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Coordinate metodologico-didattiche de L’ Of fi ci na d e l l o storico

Coordinate metodologico-didattiche de L’ Of fi ci na d e l l o storico. M a u r i z i o Gusso (Milano, 27 settembre 2012). Traccia della comunicazione. 1. L’ Of fi ci na d e l l o storico 2. Coordinate metodologiche de L’ Of fi ci na d e l l o storico

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Coordinate metodologico-didattiche de L’ Of fi ci na d e l l o storico

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Presentation Transcript


  1. Coordinate metodologico-didattiche de L’Officinadellostorico Maurizio Gusso (Milano, 27 settembre 2012)

  2. Traccia della comunicazione 1. L’Officinadellostorico 2. Coordinate metodologiche de L’Officina dellostorico 3.Il contributo diIRIS a L’Officinadellostori- co 4. Sitografia essenziale 5. Riferimenti bibliografici

  3. 1. L’Officinadellostorico 1.1 Che cos’è l’Officinadellostorico? 1.2 Destinatari e sedi dell’Officinadellostori- co 1.3 Un modello di formazione/ricerca/speri- mentazione didattica 1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dal- la sede milanese

  4. 1.1 Che cos’è l’Officinadellostorico? L’Officinadellostorico è un Laboratorio di didattica della ricerca storica e delle fonti documentarie, artistiche e del territorio, fondato nel 2006 e promosso da: - Azienda di Servizi alla Persona(ASP) “Golgi-Redaelli di Milano - Fondazione MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo - Archivio Bergamasco Centro studi e e ricerche -IRIS (Insegnamento e ricerca interdisciplinare di storia) - Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia - Ambito territoriale di Bergamo dell’USR per la Lombardia, ex Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo - e, fino all’estate del 2012, da ANSAS-NTL (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica - Nucleo Territoriale Lombardia), ex IRRE Lombardia, successivamente sciolta nell’ANSAS-INDIRE.

  5. 1.2 Destinatari e sedi dell’Officinadellostorico I servizi (gratuiti) sono offerti a docenti e allievi delle scuole lombarde di ogni grado e ordine, operatori dei beni cultura- li e cittadini. L’Officinadellostorico ha due sedi: a) a Milano, presso l’ASP “Golgi-Redaelli”: v.Olmetto 6 (Pa- lazzo Archinto); didattica@golgiredaelli.it b) a Bergamo, presso la Fondazione MIA: v.Malj Tabajani 4; info@fondazionemia.it e il sito www.officinadelostorico.it, che documenta le attività de L’Officinadellostorico, in stretto rapporto con i siti di tut- ti i soggetti promotori (cfr. la Sitografia essenziale, punto 4).

  6. 1.3 Un modello di formazione/ri-cerca/sperimentazione didattica (I) Il servizio offerto da L’Officinadellostorico a Milano prevede ogni anno: a) una giornata seminariale di formazione dei docenti, con la presenta- zione del Piano di attività dell’a.s. successivo e delle sue coordinate metodologiche (fine settembre) b) un pomeriggio dedicato a una visitaguidata dei docenti all’Archivio e alla Quadreria dell’ASP“Golgi-Redaelli” e a una presentazione di vari tipi di fonti (inizio ottobre) c) la presentazione di una decina di piste di ricerca didattica ai docenti che le hanno scelte e la consegna di cd con le fonti corrispondenti (due pomeriggi in ottobre-novembre) d) la negoziazione dei progetti di sperimentazione con classi e consigli di classe (da ottobre-novembre in poi) e) un incontro facoltativo (ma consigliato), dedicato a una socializzazio- ne/validazione dei progetti e alle istruzioni per un buon uso del sito www.officinadellostorico.it (fra novembre e gennaio)

