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ITG A. POZZO LEZIONI DI ESTIMO Stima delle espropriazioni Prof. Romano Oss

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  1. ITG A. POZZOLEZIONI DI ESTIMOStima delle espropriazioniProf. Romano Oss

  2. La sovranità del privato cittadino viene limitata a vantaggio della sovranità della collettività; il tutto è disciplinato da leggi e messo in pratica dalla pubblica amministrazione nell'interesse di tutti i cittadini e dello stesso cittadino che subisce la limitazione. L'ISTITUTO GIURIDICO DELLA ESPROPRIAZIONE Per rimanere nell'ambito delle limitazioni del diritto di proprietà è utile un breve excursus che parte dall'Ordinamento Giuridico Romano (Diritto Romano), il quale non conosceva l'istituto giuridico della espropriazione per causa di pubblica utilità, per arrivare all'Ordinamento Giuridico della Repubblica Italiana che legittima tale istituto giuridico già nella fonte primaria del Diritto: la Costituzione (Art. 42)

  3. (epoca romana: 500 a. C. - 476 d. C.) L'Ordinamento Giuridico Romano considerava sacro ed inviolabile il diritto di proprietà. Livio ci narra che nell'anno 181 a. C. un solo cittadino (un Patrizio romano) riuscì ad opporsi alla costruzione di un acquedotto ed allo stesso modo i privati cittadini impedirono all'Imperatore Augusto l'ampliamento del Foro. Già nella tarda età romana (periodo romano-ellenico), tuttavia, si sentì l'esigenza di sacrificare, con l'esproprio, i diritti del singolo nell'interesse della collettività, ma si trattava di casi eccezionali. (prima del 1.000) Nel periodo feudale-barbarico l'espropriazione per causa di pubblica utilità scompare. Tutti gli interessi privati erano subordinati al potere del Sovrano (Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico)

  4. (1.000-1.300) Nel periodo dei Comuni quand'era Imperatore del S.R.I.G. Federico I° detto il Barbarossa riappare il concetto di espropriazione per causa di pubblica utilità. Gli Statuti comunali, anticipando per qualche verso la legislazione moderna, prevedevano che a fronte della cessione del diritto di proprietà, da parte del privato, lo Stato dovesse corrispondere allo stesso privato un indennizzoparial: giusto prezzo del bene espropriato Il Codice Napoleonico (1791) ammetteva l'espropriazione per necessità pubbliche, salvo indennità da corrispondere al privato. In Francia seguirono numerose leggi in materia. Sull'esempio francese, tutti gli Stati europei legiferarono in materia di espropriazione per causa di pubblica utilità.

  5. I vari Staterelli sovrani della Nazione italiana -Stato Pontificio, Regno delle due Sicilie, Regno di Sardegna, Granducato di Toscana ecc.- avevano ciascuno una normativa in materia di espropriazione per causa di pubblica utilità. Con l'unificazione del Regno d'Italia sotto la Corona Sabauda venne emanata la: Legge fondamentale o Legge del 25 giugno 1865, n. 2359 Questa Legge è attualmente in vigore e rimane, seppur concepita in tempi profondamente diversi da quelli attuali, un attestato di sapienza e di tecnica (I. Michieli). La Legge Fondamentale rimane ancora valida per quanto concerne le procedure amministrative e per il calcolo dell'indennizzo quando ad espropriare è un privato. La Legge Fondamentalenon si applica più per il calcolo dell'indennità quando l'espropriante è un ente pubblico.

  6. La Costituzione della Repubblica Italiana del 1948, all'art. 42 definisce la possibilità di limitare il diritto di proprietà del privato per le necessità della collettività il Codice Civile Italiano (art. 832; art. 834) si è pronunciato in materia e rimanda a leggi speciali Seguirono numerose altre leggi speciali in materia di espropriazione per causa di pubblica utilità, cosicchè oggi la materia risulta complessa, specialistica. In applicazione dello Statuto di Autonomia della P.A.T. la nostra Provincia si è data una normativa in materia di espropriazioni ed ha istituito un servizio amministrativo apposito che si chiama Ufficio Espropriazioni della P.A.T.

  7. LA NORMATIVA IN MATERIA DI ESPROPRIAZIONE • E' utile uno schema di classificazione delle numerose leggi in materia di espropriazione per causa di pubblica utilità che sia funzionale alle applicazioni estimative, tralasciando i complessi aspetti giuridici. • Nell'ambito dell'estimo infatti interessa precipuamente, anche se non esclusivamente, applicare la Legge al caso concreto di stima dell'indennizzo (indennità di esproprio) spettante all'espropriato per causa di pubblica utilità. In altri termini, dato un quesito sia esso proposto da un Privato, da un Avvocato per conto di un Privato, da un Giudice il nostro lavoro consiste nel quantificare un indennizzo in base a criteri dettati dalla legge che l'Avvocato od il Giudice ci dicono di applicare.

