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Progetto San Camillo STUDIO RAINBOW. Storia naturale dei Disturbi da Stress Postraumatico (PTSD) nei bambini abruzzesi esposti al terremoto dell’Aprile 2009. Nadia Mirante, Anna Filoni, Simonetta Peverini, Stefano Vicari. RAZIONALE.
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Progetto San CamilloSTUDIO RAINBOW Storia naturale dei Disturbi da Stress Postraumatico (PTSD) nei bambini abruzzesi esposti al terremoto dell’Aprile 2009 Nadia Mirante, Anna Filoni, Simonetta Peverini, Stefano Vicari
RAZIONALE • MolteRegioniitalianesono a rischioditerremoti e disastriambientali. • Il 6 Aprile 2009 un terribile terremoto ha interessato la città di L’Aquila e, in maniera diversificata, gran parte del territorio abruzzese, mietendo centinaia di vittime • tra morti e feriti e costringendo circa 30.000 persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Oltre a queste conseguenze, gli eventi traumatici, catastrofici o violenti possono determinare sofferenze psicologiche tanto nell’ immediato quanto nel tempo lungo. • La maggior parte delle persone, anche se viene esposta ad eventi potenzialmente traumatici, subisce solo delle reazioni emotive transitorie, mentre una minoranza può andare incontro al Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTDS). • I criteri del DSM-IV (American PsychiatricAssociation , 2000) per diagnosi di PTSD sono costituiti da due classi di fenomeni che devono verificarsi: • ambiente- la persona deveesserestatasottoposta ad un avvenimentotraumaticocaratterizzatodamorti o daminacce per l’ integritàfisicapropria o dialtri • soggetto-deve aver sperimentatopaura, disperazione o orroreintensoo, nelcasodi bambini, anchecomportamentodestrutturato o agitato.
RAZIONALE • La sintomatologia ‘intrapersonale’ è compostadaunatriade: • intrusione, evitamentoedipereccitazionefisiologica. • Cosicchè la persona vive icosiddettiflashbackche, in modointrusivo, disturbano la suacoscienzareiterandoilricordodell’eventotraumatico, • mentretende a manifestarecomportamentidievitamentodellostimolodiscriminanteche, per effettodigeneralizzazione, puòancheallargarsi a stimolialtrimentineutri. • La coscienza è in unostatodiconfusionee, duranteilsonno, possonosopraggiungereincubichefannoriviverel’esperienza e riattivanoreazioniemozionali molto simili a quellesperimentate in situazione. • Insonnia, irritabilità, ansia e tensionegeneralizzatepossonomanifestarsiinsieme a depressione e sensidicolpa. • Sul versante interpersonale, invece, sono frequenti le criticità relazionali con i familiari e le manifestazioni di aggressività.
RAZIONALE • L’ incidenza dello stress post-traumatico sul benessere della popolazione non può essere trascurata se si tiene conto che diversi studi epidemiologici hanno • osservato che il numero delle persone esposte ad un evento traumatico è superiore al 50% della popolazione (AAVV., 2007). • La prevalenza lifetime del PTSD in una popolazione normale sembra essere inferiore all’ 8% (AAVV., 2007, Elkit, 2002,). • Notevole è l’eterogeneitàdellestimediincidenzadi PTSD in bambini esposti al trauma, legate a differenzemetodologicheneglistudiedaidifferenti tipi dieventitraumatici. La maggior parte deglistudiepidemiologicisonostaticondottisuadolescenti e adulti e comunque, in generale, sonopochiquellisvolti in Europaed in Italia.
OBIETTIVI • OBIETTIVO PRINCIPALE • Misurare, a distanza di 12 e di 24 mesi dal trauma, la prevalenza del PTSD • in un campione di bambini e preadolescenti esposti al terremoto del 6 aprile 2009 in Abruzzo • OBIETTIVI SECONDARI • Valutazione sistematica della letteratura sul PTSD in età pediatrica • Testare sensibilità e specificità della scheda CBCL come strumento predittivo di diagnosi di PTSD • Identificare i fattori di rischio e i fattori protettivi del PTSD nella popolazione pediatrica abruzzese • Valutare i fattori protettivi o facilitanti psicopatologia indotta da trauma (ansia, depressione, disturbi del comportamento) • Valutare l’utilità percepita dei Pediatri di un breve percorso di formazione al counselling e al PTSD
DISEGNO DELLO STUDIO (multicentrico) • Lo studio viene organizzato in due sezioni: • REVISIONE SISTEMATICA DELLA LETTERATURA • STUDIO DELLA PREVALENZA DI PTSD, DEI FATTORI DI RISCHIO E DI QUELLI PROTETTIVI Lo studio è stato approvato dal comitato etico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ di Roma
