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Preparazione alla prima prova scritta degli Esami di Stato A.S. 2009/2010. Anno scolastico 2009/2010. 1 . La teoria. Che COS’È un “saggio breve”. Definizione di «saggio». «Studio critico, normalmente breve, su un argomento specifico» (Dizionario italiano Sabatini-Coletti ).
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Preparazionealla prima prova scritta degli Esami di StatoA.S. 2009/2010 Anno scolastico 2009/2010
1. La teoria Che COS’Èun “saggio breve”
Definizionedi «saggio» «Studio critico, normalmente breve, su un argomento specifico» (Dizionario italiano Sabatini-Coletti)
Definizionedi «saggio» «Studio critico, normalmente breve, su un argomento specifico» (Dizionario italiano Sabatini-Coletti)
Che significa«critico» «Che analizza e valuta razionalmente, con la capacità di cogliere gli aspetti contraddittori e meno evidenti di qualcosa» (Dizionario italiano Sabatini-Coletti)
Che significa«critico» «Che analizza e valuta razionalmente, con la capacità di cogliere gli aspetti contraddittori e meno evidenti di qualcosa» (Dizionario italiano Sabatini-Coletti)
Che significa«critico» «Che analizza e valuta razionalmente, con la capacità di cogliere gli aspetti contraddittori e meno evidenti di qualcosa» (Dizionario italiano Sabatini-Coletti)
Che significa«critico» «Che analizza e valuta razionalmente, con la capacità di cogliere gli aspetti contraddittori e meno evidenti di qualcosa» (Dizionario italiano Sabatini-Coletti)
Il saggio implicaun punto di vista Da queste definizioni appare chiaro che, in un saggio, dovremo esprimere un punto di vista. Il saggio breve è un testo argomentativo. L’espressione “testo argomentativo” viene dal verbo “argomentare”. Quando parliamo di “testo argomentativo”, usiamo il sostantivo “argomento”, e i vocaboli che ne derivano, in una accezione specifica, che non va confusa con il significato che comunemente si dà a questa parola.
Il saggio implicaun punto di vista Nel linguaggio comune, si parla di “argomento” per indicare semplicemente il tema o la materia di un discorso. Nella sua accezione specifica, invece, “argomento” indica «ciò che si adduce a sostegno di un principio, di un’opinione, ragionamento, dimostrazione». Nel saggio breve è necessario “argomentare”, ossia dimostrare una tesi.
Il saggio implicaun punto di vista I passaggi logici dell’argomentazione sono: Enunciazione della tesi Esposizione degli argomenti a favore della tesi Enunciazione dell’antitesi Esposizione degli argomenti a favore dell’antitesi Confutazione degli argomenti a favore dell’antitesi Conclusione
Il saggio implicaun punto di vista Non è necessario che il saggio sia costruito schematicamente secondo quest’ordine. È tuttavia importante che tutti questi elementi siano presenti nella struttura logica del saggio.
Il saggio implicaun punto di vista La tesi può consistere nell’opinione che noi esprimiamo su un qualsiasi tema, e che dimostriamo logicamente, confrontandola con l’opinione opposta. Può consistere anche in un giudizio critico su tematiche letterarie o artistiche. Anche questo giudizio va supportato con prove logiche.
I quattro ambiti del saggio breve Artistico-letterario Socio-economico Storico-politico Tecnico-scientifico
Cosa dobbiamo fare per scrivere un saggio breve La prima parte della traccia del saggio contiene le consegne, ossia le istruzioni per la sua redazione. Leggiamo ora le consegne dei saggi proposti per gli esami negli anni passati. Facciamo attenzione alle parole: il termine “argomento” e il verbo “argomentare” verranno infatti usati sia nella loro accezione generica sia nella loro accezione specifica.