  8. Costituzione della Repubblica: art. 42 La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.

  9. Codice Civile: art. 832; art. 834 Art. 832 Contenuto del dirittoIl proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico. Art. 834 Espropriazione per pubblico interesseNessuno può essere privato in tutto o in parte dei beni di sua proprietà, se non per causa di pubblico interesse, legalmente dichiarata, e contro il pagamento di una giusta indennità (Costit. 42, 43).

  10. Le norme relative all'espropriazione per causa di pubblico interesse sono determinate da leggi speciali. Legge fondamentale o Legge del 25 giugno 1865, n. 2359 In particolare: art. 39; art. 40; art. 69. Viene applicata per la stima dell' indennità di espropriazione sia di aree agricole e non classificabili come edificabili sia di aree edificabili, meglio identificate come aree a vocazione edificatoria, nel caso che l' espropriante sia un Privato. Espropriazione totale: giusto prezzo di compravendita Espropriazione parziale: valore complementare

  11. Legge per il risanamento della città di Napoli o Legge del 15 gennaio 1885, n. 2892 In particolare: art. 13 ripreso dal D. L. 11 luglio 1992, n. 333 di cui al punto 8. Problema del risanamento dei quartieri malsani Problema della applicazione della legge fondamentale Problema della valutazione secondo il valore di capitalizzazione Soluzione della media con il coacervo di 10 redditi dominicali al posto dei 10 affitti Problema del suo utilizzo per espropri fuori dalla situazione di Napoli

  12. Leggi che si rifanno alla Legge per il risanamento della città di Napoli od alla Legge fondamentale: Legge ferroviaria del 07 luglio 1907, n. 429 ed altre leggi; Legge sulla bonifica integrale del 13 febbraio 1933, n. 215; Leggi sulla riforma fondiaria: Legge Sila o Legge del 12 maggio 1950, n. 230; Legge Stralcio o Legge del 21 ottobre 1950, n. 841, Legge per la classificaz. e al sistemaz. di strade di interesse pubblico del 12 febbraio 1958, n. 126; Legge del 18 aprile 1962, n. 167; Legge Ponte o legge del 06 agosto 1967, n. 765. Sentenze della Corte Costituzionale

  13. Legge per la casa o Legge del 22 settembre 1971, n. 865 In particolare: art. 16; art. 17 Viene applicata per la stima dell' indennità di espropriazione di aree agricole e non classificabili come edificabili nel caso che l' espropriante sia lo Stato o Enti pubblici (Regioni, Provincie, Comuni). Per quali esigenze nasce Come modifica il concetto di pubblica utilità introducendo la casa Come altera e vincola il concetto di valutazione Le conseguenze della Corte Costituzionale

  14. Leggi che integrano e/o modificano e/o limitano e/o estendono la Legge per la casa Legge Bucalossi o Legge del 28 gennaio 1977, n. 10; Problema dei piani regolatori Passaggio da autorizzazione a concessione edilizia Legge sulle opere pubbliche del 03 gennaio 1978, n. 1; Legge Tampone o Legge del 29 luglio 1980, n. 385; Sentenze della Corte Costituzionale

  15. Decreto Legge 11 luglio 1992, n. 333 coordinato con la Legge di conversione dell' 08 agosto 1992, n. 359 Nuova legge nazionale sugli espropri Viene applicata per la stima dell' indennità di espropriazione di aree edificabili, meglio identificate come aree a vocazione edificatoria, nel caso che l' espropriante sia lo Stato o Enti pubblici (Regioni, Provincie, Comuni). Serve a superare i problemi introdotti con la legge sulla casa n°865

  16. Legge Provinciale 19 febbraio 1993, n. 6 (e modificazioni introdotte da L.P. 1/95 ed L.P. 10/98) Grazie all’autonomia relativa all’uso del territorio in Provincia di Trento si è potuta studiare una legge ad hoc per gli espropri Viene applicata per la stima dell' indennità di espropriazione di aree agricole e non classificabili come edificabili e di aree edificabili, meglio identificate come aree a vocazione edificatoria, nel caso che l' espropriante sia la Provincia Autonoma di Trento o Comuni della P.A.T.) In Provincia di Trento attualmente si applica questa legge

  17. Testo Unico (T.U.) D.P.R. 08 giugno 2001, n. 327 e mod. intr. dal D.L. 27 dicembre 2002, n. 302 Sostituisce molte norme precedenti. Sostanzialmente ripropone i criteri delle leggi nazionali precedenti, in particolare del Decreto Legge 11 luglio 1992, n. 333 coordinato con la Legge di conversione dell'8 agosto 1992, n. 359 e della Legge per la casa o Legge del 22 settembre 1971, n. 865. Sul piano dell’estimo non ci sono grosse variazioni. Viene applicata per la stima dell'indennità di espropriazione di aree agricole e non classificabili come edificabili e di aree edificabili, meglio identificate come aree a vocazione edificatoria, nel caso che l'espropriante sia la sia lo Stato o Enti pubblici (Regioni, Provincie, Comuni).

