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Progetti di Riutilizzo Dati Regionali in Piemonte

ePSIplus meeting Italia Roma, 13/02/09. Progetti di Riutilizzo Dati Regionali in Piemonte. Andrea Muraca Project Manager. Agenda. Introduzione: CSI-Piemonte I progetti di Riutilizzo Dati Regionali del Piemonte Studi, analisi di contesto e approfondimenti

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Progetti di Riutilizzo Dati Regionali in Piemonte

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Presentation Transcript


  1. ePSIplus meeting Italia Roma, 13/02/09 Progetti di Riutilizzo Dati Regionali in Piemonte Andrea Muraca Project Manager

  2. Agenda • Introduzione: CSI-Piemonte • I progetti di Riutilizzo Dati Regionali del Piemonte • Studi, analisi di contesto e approfondimenti • Catalogo metadati per il riuso – asset list • Linee guida e licenze dati per il riuso • Un servizio di dissemination per i dati regionali riusabili • Conclusioni

  3. Università di Torino Politecnico di Torino Il CSI-Piemonte Consorzio pubblico regionale con organizzazione privatistica Fondato nel 1977 da: Promuove l'innovazione della Pubblica Amministrazione Locale attraverso l'impiego dei più moderni strumenti informatici e telematici

  4. 75 Consorziati • 3Enti fondatori • Tutte le 8Province piemontesi • 31 Comuni • 3 Assoc. di Comuni • 4 Comunità Montana • 18 ASL e ASO • 6 Agenzie • Università delPiemonte Orientale • EDISU Piemonte

  5. Circa 1.400 basi dati territoriali Raster, Vector, Ortofoto, Modelli digitali del terreno, Telerilevamento satellitare Banche Datiamministrative e statistiche Circa 1500 basi dati di cui 170 statistiche Ammin. DW 1700 Gb 2100 Gb 15 Gb Catalogazione del patrimonio librario, culturale, naturalistico, archivistico 292 Mb Banche Datimultimediali Video Community On-Line della Provincia di Torino Condivisione di informazioni multimediali sul territorio per Regione Piemonte e ARPA Biblioteca Digitale Piemontese Archivio Fotografico della Provincia di Torino Banche Datinormative ed amministrative Leggi Regionali (Arianna) 2000 leggi dal 1971 ad oggi Atti Amministrativi (Delibere, Determine, ecc.) 200 Mb 7,3 Gb 17 Gb Il patrimonio informativo della PA Piemontese

  6. Interscambio e integrazione Il CSI-Piemonte favorisce l’interscambio deidati el’integrazione dei sistemi informativi degli Enti

  7. Condivisione dati PA Interscambio Condivisione all’esterno Interscambio all’interno di un ente Interscambio tra enti Riuso dati pubblici Accesso e trasparenza dati pubblici Scopo commerciale Scopo non commerciale Le varie forme di condivisione dati della PA orme di condivisione dati

  8. Contesto normativo • Direttiva europeaRiuso Dati Pubblici (2003/98/CE relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico) • In Italia, recepimento con D. Lgs. n. 36/2006 • In Piemonte, DGR n. 11/1161 “Protocollo di intesa per la condivisione, valorizzazione e diffusione del Patrimonio Informatico Regionale”, art. 4 • Le Amministrazioni firmatarie, …, al fine di creare condizioni di mercato più favorevoli e competitive, si impegnano a definire a breve le modalità di condivisione dell’iniziativa con gli operatori economici

  9. Prime attività del CSI-Piemonte per il riuso • 2006 Studio di fattibilità “Marketing dei dati” • Obiettivi • Verifica delle potenzialità di diffusione dei dati regionali • Prefigurare un servizio di “marketing dei dati” • Risultati • Confronto con modelli di riutilizzo dati pubblici e con esperienze estere • All’interno della PA non c’era completa coscienza sull’ampiezza e la valenza esterna del patrimonio informativo pubblico • Necessità di un confronto con il mondo privato per definire cosa e come esporre all’esterno • Schede di proposte esemplificative di riuso dati regionali appetibili per operatori privati • Luglio 2006 Convegno a Torino “L’informazione pubblica è un bene comune?” • In collaborazione con ForumPA e ISDR, grande partecipazione e interesse da parte di operatori privati e pubblici

