomananaIndipendenza: Dalla Francia 26 giugno 1960Ingresso all’ONU: 20 settembre 1960Superficie totale: 587.041 km² Popolazione totale: 20.042.551 ab.Densità: 35 ab./km² Lingue ufficiali: malgascio, francese, ingleseReligione: Animista 52%, Cattolica 23%, Protestante 18%, Musulmana 7%Valuta: Franco malgascioPIL procapite: 908$ISU: 0,533 Mortalità infantile: 85,26 morti/1.000 feti nati viviSperanza di vita: maschi= 53anni; femmine= 58anni
Il Madagascar è uno stato insulare situato nell'oceano Indiano, al largo della costa orientale dell'Africa, di fronte al Mozambico. L'isola principale, anch'essa chiamata Madagascar, è la quarta più grande isola del mondo. TERRITORIO Confini: nord, est, sud= Oceano Indiano ovest= Canale del MozambicoTerritorio settentrionale: collina coperta da foreste, terreno umido.Territorio orientale: costa ricca di vegetazione e di risorse naturali.Territorio meridionale: foresta, pianura fertile ma secca, savana e steppa.Territorio occidentale: rilievi montuosi, pianure fertili e savana a sud.Entroterra: altopiano centrale (hautes terres), colline e valli fertili.Fiumi principali: Betsiboka, Tsiribihina, Mangoky e Onilahy.Lago principale: Alaotra.Monti principali: Maromokotro 2876 mIsole principali: Madagascar, Nosy BeClima: tropicale, scarse precipitazioni, fortemente mitigato dal mare.
La savana nella regione dell'Isalo, sud del Madagascar. Il massiccio del Tsiribhina. La terra rossa di una pista verso l'Isalo, sud del Madagascar. Nosy Iranja è una delle mete del turismo internazionale in Madagascar.
ECONOMIA Settore primario: agricoltura= riso, manioca, patate e patate dolci, sorgo, mais, caffè, canna da zucchero, cotone, tabacco, cacao, spezie ed essenze da profumo. allevamento= bovino, animali da cortile. pesca= modesta, in espansione quella dei gamberi.Settore secondario: risorse minerali= grafite, pietre preziose e soprattutto cromo.industrie= tessile, alimentare e delle confezioni.Settore terziario: esportazioni= caffè, vaniglia, gamberi, chiodi di garofano, zucchero. importazioni= combustibili, macchinari e veicoli.turismo= risente della mancanza di infratutture e attrezzature. I turisti sono però in aumento.Vie di comunicazione: rete stradale= più di 50.000 km, in pessime condizioni e non asfaltate. rete ferrovaria= 1050 km di ferrovie, ereditate dal periodo coloniale.porti principali= Tomasina e Mahajanga. rete aerea= aereoporto di Antananarivo. Risaie nella provincia di Antananarivo.
SETTORI ECONOMICI Settore primario= 27,50%Settore secondario= 15,30%Settore terziario= 57,20%
PIL PROCAPITE Italia= 37.411$Madagascar= 908$
STORIA La popolazione dell’isola si costituì in conseguenza di due principali ondate migratorie, una proveniente dall’Indonesia e una dall’Africa. In seguito, delle comunità di mercanti arabi si stabilirono sulle coste, introducendo l’Islam nel paese. Nel 1500 il portoghese Diogo Dias fu il primo europeo ad approdare sull’isola che, nel corso del XVII secolo, fu oggetto di ripetuti ma infruttuosi tentativi di colonizzazione da parte di portoghesi, inglesi e francesi, per i quali rappresentava una base sulla rotta delle Indie. Nel 1642 i francesi si insediarono temporaneamente nel sud dell’isola, che tuttavia abbandonarono nel 1674. Dal 1810 al 1828, sotto il sovrano Radama I, tale regno conquistò i due terzi dell’isola, soprattutto grazie all’appoggio militare degli inglesi, che riconobbero lo stesso Radama I re del