  7. 1.3 Un modello di formazione/ri-cerca/sperimentazione didattica (II) f) una visitaguidata all’archivio/quadreria e un laboratorio didattico sul- le fonti per ogni classe (fra novembre e marzo) g) una sperimentazione (in classe o in gruppi interclasse, in orari curri- colari e/o extracurricolari), finalizzata all’acquisizione di competenze e all’attuazione di un prodotto (possibilmente multimediale) da presentare a scuola e/o nel territorio (secondo quadrimestre) h) una consulenza in itinere (in presenza e/o a distanza) alle classi e ai docenti sperimentatori da parte di archiviste ASP e di esperte/i IRIS di didattica della storia, anche tramite il sitowww.officinadellostorico.it i) un seminario, riservato ai docenti, di bilancio delle sperimentazioni e di preparazione della giornata conclusiva (v. punto l) (giugno) l) una giornata milanese di presentazione pubblica degli esiti delle spe- rimentazioni, da parte degli studenti (in ottobre) m) la documentazione dei lavori nel sito www.officinadellostorico.it

  8. 1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dalla sede milanese (I) A) Cultura sociale e attività assistenziali a Milano A1 Le condizioni di vita dei minorenni disagiati a Milano tra Otto e No- vecento attraverso l’archivio dell’Istituto Derelitti A2 L’infanzia “difficile” a Milano negli anni Sessanta del Novecento. L’esperimento dell’Istituto “Ragazzi di Milano” del Direttore Lucio Pa- scalino A3 Il sogno del mercante. Solidarietà e assistenza ai bisognosi nelle pergamene milanesi dei secoli XIV-XV B) Libertà, uguaglianza e diritti delle donne B1L’età moderna attraverso le figure di benefattrici: due vite a confron- to (secc. XVII-XIX) C) Il processo di unificazione nazionale C1 Le Cinque Giornate di Milano e la solidarietà cittadina nelle carte i- nedite della Commissione straordinaria per il soccorso delle famiglie dei caduti

  9. 1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dalla sede milanese (II) C2 “Oh capitano, mio capitano!”. Aspetti del processo di unificazione nazionale a partire dalla corrispondenza inedita del capitano garibaldi- no Francesco Lavarello col fondatore della Società Umanitaria Prospe- ro Moisè Loria (1872-1873) D) La memoria del territorio D1 Scopriamo il paesaggio rurale nelle carte d’archivio: l’esempio di una cascina della pianura, a Cantalupo, nel comune di San Giuliano Milanese D2 Le trasformazioni del territorio: il Podere Ponte dell’Archetto a Villa- pizzone, nella periferia nord-ovest di Milano E) Percorsi metodologici sulla lettura del patrimonio culturale E1 Scrivere nel tempo E2 “Il tesoro dei poveri”.

  10. 2. Coordinate metodologiche de L’Officinadellostorico In sintesi: dagli archivi ai laboratori storico- interdisciplinari di educazione al patrimonio 2.1 Un buon uso didattico degli archivi 2.2 Didattica laboratoriale e approccio stori- co-interdisciplinare e multimediale 2.3 Solidarietà reciproca fra educazione al patrimonio, storia e altre discipline 2.4 Un lavoro in équipe e in rete

  11. 2.1 Un buon uso didattico degli archivi A) Importanza della visite guidate agli Archivi e dei laboratori guidati sulle fonti documentarie, arti- stiche e del territorio B) Utile lavoro di équipe fra archivisti, ricercatori disciplinari (storici, storici dell’arte ecc.), formatori dei docenti, insegnanti, studenti ecc. C) Percorso fonti archivistiche – fonti non archivi- stiche (primarie e secondarie) – contestualizzazio- ne storica

  12. 2.2 Didattica laboratoriale e approccio storico-interdisciplinare e multimediale 2.2.1 Ricerca didattica, metodologia labora- toriale e cooperazione educativa 2.2.2 Multimedialitàenuove tecnologie 2.2.3 Quattro terreni per forme sostenibili di interdisciplinarità 2.2.4 L’approccio storico-interdisciplinare al- le fonti

  13. 2.2.1 Ricerca didattica, metodologia laboratoriale e cooperazione educativa 2.2.1.1 Ricerca didattica 2.2.1.2 Metodologia laboratoriale 2.2.1.3 Cooperazione educativa

  14. 2.2.1.1 Ricerca didattica Dati i limiti della normativa scolastica europea e italiana, si rende necessaria una ‘rivoluzione copernicana’: per una navigazione formativo-didattica non solo costiera (citta- dinanza locale e nazionale), ma transoceanica (cittadinan- zainterculturale e planetaria), occorre assumere a) come ‘stella polare’/’bussola’ le competenze chiave per la cittadinanza attiva; b) come strumentazione di bordo la ricerca didattica, le ‘buone pratiche didattiche’ e la normativa scolastica europea e italianapiù avanzata; c) come ‘linee di costa’la normativa scolastica europea e italianameno avanzata.

