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" Scuola Internazionale Alpi Marittime"

ALPCITY INTERREG III B Alpine Space Programme  LA SCUOLA DI MONTAGNA: PROGETTO CUNEO, 6 ottobre 2006 palazzo della Provincia. " Scuola Internazionale Alpi Marittime". Progetto Alpcity INTERREG III B Alpine Space Programme. Scuola Internazionale Alpi Marittime. GRUPPO DI LAVORO

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Presentation Transcript


  1. ALPCITYINTERREG III B Alpine Space Programme LA SCUOLA DI MONTAGNA:PROGETTO CUNEO, 6 ottobre 2006palazzo della Provincia " Scuola Internazionale Alpi Marittime"

  2. Progetto Alpcity INTERREG III B Alpine Space Programme Scuola Internazionale Alpi Marittime GRUPPO DI LAVORO Coordinatore: Walter Cesana Direttore Parco Alpi Marittime: Patrizia Rossi Docente Universitaria Facoltà Scienze dell’ Educazione: Daniela Maccario Dirigente IC “Grandis” di Borgo S.D.: Maddalena Gerardi Insegnanti scuola primaria: Margherita Rabbia, Bruna Lovera Insegnanti scuola secondaria di primo grado:Maria Luisa Ghibaudo, Carlo Bottasso, Claudio Fiabane Funzionario del Parco responsabile didattica: Alessandro Barabino Tesista di Scienze dell’Educazione: Federica Appendino

  3. eccellenza ed innovatività del modello educativo mantenere, riqualificare, formare il corpo docente e attrarre insegnanti da altre aree considerare residenzialità temporanea SCUOLA INTERNAZIONALE ALPI MARITTIME promuovere rete di scuole tramite scambi/esperienze continuativi formazione plurilingue creare un forte legame con il contesto montano transfrontaliero Walter Cesana

  4. OBIETTIVI GENERALI Ø SFIDA INNOVATIVA DI UN MODELLO EDUCATIVO attraverso:   * offerta formativa di eccellenza, per tutti gli ordini di scuola a cominciare dalla scuola primaria, poi alla scuola media ed infine alla scuola superiore (formazione liceale accanto alla formazione professionale) per la popolazione studentesca locale e per quella che si intende attrarre dalle aree limitrofe: provincia di Cuneo, regione Piemonte, Liguria di ponente, oltralpe francese. * superare l’arcaica equazione: “scuola = aula + ora di lezione” per sperimentare orari, ritmi di insegnamento/apprendimento diversificati, uso quotidiano di strumenti informatici e tecnologie multimediali, utilizzo di spazi interni ed esterni alla struttura scolastica attraverso laboratori, uscite, partecipazione ad attività educative/scientifiche/di ricerca ambientale specifiche del territorio montano

  5. * una scuola sempre aperta, che non chiude per ferie…Una decisiva innovazione è l’apertura della struttura per tutto l’anno con calendario ed orari flessibili e plasmati in rapporto all’alta e diversificata offerta formativa che, oltre ai ragazzi, si rivolga anche agli adulti in determinati periodi dell’anno. Per questa finalità è indispensabile prevedere, accanto ai docenti, la presenza di altro personale esperto e qualificato che, nella chiarezza dei ruoli e nella valorizzazione delle competenze individuali, possa offrire, sia nei periodi delle lezioni scolastiche e sia in altri periodi, attività e percorsi di arricchimento o approfondimento dell’offerta formativa oltre i programmi scolastici ed apra iniziative diversificate di tempo libero ai residenti, agli ospiti, ai turisti desiderosi di “vacanze intelligenti”.