Madagascar.Dopo la morte di Radama, la moglie Ranavalona I avviò una dura politica xenofoba. Dopo una serie di rivolte popolari, il Madagascar fu conquistato militarmente e proclamato colonia francese. Nel maggio 1942, due anni dopo la disfatta francese nella seconda gurra mondiale, gli inglesi inviarono nell’isola un corpo di spedizione nel timore di un’invasione giapponese, dal momento che il Madagascar aveva aderito al governo di Vichy nel 1940. Nel 1943 gli inglesi presero possesso dell’isola, riaffidandone il controllo al governo della “Francia libera” l’anno successivo. Nel marzo del 1947, il Partito nazionalista malgascio diede vita a una rivolta armata che si protrasse sino all’agosto dello stesso anno e venne violentemente repressa dalle autorità francesi, provocando la morte di circa 50.000 persone; lo stato d’assedio rimase in vigore fino al 1956. Il 26 giugno 1960 il Madagascar ottenne l’indipendenza, mantenendo un rapporto privilegiato con la Francia. Verso la fine degli anni Sessanta il conflitto politico e sociale si inasprì, sfociando nel 1972 in un colpo di stato contro Tisiranana, il presidente, guidato dal generale Gabriel Ramanantsoa. Didier Ratsiraka trasformò il paese, ribattezzato Repubblica democratica del Madagascar, in una repubblica socialista, avvicinandolo all’Unione Sovietica.Nelle elezioni presidenziali del febbraio 1993, Ratsiraka venne sconfitto dal candidato delle opposizioni Albert Zafy. Nel novembre del 1996 Ratsiraka riconquistò la presidenza del paese.Le elezioni del dicembre 2001, che opposero Ratsiraka, il presidente uscente, a Marc Ravalomanana, sindaco di Antananarivo, segnarono l’inizio di un nuovo scontro, conclusosi con la condanna di Ratsiraka a dieci anni di prigione.
POPOLAZIONE Il Madagascar ha una popolazione di 20.042.551 abitanti (2008), con una densità media di 35 unità per km², più elevata nelle aree montane che nelle regioni costiere. La popolazione è assai diversificata dal punto di vista etnico; nell’entroterra i maggiori gruppi sono i merina (hova), che costituiscono il 26% della popolazione totale e i betsileo (12%) entrambi discendenti degli emigranti indonesiani che colonizzarono l’isola circa duemila anni or sono. Le zone costiere sono abitate prevalentemente da genti meticce maleopolinesiane, nere africane e di origine araba tra cui si citano i betsimisaraka (15%), gli tsimihety (7%), i sakalava (6%) e gli antaisaka (5%). Il 27% (2005) della popolazione vive nei centri urbani, tra i quali la capitale Antananarivo è il più importante; sono inoltre di rilievo Toamasina, Fianarantsoa, Mahajanga, Toliara e Antsiranana.
ANTANANARIVO Antananarivo è stata conquistata dai francesi nel 1895 ed incorporata nel loro protettorato di Madagascar. A seguito della conquista francese la città, che contava una popolazione di circa 100.000 abitanti, si è ampliata arrivando a toccare le 175.000 unità dal 1950. Antananarivo ha subito grandi trasformazioni urbanistiche. Sono state realizzate strade in tutta la città. Dopo l'indipendenza nel 1960 il ritmo di crescita è aumentato rapidamente. La popolazione della città ha raggiunto 1,4 milioni. La città è custodita da due fortezze costruite rispettivamente una sulle colline ad est e una a sud-ovest. Oltre alle già citate cattedrali, ospita circa cinquanta chiese, così come una moschea musulmana. Antananarivo è sede del campus dell' Università del Madagascar e del Collège rurale d'Ambatobe.
