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Navigare. E poi?  E-democracy, social network e WiFi a Pordenone

Navigare. E poi?  E-democracy, social network e WiFi a Pordenone. Intervento di Stefano Bertolo sul tema della trasmissione delle conoscenze Pordenone, 11 dicembre 2007. Quella di oggi viene definita come « società della conoscenza ».

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Presentation Transcript


  1. Navigare. E poi? E-democracy, social network e WiFi a Pordenone Intervento di Stefano Bertolo sul tema della trasmissione delle conoscenze Pordenone, 11 dicembre 2007

  2. Quella di oggi viene definita come « società della conoscenza » Questo dovrebbe significare che la conoscenza è il bene più prezioso di cui disponiamo, e che quindi come tale dovrebbe essere riconosciuto, protetto, sviluppato, diffuso… Nella realtà quotidiana di lavoro, di studio, di partecipazione alla vita sociale e politica questo purtroppo (ancora) non accade…

  3. Le conoscenze sono « beni inalienabili » …sono infatti « legate » alle singole persone che le posseggono, e molto spesso sono proprio le persone per prime a non venir riconosciute dalle rispettive comunità (di studio, di lavoro, sociali…) e di conseguenza le conoscenze di cui sono portatrici non vengono appunto riconosciute, diffuse, trasmesse, utilizzate appieno…

  4. Una mappa del tesoro La proposta è quella di fare una « mappa » delle conoscenze della città dove sono nato e dove continuo a lavorare… una mappa che tutti possono contribuire a scrivere e, soprattutto, che tutti possano facilmente consultare… Una mappa speciale, perchè ha la forma di un albero: l’albero delle conoscenze della città di Pordenone.

  5. Alberi di Conoscenze Quella degli « alberi di conoscenze » è una metodologia di approccio al tema del sapere e della conoscenza che nasce in Francia nei primi anni ’90, conosciuta principalmente attraverso l’omonimo libro, pubblicato nel 1992.

  6. “Quando l’intera società diviene pedagogica, quando si impara per tutta la vita - in azienda, nella strada, alla televisione, nei libri e nelle riviste, nei raggruppamenti professionali -, quando sfuma la separazione tra formazione iniziale e formazione permanente, non c’è più ragione perché un’unica istituzione conservi il monopolio della convalida delle conoscenze. Spetta alla società stessa autenticare i saperi, nel modo più regolare e democratico possibile”. • M. Authier, P. Levy

  7. Le origini degli alberi delle conoscenze Nel 1991, il primo ministro francese Edith Cresson, avvia una missione di ricerca per var emergere e valorizzare tutte quelle competenze possedute dalle persone anche se non certificate... Edith CRESSON

  8. Gli autori … incaricati della missione sono il grande filosofo francese Michel Serres Che coinvolge l suo giovane allievo Pierre Lévy

  9. Michel Authier Completa il gruppo il matematico Michel Authier, che sarà lo « scopritore » dell ’algoritmo matematico alla base del funzionamento del software che fa funzionare gli alberi di conoscenza Michel Authier fonda, assieme a Pierre Lévy la società TRIVIUM, che mette a punto e commercializza il software, dapprima « Gingo » e successivamente « SEE-K »

  10. Funzionalità della piattaforma Un accesso per navigatori internet Indicizza argomenti: attori, documenti, progetti, idee, conoscenze, competenze, formazione, risorse… Un Data Base relazionale Schede o documenti associati  Gli argomenti sono collegati tra loro da nessi logici attraverso un « attributore », che produrrà delle mappe: gli alberi delle conoscenze I commenti sui nessi logici, i documenti o le schede allegate produrranno a loro volta delle mappe di parole (terminologiche)

  11. La forma dell ’albero è determinata dalla prossimità delle conoscenze Ogni ramo rappresenta una conoscenza Un albero di conoscenza L ’albero serve a rappresentare le conoscenze di un gruppo di persone, di equipe, di imprese… e permette di trovare chi le offre. La forma dell ’albero dà una idea della coerenza dei profili di conoscenza ed il colore ne mostra una ripartizione quantitativa (distribuzione) La sinesi Attori Conoscenze Il colore indica la frequenza : * più è rosso, più la conoscenza è ripartita;* più è verde, più essa è rara.

  12. La forma della rappresentazione è determinata dalla prossimità di parole nei testi Ogni ramo rappresenta una parola-chiave proposta dal software Una mappa terminologica La mappa terminologica restituisce un insieme di termini contenuti in un insieme di testo. Essa permette di esplorare rapidamente una grande massa di informazioni, di individuare le tematiche principali ed i segnali di debolezza... Parole proposte dal software Sintesi Documenti o testi Il colore indica la frequenza : * rosso, la parola figura in molti testi* verde, la distribuzione è rara.

  13. Esempio : un albero delle competenze di 470 persone A sinistra la lista delle competenze Presentate in ordine di maggiore presenza nelle liste delle persone A destra la lista delle personne. Ogni persona ha una propria lista di competenze Scala di lettura per colori

  14. mi piacerebbe dunque che… Pordenone potesse diventare la comunità dove, peri primi, si sperimenti l’applicazione di questa metodologia in un contesto sociale (molte e significative sono in Francia e nel mondo) le applicazioni a livello aziendale. Credo infatti che l’albero delle conoscenze possa contribuire a « dare senso » ad un importante investimento pubblico sul piano tecnologico e delle infrastrutture, un senso nel quale ci si possa riconoscere come persone e come cittadini… una sorta di « banco delle conoscenze », sul medello di delle più famose e rodate « banche del tempo »…

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