  6. Ø MANTENERE E RIQUALIFICARE IL CORPO DOCENTE LOCALE E ATTRARRE INSEGNANTI DA ALTRE AREE attraverso: * formazione iniziale e continua dei docenti da realizzare in collegamentoanzitutto con l’Università degli Studi di Torino e con altre università italiane, francesi ed europee, tenendo come sfondo integratore professionale la specificità del contesto ambientale alpino ed attivando laboratori, stages, seminari, convegni in loco * delineare un modello di scuola non autoreferenziale, ma capace di vivere un rapporto continuativo di reciprocità con le agenzie e le risorse educative presenti sulterritorio, nel quale insegnanti motivati e professionalmente preparatidiventino protagonisti importanti del contesto socio-ambientale e sappiano interagire come operatori di reteed assumere la specificità della montagna come risorsa trasversale del loro agire che dovrà essere riconosciuto anche attraverso specifiche attestazioni. L’INSEGNANTE CHIAMATO AD OPERARE IN UNA STRUTTURA DI QUESTO TIPO DEVE PERCEPIRSI COME INSEGNANTE EUROPEO

  7. Ø CREARE UN LEGAME FORTE CON IL CONTESTO MONTANO attraverso: * realizzazione diattività specifiche ed originali che uniscano le risorse ambientali, socio-economiche, culturali, sportive presenti sul territorio con le attività educativo-didattiche scolastiche,attraverso studi specifici del territorio (orografia, meteorologia, fitogeografia, etnografia ecc.) di solito non agiti a scuola e attivazione di laboratori artigianali, di percorsi turistici, di animazione teatrale, musicale, di espressione artistica grafico-pittorica, di corsi e attività sportive “non solo sci”, ecc. * superare le attuali episodiche collaborazioni ed interagire cooperando in modo costante con gli enti quali Comuni, Comunità Montane, Provincia, Regione, Parco Alpi Marittime e con le associazioni ed i gruppi operanti sul territorio puntando a proporre il valoredella specificità montana come risorsa di vita futura per i giovani a livello europeo ed il percorso scolastico come occasione di formazione e stimolo a nuovi spazi di creatività per uno sviluppo socio-economico montano armonico con l’ambiente.

  8. Ø PERCORSO FORMATIVO FORTEMENTE INCENTRATO SUL PLURILINGUISMOE SULL’INTERCULTURALITA’ attraverso: 1 – assunzione del plurilinguismo come valore fondantedella specificità alpina transfrontaliera e come risorsa comunicativa essenziale a livello europeo, a partire dal BILINGUISMO ITALIANO-FRANCESE fin dalla scuola primaria; 2 - valorizzazione delle lingue nazionali europee oltre l’italiano (inglese, francese, spagnolo, tedesco) e nel contempo delle lingue minoritarie dell’arco alpino a cominciare da quella occitana tipica delle Alpi Marittime; 3 – realizzazione di un laboratorio linguistico multiculturaleinternazionale inteso come “casa comune delle lingue europee nazionali e minoritarie” collegato a Università italiane ed internazionali come luogo di scambi e soggiorni di studenti e ricercatori di scuole e università italiane ed estere.

  9. La Scuola Internazionale Alpi Marittime come nuovo LABORATORIO della DIDATTICA DELLE MINORANZE Walter Cesana

  10. ...a cominciare dalla MINORANZA OCCITANA (legge 482/1999) Walter Cesana

  11. Ø PROMUOVERE E INSERIRE LA SCUOLA IN RETE CON ALTRE REALTA’ SCOLASTICHE ED AGENZIE EDUCATIVE attraverso: 1 – potenziamento dei collegamenti e scambi già esistenti fra le scuole del territorio ed altre realtà transnazionali, e rinforzo di tali legami con nuove offerte di visite, soggiorni, attività specifiche in loco legate all’educazione ambientale, alla cultura locale, allo sport, al turismo… 2 – inserimento delle attività di scambio come momenti continuativi del percorso scolastico e delle attività di rete come metodologia importante dei percorsi di insegnamento/apprendimento 3 – stesura di un protocollo co-educativo tra Ministero Istruzione Università e Ricerca-Direzione Scolastica Regionale-Ufficio Scolastico Provinciale di Cuneo ed altre Agenzie del territorio, prime fra tutte il Parco delle Alpi Marittime ed il Parco del Mercantour, l’Alliance Francaise ecc.