  15. 2.2.1.2 Metodologia laboratoriale Il laboratorio come attrezzatura - mentale/metodologica (didattica laborato- riale); - materiale (es.: aula-laboratorio).

  16. 2.2.1.3 Cooperazione educativa A) Centralità della relazione educativa e dei soggetti in apprendimento B) Cooperazione educativa fra personale della scuola, studenti, genitori, istituzioni scolastiche, operatori dei beni culturali, for- matori degli insegnanti, associazioni profes- sionali e culturali, enti locali, media ecc.

  17. 2.2.2 Multimedialitàenuove tecnologie Utilità di un approccio multimediale e di un buon uso delle nuove tecnologie nella for- mazione degli insegnanti e lungo tutto il per- corso di progettazione, attuazione, verifica, documentazione e pubblicizzazione delle sperimentazioni didattiche, con particolare riferimento alla presentazione pubblica finale e al sito www.officinadellostorico.it

  18. 2.2.3 Quattro terreni per forme sostenibili di interdisciplinarità È possibile costruire forme sostenibili di in- terdisciplinarità su 4 terreni: • finalità/obiettivi • contenuti tematizzati/problematizzati • metodi di ricerca • strategie didattiche (metodologie didatti-che, tecniche, strumenti ecc.)

  19. 2.2.4 L’approccio storico-interdisciplinare alle fonti A) La critica delle fonti, pertener conto del- le specificità deilorovaritipi (fonti scritte, orali, materiali, iconiche, audiovisive ecc.), necessita di un approccio storico-interdisci- plinare B) Fonte – serie di fonti – contestualizzazio- ne storica: un percorso obbligato

  20. 2.3 Solidarietà reciproca fra educazione al patrimonio, storia e altre discipline 2.3.1 Solidarietà reciproca fra educazioni e discipline 2.3.2 Solidarietà reciproca fra educazioneal patrimonio e storia

  21. 2.3.1 Solidarietà reciproca fra educazioni e discipline 2.3.1.1 Le educazioni di ‘prima generazione’ 2.3.1.2 Le ‘nuove educazioni’ (di ‘seconda generazione’) 2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solida- rietà reciproca 2.3.1.4 Esempi lombardi di intrecci fra edu- cazioni e discipline

  22. 2.3.1.1 Le ‘educazioni di prima generazione’ • linguistico-comunicativa/letteraria • estetica/artistica/all’immagine • musicale • psicomotoria • scientifica • tecnologica • informaticae matematica • filosofica • spaziale/geografica • temporale/storica

  23. 2.3.1.2 Le ‘nuove educazioni‘ (di seconda generazione’) Educazione… 1. alla cittadinanzademocratica e ai diritti umani 2. interculturale 3. alle pari opportunità / pedagogia della differenza 4. alla pace 5. al patrimonio 6. ai media 7. allo svilupposostenibile 8. alla salute

  24. 2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solidarietà reciproca (I) Per armonizzare le due ‘anime’ di ogni insegnante (generalista/globale e specialista/disciplinare/loca- le) occorre compiere andirivieni/viaggi di andata e ritorno fra ‘educazioni’ ediscipline. • Quando si parte dalla singola educazione, occorre declinarne le finalità/competenze trasver- sali in obiettivi/competenze disciplinari scrostando le incrostazioni autoreferenziali delle materie d’in- segnamento per individuare i ‘nuclei fondanti’ delle disciplinedi ricerca sottostanti.

  25. 2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solidarietà reciproca (II) B)Quando si parte dalla singola materia d’insegna- mento, rispetto ad essa le educazioni possono essere con- siderate come dei blocchi o filoni ricorrenti di • finalità/obiettivi • contenuti(temi/problemi) • strategie didattiche (metodi, tecniche, strumenti ecc.) fra loro coerenti, alla cui luce rileggere ogni insegnamento disciplinare, usando la singola educazione come un selet- tore/organizzatore trasversaledi contenutidisciplinari.

