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GIAMPIERO GRIFFO,rappresentante del FID presso il board dell’ European Disability Forum

La cittadinanza europea attiva per le persone con disabilità. GIAMPIERO GRIFFO,rappresentante del FID presso il board dell’ European Disability Forum. Forum europeo delle persone con disabilità. 28 Consigli nazionali Circa 40 associazioni europee

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GIAMPIERO GRIFFO,rappresentante del FID presso il board dell’ European Disability Forum

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Presentation Transcript


  1. La cittadinanza europea attiva per le persone con disabilità GIAMPIERO GRIFFO,rappresentante del FID presso il board dell’EuropeanDisability Forum

  2. Forum europeo delle persone con disabilità • 28 Consigli nazionali • Circa 40 associazioni europee • Rappresentante delle persone con disabilità presso tutte le istituzioni europee (Commissione europea, Parlamento europeo, Comitati europei, FRA, Consiglio d’Europa, etc.)e, attraverso l’IDA, le Agenzie e organizzazioni internazionali (UN, OMS, ILO, UNESCO, UNICEF, etc.) www.edf-feph.org

  3. La Cittadinanza europea è disciplinata da: • Trattto di Lisbona (2007) • Art. 6 – Carta dei diritti fondamentali • Art. 9 – Eguaglianza di tutti i cittadini • Art. 18-24 – Cittadinanza europea

  4. CartaEuropeadeidirittifondamentali • Art. 21 • 1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l'età o le tendenze sessuali. • Art 26 • L'Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.

  5. I Cittadini europei godono di • Diritti politici • Votare nelle elezioni Europee e municipali • Accesso ai documenti europei di governo • Inviare petizioni al Parlamento europeo e all’Ombudsman • Diritti Linguistici

  6. I Cittadini europei godono di Diritto alla libertà di movimento Diritto alla libertà di movimento e di residenza nei paesi dell’UE Diritto di lavorare nei paesi dell’UE Libertà contro le discriminazioni di nazionalità

  7. I Cittadini europei godono di • Diritti all’estero • Diritto alla protezione consolare dell’UE

  8. Sembra facile , invece… Essere cittadini e cittadini europei

  9. Le PcD non godono della piena cittadinanza nel proprio paese e della cittadinanza europea, in quanto • Non hanno libertà di movimento e di residenza • Non hanno eguaglianza di opportunità nell’accesso al lavoro • Non sempre possono votare • Non sempre hanno accesso ai documenti di governo in formato appropriato • Non sempre hanno accesso in pari opportunità a beni e servizi

  10. Condizione delle PcD nel mondo 1 miliardo di persone con disabilità nel mondo

  11. Condizione delle PcD nell’Unione Europea + di 80 milioni distribuiti in 28 paesi

  12. Condizione delle PcD nell’Unione Europea 60,9% di bambini con disabilità frequenta classi o scuole speciali (2008, EADSNE)

  13. Condizione delle PcD nell’Unione Europea PcD non hanno accesso a beni e servizi e non hanno libertà di movimento nell’Unione Europea

  14. Entrata in vigore della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell’ONU 3.5.2008Ratifica in Italia con Legge 18/2009 L’UE ha ratificato il 23-1-2011

  15. 158 Stati hanno firmato la Convenzione92 Stati hanno firmato il Protocollo opzionale 136 hanno ratificato la Convenzione77 hanno ratificato il Protocollo opzionale

  16. Conseguito il massimo riconoscimento dei diritti

  17. Dalla risposta ai bisogni Al riconoscimento dei diritti

  18. Convenzione internazionalesui Diritti delle PcDArticolo 3 - principi generali • (a) Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale – compresa la libertà di compiere le proprie scelte – e l’indipendenza delle persone; • (b) La non-discriminazione; • (c) La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società; • (d) Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa; • (e) L’eguaglianza di opportunità; • (f) L’accessibilità; • (g) La parità tra uomini e donne; • (h) Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità.

  19. La disabilità non è un campo di prevalente competenza dei tecnici o professionisti, bensì principalmente un problema politico e culturale

  20. Le persone con disabilità sono riconosciute come parte della società?

  21. Convenzione internazionalesui Diritti delle PcDArticolo 1 - Scopo • 1. Lo scopo della presente Convenzione è promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e di promuovere il rispetto per la loro inerente dignità.

  22. Convenzione internazionalesui Diritti delle PcDArticolo 5 - Parità e non discriminazione 1. Gli Stati Parte riconoscono che tutte le persone sono uguali di fronte e secondo la legge e hanno diritto senza alcuna discriminazione a uguale protezione e uguale beneficio della legge. • 2. Gli Stati Parte devono proibire ogni forma di discriminazione fondata sulla disabilità e garantire a tutte le persone con disabilità uguale ed effettiva protezione legale contro la discriminazione qualunque ne sia il fondamento. • 3. Al fine di promuovere l’eguaglianza e eliminare le discriminazioni, gli Stati Parte prenderanno tutti i provvedimenti appropriati, per assicurare che siano forniti accomodamenti ragionevoli. • 4. Misure specifiche che fossero necessarie ad accelerare o conseguire de facto l’eguaglianza delle persone con disabilità non saranno considerate discriminatorie ai sensi della presente Convenzione.

