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Unità 14. Le onde elastiche e il suono. 1. Le onde. Un' onda è una perturbazione che si propaga trasportando energia senza trasporto di materia . Ad esempio l'onda in una pozzanghera in cui cade una goccia d'acqua: le molecole d'acqua non si spostano ma oscillano su e giù.
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Unità 14 Le onde elastiche e il suono
1. Le onde • Un'onda è una perturbazione che si propaga trasportando energia senza trasporto di materia. • Ad esempio l'onda in una pozzanghera in cui cade una goccia d'acqua: le molecole d'acqua non si spostano ma oscillano su e giù.
Onde su una corda • La perturbazione si propaga nel mezzo materiale che in questo caso è la corda.
Onde su una corda • Mezzo materiale: la corda. Trasmette il movimento, cioè energia cinetica ai punti della corda. • Sorgente dell'onda: la mano. E’ l'origine della perturbazione. Si propagano mediante onde anche la luce, il suono, i terremoti, i segnali radio.
Onde trasversali e longitudinali Onda longitudinale: i punti del mezzo materiale oscillano in direzione parallela a quella di propagazione dell'onda. In una molla tirata avanti e indietro o in una sbarra di acciaio colpita da un martello, si propaga un'onda longitudinale.
Onde trasversali e longitudinali Onda trasversale: i punti del mezzo materiale oscillano in direzione perpendicolare quella di propagazione dell'onda. In una molla tirata su e giù oppure nella corda di uno strumento, si propaga un'onda trasversale.
Onde elastiche Le onde elastiche si propagano grazie alle proprietà elastiche del mezzo materiale. Le onde del marenon sono elastiche perché l'acqua è incompressibile. I volumetti di liquido sono soggetti a un moto longitudinale e uno trasversale, la cui somma dà un moto circolare.
2. Le onde periodiche Si dice periodica un'onda che si ripete identica a se stessa a intervalli di tempo costanti.
La lunghezza d'onda e l'ampiezza • Lunghezza d'onda: è la minima distanza dopo la quale un'onda periodica torma a riprodursi identica a se stessa. • Ampiezza: è la differenza tra il valore massimo della grandezza che oscilla e il valore di equilibrio.
Il periodo e la frequenza • Periodo T: è l'intervallo di tempo che un punto del mezzo materiale impiega per compiere un'oscillazione completa. (Nell'esempio della corda T=2 s.) • Frequenza f: è il numero di oscillazioni complete che l'onda descrive in un secondo. Si misura in hertz (Hz). (Nell'esempio f = 0,5 Hz.)
La velocità di propagazione e la grandezza che oscilla • Velocità di propagazionev: poiché in un periodo T l'onda percorre una lunghezza d'onda , la velocità v è: • Grandezza che oscilla: dipende dal tipo di onda. • In una corda la posizione di un suo tratto; • in una pozzanghera la posizione di un volumetto di acqua; • in una barra metallica la densità di uno straterello.
3. Le onde sonore Il suono è un'onda la cui sorgente è un corpo che vibra, come le corde di una chitarra o le corde vocali. Il mezzo di propagazione può essere l'aria.
Il suono è un'onda longitudinale Facciamo vibrare una sottile lamina d'acciaio in modo periodico.
Il suono è un'onda longitudinale La vibrazione crea zone di compressione e di rarefazione dell'aria che si propagano: la grandezza che oscilla è la pressione dell'aria. Il suono è un'onda longitudinale formata da successive compressioni e rarefazioni del mezzo.
Il suono è un'onda longitudinale Noi udiamo il suono perché l'onda sonora fa vibrare il nostro timpano. Il suono non si propaga nel vuoto. Infatti non si riesce a sentire il suono di un campanello sotto vuoto .
La velocità del suono La velocità di propagazione del suono varia a seconda del mezzo materiale in cui il suono si propaga. Nell'acqua il suono è quasi 5 volte più veloce che nell'aria. Il suono è molto lento rispetto alla luce (v=300 000 km/s).
4. Le caratteristiche del suono Il suono è un'onda periodica che ha tre caratteristiche: altezza, intensità e timbro. 1) Altezza Distingue un suono acuto da un suono grave e dipende dalla frequenza. I do della scala del pianoforte: ad ogni ottava superiore corrisponde un raddoppio della frequenza.
