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Andrea Mignone Sistema partitico dell’Unione europea e rappresentanza

Andrea Mignone Sistema partitico dell’Unione europea e rappresentanza. Università di Genova Anno Accademico 2008/2009 Corso di Partiti politici e gruppi di pressione. Sistema partitico europeo. Dimensione organizzativa Dimensione competitiva

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Andrea Mignone Sistema partitico dell’Unione europea e rappresentanza

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  1. Andrea MignoneSistema partitico dell’Unione europea e rappresentanza Università di Genova Anno Accademico 2008/2009 Corso di Partiti politici e gruppi di pressione

  2. Sistema partitico europeo • Dimensione organizzativa • Dimensione competitiva Con le elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo (PE) si auspicava il passaggio dall’Europa delle patrie all’Europa dei partiti caratterizzata dal confronto non nazionalista ma sulla base di opzioni politiche nell’ambito dello spazio destra-sinistra al fine di colmare il deficit democratico e creare una politica europea transnazionale Ci si aspettava un autentico mandato europeo degli elettori che avrebbe incoraggiato la costituzione di partiti politici europei Ma il PE era e resta più debole dei parlamenti nazionali e con minori prerogative

  3. Partiti politici nell’Unione europea I partiti politici si manifestano a livello europeo attraverso: • i partiti nazionali (strutture dotate di organizzazioni di base sul territorio, di coordinamenti nazionali e rappresentanza nelle assemblee elettive locali, regionali e statali e capaci di agire a livello sovranazionale – con rappresentanti al PE e nella Commissione europea - e intergovernativo – Consiglio dei Ministri, Consiglio europeo) • i gruppi politici del Parlamento europeo (PE) (organizzati per affinità ideologica e composti di partiti, liste che collaborano operativamente o anche hanno raggiunto accordo tecnico per riuscire a godere dei benefici previsti dalla partecipazione a un gruppo parlamentare) • le federazioni transnazionali o europartiti (strutture deboli, meno visibili all’elettorato, dipendenti dalla cooperazione dei singoli partiti e con personale e risorse economiche limitate) che si sono evolute dando vita a partiti politici europei(a carattere confederale), per il momento meno forti rispetto ai gruppi politici del PE

  4. Gruppi politici al Parlamento Europeo • Il Parlamento europeo, eletto dal 1979 a suffragio universale (metodo previsto già dall’art. 138 del Trattato di Roma) è organizzato al suo interno in gruppi politici in cui si riuniscono i 785 deputati provenienti dai 27 paesi membri. • I Gruppi del PE (attualmente 7) stabiliscono le nomine per le cariche istituzionali del PE (presidente, questori, presidenti Commissioni e delegazioni interparlamentari, relatori), definiscono l’agenda dei lavori, i tempi degli interventi e i criteri per l’assegnazione di risorse finanziarie, staff e strutture disponibili. • I Gruppi del PE provvedono alla loro organizzazione interna ed eleggono un presidente (o due co-presidenti nel caso del Gruppo Verdi/ALE) e un ufficio di presidenza, dotandosi altresì di una segreteria. • Il numero minimo di eurodeputati richiesto per costituire un gruppo politico é fissato in 20 deputati provenienti da almeno un quinto dei paesi membri (5 Stati). Coloro che non appartengono a nessun gruppo politico si collocano tra i Non Iscritti. Un eurodeputato non può aderire a più gruppi politici. • I singoli europarlamentari hanno meno risorse rispetto ai colleghi nazionali e godono di trattamenti economici eguali ai deputati nazionali del paese di provenienza. Nel settembre 2005 è stato approvato uno Statuto dei deputati al Parlamento europeo (2005/684/CE, Euratom), che, dal 2009, eliminerà le disparità di trattamento economico tra gli eurodeputati e assicurerà una maggiore trasparenza delle retribuzioni poste a carico dell’UE e non più dei singoli Stati (stipendio di 7000 euro mensili soggetto ad imposta comunitaria).