LINGUA La lingua malgascia è di origine malayo-polinesiana ed è parlata in tutta l'isola. Gran parte della popolazione conosce anche il francese. L'inglese si sta diffondendo e nel 2003 il governo ha iniziato un programma per l'insegnamento di questa lingua nelle scuole. Molti volontari europei si sono prestati ad aiutare questo sforzo insegnando l'inglese ai maestri malgasci. La prima costituzione del Madagascar (1960), equiparava malgascio e francese come lingue ufficiali della Repubblica. La costituzione attuale non fa menzione del concetto di "lingua ufficiale", ma precisa che il malgascio è la "lingua nazionale". In occasione di una protesta formale di un cittadino che aveva ritenuto incostituzionale la pubblicazione di documenti ufficiali in solo francese, la Corte Costituzionale ha respinto la protesta, deliberando che in assenza di una indicazione precisa a livello legislativo, il francese poteva essere considerato ancora accettabile come lingua ufficiale. RELIGIONE Circa metà della popolazione malgascia è dedita a culti tradizionali locali, che tendono a essere centrati attorno all'idea del legame con i defunti. Soprattutto i Merina degli altopiani seguono rigorosamente i loro riti tradizionali. Sia i Merina che i Betsileo hanno una pratica di "risepoltura" detta famadihana. Il 45% dei malgasci sono invece cristiani, suddivisi circa in parti uguali fra cattolici e protestanti. In molti casi, il cristianesimo malgascio mantiene alcuni tratti derivanti dalle credenze tradizionali. La Chiesa Cattolica, che basa la propria attività missionaria sul concetto dell'inculturazione, non respinge queste pratiche; i pastori protestanti sono in generale più inclini a condannarle come superstizione o addirittura adorazione dei demoni. Sulle regioni costiere, specialmente nelle province di Mahajanga e Antsiranana è presente una minoranza di musulmani, appartenenti a etnie indo-pakistane o originarie delle Comore. Le chiese cristiane in Madagascar sono spesso influenti sulla vita politica del paese. Il Consiglio delle Chiese Malgasce riunisce le quattro dottrine più radicate nel paese (cattolicesimo romano, protestantesimo riformato, luteranesimo e anglicanesimo).
FLORA E FAUNA Sul versante orientale dell’isola la vegetazione dominante è costituita dalla foresta pluviale, perlopiù di latifoglie, mentre la savana e le praterie caratterizzano le regioni occidentali più aride e la vegetazione desertica è presente nell’estremo sud-ovest. La fauna è insolita, poiché riflette lo stadio evolutivo del periodo in cui il Madagascar si staccò dal continente africano; ad esempio, conserva forme di primati estremamente primitive (i lemuriformi) e manca delle scimmie, vale a dire dei primati più evoluti. Benché le specie indigene presentino caratteristiche assimilabili sia alla fauna africana che a quella indiana, le loro differenze sono indicative di un’evoluzione verificatasi nel corso di un lungo periodo di isolamento.
PARCO NAZIONALE DE LA MONTAGNE D’AMBRE Il Parco Nazionale Montagne D'Ambre si trova nel nord del Madagascar, a circa 27 km a sud della città di Diego Suarez; si estende su una superficie di 18.200 ettari ad un'altitudine compresa tra gli 850 e 1474 mt; gode di un clima piuttosto umido che favorisce lo sviluppo di foresta di tipo pluviale dove vivono 7 specie di lemuri, ben 75 specie di uccelli, 49 specie di rettili, 36 specie di farfalle. Nel Parco c'è un lago di origine vulcanica e delle belle cascate. Nel Parco è possibile fare diversi percorsi di 2/4 ore camminando su facili sentieri.
L’ISOLA DI SAINTE MARIE L’Île Sainte Marie è un’isola lunga 57 km e si trova a 8 km al largo della costa orientale del Madagascar. Rifugio di pirati tra il XXVII e il XXVIII secolo oggi ai visitatori offre spiagge orlate da palme da cocco e una lussureggiante foresta pluviale al suo interno ricca di piante anche piuttosto rare. A nord troviamo un’incantevole spiaggia bianca che si estende per vari km sulla Pointe des Cocotiers. Altre spiagge incantevoli si trovano sulla penisola di Amphanihy, sulla costa orientale dell’isola e a Nosy Nato. Da luglio a settembre si possono avvistare le balene megattere che attraversano lo stretto che separa l’isola dalla costa orientale del Madagascar per partorire o per cercare un compagno. I punti migliori per immergersi sono quelli in corrispondenza dei due relitti che giacciono all’estremo nord e lungo la costa orientale, nei pressi di Sahasifotra. Un'altro relitto di un galeone corsaro del XVII secolo è stato scoperto nelle vicinanze del porto. La posizione geografica di Ile St Marie, risente di correnti umide che provengono dall'oceano Indiano che influenzano il clima con una stagione più piovosa tra Aprile e Luglio/Agosto e una più asciutta tra Settembre e Febbraio.
MADAGASCAR (IL FILM!) Madagascar è un film d'animazione statunitense del 2005, prodotto dalla DreamWorks. Il presidente del Madagascar, Marc Ravalomanana ha visitato gli studi della DreamWorks durante la lavorazione del film. Piccola curiosità:Il film è stato vietato ai minori di 18 anni in Brasile, perché la scena dove i lemuri ballano, ricorda, umoristicamente, un rave party.