  26. 2.3.1.4 Esempi lombardi di intreccifra educazioni e discipline A) Ricerche e pubblicazioni (1994, 1998, 2004) del- l’IRRSAE/IRRE Lombardia sul curricolo verticale di area geo-storico-sociale,incentrato su 5 educazioni/filoni ricor- renti B) Progetto interistituzionale Portare il mondo a scuola (1995-1999): 10 ONG (Organizzazioni non governative) lombarde e Provveditorati di Milano e Como C) Iniziative (2004-…) del gruppo Portare il mondo a scuo- la: 11 ONG lombarde D) Iniziative (2006-…) della Retelombarda ELLIS (Educa- zioni, letterature emusiche, lingue, scienze storiche e geo- grafiche)

  27. 2.3.2 Solidarietà reciproca fra edu-cazione al patrimonio e storia A) Un approccio plurale e globale alla storia (‘passaggio dalla Storia alle storie’) ben si accorda con il necessario approccio plurale e globale al patrimonio sul terreno comune intermedio di uno studioglobale del territorio B) Necessario intreccio delle dimensioni lo- cale, regionale, nazionale, continentale e planetaria e approccio ‘glocale’ tipologie/casi

  28. 2.4 Un lavoro in équipe e in rete A) ASP“Golgi-Redaelli” di Milano, Archivio Berga- masco e Fondazione MIA di Bergamo: un patrimo- nio di competenze archivistiche e storiografiche B) IRIS, ANSAS-NTL (ex IRRE Lombardia), Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e docenti: un patrimonio di competenze pedagogico-didatti- che disciplinari e interdisciplinari

  29. 3.Il contributo diIRIS a L’Officinadellostorico 3.1 Che cos’è IRIS? 3.2 Esperti di IRIS impegnati neL’Officina dellostorico 3.3 Valore aggiunto apportato da IRIS a L’Officinadellostorico

  30. 3.1 Che cos’è IRIS? IRIS è un’associazione fondata nel 1999 da persone impegnate nella formazione degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado e/o nel- la ricerca, nella sperimentazione e nell’innovazione didattica, al croce- via fra storia, geografia, scienze sociali, lingue, letterature,musiche, ar- ti, altre aree disciplinari e l’educazioneal patrimonio, alla cittadinanza, al dialogo interculturale, allepari opportunità, allapace, allosviluppo sostenibile e ai media. È socia di Clio ’92 e del LANDIS (Laboratorio nazionale per la didattica della storia); è membro di ReteELLIS. Il Direttivo di IRIS è attualmente formato da Silvana Citterio, Ermenegil- do Ferrari, Elena Franchi, Maurizio Gusso (presidente), Marina Medi, Clara Moschini (vicepresidente) e Antonella Olivieri (tesoriera). Il sito di IRIS è www.storieinrete.org.

  31. 3.2 Esperti di IRIS impegnati neL’Officinadellostorico - Membri del Comitato Scientifico de L’Officinadellostori- co: Maurizio Gusso, Clara Moschini e Giuseppa Silicati - Formatori/formatrici: Giuliana Boirivant, Silvana Citterio, Cristina Cocilovo, Maurizio Gusso e Giuseppa Silicati - Collaborano con il sito www.officinadellostorico.it: Mauri- zio Gusso, Marina Medi e Leonardo Rossi - Insegnanti ricercatori/ricercatrici: Patrizia Bortolini, Luisa Cesana, Paolo Ermano e Giuseppa Gurrieri

  32. 3.3 Valore aggiunto apportato da IRIS a L’Officinadellostorico Contributi specifici di IRIS (e delle associazioni e reti di cui fa parte) nell’ambito della formazione dei docenti e della ricerca didattica: progettazione cur- ricolare ‘verticale’; intreccio stretto fra specificità della didattica della storia, interdisciplinarità ed ‘e- ducazioni’; didattica laboratoriale; multimedialitàe nuove tecnologie; sito www.storieinrete.org.

