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Cosa sono e come funzionano le lobby europee: il caso di Confindustria

Cosa sono e come funzionano le lobby europee: il caso di Confindustria. Matteo Carlo Borsani Delegazione di Confindustria presso l’Unione europea Verona, 2 dicembre 2006. Struttura della Delegazione di Bruxelles (1). Struttura della Delegazione di Bruxelles (2).

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Cosa sono e come funzionano le lobby europee: il caso di Confindustria

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Presentation Transcript


  1. Cosa sono e come funzionano le lobby europee: il caso di Confindustria Matteo Carlo Borsani Delegazione di Confindustria presso l’Unione europea Verona, 2 dicembre 2006 Delegazione di Confindustria Bruxelles

  2. Struttura della Delegazione di Bruxelles (1) Delegazione di Confindustria Bruxelles

  3. Struttura della Delegazione di Bruxelles (2) Direttore affari europei: Daniel Kraus • ……………. (direttore della Delegazione) • Gaia della Rocca (affari sociali, PMI, better regulation, rapporti con la RP) • Michela Beltracchi (ambiente – energia) • Nicolo’ Giacomuzzi-Moore (trasporti – ricerca – consumatori) • Rodrigo Peduzzi (politiche regionali, concorrenza, relazioni esterne, rapporti con l’UNICE) • Matteo Carlo Borsani (mercato interno, appalti, proprietà intellettuale e brevetti, mediterraneo, formazione, rapporti con il Parlamento europeo) • Pascale Bertieaux (amministrazione) • Aurora Ciligot - Genevieve Payez – Linda Schuer –Antonello Fois (Segretariato) • Roberto Rando (Stagiaire) Delegazione di Confindustria Bruxelles

  4. Funzioni svolte dalla Delegazione • Lobby • Rappresentanza • Servizi (consulenza, ricerca informazioni) • Formazione (13 seminari nel 2006, 11 nel 2007) • Informazione (newsletter, sito internet) Delegazione di Confindustria Bruxelles

  5. Che cos’é la lobby? Possiamo definire la « lobby » europea come la capacità di rappresentare interessi costituiti in modo tale da influenzare la percezione, la presentazione e la definizione delle politiche a livello europeo Delegazione di Confindustria Bruxelles

  6. Gli assets del lobbista • Capacità di saper decifrare il contesto • Fonti affidabili di informazioni • Accesso veloce a conoscenze tecniche • Capacità di creare consenso • Dialogo con i policy makers • Accesso ai media Delegazione di Confindustria Bruxelles

  7. Gli ambiti interni della lobby Le relazioni con il sistema confindustriale: • Federazioni (es. Federchimica) • Le aziende (es. FIAT) • I nuclei di Roma Attraverso questi legami, si formano: • Gruppi di lavoro, a Roma • Gruppi di Coordinamento, a Bruxelles Delegazione di Confindustria Bruxelles

  8. I gruppi di lavoro di Roma • Sono formati da esperti del settore (es. PI),e rappresentano tutto il sistema • Ruolo del lobbyista: fornire il contesto (documenti, punti critici, tempistica) entro il quale ci si dovrà muovere • Fine: definire gli orientamenti e la posizione di Confindustria su un argomento o una proposta Delegazione di Confindustria Bruxelles

  9. I gruppi di coordinamento a Bruxelles • Sono formati da rappresentanti di realtà del sistema a Bruxelles • Ruolo del lobbyista: definire, sulla base delle posizione assunte a Roma, una strategia di lobby (cosa, chi, quando) • Fine: realizzare delle azioni di lobby Delegazione di Confindustria Bruxelles

  10. Gli ambiti della lobby (1): L’UNICE • E’ sempre più importante agire a livello sovranazionale, in primis attraverso la “Confindustria europea”, l’UNICE: CONFINDUSTRIA coordina e influenza le attività dell’UNICE partecipando ai suoi diversi livelli di governance, affinché le sue posizioni riflettano gli interessi delle imprese italiane. • Struttura dell’UNICE: • riunioni ad alto livello: COPES, Ex Bureau, EXCO (che coinvolgono Presidenti e Direttori) • riunioni dei Delegati permanenti (DP) • 5 Commissioni politiche (Economic and Financial Affairs, External Relations, Social Affairs, Industrial Affairs and Company Affairs) • 60 gruppi di lavoro Delegazione di Confindustria Bruxelles

  11. Gli ambiti della lobby (2): il Pe Punti critici: • Numero relativamente esiguo dei deputati italiani: 78 su 732 (10.7 %) • Alta percentuale di ricambio (20% di ricambio a metà legislatura, il 13% degli eurodeputati hanno lasciato il Pe in seguito alle elezioni nazionali) • Altissima frammentazione (19 partiti rappresentati) • Alta dispersione nelle commissioni parlamentari. numero membri italiani su totale membri: • ITRE: 12 (appartenenti a 8 partiti diversi) su 100 • IMCO: 7 su 76 • ECON: 7 su 93 • ENVI: 16 su 122 • JURI: 7 su 50 Necessità per il lobbyista: • Fare sistema Delegazione di Confindustria Bruxelles