  18. Al tecnico che opera come progettista interessano anche le disposizioni concernenti la stima delle indennità di espropriazione per causa di pubblica utilità e di occupazione. Infatti sappiamo che nella stima dei lavori è necessario prevedere, fra le spese a disposizione dell'amministrazione, l'ammontare delle indennità di espropriazione e di occupazione stimate in base alle leggi vigenti (Regio Decreto 25 maggio 1895, n. 350). Non si dimentichi che la stima dei lavori è parte integrante del progetto esecutivo di un'opera. Inoltre il progettista deve redigere il piano particolareggiato delle superfici oggetto di espropriazione e di occupazione e produrre i tipi di frazionamento relativi (Mod F. del Catasto Fondiario)

  19. Al tecnico che opera come perito estimatore interessano in particolare le disposizioni delle leggi per quanto riguarda i criteri di stima dell'indennità di espropriazione per causa di pubblica utilità e di occupazione. Infatti il lavoro del perito estimatore (C.T.U.; C.P.; Ingegnere dell'Ufficio Espropriazioni della P.A.T.) consiste quasi sempre nel determinare il quantumche, secondo il disposto di una data legge, spetterebbe all'espropriato quale indennizzo per la l’ "offesa" subita. E' compito di altri, Amministrazione, Privato, Giudice, decidere quale legge si debba applicare caso per caso; al tecnico spetta la determinazione del quantum.

  20. I casi che si possono presentare, tenendo presente anche l'applicabilità delle leggi sono: Stima dell'indennità di espropriazione totale Stima dell'indennità di espropriazione parziale Stima dell'indennità di occupazione temporanea

  21. Al tecnico interessa la procedura amministrativa soprattutto quando egli operi come pubblico funzionario al servizio di un Ente appaltante, in genere la pubblica amministrazione (P.A.T.; Comuni), od al servizio di un'impresa appaltatrice. Le procedure espropriative non vanno viste come a sé stanti ma vanno contestualizzate nel più ampio capitolo della condotta delle opere pubbliche. L'iter per la realizzazione delle opere pubbliche è complesso e presenta le seguenti cinque fasi: Previsione dell'opera pubblica nei Piani (P.T.; P.U.P.; P.U.C.; P.R.G.; P.F.; ...) Tutte le opere pubbliche devono essere previste all'interno di Piani approvati dalla Pubblica Amministrazione.

  22. Affidamento e redazione del progetto esecutivo dell'opera Ci interessa soprattutto la stima dei lavori, infatti nella stima dei lavori, fra le somme che restano a disposizione dell'amministrazione, è compreso l'ammontare delle indennità di espropriazione e di occupazione (Regio Decreto 25 maggio 1895, n. 350). Approvazione del progetto, impegno di spesa ed apertura della linea di credito L'approvazione del progetto di un'opera pubblica da parte di organi statali, regionali, provincie autonome di Trento e Bolzano, e degli altri enti territoriali equivale a dichiarazione di pubblica utilità dell'operaed indifferibilità della stessa (Legge sulle opere pubbliche del 03 gennaio 1978, n. 1). in questo momento si avvia la procedura espropriativa.

  23. Scelta dell'esecutore dell'opera (Gare di appalto; vincitore ...) Esecuzione dell'opera e condotta dei lavori (Installazione del cantiere ...) Collaudo dei lavori

  24. I soggetti dell’espropriazione Testo unico - DPR n. 327/2001 il soggetto, pubblico o privato, proprietario del bene espropriato espropriato l’autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento autorità espropriante beneficiario dell’espropriazione il soggetto, pubblico o privato, a favore del quale è emesso il decreto di esproprio promotore dell’espropriazione il soggetto, pubblico o privato, che chiede l’espropriazione

  25. Le fasi dell’espropriazione Testo unico - DPR n. 327/2001 il vincolo preordinato all’esproprio approvazione dello strumento urbanisticoche prevede la realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità la dichiarazione di pubblica utilità è implicita nell’approvazione del progetto definitivodell’opera di pubblica utilità e del piano di attuazione l’indennità di espropriazione può essere provvisoria, definitiva, giudiziaria o un prezzo di cessione volontaria viene emanato dall’autorità competente per le opere (Stato, Regione, Provincia o Comune) e consente l’occupazione dell’immobile il decreto di esproprio