  33. 4. Sitografia essenziale 4.1 Il sito de L’Officinadellostorico 4.2 Soci fondatori de L’Officinadellostorico aMilano 4.3Soci fondatori de L’Officinadellostorico a Bergamo 4.4 Siti di associazioni disciplinari e ONG

  34. 4.1 Il sito de L’Officinadellostorico Il sito de L’Officinadellostorico : www.officinadellostorico.it

  35. 4.2 Soci fondatori de L’Officinadellostorico aMilano * www.golgiredaelli.it: sito dell’ASP “Golgi-Redaelli” * www.irrelombardia.it: sito dell’ANSAS-NTL, ex IRRE Lombardia * www.istruzione.lombardia.gov.it: sito del-l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lom-bardia * www.storieinrete.org: sito di IRIS

  36. 4.3Soci fondatori de L’Officinadellostorico a Bergamo • www.archiviobergamasco.it: sito di Archi- vio Bergamasco Centro studi e ricerche * www.istruzione.lombardia.gov.it/bergamo: sito dell’Ambito territoriale di Bergamo * www.operapiamia.it: sito della Fondazione MIA –Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo

  37. 4.4 Siti di associazioni disciplinari e ONG * www.clio92.it: sito di Clio ’92, membro della ReteELLIS * www.italia-liberazione.it: portale dell’ INSMLI (Istituto na- zionale per la storia del movimento di liberazione in Italia) * www.landis-online.it: sito del LANDIS,socio dell’INSMLI * www.portareilmondoascuola.it: sito di Portare il mondo a scuola * www.reteellis.it: sito della RetelombardaELLIS

  38. 5. Riferimenti bibliografici 5.1 Sull’Officina dello storico 5.2 Sull’educazione al patrimonio 5.3 Sul curricolo verticale geo-storico-sociale 5.4 Sulla didattica della storia 5.5 Sulla solidarietà reciproca fra educazioni e di- scipline 5.6 Su educazione al patrimonio e storia 5.7 Sulla normativa europea e italiana

  39. 5.1 Sull’Officina dello storico - Aa.Vv., L’Officina dello storico, in Aa.Vv., Milano, scuola di Carità. Una mostra per immagini. Milano, Palazzo Mari- no 17-20 maggio 2007, Azienda di Servizi alla Persona “Golgi-Redaelli”, Milano, 2007, pp.81-89 - F. Cerati – C.Fenili, “L’Officina dello storico”, ”Quaderni di Archivio Bergamasco”, 2009, n.3, pp.149-156 - M.Gusso, Valenze didattiche de “L’Officina dello storico” nell’ambito della educazione al patrimonio e dell’insegna- mento della storia locale, ivi, 2008, n.2, pp.161-165 Si può navigare, inoltre,nel sito www.officinadellostorico.it.

  40. 5.2 Sull’educazione al patrimonio - S.Bodo - S.Cantù - S.Mascheroni (a c. di), Progettare insieme per un patrimonio interculturale, Fondazione ISMU, Milano, 2007 - A.Bortolotti - M.Calidoni - S.Mascheroni - I.Mattozzi, Per l’educazione al patrimonio culturale. 22 tesi, Angeli, Milano, 2008 - S.Mascheroni, L’educazione al patrimonio culturale come risorsa per la cittadinanza attiva, in M.Gusso - C.Moschini - G.Silicati (a c. di), Dal- le cave di Candoglia e Ornavasso al Duomo di Milano: storie di marmi. Percorsi storico-interdisciplinari di educazione al patrimonio, IRIS, Mi- lano, 2011, pp. 15-19 - I.Mattozzi, La didattica dei beni culturali: alla ricerca di una definizio- ne, in M.Cisotto Nalon (a c. di), Il museo come laboratorio per la scuo- la, Il Poligrafo, Padova, 2000, pp.17-44

