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Protocolli di ripulitura del profilo di link dopo un avviso di penalità. Piersante Paneghel. Cosa si intende per “Penalty”. Per Google si chiamano penalty solo i depotenziamenti di un sito/pagina erogati manualmente da loro operatori, con lettera di segnalazione .
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Protocolli di ripulitura del profilo di link dopo un avviso di penalità PiersantePaneghel
Cosa si intende per “Penalty” Per Google si chiamano penalty solo i depotenziamenti di un sito/pagina erogati manualmente da loro operatori, con lettera di segnalazione. Per i SEO penalty è quando avviene un brusco cambiamento delle performance, quale che sia il modo: automatico o manuale.
Quindi? Che penalità ho? Ricevuta lettera? Allora è manuale, punto. Il chè non esclude che oltre alla manuale ci possano essere anche altre “penalità” algoritmiche. Dovrai ripulire e richiedere un esame. Niente lettera? Allora è puramente algoritmica. Dovrai ripulire e basta. GG si accorgerà da solo quando sei a posto. Scrivergli è una perdita di tempo.
Scenari Penalità algoritmiche classiche "liscie": se ne esce, ma attenzione che possono arrivare a grappoli, essere cioè più di una. Penalità algoritmiche "stagionali" penguin-like: se ne esce ma bisogna cambiare strada radicalmente. Ha dei segni particolari: si entra col rilascio del Penguin e si esce - quando si esce - nella maggior parte dei casi col rilascio del Penguin successivo o cmq con update importanti. Penalità manuali: solo quando arriva la letterina col "reato" dichiarato, quasi sempre link innaturali. Oltre alla ripulitura è necessario l’intervento di un operatore di Google che sganci il flag. L’operatore valuta soprattutto la sincerità e le buone intenzioni del richiedente e vuole vedere il sudore. La qualità della lettera di riconsiderazione è cruciale.
Lo stato mentale del ripulitore di link Problemi deontologici nella valutazione dei link: chi li ha messi NON può valutarli serenamente. E’ meglio che il medico non operi i parenti stretti. Non bisturi, ma MACHETE e anche bello grosso. Si amputa alto. Il medico pietoso rende la piaga ulcerosa. Bisogna lavorare pensando all’evoluzione degli algo e anticipando i problemi futuri. Non ha senso tornare appena sopra la riga di separazione dallo spam, meglio allontanarsi decisamente. I link bruciati si tolgono e non si aggiustano. Modificare le àncore troppo SEO che sciamano o ridurre numericamente gli sciami da singoli IP è del tutto inutile. Serve RADICALITA’.
La rotta nelle operazioni di pulizia Manuale o algoritmica? Se è algoritmica inutile perdere tempo a contattare gli owner dei siti per rimozioni o rel-nofollow, si può passare immediatamente alla classificazione e al conseguente disavow file. Se è manuale invece è fondamentale che una quota dei link rinnegati siano rimossi fisicamente oppure che vedano cambiare lo stato in nofollow. Tanto più rilevante è questa quota tanto più credibile risulterà l’atto di contrizione che esprimerete con la lettera di riconsiderazione. Mostrare contrizione e promettere di essere corretti per il futuro ha la sua importanza.
Sguardo severo Se un dominio è sospetto si abbatte l’intero dominio, non i singoli link: Attenzione a www Vs. non-www e ai terzi livelli domain:dominiosospetto.com !!! Se un dominio puzza di SEO è per definizione sospetto: Scambiolink.html, Sitiamici.php, Sitipartner.asp ecc. indicano un mood spammoso. Stessa cosa con le tracce di contest SEO: instatempo, fattori arcani ecc. Occhio alle zone della pagina e ai barbatrucchi SEO da due cent: Footer-links, blog-roll, spalle site-wide, link dissimulati coi css o altre tecniche, link da lunghi listati di link, firme in forum e commenti pretestuosi, AM & CS con la classica coppia di link, 1 nudo e 1 con àncora secca e in generale tutto ciò che è facilmente patternizzabile.