  26. Indennità provvisoria Indennità = VAM Aree agricole Il valore agricolo medio (VAM) viene determinato entro il 31 gennaio di ogni anno dalle Commissioni provinciali per gli espropri in funzione della Regione agraria e della qualità di coltura Aree edificabili ora modificato* Valore venale Indennità aggiuntiva del coltivatore diretto Per il proprietario o l’affittuario coltivatore diretto (o imprenditore agricolo professionale) Indennità = VAM

  27. Prezzo di cessione volontaria Se l’indennità provvisoria viene accettata (atto scritto) si ha una “cessione volontaria” con la conseguente maggiorazione dell’indennità: Indennità = VAM x 1,5 Aree agricole Indennità = VAM x 3 In presenza di coltivatore Aree edificabili ora modificato* Valore venale Valore venale (di mercato o di costo) Fabbricati

  28. Indennità definitiva In caso di rifiuto dell’indennità provvisoria l’indennità definitiva può essere determinata: con una procedura arbitrale dalla Commissione provinciale per gli espropri stima di tre periti nominati dalle parti e dal tribunale commissione di esperti indennità definitiva In caso di rifiuto dell’indennità definitiva (“opposizione alla stima”) la determinazione dell’indennità spetta all’autorità giudiziaria (Corte d’Appello)

  29. Indennità di espropriazione parziale Per l’indennità di espropriazione parziale le leggi in vigore si riferiscono al calcolo del VALORE COMPLEMENTARE L’indennità della parte espropriata è uguale a: VALORE DEL BENE INTERO meno VALORE DELLA PARTE RESIDUA Tale sistema di calcolo, introdotto con la Legge Fondamentale è stato applicato a tutte le leggi successive

  30. Indennità per occupazione temporanea 1/12 dell’indennità provvisoria: Aree agricole Aree edificabili ora modificato* Indennità = VAM x 1/12 Valore venale x 1/12

  31. Indennità determinata in base alla legge provinciale 19 febbraio 1993, n.6, modificata dalla legge provinciale 03 febbraio 1995, n. 1 e modificata dalla legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10 (è la legge attualmente in vigore in provincia di Trento...) Indennità di espropriazione aree agricole ed aree non edificabili Il secondo comma dell'articolo 13 della L.P. 19 febbraio 1993, n. 6 di fatto ripropone il criterio della Legge per la casa o Legge del 22 settembre 1971, n. 865 ossia il criterio dei Valori Agricoli Medi (V.A.M.) fissati entro il 31 dicembre di ogni anno da una apposita Commissione Provinciale per gli Espropri (C.P.E.) … Ind = V.A.M. Nel caso di non opposizione alla stima l'indennità viene maggiorata del 30%.

  32. Indennità di espropriazione aree edificabili L'articolo 14 della legge dispone che l'indennità sia commisurata alla media aritmetica fra il Valore venale ed il V.A.M. Ora modificato ** V.venale + V.A.M. Ind= ____________________ 2 Nel caso di non opposizione alla stima l'indennità viene maggiorata del 30%. Valore venale

  33. Indennità di espropriazione aree edificate L'articolo 15 dispone che l'indennità sia commisurata alla somma dell'indennità calcolata come all'art. 14 (aree edificabili) e del valore delle costruzioni interessate dall'espropriazione. Il valore delle costruzioni viene interpretato come più probabile valore di costruzione (eventualmente deprezzato per tenere conto della vetustà). Indennità per l’occupazione temporanea L'articolo 28 prevede che l’indennità di occupazione sia commisurata per ogni anno al dodici per cento (12%) dell’indennità di espropriazione, e per ogni mese nella misura di un dodicesimo (1/12) dell’indennità di occupazione annua, a decorrere dalla data di emissione del decreto. Vengono stimati anche gli eventuali danni derivati dalla occupazione.

  34. * La stima dell’indennità secondo la legge italiana non era in accordo con la legislazione europea quindi a seguito di un ricorso alla Commissione Europea e una sentenza del Consiglio di Stato è stata inserita una norma nella Legge Finanziaria del 2007: l’indennità, nel caso di aree edificabili si calcola come VALORE VENALE Non è chiaro chi determinerà i valori venali di riferimento

  35. ** La Provincia Autonoma di Trento con la Legge n° 1 del 2008 ha recepito la modifica alla legislazione italiana stabilendo che nel caso di esproprio di aree edificabili si applicherà il VALORE VENALE utilizzando come riferimento i valori stabiliti dalla Commissione Provinciale Espropri Tali valori non sono visibili così come quelli relativi ai terreni, la Commissione li indica volta per volta.

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