  41. 5.3 Sul curricolo verticale geo-storico-sociale - M.Gusso, Per un curricolo innovativo di formazione geostorico-sociale e Filoni ricorrenti e unità didattiche strategiche, in Aa.Vv., Per un curri- colo continuo di formazione geostorico-sociale nella scuola di base, IRRSAE Lombardia, Milano, 1994, vol.I, pp.129-155 e 157-164 - M.Gusso, Educazioni e area geostorico-sociale: una solidarietà reci- proca, in Aa.Vv., Scienze geostorico-sociali per un curricolo verticale. Dalla Ricerca-Azione alla Sperimentazione Assistita, ivi, 1998, pp.29- 38 - M.Gusso, L’approccio all’area: problemi di metodo e proposte, Il con- tributo della storia e Ipotesi per un curricolo continuo di area, S.Citterio- M.Salvarezza (a c. di), L’area geostorico-sociale. Dalla ricerca ai curri- coli, Angeli, Milano, 2004, pp.48-55, 97-108 e 154-176 - M.Medi, Per un curricolo verticale di storia nel quadro dell’area geo- storico-sociale, 2009, scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=621

  42. 5.4 Sulla didattica della storia 5.4.1 Progettazione curricolare e approccio per competenze 5.4.2 Ricerca didattica e laboratorio di storia 5.4.3 Didattica della storia e nuove tecnolo- gie

  43. 5.4.1 Progettazione curricolare e approccio per competenze - V.Guanci – M.T.Rabitti (a c. di), Storia e competenze nel curricolo,Ce- nacchi, Castel Guelfo (BO), 2011 - M.Gusso, Storia - dai nuclei fondanti alle competenze, in Aa.Vv., Il profilo di uscita del soggetto competente. Un biennio per la cittadinan- za, “Dossier di Insegnare”, 2011, n.3, pp.50-58 - M.Gusso - M.Medi, Storia - Il profilo articolato del soggetto competen- te, ivi,pp.59-61 - M.Gusso – M.Medi, Raccordi fra competenze storiche e nuclei fon- danti di storia (23 agosto 2011), Competenze storiche e loro articolazio- ni e Nuclei fondanti di storia: conoscenze/campi semantico-concettuali e abilità/operazioni cognitive (31 dicembre 2011), scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=7036 - M.T.Rabitti (a c. di), Per il curricolo di storia. Idee e pratiche, Angeli, Milano, 2009

  44. 5.4.2 Ricerca didattica e laboratorio di storia - P.Bernardi (a c. di), Laboratori per la storia, “I Quaderni di Clio ’92”, 2002, n.3 - P.Bernardi (a c. di), Insegnare storia con le situazioni-problema, ivi, 2003, n.4 - P.Bernardi – F.Monducci (a c. di), Insegnare storia. Guida alla didatti- ca del laboratorio storico,UTET Università, Torino, 2012 II ed.; I ed., a c. di P.Bernardi, ivi, 2006) - C.Brigadeci – A.Criscione – G.Deiana – G.Pennacchietti, Il laboratorio di storia. Problemi e strategie per l’insegnamento nella prospettiva dei nuovi curricoli e dell’autonomia didattica, Unicopli, Milano, 2001 - A.Brusa, Il laboratorio storico, La Nuova Italia, Firenze, 1991 - A.Delmonaco (a c. di), Fare storia, crescere cittadini. Cittadinanza, Costituzione, insegnamento della Storia: percorsi e prospettive, Zona, Civitella in Val di Chiana (AR), 2010

  45. 5.4.3 Didattica della storia e nuove tecnologie - A.Criscione, Web e storia contemporanea, a c. di P.Ferra- ri e L.Rossi, Carocci, Roma, 2006 - G.Di Tonto – E.Perillo (a c. di), Storia@Storie. Sapere storico e storia insegnata al tempo del digitale, “I Quaderni di Clio ’92”, 2011, n.10 - E.Musci, Il laboratorio con i giochi didattici, in P.Bernardi – F.Monducci (a c. di), Insegnare storia… cit., pp.281-296 - P.Vayola, Laboratorio di storia 2.0, ivi,pp. 261-279