Consegne (fino al 2008) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale (rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
Consegne (fino al 2008) Consegne (2009) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale (rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo. • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, interpretandoeconfrontandoidocumentieidatiforniti. • Se scegli la forma del “saggiobreve” argomentala tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Premetti al saggio un titolocoerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. • Se scegli la forma dell’”articolodigiornale”, indicailtitolodell’articoloeiltipodigiornalesulqualepensichel’articolodebbaesserepubblicato. • Per entrambe le formediscrittura non superarecinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
Consegne (fino al 2008) Consegne (2009) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale (rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo. • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, interpretandoeconfrontandoidocumentieidatiforniti. • Se scegli la forma del “saggiobreve” argomenta la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Premetti al saggio un titolocoerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, indicailtitolodell’articoloeiltipodigiornalesulqualepensichel’articolodebbaesserepubblicato. • Per entrambe le formediscrittura non superarecinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
Consegne (fino al 2008) Consegne (2009) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale (rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo. • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, interpretandoeconfrontandoidocumentieidatiforniti. • Se scegli la forma del “saggiobreve” argomenta la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Premetti al saggio un titolocoerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, indicailtitolodell’articoloeiltipodigiornalesulqualepensichel’articolodebbaesserepubblicato. • Per entrambe le formediscrittura non superarecinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
Consegne (fino al 2008) Consegne (2009) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale (rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo. • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, interpretandoeconfrontandoidocumentieidatiforniti. • Se scegli la forma del “saggiobreve” argomenta la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Premetti al saggio un titolocoerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, indicailtitolodell’articoloeiltipodigiornalesulqualepensichel’articolodebbaesserepubblicato. • Per entrambe le formediscrittura non superarecinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
Consegne (fino al 2008) Consegne (2009) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale(rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo. • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, interpretandoeconfrontandoidocumentieidatiforniti. • Se scegli la forma del “saggiobreve” argomenta la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Premetti al saggio un titolocoerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, indicailtitolodell’articoloeiltipodigiornalesulqualepensichel’articolodebbaesserepubblicato. • Per entrambe le formediscrittura non superarecinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
È molto importante leggereattentamente le consegne • Non dimenticate, in sede di esame, di dedicare qualche minuto alle consegne che, come si è visto, possono variare da un anno all’altro. • Se avete dubbi sulla loro interpretazione, chiedete alla commissione di chiarirveli.
Non dimenticatei dettagli importanti • Le consegne richiedono di aggiungere al saggio un titolo e, in alcuni casi, alcune indicazioni sul giornale o rivista su cui pubblichereste il vostro lavoro. • Non trascurate questi elementi, che fanno parte integrante della traccia. • Il titolo non va assolutamente confuso con l’argomento che trovate all’inizio della traccia. • In un saggio ben costruito, il titolo è la sintesi della vostra tesi.
Dai documenti al saggio:le fasi del lavoro Lettura attenta dei documenti per evidenziarne i punti nodali e più interessanti. Confronto dei documenti sulla base di analogie, diversità, contrasti. Raccolta delle informazioni e delle idee. Individuazione del problema e assunzione del punto di vista. Preparazione della scaletta per il testo. Stesura del testo. Rilettura e successiva copiatura del testo. Rilettura finale.
Dai documenti al saggio:come iniziare • Ci viene fornita una serie di brani attinenti al tema (argomento) proposto dalla traccia. • Effettueremo su ciascuno di essi un lavoro di analisi e sintesi. • In ogni brano, sottolineeremo le parole chiave. • A ogni brano (o, se necessario, ai capoversi significativi) aggiungeremo un titoletto.
Dai documenti al saggio:come iniziare • In seguito, metteremo a confronto i documenti per individuare gli elementi di convergenza e gli elementi di divergenza tra le posizioni dei diversi autori. • Avremo così portato a termine una delle richieste della consegna: l’interpretazione e il confronto dei documenti sui quali si baserà la nostra argomentazione.
Consegne (fino al 2008) Consegne (2009) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale (rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo. • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, interpretandoeconfrontandoidocumentieidatiforniti. • Se scegli la forma del «saggiobreve» argomenta la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Premetti al saggio un titolocoerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. • Se scegli la forma dell'«articolodigiornale», indicailtitolodell’articoloeiltipodigiornalesulqualepensichel’articolodebbaesserepubblicato. • Per entrambe le formediscrittura non superarecinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
Dai documenti al saggio:come iniziare • Ricordiamo che l’argomentazione è un ragionamento critico e logico che implica una tesi. • Comprendere e confrontare le posizioni espresse dai diversi autori non equivale a possedere e argomentare una tesi. • Tuttavia questa operazione costituisce una premessa indispensabile all’individuazione della tesi.
Consegne (fino al 2008) Consegne (2009) • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, utilizzandoidocumentieidatiche lo corredano. • Se scegli la forma del “saggiobreve”, interpretaeconfrontaidocumentieidatifornitiesuquesta base svolgi, argomentandola, la tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Da’ al saggio un titolocoerente con la tuatrattazioneeipotizzaneunadestinazioneeditoriale (rivistaspecialistica, fascicoloscolasticodiricercaedocumentazione, rassegnadiargomentoculturale, altro). • Se lo ritieni, organizza la trattazionesuddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmenteunospecificotitolo. • Se scegli la forma dell’“articolodigiornale”, individuaneidocumentieneidatifornitiunoopiùelementichetisembranorilevantiecostruiscisudiessiiltuo ‘pezzo’. • Da’ all’articolo un titoloappropriatoedindicailtipodigiornalesulquale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivistadivulgativa, giornalescolastico, altro). • Per attualizzarel’argomento, puoiriferirti a circostanzeimmaginarieoreali (mostre, anniversari, convegnioeventidirilievo). • Per entrambe le formediscrittura non superare le quattroocinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo. • Sviluppal’argomentosceltoo in forma di “saggiobreve” odi “articolodigiornale”, interpretandoeconfrontandoidocumentieidatiforniti. • Se scegli la forma del «saggiobreve» argomentala tuatrattazione, anche con opportuniriferimentialletueconoscenzeedesperienzedi studio. • Premetti al saggio un titolocoerentee, se vuoi, suddividilo in paragrafi. • Se scegli la forma dell'«articolodigiornale», indicailtitolodell’articoloeiltipodigiornalesulqualepensichel’articolodebbaesserepubblicato. • Per entrambe le formediscrittura non superarecinquecolonnedimetàdifoglioprotocollo.