  5. Gruppi politici al Parlamento Europeo (2007-2008) Gruppo del Partito popolare europeo e dei democratici europei (PPE –DE) Gruppo del Partito socialista europeo (PSE) Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) Gruppo Unione per l’Europa delle Nazioni(UEN) Gruppo Verdi/Alleanza libera europea (Verdi/ALE) Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica (GUE/NGL) Gruppo Indipendenza/Democrazia (ID/DEM) Gruppo Identità/Tradizione/Sovranità (ITS) – nato nel gennaio 2007 e sciolto nel novembre dello stesso anno per defezione di deputati romeni a seguito affermazioni contro il popolo romeno dell’eurodeputata italiana Mussolini

  6. Composizione del PE (gennaio 2007)scioglimento Gruppo I/S/Te confluenza dei suoi ex membri nei Non iscritti (34)

  7. Partiti politici europei • Partito politico europeo è un partito politico dell'Unione europea (UE) che può ricevere sovvenzioni dall’UE per la propria attività. • Il riconoscimento è avvenuto con il Trattato di Maastricht (1993), art. 138a. L’articolo 191 del Trattato di Amsterdam (1997) recita: “I partiti politici a livello europeo sono un importante fattore per l'integrazione in seno all'Unione. Essi contribuiscono a formare una coscienza europea e a esprimere la volontà politica dei cittadini dell'Unione”. Con il Trattato di Nizza (20039 aggiunto un comma: “ Il Consiglio, deliberando secondo procedura di cui all’art. 251, determina lo statuto dei partiti politici a livello europeo, in particolare le norme per il loro finanziamento”. • Il finanziamento pubblico è previsto dal Trattato di Nizza (in vigore dal 1° febbraio 2003). Art. I-46 del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa (non ratificato) dichiara: “I partiti politici a livello europeo contribuiscono a formare una coscienza europea e ad esprimere la volontà politica dei cittadini dell'Unione.” Il testo è stato ripreso dal Trattato di Lisbona (2007) in corso di ratifica.

  8. Statuto dei partiti politici europei: riconoscimento • Il Regolamento (CE) n. 2004/2003 relativo allo Statuto ed al finanziamento dei partiti politici a livello europeo è stato approvato nel 2003 ed è entrato in vigore nel luglio del 2004 Requisiti previsti per il riconoscimento di un partito politico europeo e per l’ottenimento del finanziamento: • avere personalità giuridica nello Stato membro in cui ha sede; • essere rappresentato in almeno un quarto degli Stati membri (7) da eurodeputati o nei parlamenti nazionali o regionali o nelle assemblee regionali o, in alternativa, aver ottenuto in almeno un quarto degli Stati membri almeno il 3% dei voti espressi in ognuno di tali Stati alle ultime elezioni europee; • rispettare i principi dell'UE (libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani, rispetto delle libertà fondamentali, e rispetto dello stato di diritto) – prevista azione di verifica su un partito attivata dalla maggioranza di almeno tre partiti e richiesta da un quarto dei membri del PE appartenenti ad almeno tre partiti; • aver partecipato alle elezioni europee o averne espresso l’intenzione

  9. Statuto dei partiti politici europei: finanziamento (I) Il finanziamento dei partiti politici europei è previsto nel bilancio dell’UE per 10,8 milioni di euro per l'anno 2009 (15% distribuito in misura eguale ai diversi partiti e 85% attribuito in proporzione al numero degli eurodeputati ottenuti) e deve essere richiesto annualmente al PE da ogni partito politico europeo. Il finanziamento a carico del UE non può essere superiore al 75% del bilancio di un partito politico europeo. Ogni partito politico europeo è obbligato a rendere pubbliche ogni anno le entrate e le uscite e a dichiarare qualsiasi fonte aggiuntiva di finanziamento, segnalando l’elenco dei soggetti donatori con somme superiori ai 500 euro. I contributi dei partiti politici nazionali o regionali membri del partito politico europeo non possono superare il 40% del bilancio annuale dello stesso. Vige il divieto di accettare donazioni anonime o provenienti da enti nei quali uno Stato sia in possesso di oltre il 50% del capitale oppure di entità superiore a 12.000 euro annue da parte di persone fisiche o giuridiche.