  23. Esempi di discriminazione in Italia Ordinario PCD Tasso di disoccupazione 11,2% 75,0% Accesso ai treni 100% <10% Informazione Accessibile negli 100% <3% Uffici pubblici

  24. La condizione delle persone con disabilità è una questione di diritti umani

  25. Ogni trattamento differente senza giustificazione è una violazione di diritti umani

  26. Discriminazione sulla base della disabilità • “Discriminazione sulla base della disabilità” indica qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo. Essa include ogni forma di discriminazione, compreso il rifiuto di un accomodamento ragionevole;

  27. Convenzione internazionalesui Diritti delle PcDArticolo 4 – Obblighi generali 2. Con riferimento ai diritti economici, sociali e culturali, ogni Stato Parte si impegna a prendere misure, sino al massimo delle risorse di cui dispone e, ove necessario, nel quadro della cooperazione internazionale, al fine di conseguire progressivamente la piena realizzazione di tali diritti, senza pregiudizio per gli obblighi contenuti nella presente Convenzione che siano immediatamente applicabili in conformità al diritto internazionale.

  28. Sentenza 80/2010 della Corte Costituzionale

  29. Egualizzazione di opportunità(Regole standard dell’ONU 1993) • 24. Realizzare le "pari opportunità" significa rendere possibile un processo attraverso il quale le differenti società e i diversi ambienti, così come i servizi, le attività, l'informazione e la documentazione, siano resi accessibili a tutti, specialmente alle persone con disabilità. • 25. Il principio dell'uguaglianza dei diritti implica che i bisogni di ognuno e di tutti gli individui sono di eguale importanza, che questi bisogni devono diventare il fondamento per la pianificazione delle società e che tutte le risorse vanno impegnate in modo tale da assicurare che ogni individuo abbia le stesse opportunità per partecipare.

  30. Egualizzazione di opportunità(Regole standard dell’ONU 1993) • 26. Le persone con disabilità sono membri della società e hanno il diritto di rimanere all'interno delle loro comunità. Esse dovrebbero ricevere il sostegno di cui hanno il bisogno all'interno delle ordinarie strutture per l'educazione, la salute, l'impegno e i servizi sociali. • 27. Quando le persone con disabilità acquisiscono uguali diritti, dovrebbero anche avere uguali doveri. Quando questi diritti saranno acquisiti, le società dovranno accrescere le loro aspettative verso le persone con disabilità. Come parte del processo per le pari opportunità, bisognerebbe provvedere affinché‚ le persone con assumano la loro piena responsabilità come membri della società.

  31. Parità tra uomo e donna

  32. Convenzione internazionalesui Diritti delle PcDArt. 6 – Donne con disabilità • 1. Gli Stati Parti riconoscono che le donne e le ragazze con disabilità sono soggette a discriminazioni multiple e, a questo riguardo, prenderanno misure per assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte di donne e ragazze con disabilità. 2. Gli Stati Parti prenderanno ogni misura appropriata per assicurare il pieno sviluppo, avanzamento e rafforzamento delle donne, allo scopo di garantire loro l’esercizio e il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali enunciate nella presente Convenzione.

  33. Condizione delle donne con disabilità 1 occupato con disabilità su tre è donna in Italia 1 studente con disabilità su tre è donna nel mondo Gli uomini con disabilità guadagnano il 55% in più delle donne Tra 39 al 68% di donne con ritardo mentale è violentato prima del 18° anno Il 68% di uomini con disabilità si sposa a fronte del 50% delle donne con disabilità Rischi maggiori di sterelizzazioni, di negazione della maternità, di malattie

  34. La Condizione delle PcD La visione che la società transferisce alle persone con disabilità produce un forte stigma sociale negativo che ha conseguenze in tutti i campi della vita: economico, culturale, politico e sociale

  35. La Condizione delle PcD La condizione di disabilità è causa ed effetto della povertà

  36. Povertà e PcD • Povertà economica e condizioni sociali : mancanza di risorse economiche, condizioni di degrado (sanitarie, sociale, etc.), malnutrizione, etc, • POVERTA’ DI RISORSE

  37. Povertà e PcD Povertà per impoverimento sociale : ostacoli e barriere all’accesso ai diritti, trattamento diseguale e discriminatorio, costi supplementari per godere di beni e servizi, etc. • POVERTA’ DI DIRITTI

  38. Povertà e PcD Povertà economica e delle condizioni sociali + Povertà per impoverimento sociale • POVERTA’ DI RICONOSCIMENTO SOCIALE • Esclusione sociale

  39. Una famiglia in cui vive una persona con disabilità ha il doppio di probabilità di diventare povera Ricercadi Leonard Cheshire nelRegnounito