Le caratteristiche del suono Frequenza maggiore: suono più acuto. Frequenza minore: suono più grave. 2) Intensità Distingue un suono ad alto volume da uno a basso volume e dipende dall'ampiezza. Ampiezza maggiore: suono più forte. Ampiezza minore: suono più debole.
Le caratteristiche del suono 3) Timbro Dipende dalla particolare legge periodica con cui oscilla l'onda sonora. E' caratteristico di ogni sorgente del suono.
L'intensità di un'onda sonora L'intensità di un'onda è il rapporto tra l'energia che incide su una superficie trasversale nel tempo t e l'area della superficie per t. Quindi l'intensitàI è l'energia che incide in 1 s su un'area di 1 m2.
5. I limiti di udibilità L'orecchio umano percepisce suoni di frequenza compresa tra 20 Hz e 20 000 Hz. f < 20 Hz: infrasuoni; f > 20 000 Hz: ultrasuoni.
6. L'eco Il suono emesso dalla sorgente viene riflesso da un ostacolo e viene di nuovo udito come se provenisse da lontano. L'eco si ode dopo un tempo dove v è la velocità del suono. Se d=20 m, t = 0,12 s. Per t minori si ode solo il rimbombo.
7. Le onde stazionarie Un impulso trasversale si propaga come onda su una molla, si riflette all'estremo fisso e torna indietro. La sovrapposizione dell'onda progressiva con l'onda regressiva dàl'onda stazionaria.
Le onde stazionarie Un'onda stazionaria rimane sempre nella stessa zona di spazio, senza propagarsi al di fuori e senza trasportare energia da un punto all'altro della zona che occupa. • La corda di una chitarra vibra di un'onda stazionaria. • I nodi sono i punti fissi agli estremi. • Tutti i punti della corda raggiungono insieme il massimo e il minimo di oscillazione.
I modi normali di oscillazione Pizzicando opportunamente una corda si ottengono onde stazionarie con un numero di nodi > 2. I modi normali di oscillazione sono quelli in cui tutti i punti oscillano di moto armonico con la stessa f.
Le frequenze dei modi normali Il primo modo normale è quello con due nodi, che ha una lunghezza d'onda 1 = 2 L. (L = lunghezza corda)
Le frequenze dei modi normali In generale il modo normale numeron, che ha n+1 nodi, ha La frequenza e la velocità del modo normale numero n sono: da cui
Le frequenze dei modi normali • Il modo normale numero 1, che è detto armonica fondamentale, ha • Le frequenze da f2 in poi sono le armoniche superiori. • Un'onda stazionaria si può ottenere come sovrapposizione di due o più modi normali.
8. L'effetto Doppler Effetto Doppler: la frequenza di un'onda periodica, rilevata da un ricevitore in moto rispetto alla sorgente, è diversa da quella rilevata da un ricevitore fermo rispetto alla sorgente. Quando sentiamo la sirena di un'ambulanza che prima si avvicina a noi e poi si allontana, percepiamo prima un suono più acuto e poi uno più grave.
L'effetto Doppler : sorgente ferma rispetto al mezzo e ricevitore in moto • L'effetto Doppler varia a seconda di chi è in moto rispetto al mezzo di propagazione.
L'effetto Doppler : sorgente ferma rispetto al mezzo e ricevitore in moto • La formula è: • ricevitore in allontanamento: si sceglie il segno “–” e f' < f: il suono percepito è più grave ; • ricevitore in avvicinamento: si sceglie il segno “+” e f' > f: il suono percepito è più acuto.
L'effetto Doppler : sorgente ferma rispetto al mezzo e ricevitore in moto • Dimostriamo la formula in caso di avvicinamento. • Se il ricevitore è fermo, • Quando si muove, non cambia, mentre la velocità del suono è . • Quindi e poiché , si ha
L'effetto Doppler : sorgente in moto rispetto al mezzo e ricevitore fermo
L'effetto Doppler : sorgente in moto rispetto al mezzo e ricevitore fermo • La formula è: • sorgente in avvicinamento: si sceglie il segno “–” e f' > f: il suono percepito è più acuto; • sorgente in allontanamento: si sceglie il segno “+” e f' < f: il suono percepito è più grave.
L'effetto Doppler : applicazioni Molti sensori di movimento sfruttano l'effetto Doppler: l'onda riflessa ha frequenza minore o maggiore a seconda che l'oggetto in moto si allontani o si avvicini. Mediante l'effetto Doppler degli ultrasuoni si misura la velocità del sangue nelle vene e nelle arterie.