  10. Statuto dei partiti politici europei: finanziamento (II) • I Gruppi parlamentari rivestono un ruolo significativo nella gestione del finanziamento ai partiti politici europei e i partiti politici nazionali sono le realtà in grado di far pervenire finanziamenti aggiuntivi. • E’ vietato ai partiti politici europei l’utilizzo del finanziamento ottenuto dall’UE e da altre fonti per altri scopi che non siano inerenti all’attuazione del programma politico. Non è perciò possibile il finanziamento diretto o indiretto di altri partiti politici, nazionali o regionali con fondi comunitari. • Ben 10 europartiti (federazioni o alleanze di partiti europei) sono oggi stati ammessi al finanziamento dell’UE per il 2007 (vedi slides successive con elenco Federazioni dei partiti politici europei)

  11. Federazioni dei partiti politici europei (I) • Partito Popolare Europeo (PPE) • Partito Socialista Europeo (PSE) • Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (ELDR) • Partito Democratico europeo (PDE) • Alleanza europea delle Nazioni (AEN) • Partito Verde Europeo - Verdi europei (PVE)

  12. Federazioni dei partiti politici europei (II) • Partito della Sinistra Europea (SE) • Partito Democratico dei Popoli d'Europa - Alleanza Libera Europea (PDPE-ALE) • Democratici dell’Unione europea (EUD) • Alleanza dei Democratici indipendenti per l’Europa

  13. Confederazioni e reti europee e paneuropee di partiti, movimenti e associazioni politiche (non finanziate dall’UE) • Alleanza Nordica rosso-verde(2004): partiti rosso-verdi scandinavi • Sinistra anticapitalista europea(2000): partiti di estrema sinistra contro capitalismo e attuale UE • Euronat(2005): partiti di destra nazionalisti (Front National, Fiamma Tricolore ecc.) • Fronte nazionale europeo(2006): coordinamento di forze di estrema destra anticapitalista, contro l’immigrazione (Forza Nuova ecc.) • Movimento politico cristiano europeo(2002) associazione politica di piccoli partiti e movimenti cristiano-sociali) • Movimento per la riforma europea(2006): movimento di conservatori euroscettici ed atlantisti pronti a formare gruppo indipnedente dal PPE dopo le elezioni europee del 2009 (attualmente sottogruppo Europei Democratici del PPE) • Piattaforma per la Trasparenza(2004): coordinamento di eurodeputati indipendenti per la trasparenza e contro irregolartià UE • Europe United(2005): associazione- partito europeista fondato in Danimarca come reazione al voto contro il Trattato costituzionale in Francia e in Olanda • Newropeans(2003, 2005): movimento politico civico transeuropeo che si presenterà alle elezioni europee del 2009 con l’obiettivo di democratizzare l’UE

  14. Struttura organizzativa comune ai partiti o federazioni europee dei partiti • Presidente: rappresenta il partito all’interno e verso l’esterno • Segretariato generale: organo esecutivo del partito • Congresso: assemblea che stabilisce orientamenti politici generali della federazione e si riunisce non più di una volta all’anno • Consigli:assemblee di delegati nazionali che si riuniscono periodicamente nell’arco dell’anno ove vengono discussi rapporti o dichiarazioni politiche • Ufficio politico che garantisce la rappresentanza politica delle federazione • Eventuali vertici di segretari di partito e/o ministri di partiti convocati alla vigilia dei Consigli europei per prendere posizioni e avere visibilità politica

  15. Le fondazioni politiche europee Con il Regolamento n. 1524/2007 di modifica del regolamento 2004/2003 (vedi precedenti slides) si prevede anche il finanziamento delle Fondazioni politiche a livello europeo (“enti affiliati ad un partito politico a livello europeo che… sostengono ed integrano gli obiettivi di tale partito”. Le fondazioni svolgono attività di osservazione e dibattito sui temi dell’integrazione europea. Per il 2009 è previsto un finanziamento di 7 milioni di euro.

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