  12. Gli ambiti della lobby (3): il Pe • Come avvengono i contatti con i deputati? • Incontri bilaterali per discutere progetti/emendamenti • Incontri su temi specifici (es. VII PQ) • Incontri in occasione di visite dei vertici di Confindustria (Presidente o Vice-presidenti) • Richieste da parte dei deputati • Incontri informali Delegazione di Confindustria Bruxelles

  13. Gli ambiti della lobby (4): la Commissione europea Punti critici: • é l’organo comunitario per eccellenza, “guardiana dei trattati” • Scarsa capacità a sostenere i candidati italiani nei posti chiave • Si investe troppo poco su Bruxelles Delegazione di Confindustria Bruxelles

  14. Gli ambiti della lobby (5): la Commissione europea • Contatti regolari con il Vice-presidente Frattini e con i membri del suo Gabinetto • Incontri con i Direttori italiani • Incontri con i capi Gabinetto • Incontri tecnici con i funzionari italiani (per competenze) • Contatti con altre nazionalità Delegazione di Confindustria Bruxelles

  15. Gli ambiti della lobby (6): il Consiglio Punti critici: lontananza di Bruxelles e poca cultura di sistema • Incontri regolari con i nostri diplomatici in occasione dei Consigli • Partecipazione a Roma a “tavoli di concertazione” presso i ministeri Delegazione di Confindustria Bruxelles

  16. Gli ambiti della lobby (7): gli altri • Il comitato economico e sociale (CESE) • I “think tank” (CEPS, EPC) • Gli uffici regionali a Bruxelles • Gli uffici di consulenza (APCO, Hill&Knowlton, Gplus Europe) • Altri (AmCham) Delegazione di Confindustria Bruxelles

  17. Esempi di lobby • Il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo (2007-2013) • REACH (registration, evaluation, autorisation of chemical substances) • Proposta di direttiva sui servizi nel mercato interno Delegazione di Confindustria Bruxelles

  18. Il VII PQ • periodo 2007 – 2013 • Budget: 50 miliardi di euro • 4 programmi principali: • COOPERAZIONE (sanità, nanotecnologie, energia, ambiente, trasporti, ICT, sicurezza e spazio) 32.3 Mld • IDEE (singoli gruppi di lavoro, ricerca di base) 7.5 Mld • PERSONALE (ricercatori, formazione, cooperazione industrie-università) 4.5 Mld • CAPACITA’ (infrastrutture per la ricerca, sostegno alle PMI) 4 Mld • Ricerca nucleare (CCR): 1.7 Mld Delegazione di Confindustria Bruxelles

  19. risultati • alle PMI sarà riservato almeno il 15% del bugdet per la ricerca industriale • maggiore importanza alla ricerca nelle ICT • Partecipazione del settore privato al costituendo « Consiglio europeo delle ricerche » • Coinvolgimento delle imprese nelle borse « Marie Curie » (mobilità dei ricercatori) Delegazione di Confindustria Bruxelles

  20. REACH • Situazione: vi sono circa 100.000 sostanze chimiche attualmente in commercio • I dati relativi alle proprietà fisiche e tossicologiche di molte sostanze attualmente a disposizione delle autorità pubbliche sono insufficienti per valutarne la pericolosità • REACH richiede che circa 30.000 sostanze di uso comune siano testate a spese delle imprese per accertarne la sicurezza Delegazione di Confindustria Bruxelles

  21. risultati • Semplificate le modalità di registrazione delle sostanze – il sistema ‘OSOR: una sostanza una registrazione’ è stato reso obbligatorio nella maggior parte dei casi- provvedimento a favore delle PMI • La valutazione delle sostanze prodotte in piccole quantità è stata collegata al rischio presentato dall’uso delle sostanze e non dipende più solo dalla loro pericolosità potenziale. • Chiarito il campo di applicazione: esclusione dei rifiuti e di alcune sostanze le cui proprietà sono già note Delegazione di Confindustria Bruxelles

  22. La direttiva « Bolkestein » Situazione: i servizi rappresentano circa il 70% del PIL e degli occupati nell’Ue, eppure la libera circolazione dei servizi non é una realtà. Scopi della proposta: • Realizzare il mercato interno dei servizi, più concorrenza, meno costi per cittadini ed imprese • Semplificazione: meno burocrazia, meno discrezionalità, più certezza giuridica • più collaborazione tra Stati membri Delegazione di Confindustria Bruxelles

  23. risultati • Evitata l’esclusione dal campo di applicazione della direttiva dei comparti dell’acqua, dei rifiuti, dell’energia e dei servizi giuridici (salvo i notai) • Estensione a tutti i lavoratori, e non solo a quelli « tranfrontalieri » della semplificazione amministrativa (sportello unico) • Obbligo per gli Stati membri di giustificare e comunicare ogni restrizione alla libera circolazione dei servizi (principi di non discriminazione, necessità e proporzionalità) Delegazione di Confindustria Bruxelles

  24. GRAZIE PER L’ATTENZIONEm.borsani@confindustria.be Delegazione di Confindustria Bruxelles

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