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IL CUORE VERDE DEL MONDO

LE FORESTE. IL CUORE VERDE DEL MONDO. Che cosa è una foresta?.

edna
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IL CUORE VERDE DEL MONDO

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Presentation Transcript


  1. LE FORESTE IL CUORE VERDE DEL MONDO

  2. Che cosa è una foresta? La foresta è un bioma naturale dove la vegetazione, costituita soprattutto da alberi ad alto fusto, cresce e si diffonde spontaneamente. La parola foresta viene dal latino "forestis", che significa "bosco di fuori", parola usata dai contadini per parlare di tutte quelle piante che crescevano appunto fuori dai loro campi coltivati. La foresta era originariamente chiamata in latino "selva", che significa "selvaggio", per indicare le piante selvatiche.

  3. Che differenza c’è tra una foresta e un bosco? Tra una foresta e un bosco ci sono principalmente tre differenze. • Un bosco è formato da un'unica specie vegetale, mentre la foresta comprende diverse specie di piante. • Un bosco ha dimensioni minori rispetto alla foresta; infatti la foresta dev’essere grande almeno 5000 m2, invece il bosco almeno 2000 m2 . • Il bosco può essere coltivato o comunque controllato dall'uomo e può essere formato da alberi piantati dall'uomo per le proprie attività, la foresta è formata da alberi selvatici che crescono spontaneamente.

  4. Che differenza c’è una foresta naturale e una foresta artificiale? Esistono due tipi di foreste: naturali e artificiali. • Alla prima categoria appartengono tutte le foreste che sono nate e che crescono in maniera spontanea e sono quelle più antiche, millenarie o centenarie. • Alla seconda categoria appartengono tutte le foreste che sono state create dall’uomo e che da lui sono controllate, spesso gli alberi delle foreste artificiali sono destinati al taglio per le attività umane.

  5. I DIVERSI TIPI DI FORESTE Nella Terra oggi troviamo tre grandi tipi di foresta. • Foresta pluviale equatoriale e tropicale (che si trova nella Fascia Torrida) • Foresta temperata (che si trova nella Fascia Temperata) • Foresta di conifere o boreale (che si trova nella Fascia Temperata) La foresta vegeta nelle aree in cui il suolo e il clima consentono agli alberi di coprire con continuità il terreno. Il clima non deve essere troppo freddo, ma nemmeno troppo arido. All'interno di queste condizioni climi diversi danno origine a diverse foreste. La copertura vegetale prende la forma di foresta quando i fattori climatici, il suolo e l'azione dell'uomo creano delle condizioni tali per cui le specie vegetali dominanti sono alberi.

  6. LA FORESTA EQUATORIALE TROPICALE Le foreste pluviali tropicali sono un tipo di foresta situate nella fascia equatoriale della Terra. Rappresentano il bioma terrestre con la più numerosa quantità di specie e ospitano circa una metà delle specie viventi animali e vegetali terrestri. Le foreste pluviali tropicali hanno uno scarso sottobosco, in quanto la luce del Sole difficilmente raggiunge il livello del suolo. Queste foreste sono più comunemente denominate giungla e sono considerate la più grande farmacia del pianeta perché contengono numerosissime piante mediche. Il clima della foresta pluviale tropicale è caratterizzato da un' unica stagione, la temperatura è pressoché costante, con un valore di circa 25°C, e il livello di umidità è altissimo e comporta numerosissime precipitazioni. Il suolo però non è fertile perché la pioggia trasporta via tutti i minerali contenuti nello strato superficiale dell'humus.

  7. La vegetazione è fittissima e gli alberi sono ad alto fusto (possono anche raggiungere i 60 metri di altezza) e sono dei sempreverdi, perché quando cadono delle foglie ne ricrescono subito delle altre, che le sostituiscono. Le piante della giungla sono caratterizzate da foglie di colore verde scuro, perché contengono tantissima clorofilla. Gli alberi più alti emergono dal manto forestale e ospitano tra i propri rami diverse piante rampicanti come l'edera. Il sottobosco non è molto sviluppato ed è costituito da felci e giovani alberi in grado di vivere con pochissima luce, ma anche dalle liane che catturano la luce arrampicandosi sugli alberi. Gli animali della giungla sono tantissimi. Tra quelli che vivono nello strato più basso, del sottobosco e dei piccoli cespugli, ci sono la tigre, il giaguaro, il tapiro e l'armadillo. Lo strato medio è abitato da scimmie (gibbone e scimpanzé) e dal leopardo, in grado di arrampicarsi sui rami degli alberi. Nello strato delle "corone", dove si trovano le chiome degli alberi vivono diverse specie di uccelli (tucano, colibrì...), di scimmie e di pipistrelli. Nello strato più alto, che raggiunge i 60 metri, vivono solo specie di rapaci come l'aquila.

  8. LE FORESTE TEMPERATE La foresta temperata è un particolare bioma che si osserva nelle regioni della Terra caratterizzate da clima temperato, mediamente umido, ma che talvolta presenta grosse variazioni stagionali di temperatura. Il clima è spesso di tipo continentale (con inverni non molto freddi ma nebbiosi ed estati caldissime) o di tipo montano, se la foresta si trova nelle zone di montagna. Le precipitazioni sono abbondanti. Le foreste temperate ospitano diverse specie animali. Sono molto diffusi lo scoiattolo (che vive sugli alberi), la volpe (che vive nelle caverne), il cervo, il cinghiale, i caprioli e le marmotte. In alcune foreste vivono anche linci, lupi e orsi bruni (che come la volpe vivono nelle caverne).