I “segni” da considerare Sono sicuramente tossici i link dai domini: Bannati , cioè con site: = zero Che hanno ospitato malware, badware o eccessivamente spremuti dall’ADV (popup a nastro , pubblicità intrusiva ecc.) Sono probabilmente tossici i link da domini: Che hanno segni di sofferenza evidenti: PR totalmente innaturale in base all’età o performance innaturali per il proprio TITLE, posto che questo sia originale. Domini abbandonati (parcheggiati o che smettono di risolvere il DNS) Sono sospetti tutti i domini che: Producono sciami di àncore pregiate dallo stesso IP o classe C di IP. Stivano i link esterni con àncore pregiate in porzioni della pagina usate tradizionalmente dai SEO (footer, spalle, blog-roll ecc) o usano tecniche spinte di dissimulazione.
Muoversi per pattern Più che cercare i link da amputare uno ad uno è fondamentale individuare i pattern e dismettere radicalmente il pattern valutato nocivo. Se durante la ricerca intravedete uno “stile” che ha ottenuto o ottiene link addomesticati sui quali volete intervenire, dovete: • Dismettere lo stile per il futuro. Subito. • Individuare i domini che hanno usato quello specifico “stile” e scordarvi di alleggerirlo con ritocchi di poco conto. • Abbattere i domini con la tecnica adatta al tipo di penalizzazione (manuale o algoritmica). • Se possedete la lista dei domini che storicamente vi hanno fornito i link, non ha senso cercarli sul web, usate quella! • Se la penalità è algoritmica NON penguin-like può aver senso ripercorrere al contrario gli ultimi interventi sul sito e sui link e in ogni caso dare priorità agli ultimi interventi.
Attrezzi necessari I link/siti vanno valutati uno per uno, bene. Non esistono software che li possano valutare al posto vostro. Quello che i software possono fare è raccogliere il maggior numero di dati possibili su ciascun link, in modo da permettere all’occhio del ripulitore di intravedere dall’alto di una tabella i pattern e i problemi. Per siti con profili di link non troppo sviluppati la procedura può anche essere manuale. Quando i link sono molti è necessario appoggiarsi a SW che collazionino i dati di qualità di un link, ad esempio Link ResearchTools/Detox. Questi SW per essere utili devono essere nutriti con listati di link esaustivi che si estraggono sia dai GWT che da altre soluzioni: majesticseo, seomoz ecc. NON FIDARSI MAI DEI SW, E’ IL VOSTRO OCCHIO IL GIUDICE FINALE.
Procedure per penalty algoritmiche Penalty algoritmiche classiche: • Estrarre il maggior numero di link possibili. • Estrarre gli indicatori per ciascun link. • Valutare quali amputare. • Produrre e caricare il disavow file. Penalty algoritmiche penguin-like: Come sopra, aggiungendoci molta pazienza. Sono più severe e hanno carattere riepilogativo. Ci mettono in genere più tempo.
Procedure per penalty manuali Penalty manuali: • Estrarre il maggior numero di link possibili. • Estrarre gli indicatori per ciascun link. • Valutare quali amputare. • Quelli da amputare vanno classificati tra: • Quelli che potete rimuovere manualmente, fatelo subito. • Quelli che potete far mettere in rel=nofollow, fatelo subito. • Quelli su cui non potete intervenire, che andranno in disavow file • Produrre e caricare il disavow file. • Dopo qualche giorno inviare la lettera di richiesta di riconsiderazione che contenga: • Il listato dei domini in cui avete rimosso fisicamente i link • Il listato di quelli messi in rel=nofollow • Se piccolo il listato dei disavow domain/URL (se non ci sta usate GGdocs e linkatelo nella lettera).
In ogni caso…. Con le penalty manuali è pericoloso prendere in giro l’operatore che deve esaminare la richiesta di riconsiderazione. Quindi: • SE dite che avete tolto il link, il link non ci deve essere. • SE dite di averlo messo in nofollow, deve essere in nofollow. • Usare il tono del caduto dal pero è una pessima idea, molto meglio dichiarare di aver capito la lezione. • SIATE SINTETICI e andate al punto, pensate al poveretto che di mestiere esamina riconsiderazioni. • Siate gentili, senza essere sbracati o formali. • Ma sopra ogni altra cosa andate al punto: dichiarate i pattern che riconoscete come scorretti senza infingimenti.
Grazie! PiersantePaneghel www.searchbrain.it/cognome