2. La pratica UN ESEMPIO CONCRETO
Esami di stato 2003 • Ambito socio-economico • Argomento:È ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di massa? • Il titolo proposto consiste in una domanda alla quale si può dare una risposta affermativa o una negativa. • Occorrerà dunque argomentare la propria tesi e discutere, confutandoli, gli argomenti a favore dell’antitesi. • Nella nostra esercitazione seguiremo dunque la classica impostazione del testo argomentativo.
Il saggio implicaun punto di vista I passaggi logici dell’argomentazione sono: Enunciazione della tesi Esposizione degli argomenti a favore della tesi Enunciazione dell’antitesi Esposizione degli argomenti a favore dell’antitesi Confutazione degli argomenti a favore dell’antitesi Conclusione
Esami di stato 2003 • Non sempre, però, la traccia si presta al classico svolgimento argomentativo. • In base alla natura della traccia, dell’argomento trattato e dei documenti a supporto,lo studente dovrà scegliere se compiere una trattazione in cui l’argomentazione comporti anche la discussione e confutazione di un’antitesi, o una trattazione in cui l’argomentazione si sostanzi in una tesi interpretativa che non implica il confronto con un’antitesi.
Esami di stato 2003 • Ambito socio-economico • Argomento:È ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di massa?
1 - Lettura analiticadei documenti • Come si è già detto, il primo passo consiste nel leggere attentamente i documenti. • Subito dopo dovremo confrontarli, per evidenziare analogie e differenze. • Partiamo da una lettura attenta della traccia e dei documenti che essa contiene.
1 - Lettura analiticadei documenti • Dopo aver letto una prima volta i documenti, cominciamo a individuare le parole chiave di ciascuno di essi. • Al termine di quest’operazione, metteremo dei titoletti ai documenti, o a paragrafi significativi di essi.
Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il posto della più discreta delle arti, la poesia? (E. Montale, È ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia di Svezia, 1975)
Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il posto della più discreta delle arti, la poesia? (E. Montale, È ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia di Svezia, 1975)
•Società di massa e annientamento della riflessione: tempo veloce e ricerca spasmodica dell’immediato Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il posto della più discreta delle arti, la poesia? (E. Montale, È ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia di Svezia, 1975)
Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan Thomas ed EzraPound, e che rischiava di chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle medicine contro l´angoscia. Ed è un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia Tonelli, leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta più. (M. Gramellini, I versi della nonna, «La Stampa», 20/11/2002)
Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan Thomas ed EzraPound, e che rischiava di chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle medicine contro l´angoscia. Ed è un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia Tonelli, leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta più. (M. Gramellini, I versi della nonna, «La Stampa», 20/11/2002)
•È la poesia il rimedio contro l’angoscia: l’esempio degli anziani Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan Thomas ed EzraPound, e che rischiava di chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle medicine contro l´angoscia. Ed è un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia Tonelli, leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta più. (M. Gramellini, I versi della nonna, «La Stampa», 20/11/2002)
La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco… L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per sempre. (S. Vassalli, Il declino del vate, «Il Corriere della Sera», 12/01/2003)
La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco… L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per sempre. (S. Vassalli, Il declino del vate, «Il Corriere della Sera», 12/01/2003)
•Poesia: genere letterario sempre più specialistico La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco… L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per sempre. (S. Vassalli, Il declino del vate, «Il Corriere della Sera», 12/01/2003)
•Poesia: genere letterario sempre più specialistico La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco… L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per sempre. (S. Vassalli, Il declino del vate, «Il Corriere della Sera», 12/01/2003)
•Poesia: genere letterario sempre più specialistico La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… •Impopolarità della poesia: non ci sono poeti per i tragici eventi dell’umanità Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco… L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per sempre. (S. Vassalli, Il declino del vate, «Il Corriere della Sera», 12/01/2003)
•Poesia: genere letterario sempre più specialistico La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… •Impopolarità della poesia: non ci sono poeti per i tragici eventi dell’umanità Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco… L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per sempre. (S. Vassalli, Il declino del vate, «Il Corriere della Sera», 12/01/2003)