110 likes | 257 Views
Percutaneous coronary stenting in nonagerians : in hospital outcomes and long term follow up: The NINETY ( Nonagerians Treated by PCI) Metanalysis. Davide Giacomo Presutti Division of Cardiology, University of Turin, Turin, Italy. Genova, 19 ottobre 2010. Razionale.
E N D
Percutaneous coronary stenting in nonagerians: in hospital outcomes and long termfollow up: The NINETY (NonageriansTreatedby PCI) Metanalysis Davide Giacomo Presutti Division of Cardiology, University of Turin, Turin, Italy Genova, 19 ottobre 2010
Razionale • Nel mondo occidentale la terza età rappresenta il segmento a più rapida espansione. • In tale settore di popolazione la patologia cardiovascolare rimane la principale responsabile dei decessi e delle invalidità. • I pazienti molto anziani (≥90 anni)vengono spesso esclusi dagli studi randomizzati e la gestione ottimale della patologia coronarica in tale fascia di età, rimane ancora oggetto di discussione. • Rimangono in particolare da soppesare i rischi e i benefici che le attuali tecniche di rivascolarizzazione percutanea possono apportare. Outcomes of Acute Myocardial infarction in Nonagerians Hovanesyan et al. Am J Cardiol 2008 Characteristics, management, and outcomes of 5,557 patients age > or =90 years with acute coronary syndromes: results from the CRUSADE Initiative. Skolnick et al. JACC 2007
Scopo del lavoro Eseguire una revisione sistematica ed metanalisi degli studi clinici, presenti in letteratura, che hanno indagato pazienti nonagenari, affetti da malattia coronarica, sia acuta che cronica, sottoposti ad angioplastica ed impianto di stent.
Metodi I - Ricerca su PubMed degli studi con pazienti novantenni sottoposti a rivascolarizzazione coronarica percutanea, sia per malattia cronica che per sindrome coronarica acuta aggiornamento a Maggio 2010. - Strategia di ricerca: Nonagenar* AND (Ptca[mh] OR Stent) - Analisi delle caratteristiche della popolazione, outcome in ospedale ed outcome a lungo termine.
Metodi II - Effiicacy end point: long-term rate of Major adverse cardiac events (MACE, i.e. the composite of death from all causes, myocardial infarction, or repeat revascularization). - Safety end point: long-term rate of death from all causes. - Events were pooled with a random-effect model, generating summary estimates of incidence rates (95% confidence intervals).
Considerazioni - L’angioplastica percutanea puo’ essere eseguita nel paziente novantenne con accettabili tassi di mortalità e di eventi avversi, sia durante il ricovero che nel successivo follow up, nonostante la fragilità di tale popolazione. - I risultati sono applicabili prevalentemente in un contesto di sindrome coronarica acuta -> 87% dei pazienti.. - L’angioplastica percutanea non dovrebbe essere negata ai nonagenari in considerazione della sola età ma indirizzata in base alle caratteristiche cliniche del singolo paziente.
Update. “Are veryoldpatientsgoodcandidatesfor percutaneous coronary intervention? A monocentricretrospectivestudy” Deman et al., Annales de Cardiologie et Angèiologie agosto 2010 “Usefulness of primaryangioplasty in nonagenarianswith acute myocardialinfarction” Danzi et al., Am J. of Cardiology settembre 2010 “Percutaneous Coronary Intervention in VeryElderlyPatients. In-hospitalMortality and Clinical Outcome” Oqueli E, Dick R HeartLungCirc ottobre 2010
For these and further slides on these topics please feel free to visit the metcardio.org website:http://www.metcardio.org/slides.html