  12. riqualificazione aggiornamento formazione docenti sociale culturale diversità organizzativa flessibile e aperta di spazi/tempi economico turistico apprendimenti significativi metacognitivi SCUOLA INTERNAZIONALE ALPI MARITTIME strutturale ECCELLENZA INNOVATIVITA’ MODELLO EDUCATIVO FORTE INTERAZIONE CON CONTESTO MONTANO sportivo Rete di scuole scambi/esperienze continuativi artigianale ambientale plurilinguismo linguistico Didattica delterritorio/metodologie/laboratori/sperimentazioni/strumenti informatici/ con indicatori di alto profilo istituzionale associazionistico Walter Cesana

  13. che consenta ai ragazzi, adolescenti, giovani, di frequentare una scuola di alto livello, ma soprattutto di acquisire competenze professionali legate al territorio e allo specifico ambiente di montagna, puntando molto sul concetto di empowerment, secondo il quale gli individui riescono ad acquisire un senso del sé molto forte e ad avere la padronanza delle proprie capacità ed abilità, in un contesto locale interagente con il più vasto contesto europeocon un continuo interscambio culturale in grado di favorire concreteprospettive socio-economiche e nuovisbocchi occupazionali nell’ambiente alpino. UN COLLEGE ALPINO EUROPEO

  14. UNA STRUTTURA di respiro europeo, che sia contemporaneamente una risorsa per i ragazzi ed un motore per il territorio e per tutta la comunità locale transfrontaliera alpina, costituirebbe forte motivazione per i residenti di continuare a vivere in montagna e potrebbe attrarre l’attenzione di persone e famiglie che non risiedonoin valle, per le quali iscrivere i figli in tale istituto potrebbe essere interessante e alternativo.

  15. Nella Scuola Internazionale Alpi Marittimeci sarà un’attenzione forte alle tradizioni delterritorio e allo stile di vitacome valori fondanti dell’offerta educativo-formativa. Non si vuole portare la città in valle, ma la valle in città, in un’ottica di largo respiro che superi ogni tipo di localismoe nel contempo valorizzi l’appartenenza ad uno specifico territorio e ambiente come essenziale risorsa per la vita personale e sociale.

  16. Previsioni di ricadute di medio - lungo periodo: >miglioramento delle comunicazioni tra il territorio e il resto dell’Europa con un impatto positivo sulla vita locale; > aumento e potenziamento dell’offerta di servizi da parte degli enti locali che miglioreranno il loro apparato organizzativo;

  17. creazione ed espansione di maggior offerta lavorativa per i giovani soprattutto in ambito professionale, artigianale, turistico, naturalistico e sportivo; • aumento del numero di cittadini che decideranno di trasferirsi in Valle o di passare parte dell’anno in montagna;

  18. > miglioramento dello sviluppo economico del territorio e dellecondizioni di coloro che vivono in situazioni di marginalità, di debolezza, come i diversamente abili o i meno abbienti, che dovranno avere pari opportunità di inserimento nelle strutture formative della Scuola Internazionale (= scuola inclusiva) ed essere stimolati a costruirsi competenze in grado di assicurareloro un futuro sereno;

  19. > realizzazione di un apparato culturale in grado di: - dare rilancio alle attività lavorative tradizionali, come l’artigianato, l’allevamento, l’agricoltura, il turismo… - stimolare nuova creatività e nuove attività lavorative ecocompatibili

  20. E’ UNA SFIDA POSSIBILE ? SI’, SE CREDIAMO DAVVERO…. ...ALLO SVILUPPO LOCALE ENDOGENO ED AL RILANCIO DEI PICCOLI PAESI ALPINI… ...INSIEME…CITTADINI, COMUNI, COMUNITA’ MONTANE, PARCO ALPI MARITTIME, PROVINCIA DI CUNEO, REGIONE PIEMONTE, SCUOLA, UNIVERSITA’, ENTI PRIVATI, FONDAZIONI BANCARIE…. …POSSIAMO…DARE GAMBE PER CAMMINARE AL PROGETTO … COMINCIANDO …SUBITO…CON LA REALIZZAZIONE DI MICROPROGETTI… Le Alpi, cuore dell’Europa, vogliono continuare a vivere !

  21. presentazione Scuola Internazionale Alpi Marittime a cura di Walter Cesana FINE

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