  9. La vegetazione tipica è formata da piante ad alto fusto, generalmente caducifoglie (o decidue). Nonostante le foreste temperate variano in misura significativa da zona a zona secondo le differenti caratteristiche climatiche e del territorio, si possono trovare quasi sempre specie arboree a latifoglie come querce, noci, castagni, betulle, faggi, aceri. Gli alberi sono perlopiù ad alto fusto e le loro foglie contengono un alto tasso di clorofilla (sono perciò scure), ma poiché la luce riesce ad arrivare fino al suolo, si sviluppa un ricco sottobosco, caratterizzato da piccoli arbusti, felci, muschi e cespugli.

  10. La marmotta L’orso brunoLe betulle

  11. LA TAIGA La Taiga o foresta boreale è un bioma naturale formato da foreste di conifere che ricoprono quasi totalmente le regioni subito sotto il Polo Nord nella Fascia Temperata, dove spira il vento chiamato Borea, estendendosi in Europa, in Asia e nell'America del Nord. Il suolo della taiga è formato da uno strato superficiale di materia organica non decomposta e da uno inferiore di humus. Quando fa freddo, si forma uno strato di ghiaccio che inacidisce e decompone lo strato superficiale impoverendo il suolo. Tuttavia in queste zone si trovano grandi giacimenti di torba (tipo di carbone) Il clima è di tipo montano, con inverni molto lunghi, freddi e nevosi e con estati brevi e fresche. Nelle regioni della taiga ci sono solo due stagioni: l'inverno e l'estate. Il suolo è frequentemente molto umido per la presenza di numerose falde acquifere superficiali. Ci sono molte escursioni termiche e il clima si chiama più precisamente "Subartico".

  12. La taiga è formata da alberi sempreverdi come pini, abeti e larici, che si sono adattati per resistere alle difficili condizioni atmosferiche della taiga, ad esempio sostituendo le foglie con degli aghi per non disperdere calore e nutrimento, che accumulano durante l'estate. La composizione floristica è pressoché omogenea su tutti i continenti e comprende anche una percentuale di latifoglie. Il sottobosco è discontinuo, a volte occupato da specie di arbusti, a volte da muschi, licheni o ericacee, ma comunque sempre scarso o addirittura assente, a causa del freddo e dell'acidità del suolo. Anche la taiga ospita diverse specie animali. Alcuni di questi durante l'inverno, quando le temperature scendono diversi gradi sottozero, migrano verso regioni più calde, come i cervi e gli alci; gli altri invece vanno in letargo, come l'orso. Tutti gli animali della taiga sono ricoperti da uno strato di grasso che li protegge dal freddo. Altri abitanti di queste foreste sono piccoli mammiferi come lepri e porcospini, ma anche innumerevoli specie di rapaci (falco, aquila, poiana...) che si possono ammirare mentre planano sopra le alte montagne.

  13. La lince L’aquila

  14. Dove si trovano le foreste nel mondo? Le foreste nel mondo Le zone dove si trova la taiga

  15. Le foreste si trovano in ambienti diversi. Le foreste pluviali tropicali ed equatoriali si trovano tra i due tropici, quello del Cancro a Nord e quello del Capricorno a Sud, in prossimità dell’equatore, estendendosi nel centro dell’Africa, in Sud America, in India e in Indonesia. Le foreste temperate si trovano nella Fascia Temperata, estendendosi in Europa, negli Stati Uniti, in Sudafrica, in Sud Argentina e in Cina. La taiga o foresta boreale si trova nelle zone a Sud del Polo Nord, estendendosi in Alaska, in Canada, in Siberia e in Islanda. Le zone dove si estendono le Foreste Temperate

  16. Perché le foreste sono importanti? Le foreste hanno un ruolo insostituibile a livello biologico ed economico: contribuiscono alla tutela della biodiversità, svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione delle acque e del suolo (difesa da frane e erosioni), forniscono innumerevoli prodotti a centinaia di milioni di persone, sono tra i principali serbatoi di assorbimento del carbonio. Le foreste tropicali, che coprono appena il 7 per cento della superficie del pianeta, ospitano circa la metà delle specie animali e vegetali conosciute, e sono le foreste più minacciate dall'avanzata dell'uomo. Ogni anno vengono distrutti 13 milioni di ettari di foreste naturali. Le minacce principali alle foreste sono la loro conversione in terreni agricoli e destinati all'allevamento zootecnico, il taglio e il commercio illegale di prodotti forestali, gli incendi, l'avanzamento dell'urbanizzazione, in poche parole una insostenibile gestione di questo patrimonio unico. Proprio per le molteplici funzioni che svolgono, la perdita e la degradazione delle foreste sono fenomeni preoccupanti.

  17. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA DELLA RICERCA www.wwf.it www.wikipedia.org www.studenti.it Achille Bucciotti, Atlante Geografico Illustrato, DeAgostini Luca e Francesco Cavalli- Sforza, Natura Volume D "La Terra", Einaudi Scuola Aldo Ferrabino, Dizionario Enciclopedico Italiano Volume IV, Istituto Enciclopedico Italiano Carosi Gabriele e Matteo Giambartolomei

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