STUDIO DELLA PREVALENZA DI PTSD, DEI FATTORI DI RISCHIO E DI QUELLI PROTETTIVI Arruolamento di circa 90 dei 187 Pdf abruzzesi omogeneamente distribuiti sul territorio ciascuno dei quali arruolerà 80 bambini campionati casualmente tra i propri assistiti di età compresa tra 3 e 14 anni. Campione: 7200 bambini che verranno esaminati a 12 e 24 mesi di distanza dall’evento. Formazione dei Pdf al counselling di base e all’uso dei test per l’orientamento diagnostico della PTSD. Chiamata attiva dei pz a cura dei Pdf e raccolta del consenso informato. Somministrazione ai genitori delle scale di valutazione ChildBehavior checklist (CBCL 1,5-5 e CBCL 6/18 ) e Genitori allo Specchio (GS). Ogni settimana il pediatra invia i questionari raccolti. Entro 15 giorni verrà dato un feedback al pdf sul risultato del test. Se il test è positivo il pdf invierà il bambino a conferma diagnostica specialistica neuropsichiatrica. 200 bambini, del campione,effettueranno sia la valutazione diagnostica specialistica che il CBCL per testare la sensibilità e specificità del CBCL come strumento predittivo di diagnosi di PTSD
DISEGNO STATISTICO E DIMENSIONE DEL CAMPIONE Lo studio di prevalenza avrà una dimensione di circa 7200 bambini. Assumendo che la prevalenza abbia un valore del 20% nella popolazione selezionata, la dimensione del campione sarà sufficiente a misurare la prevalenza con una precisione di ± 1%. Tale dimensione del campione permetterà inoltre una valutazione della prevalenza con una precisione sufficiente anche negli strati identificati per provincia. Per lo studio della performance della scala CBCL nei confronti della diagnosi di PTSD verranno analizzate una curva ROC e, per i valori normativi stabiliti per età, la specificità, la sensibilità,e i valori predittivi
STRUMENTI • 1. Child Behavior Checklist (CBCL 1,5/5 e CBCL 6/18 ) che consente di indagare le competenze sociali e i problemi comportamental ed è strutturata sotto forma di questionario che può essere compilato anche dai genitori. • Nella prima parte: item che indagano la qualità della partecipazione del bambino ad attività varie (sportive, domestiche e scolastiche) e la qualità delle sue relazioni con fratelli, genitori e coetanei; • nella seconda parte: 118 item valutati su una scala di risposta a tre livelli. Questi item sono stati raggruppati in 8 scale sindromiche relative a diversi quadri problematici: ritiro, lamentele somatiche, ansia/depressione, problemi sociali, problemi del pensiero, problemi attentivi, comportamento delinquenziale, comportamento aggressivo. • Indici globali sul comportamento del bambino derivano poi dai dati del punteggio totale, da quelli del punteggio di Internalizzazione e da quelli del punteggio di Esternalizzazione.
STRUMENTI • 2. Il genitore allo specchio: relativo all’orientamento educativo dei genitori che esplora: • intelligenza cognitiva (come percepisce e cosa pensa nelle situazioni e quali sono i pensieri, le convinzioni e i processi che guidano la relazione educativa); • intelligenza emotiva (emozioni, sentimenti, affettività e loro influenza nel generare la relazione educativa); • intelligenza sociale (comportamenti interattivi nella relazione educativa).
STRUMENTI • 3. Case Report Form (CRF) madre e padre: vengono richieste delle informazioni di tipo oggettivo (danni causati all’abitazione, composizione nucleo familiare, etc) e soggettivo sulla propria persona e sul figlio
RISULTATI ATTESI END-POINT PRIMARIO: Prevalenza di PTSD a 12-24 mesi dall’evento END-POINTS SECONDARI: corrispondenza tra score CBCL con diagnosi di PTSD oddsratios dei fattori personali, familiari, relazionali, sociali ed educativi per i sintomi di PTSD a 12 e a 24 mesi dall’evento oddsratio dei fattori personali, familiari, relazionali, sociali ed educativi per i sintomi di psicopatologia indotta da trauma (ansia, depressione, disturbi del comportamento) a 12 e a 24 mesi dall’evento misurazione utilità percepita da parte dei Pediatri
ORGANIGRAMMA RACCOLTA DEI DATI PdF (N=44) L’Aquila (n=10); Chieti (n=9) Pescara (n=11); Teramo (n=14) OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ INSERIMENTO DATI Anna Filoni Simonetta Peverini Marisa Scognamiglio ANALISI DEI DATI Nadia Mirante SEGNALAZIONE bambini con problemi DIAGNOSI NPI del territorio
PRIMI RISULTATI PdF
PRIMI RISULTATI Analisi descrittive (N=335)
PRIMI RISULTATI CBCL 3-5 anni | Problemi di ansia | (DSM-IV) sesso | Sano Problema | Total -----------+----------------------+---------- F | 65 4 | 69 | 94,20 5,80 | 100,00 -----------+----------------------+---------- M | 62 5 | 67 | 92,54 7,46 | 100,00 -----------+----------------------+---------- Total | 127 9 | 136 | 93,38 6,62 | 100,00 Fisher's exact = 0,743
PRIMI RISULTATI CBCL 6-18 anni | Problemi di ansia | (DSM-IV) sesso | SanoProblema | Total -----------+----------------------+---------- F | 99 8 | 107 | 92.52 7.48 | 100.00 -----------+----------------------+---------- M | 85 7 | 92 | 92.39 7.61 | 100.00 -----------+----------------------+---------- Total | 184 15 | 199 | 92.46 7.54 | 100.00 Pearson chi2(1) = 0.0012 Pr = 0.972
PRIMI RISULTATI CBCL 6-18 anni | Disturbopost | traumatico da stress | (PTSD) sesso | Sano Problema | Total -----------+----------------------+---------- F | 103 4 | 107 | 96.26 3.74 | 100.00 -----------+----------------------+---------- M | 89 3 | 92 | 96.74 3.26 | 100.00 -----------+----------------------+---------- Total | 192 7 | 199 | 96.48 3.52 | 100.00 Fisher's exact = 1.000