  10. ePSIplus: UE Directive Recommendations • ePSIplus Conference: ‘PSI Re-use – Who Takes Action Next?' • Bruxelles, 13/06/2008 • Draft Recommendations per la revisione della Commissione della Direttiva sul PSI • R1 Migliorare l’enforcement della normativa • Report annuale dei paesi su stato avanzamento e azioni • R2 Istituire canali di fruizione dei dati pubblici riusabili • Costituire gli organi nazionali (tipo OPSI UK) per promozione riuso, dotati di potere decisionale verso le PA • R3 Combattere le pratiche discriminatorie • Attenzione ai contratti PPP (partnership privato – pubblico) • R4 Semplificare l’accesso alla PSI: metadati e cataloghi • Asset registries patrimonio PA, strumenti di ricerca e consultazione • R5 Stimolare il settore privato • Chiarezza di condizioni di riuso, consultare i privati (PSI Alliance) • R6 Abbassare le tariffe per il riuso dati • Politica tariffaria per riuso improntata al criterio di PSI free, solo costi di riproduzione • R7 Vincolare maggiormente le PA al riuso • Da facoltà a obbligo per PSI holders (PA) di messa a disposizione dei dati per il riuso

  11. sottoscrivono Sistema informativo Regione Piemonte Sistema informativo di una Provincia Sistema informativo di un Comune Sistema informativo di un’ASL Protocollo Condivisione dei Dati D A T I Regole di interscambio dei DATI Licenza d’uso Licenza d’uso Licenza d’uso Privati Enti di ricerca Enti pubblici Framework condivisione dati in Piemonte Enti pubblici fornitori dei dati Piattaforma per i DATI (e METADATI) esposti all’interscambio Catalogo dati Catalogo dati Soggetti fruitori dei dati

  12. Il Catalogo dei dati della PA piemontese: Information Directory Information Directory è il catalogo dei metadati descrittivi del patrimonio informativo degli enti della PA Al suo interno contiene informazioni relative a banche dati, componenti applicative (servizi) e prodotti di: • Regione Piemonte • Comune di Torino • Provincia di Torino Gli utenti accedono alle informazioni attraverso un servizio assimilabile ad un “motore di ricerca” che sfrutta i metodi di searching (ricerca libera) e browsing (via canali di esplorazione gerarchici)

  13. Il Catalogo dei dati della PA piemontese: Information Directory Catalogo unico di metadati condiviso tra le PA piemontesi compilazione e pubblicazione metadati lo strumento di back office è stato realizzato in ambiente web e permette una distribuzione capillare dello strumento per l’acquisizione dei metadati I metadati (descrittivi e tecnici) sono stati definiti utilizzando lo standard della comunità internazionale Dublin Core Lo strumento di front-end è stato concepito come un vero e proprio motore di ricerca Metadati ricerca e consultazione catalogo

  14. compilazione e pubblicazione metadati Metadati ricerca e consultazione catalogo Il Catalogo dei dati della PA piemontese: Information Directory Catalogo unico accessibile ed alimentabile via webdal portale della Rupar Piemonte

  15. Il Catalogo dei dati della PA piemontese: Information Directory Attraverso il modulo di ricerca è possibile cercare le descrizioni dei servizi(gestionali o decisionali), dei dati (collezioni di informazioni, basi dati, tavole, attributi), dei prodotti informativi (es. tabelle, grafici, testi) e la ricerca può essere fatta per argomento, ente, parola chiave. compilazione e pubblicazione metadati Metadati ricerca e consultazione catalogo

  16. Il Catalogo dei dati della PA piemontese: Information Directory La definizione dei requisiti fondamentali di Information Directory (del sistema, del metamodello e della classificazione di ricerca, …) sono il risultato di una stretta collaborazione con i principali Enti della PA piemontese: • Regione Piemonte • Comune di Torino • Provincia di Torino

  17. compilazione e pubblicazione metadati ricerca e consultazione catalogo MODULI WEB accesso (dati territoriali) Il Catalogo dei dati geografici della PA piemontese: SITAD • Nell’ambito del SIGr-Sistema Informativo Geografico regionale, secondo quanto previsto dalla direttiva INSPIRE, è disponibile il Catalogo delle risorse geografiche (dati, prodotti e relativi servizi) SITAD; • Catalogo e servizi sono accessibili, secondo modalità diverse, sia alla pubblica amministrazione che a soggetti privati: al momento sono già consultabili più di 1500 schede metadato, relative sia a Regione Piemonte, sia alle Province piemontesi, sia alla Città di Torino Servizi disponibili:

  18. Studio Catalogo basi dati riusabili • Il catalogo dei dati riusabili della Regione Piemonte • Punto di partenza: InfoDir • Adozione e adattamento come Asset Register, Basi Dati per gli operatori privati • selezione solo di basi dati e prodotti • basi dati solo attive • selezione dei metadati, con il criterio dell’utilità per il pubblico; • per le basi dati accessibili e riutilizzabili, possibilità di consultazione della licenza associata • possibilità di enucleare dai risultati di ricerca le sole basi dati riutilizzabili (vera e propria re-use asset list) dall’elenco delle basi dati disponibili

