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I POLITICI SONO TUTTI MATTI ? ASPETTI PSICOLOGICI IN POLITICA

I POLITICI SONO TUTTI MATTI ? ASPETTI PSICOLOGICI IN POLITICA. A) Quale emozione suscita in te l’attuale situazione politica ? Interesse Gioia Tristezza Rabbia Sorpresa Paura Senso di colpa Vergogna – Timidezza Disgusto Disprezzo.

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I POLITICI SONO TUTTI MATTI ? ASPETTI PSICOLOGICI IN POLITICA

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Presentation Transcript


  1. I POLITICI SONO TUTTI MATTI ? ASPETTI PSICOLOGICI IN POLITICA

  2. A) Quale emozione suscita in te l’attuale situazione politica ? • Interesse • Gioia • Tristezza • Rabbia • Sorpresa • Paura • Senso di colpa • Vergogna – Timidezza • Disgusto • Disprezzo

  3. B) Quale comportamento pensi possa suscitare in te l’emozione provata?

  4. ASPETTI PSICOLOGICI IN POLITICA • La nostra immagine della politica • Come ci comportiamo con gli altri? • Leadership • Il modello big five o dei cinque grandi fattori • Modello della struttura psicologica universale dei valori

  5. CHE COS’È LA POLITICA ? ”È una porcheria!”

  6. È una cosa che non mi riguarda”

  7. È un rompicapo”

  8. CHE COS’È LA POLITICA ? ”È una porcheria!” È una cosa che non mi riguarda” È un rompicapo” L’UOMO COMUNE

  9. CHE COS’È LA POLITICA ? Arte nobile e difficile di porsi alserviziodelprossimo per costruire ilbene comune

  10. CHE COS’È LA POLITICA ? È un BENE, DIRITTO-DOVERE di ogniPERSONAin relazione ed esperienza da vivere con RESPONSABILITÁeIMPEGNO nello spirito e nella logica delSERVIZIO alla comunità

  11. LA POLITICA Due dimensioni: 1. bene/valore fondamentale e quindi irrinunciabile della persona 2. esercizio attivo e concreto del proprio essere politico

  12. La nostra immagine di POLITICA Le categorie con cui pensiamo e viviamo la politica nella società complessa e multimediale • il pregiudizio • il potere • la furbizia • il compromesso morale • la mediazione

  13. COME CI COMPORTIAMO CON GLI ALTRI ? 1.ANDARE VERSO LA GENTE ovvero IL COMPIACENTE 2. ANDARE CONTRO LA GENTE ovvero L’AGGRESSIVO 3. ANDARE LONTANO DALLA GENTE ovvero IL DISTACCATO

  14. IL COMPIACENTE

  15. IL COMPIACENTE “… mostra un accentuato bisogno di affetto e di approvazione, e un particolare bisogno di avere un partner: un amico, un innamorato, un marito o una moglie, che soddisfi tutte le attese della vita e si assuma le responsabilità nel bene e nel male…

  16. IL COMPIACENTE …Ha bisogno di piacere, di essere necessario, desiderato, amato; di sentirsi accettato, approvato, apprezzato; di sentire che si ha bisogno di lui, che è importante per altre persone, e in special modo per una; ha bisogno di essere aiutato, protetto, accudito, guidato” (Karen Horney)

  17. IL COMPIACENTE ● guarda al suo simile chiedendosi silenziosamente: “Gli piacerò?” ● vive rappresentando il personaggio che gli altri si aspettano di volta in volta da lui: la persona di buon carattere, la cara persona o il buffone. ● è un bravo esecutore ma un cattivo capo ● a volte arriva a pensare che anche l’adulazione possa essere utile

  18. L’AGGRESSIVO

  19. L’AGGRESSIVO “… percepisce il mondo come un’arena in cui, in senso darwiniano, soltanto i più adatti sopravvivono e i forti annientano i deboli… Una spietata ricerca del proprio interesse è la legge sovrana…

  20. L’AGGRESSIVO … Ha bisogno di eccellere, di conquistare il successo, il prestigio o il riconoscimento, in qualunque forma… Un forte bisogno di sfruttare gli altri, di strumentalizzarli fa parte del quadro. Qualsiasi situazione e qualsiasi rapporto sono visti sotto l’angolazione: ‘Che cosa posso ricavarne?’” (Karen Horney)

  21. L’AGGRESSIVO ●guarda al suo simile chiedendosi silenziosamente: “E’ più forte di me?” oppure : “Può essermi utile?” ● fa bene i propri piani e li porta avanti con efficienza, talvolta con durezza ● preferisce essere il capo e desidera che gli altri riconoscano la sua superiorità e il suo valore ● l’aggressivo può apprezzare le doti altrui, ma non è capace di amare con naturalezza e semplicità

  22. IL DISTACCATO

  23. IL DISTACCATO “il principio di base… è di non attaccarsi mai a persone o cose, al punto da renderle indispensabili… E’ come una persona che sta in una camera d’albergo e che toglie raramente dalla sua porta il cartello ‘Non disturbare’… L’autosufficienza e la privacy sono entrambe al servizio del suo bisogno… di completa indipendenza…