  40. Povertà e PcD Povertà di conoscenze della società sulle persone con disabilità Incapacità dei professionisti dei vari settori a trattare il tema della disabilità • POVERTA’ DI COMPETENZE • POVERTA' DI SOLUZIONI

  41. Convenzione internazionalesui Diritti delle PcDArt. 12 – Eguale riconoscimento di fronte alla legge • 1. Gli Stati Parti riaffermano che le persone con disabilità hanno il diritto di essere riconosciute ovunque quali persone di fronte alla legge. • 2. Gli Stati Parti dovranno riconoscere che le persone con disabilità godono della capacità legale su base di eguaglianza rispetto agli altri in tutti gli aspetti della vita. • 3 Gli Stati Parti prenderanno appropriate misure per permettere l’accesso da parte delle persone con disabilità al sostegno che esse dovessero richiedere nell’esercizio della propria capacità legale. • 4 Gli Stati Parti assicureranno che tutte le misure relative all’esercizio della capacità legale forniscano appropriate ed efficaci salvaguardie per prevenire abusi in conformità della legislazione internazionale sui diritti umani. Tali garanzie assicureranno che le misure relative all’esercizio della capacità legale rispettino i diritti, la volontà e le preferenze della persona, che siano scevre da ogni conflitto di interesse e da ogni influenza indebita, che siano proporzionate e adatte alle condizioni della persona, che siano applicate per il più breve tempo possibile e siano soggette a periodica revisione da parte di una autorità competente, indipendente ed imparziale o di un organo giudiziario. • Queste garanzie dovranno essere proporzionate al grado in cui le suddette misure toccano i diritti e gli interessi delle persone. • 5. Sulla base di quanto previsto nel presente articolo, gli Stati Parti prenderanno tutte le misure appropriate ed efficaci per assicurare l’eguale diritto delle persone con disabilità alla propria o ereditata proprietà, al controllo dei propri affari finanziari e ad avere pari accesso a prestiti bancari, mutui e altre forme di credito finanziario, e assicureranno che le persone con disabilità non vengano arbitrariamente private della loro proprietà.

  42. Condizione delle PcD nell’Unione Europea 500.000 PcD sono recluse in 2.500 megaistituti (2004, INCLUDED IN SOCIETY) 1,2 milioni in Istituti (Comunity living, 2010)

  43. Modello medico/individuale • PCD sono malate, inabili, invalide • Trattamento delle PCD è la guarigione possibile • Le PCD vanno trattate in modo differente a causa della loro minorazione in contesti prevalentemente assistenziali o sanitari, dove le competenze sono prevalentemente sanitarie • Stigma per le PcD

  44. Modello Sociale basato sui diritti umani • PcD sono cittadini con caratteristiche particolari • La società ha prodotto e produce condizioni di esclusione e limitazione di diritti • Interventi e politiche indirizzate verso l’inclusione sociale • Tutti gli ambiti della società sono competenti

  45. Preambolo (e) Riconoscendoche...la disabilità è ilrisultatodell’interazionetrapersone con minorazioni e barriereattitudinaliedambientali, cheimpedisce la loropienaedefficacepartecipazionenellasocietàsuuna base diparità con glialtri

  46. Attività (Limitazione) Discriminazione Funzioni e strutture del corpo(malattie) Caratteristiche Partecipazione (Restrizioni) Inclusione FattoriAmbientali e sociali Empowerment/impoverimento FattoriPersonali Empowerment/impoverimento International Classification of Functioning Disability and Health e Convenzione ICF 2001 – OMS - CRPD Condizionedi Salute(disturbo/malattia) Diversitàumana

  47. Convenzione sui diritti delle persone con disabilità – ONU 2006 • La condizione di persone con limitazioni funzionali è prodotta dalla società che non garantisce il godimento dei diritti e le libertà fondamentali in condizione di eguaglianza rispetto agli altri cittadini • La società è responsabile nel garantire il completo e pieno accesso ai diritti delle pcd, prevenendo la disabilità • La disabilità è parte della diversità umana, nell’arco di una vita tutti gli esseri umani vivono condizioni di disabilità

  48. Nel campo della cittadinanza attiva • Progetto DISCIT (Making persons with disabilities full citizens) finanziato dalla Commissione europea per definire le azioni che favoriscano la cittadinanza attiva delle persone con disabilità, capofila Nova (Norvegia) con 8 paesi partner. • Dopo qualche mese di lavoro cosa è emerso?

  49. Nel campo della cittadinanza attiva • Distinzione tra Cittadinanza formale e cittadinanza reale • Limitazioni alla partecipazione • (all’accesso ed alla fruizione di spazi ed ambienti costruiti, alla mobilità, all’accesso alle informazioni ed alla comunicazione, a causa di servizi di sostegno inappropriati) • Limitazioni all’inclusione • A causa di uno stigma sociale negativo, di servizi di sostegno inappropriati, di modalità di offerta di servizi discriminanti (segreganti, speciali, etc.)

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