  19. Catalogo basi dati riusabili • Url servizio in via di pubblicazione

  20. Licenza: valore strategico • È necessaria per garantire condizioni standard • È il contesto ideale per precisare diritti e garanzie richiede una presa di posizione precisa da parte dell’ente circa i contenuti la predisposizione di un sistema organizzato di gestione (verso gli utenti e i titolari originari) una categorizzazione dei dati disponibili (dati diversi, diverse criticità)

  21. Punti Chiave per una licenza • individuare operativamente le categorie di dati con cui procedere • concordare con l’eventuale titolare dei dati i termini del riutilizzo • decidere i contenuti della licenza, prendendo posizioni chiare e nette su argomenti quali: • uso commerciale/non commerciale • prezzo • riutilizzi consentiti • modalità d’uso (integrazioni, nuovi servizi, etc.) • citazioni fonti e uso loghi • … • È stato attivato un tavolo di lavoro con i referenti regionali per: Referenti regionali per categoria di dato, etc. Definire la prassi operativa da seguire

  22. Framework giuridico: licenze per i dati pubblici regionali • Linee Guida per licenze standard: punti chiave • Occorre sempre riportare l’origine del dato (attribution)? • Permettere lo sfruttamento commerciale delle informazioni pubbliche (commercial)? • Permettere la redissemination, ovvero di redistribuire le informazioni, opportunamente arricchite e/o modificate, a condizioni (licenze) diverse da quelle con cui il dato è rilasciato (share alike)? • Permettere o meno di rilasciare dati modificati rispetto all’originale fornito dell’ente (derivative works)? • Imporre un prezzo? Quali variabili considerare per il calcolo? • Si tratta di decisioni di politica di diffusione, con effetti rilevanti sull’impulso allo sviluppo del mercato dell’informazione pubblica

  23. Data Owner End User “Definisce l’insieme di policies da applicare alla diffusione di una risorsa in ambito digitale” (OGC GeoDRM Reference Model) “Accede alle informazioni geografiche, secondo specifiche condizioni d’uso” (OGC GeoDRM Reference Model) GEOLICENCE Applicazione ai dati geografici: Geolicenses “Click Licences”, che si compongano automaticamente sulla base di: • Dati dell’utente (nome, cognome, e-mail…); • Categorie d’uso (Commerciale, Non-Commerciale…) • Condizioni d’accesso (visualizzazione, download…)

  24. Applicazione ai dati geografici: Geolicenses

  25. Lavori in corso • Politiche di promozione al riuso dati pubblici • Dalle relazioni principali della conferenza ePSI+ di Bruxelles è emerso che i punti chiave sono: • dotarsi di un catalogo di metadati (metadata is the key!) completo e fornito di adeguati strumenti di ricerca e consultazione, ovviamente sul web • “Unlocking the potential of Public Sector Information using the web”, Jennifer Rigby, National Archives UK; • stilare delle licenze standard non discriminatorie e di facile interpretazione e utilizzo • “Breaking down exclusive deals and discriminatory licensing”, Pamela Young. Ministry of The Interior, Netherlands and Marc de Vries, ePSI+); • prevedere adeguate classi di fornitura, al fine di facilitare l’inserimento del dato pubblico nei sistemi informativi dei privati • “Mobilising private sector action: the PSI Alliance”, Rolf Nordquist, PSI Alliance. • Regione Piemonte sta lavorando su tutti i fronti

  26. Prossimi passi 1 • Licenze • Definizione della politica generale di riuso (scelte dallo schema proposto) • Elaborazione delle Linee Guida • I primi casi di licenza sulla base delle esigenze contingenti e richieste esterne Bozze di licenza per Anagrafe Strutture Ricettive e Stradario già elaborate

  27. Prossimi passi 2 • Nucleo base di dataset per il riuso dati regionali • incrementare il flusso di forniture di dati pubblici per il riuso, corredati di licenza (es. indirizzario PA, scuole, musei, trasporto pubblico locale), con propri schemi standard XML regionali di diffusione del dato; • sviluppare un vero e proprio portale per il riuso, con informazioni, news e strumenti di interattività e aggiornamento automatico; • monitorare il successo e l’utilizzo dei dati rilasciati per il riuso.

  28. Prossimi passi 3 • Procedura di dissemination riuso dati regionali

  29. Prossimi passi 4 • Attività promozionali • promozione, con altre PA interessate, di un modello regionale di riuso dati pubblici (best practice): • a livello locale (es. diffusione dei modelli di licenza a Province, Comuni, ..) • nazionale (es. il portale del riuso) • internazionale (sul tema della costruzione del catalogo delle basi dati, per esempio, l’impressione è che il Piemonte sia decisamente in fase avanzata, tecnologicamente e come processo) • promozione, con momenti pubblici di presentazione l’utilizzo e il confronto con gli operatori privati degli strumenti messi a disposizione.

  30. Grazie per l’attenzione Andrea.Muraca@csi.it

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