  24. IL DISTACCATO “Questo individuo mira a non essere influenzato, costretto, legato, obbligato… Conformarsi alle regole accettate di comportamento o ai sistemi tradizionali di valori gli ripugna. Per evitare contrasti, egli si conformerà in apparenza, ma nel suo intimo respingerà ostinatamente tutte le norme convenzionali’” (Karen Horney)

  25. IL DISTACCATO ●guarda al suo simile chiedendosi silenziosamente: “S’immischierà nelle mie faccende? Vorrà avere un’influenza su di me o mi lascerà in pace?” ● è uno spettatore, uno che osserva la vita senza parteciparvi con impegno ● il prestigio, la popolarità le cariche lo lasciano indifferente ● è difficile che chieda favori, ma può farne agli altri perché è il modo più rapido per liberarsi di loro

  26. COME CI COMPORTIAMO CON GLI ALTRI ? 1.ANDARE VERSO LA GENTE ovvero IL COMPIACENTE 2. ANDARE CONTRO LA GENTE ovvero L’AGGRESSIVO 3. ANDARE LONTANO DALLA GENTE ovvero IL DISTACCATO

  27. LEADERSHIP INFLUENZA CHE UNA PERSONA ESERCITA SU ALTRE

  28. LEADERSHIP è il risultato dell’incontro delle caratteristiche personali di ciascuno con le attese degli altri

  29. LEADERSHIP Si tratta di attributi percepiti che non necessariamente riflettono le caratteristiche effettivamente possedute dal leader e che variano in funzione degli umori e delle preoccupazioni degli interattori

  30. LEADERSHIP Per il leader è anche un problema di impression management: ●deve riuscire aconvincerele persone che egli ha le caratteristiche che esse ritengono desiderabili ● deve creare le condizioni perché s’interpretino le sue azioni inaccordo con l’immagineche desidera trasmettere di sé. La gente usa i tratti percepiti per arrivare rapidamente a farsi un’idea e a prendere delle decisioni sulle altre persone“euristica disposizionale”

  31. IMMAGINE, ATTRATTIVA, CONSENSO ovvero LE MOLTE FACCE DELLA LEADERSHIP

  32. IL MODELLO BIG FIVE 1. ENERGIA Riguarda l’agire vigorosamente, l’entusiasmo, la facilità di parola, la capacità di imporsi e di far valere la propria influenza sugli altri (energico, determinato, intraprendente, estroverso, dominante)

  33. IL MODELLO BIG FIVE 2. AMICALITÁ Riguarda l’altruismo, l’affabilità, la capacità di cooperare, la comprensione, la cordialità, la fiducia, l’apertura nei confronti degli altri (cordiale, generoso, leale, sincero, altruista)

  34. IL MODELLO BIG FIVE 3. COSCIENZIOSITÁ Riguarda l’affidabilità, la persistenza, la tenacia, la puntualità, la cura dei particolari, l’amore per l’ordine (affidabile, costante, scrupoloso, efficiente, responsabile)

  35. IL MODELLO BIG FIVE 4. STABILITÁ EMOTIVA Riguarda la capacità di controllare i propri impulsi e le proprie emozioni (equilibrato, calmo, sereno, paziente, rilassato)

  36. IL MODELLO BIG FIVE 5. APERTURA MENTALE Riguarda la creatività, l’originalità, l’apertura verso il nuovo, la curiosità, la cultura, l’interesse a tenersi informati (acuto, innovativo, moderno, informato, creativo)

  37. Di fronte ad una scelta politica la griglia mentale che di norma orienta il nostro giudizio sulle altre persone secondo cinque dimensioni si riduce drasticamente 1. SINCERITA’/AFFIDABILITA’ 2. ENERGIA/INNOVATIVITA’

  38. MODELLO DELLA STRUTTURA PSICOLOGICA UNIVERSALE DEI VALORI(Schwartz 1992) • Potere • Successo • Edonismo • Stimolazione • Autodirezione • Universalismo • Benevolenza • Tradizione • Conformismo • Sicurezza

  39. Dinamiche psicologiche connessealla politica attiva • la scelta • la ricerca del consenso • il travaglio del quotidiano • il rapporto pubblico/privato • la crisi e il cambiamento

  40. CHE COS’È LA POLITICA ? ARTE→scienza + creatività DOVERE→impegno continuo SERVIZIO→umile disponibilità PROSSIMO→i più bisognosi BENE COMUNE→la persona in relazione

  41. Perché la politica? Rigettando le evasioni dalla storia e fuggendo le riduzioni immanentistiche, l’eucarestia è magistero del porsi della chiesa nel mondo. Essa chiama i cristiani a una partecipazione all’opera di edificazione dei rapporti sociali, di costruzione della polis, di assunzione della responsabilità storica Enzo Bianchi

  42. Perché la politica? Ciò che deve… accompagnare il progetto e il cammino dei cristiani nel mondo e nella storia è la non presunzione, la non arroganza, l’umiltà fino alla debolezza… La fede non fornisce alcuna certezza politica, anzi obbliga il cristiano a rivedere criticamente ogni sua scelta e lo spinge a ricercare insieme a tutti gli uomini la risposta più adeguata all’incessante domanda di costruzione di un mondo più giusto e più umano Enzo Bianchi

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