  46. 5.5 Sulla solidarietà reciproca fra educazioni e discipline - M.Gusso, Una rilettura di Cittadinanza e Costituzione alla luce della solidarietà fra educazioni e discipline, in C.Paganuzzi (a c. di), Atti del Convegno “Educazione alla cittadinanza mondiale e curriculum: poli- tiche e buone pratiche a confronto”. Milano 13-14 settembre 2010, Sa- ve the Children Italia, Roma, 2011, pp.55-58, scaricabile da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=3690 - M.Gusso, Il curricolo di storia e le educazioni. Il caso dell’educazione alla cittadinanza interculturale, in V.Guanci – M.T.Rabitti (a c. di), op. cit., pp.102-117 - ONG Lombarde – IRRSAE Lombardia – Provveditorato agli Studi di Milano (a c. di), Portare il mondo a scuola, CRES – Edizioni Lavoro, Roma, 1999

  47. 5.6 Su educazione al patrimonio e storia (I) - M.Gusso, Bibliografia su educazione al patrimonio e didattica della storia, inM.Gusso - C.Moschini – G.Silicati (a c. di), op.cit., pp.139-141 - I.Mattozzi, Modelli di ricerca storico-didattica. Archivi simulati e didat- tica della ricerca storica: per un sistema formativo integrato tra archivi e scuole, in Aa.Vv., Archivi locali e insegnamenti storici, Archivio Storico - Comune/Assessorato alla cultura e beni culturali, Modena, 2001, pp. 11-23, scaricabile da www.clio92.it/index.php?area=4&menu=46&page=164 - I.Mattozzi, Didattica della storia, beni culturali, educazione al patrimo- nio, inM.Gusso - C.Moschini – G.Silicati (a c. di), op.cit., pp.21-27 - E.Perillo - C.Santini, Il fare e il far vedere nella storia insegnata. Didat- tica laboratoriale e nuove risorse per la formazione storica e l’educazio- ne ai beni culturali, Polaris, Vicchio del Mugello (FI), 2004

  48. 5.6 Su educazione al patrimonio e storia (II) - M.L.Perna (a c. di), Tra vecchie carte… Esperienze didattiche negli archivi di scuole torinesi, Rete degli archivi della scuola, Torino, 2002 - M.T.Rabitti – C.Santini (a c. di), Il museo nel curricolo di storia, Angeli, Milano, 2008. - S.Rabuiti – C.Santini – L.Santopaolo (a c. di), Intrecci di storie. Patri- monio, storia, musica, Polaris, Vicchio del Mugello (FI), 2006 - M.T.Sega (a c. di), La scuola fa la storia. Gli archivi scolastici per la ricerca e la didattica, Nuova Dimensione, Portogruaro (VE), 2002 - C.Torrisi (a c. di), Didattica della storia e archivi, Salvatore Sciascia, Caltanissetta-Roma, 1987

  49. 5.7 Sulla normativa europea e italiana (I) - Parlement européen et Conseil de l’Union européenne, Recomman- dation du Parlement européen et du Conseil du 18 décembre clés pour l’éducation et la formation tout au long de la vie (2006/962/CE), “Jour- nal officiel de l’Union européenne”, 30 décembre 2006 - MPI [Ministero della Pubblica Istruzione], Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, MPI, Roma, 2007 - MPI, Il nuovo obbligo di istruzione: cosa cambia nella scuola? La normativa italiana dal 2007, AS [Agenzia Scuola], Roma, 2007 - MIUR, Indicazioni nazionali per i Licei (quinquennio), 2010,scaricabili da http://nuovilicei.indire.it/content/index.php?action=lettura_p aginata&id_m=7782&id_cnt=10497

  50. 5.7 Sulla normativa europea e italiana (II) - MIUR, Indicazioni nazionali per gli Istituti tecnici (primo biennio), 2010, scaricabili da www.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_tecnici///INDIC/_LINEE_GUIDA_ TECNICI_.pdf - MIUR, Indicazioni nazionali per gli Istituti professionali (primo biennio), 2010, scaricabili da www.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_professionali///linee_guida/_LINE E%20GUIDA%20ISTITUTI%20%20PROFESSIONALI_.pdf - Direttive ministeriali nn. 4 e 5 del 16 gennaio 2012: Linee Guida degli Istituti tecnici e professionali (secondo biennio e quinto anno), scaricabili da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=6580 - MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (4 settembre 2012), scaricabili da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=8492

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