370 likes | 1.51k Views
Verga pre-verista. TEMI. STILE. ROMANZI. Amore e patria , inedito linguaggio artificioso 1862: I carbonari della montagna patriottismo giovanile 1863: Sulle lagune amori romantici primi tentativi di realismo 1866: Una peccatrice amori tormentati romanzo psicologico
E N D
Verga pre-verista TEMI STILE ROMANZI • Amore e patria, inedito linguaggio artificioso • 1862: I carbonari della montagna patriottismo giovanile • 1863: Sulle lagune amori romantici primi tentativi di realismo • 1866: Una peccatrice amori tormentati romanzo psicologico • 1871: Storia di una capinera passioni sregolate romanzo epistolare • 1873 Eva autobiografismo • 1874: Eros ambientazioni alta • 1875: Tigre reale borghesia distacco dal narratore
La stagione del verismo • 1874: Nedda • Bozzetto siciliano (racconto che ritrae una situazione, un destino, prima che una vicenda) • Adesione linguistica all’ambiente umile di Nedda • Lotta per la sopravvivenza • Esclusione e sconfitta • 1876: Vita dei campi • 8 novelle oscillanti tra il vecchio e il nuovo • Filone siciliano e primitivo sperimentato con Nedda • Lotta per la sopravvivenza • Vicende primitive e violente • Il destino dei singoli personaggi
Rinuncia a commentare e impietosire il pubblico • Cade ogni ricercatezza letteraria • Novelle presentano la vita nella sua crude realtà • Scompaiono quasi tutti i commenti, di polemica sociale e morale • Gli eventi sono presentati in modo netto e crudo • Al minimo le descrizioni e gli antefatti • Manca raffigurazione fisionomia e interiorità dei personaggi • Dialoghi concisi, privi di eleganza formale • Temi delle novelle. Vicende cupe e tragiche che sfociano in soluzioni emotive e psicologiche sempre estreme
Novelle rusticane • 1883: 12 racconti • Provincia siciliana della seconda metà del secolo • Protagonisti: contadini e piccoli proprietari • Inalterata logica dello sfruttamento • Temi • ingiustizia e impotenza delle azioni degli uomini • Logica egoistica ed economica degli uomini • Figura dell'arrampicatore sociale • Trionfo dell'egoismo individuale • Non c’è spazio per i sentimenti e le virtù • Tema della roba: ansia di conquistare beni • Si vive solo per lavorare, solo per la roba
I ciclo dei “Vinti” Cinque tappe • I Malavoglia • 1^ livello, il più basso • Pescatori analfabeti: sono “vinti nella lotta per i bisogni materiali • Mito della famiglia: ideale dell'ostrica • Mastro-don Gesuando • 2^ livello • Il contadino arricchito:”vinto” nel desiderio di elevazione sociale • Mito della “roba”e successiva autodistruzione del protagonista • La contessa di Leyra • 3^ livello • La figlia del contadino sposa un nobile: è “vinta” nella sua ambizione aristocratica • L’onorevole Scipioni • 4^ livello • Il figlio dei Leyra intraprende con successo la carriera politica • E' “vinto” nel suo desiderio di successo politico • L’uomo di lusso • 5^ livello, il più alto • Il figlio dell’onorevole Scipioni è l’esteta che dilapida tutto • E' “vinto” nel suo desiderio di raggiungere ogni ambizione
Perché nasce il ciclo dei “Vinti” • Lettera all’amico Salvatore Paolo Ventura del 21 aprile 1878 • Ciclo di opere chiamato Marea: flusso e riflusso inerrestabile delle vicende umane • Prefazione d I Malavoglia (1881) • Dedicarsi allo studio sincero e appassionato dei modi attraverso cui la ricerca del benessere economico diventa fonte del progresso • Cultura positivistica e lotta darwinistica per la vita • Dramma dell’uomo che vuole sopravvivere e che ricerca il successo
due possibilità di fronte al nuovo che avanza: • Fedeltà verso la tradizione: padron ‘Ntoni • Ideale dell’ostrica: il mollusco che vive fedelmente abbarbicato al proprio scoglio (Fantasticheria) • La ribellione: giovane ‘Ntoni • Fugge dal paese in cerca di fortuna e di nuove esperienze Italiano dialettizzato e cori paesani Uso del discorso indiretto libero Sperimentazione linguistica Il narratore fa parlare i suoi personaggi in modo diverso da come avviene nel racconto tradizionale. Evita di dare loro la parola o di usare il discorso indiretto. L’autore, così, annulla la distanza che lo separa dai personaggi Il narratore fa sue le loro parole e le confonde con le proprie l’esteriorità dei racconto e l’interiorità dei personaggi vengono a sovrapporsi e a rimescolarsi Si annulla ciò che Verga chiama “la lente dello scrittore”
Mastro–Don Gesualdo (1889) Il romanzo • Verga abbandona la visione “corale” del Malavoglia per concentrarsi su un soggetto individuale • Gesualdo: il personaggio più complesso creato dall’autore • Un individuo mobile, in continuo cambiamento • Una persona povera che si arricchisce enormemente e poi ricade dell’anonimato • Tocca il triste destino della solitudine, insito nel meccanismo dell’arricchimento • Non è un eroe, ma un “antieroe” • La sua decadenza si riflette anche nella struttura narrativa: • Dal racconto realistico al racconto psicologico
Struttura del romanzo Prima sezione • Romanzo nel romanzo: ricostruzione biografia di Gesualdo • Ascesa sociale del protagonista • Duplice asse roba/amore • Matrimonio con Bianca diviene una trappola • Sposi si rivelano l’uno per l’altro degli antagonisti Seconda sezione • Ascesa sociale di Gesuando • Adesione ai moti carbonari: acquisizione di potere • Da mastro, umile manuale, diventa don • Comincia declino psicologico, fisico e affettivo Senso della morte e della decadenza Inaugura la nuova stagione letteraria del Decadentismo
DAL ROMANZO VERISTA AL ROMANZO PSICOLOGICO I MALAVOGLIA MASTRO-DON GESUALDO Personaggi primitivi Fatti e cose in primo piano Pensieri e parole riferite sempre a cose e fatti concreti Oggettivismo Capolavoro del romanzo verista Impersonalità Personaggi più evoluti Non solo fatti e cose ma anche intenzioni e giudizi Gesualdo perde man mano il controllo della sua roba Soggettivismo Primo passo verso il romanzo Psicologico (a tratti) monologo interiore