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Origini delle vaccinazioni Che cosa sono Come funzionano Efficienza Sicurezza

I VACCINI. Origini delle vaccinazioni Che cosa sono Come funzionano Efficienza Sicurezza Chi deve essere vaccinato Bibliografia. Liceo Scientifico Leonardo da Vinci Martina Carmina 3F. LE ORIGINI DELLE VACCINAZIONI.

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Origini delle vaccinazioni Che cosa sono Come funzionano Efficienza Sicurezza

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  1. I VACCINI • Origini delle vaccinazioni • Che cosa sono • Come funzionano • Efficienza • Sicurezza • Chi deve essere vaccinato • Bibliografia Liceo Scientifico Leonardo da Vinci Martina Carmina 3F

  2. LE ORIGINI DELLE VACCINAZIONI Dall'immunità congenita o da quella acquisita con le malattie si è venuti al concetto della vaccinazione . • I Boscimani praticano un'incisione vicino al morso di un serpente e vi introducono un pizzico di ghiandole velenifere precedentemente asportate ad altri serpenti, e disseccate. • Gli indigeni della Colombia utilizzano del siero (parte del latte) nel quale sia stato fatto macerare fegato di serpente. • I Cinesi praticavano la vaiolizzazione preventiva sia per mezzo dell'abbigliamento forzato con vestiti provenienti da un malato in piena fase di suppurazione, sia con delle pustole disseccate e conservate per un anno e quindi introdotte in una narice (la sinistra per i maschi, la destra per le femmine). • Plinio insegna che: C'è sotto la lingua di un cane arrabbiato un limo formato dalla sua saliva che, bevuto, preserva dalla rabbia. • Dioscoride sosteneva che mangiando il fegato del cane che li ha morsi passava la rabbia • Aetius d'Antiochia dice che là dov'è il male, vi è anche il rimedio: per esempio raccomanda di schiacciare lo scorpione sulla puntura che ha appena dato, di mangiare la carne della vipera che ha appena morso. • Mitridate si premuniva contro gli avvelenamenti succhiando del sangue di anatra, alla quale aveva fatto ingerire delle dosi progressivamente crescenti dei veleni i più svariati.

  3. LE ORIGINI DELLE VACCINAZIONI • Tucidide descrivendo la peste di Atene sosteneva che chi guariva dal morbo difficilmente si ammalava una seconda volta osservazione che maturava l'idea di creare artificialmente una forma attenuata di malattia per prevenirne una peggiore. • Secondo Paracelso, il veleno è mortale per l'uomo, salvo che nel caso in cui nell'organismo esso non ne trovi un altro. Nel suo «Archidoxes», raccomanda: l'estratto di fiele di bue per le cirrosi epatiche e l'estratto splenico per le «ostruzioni» della milza. Indica il siero sanguigno per arrestare le emorragie. • Oswald Crollius consiglia di arrestare l'eccesso mestruale delle donne, bevendo 3 o 4 goccie dello stesso sangue mestruale, di guarire il morso di topo con la polvere ottenuta avendo fatto prima bruciare quel medesimo topo... Di schiacciare gli scorpioni ed applicarli nella parte in cui si è ricevuta la puntura. • Robert Fludd, ricercatore irlandese curava i tisici con le diluizioni dei loro stessi sputi. La milza umana, che abbia precedentemente subito una particolare preparazione, è un rimedio contro la milza ingrossata. Il calcolo della vescica e del rene guarisce e fa dissolvere i calcoli. • Il professore Philippus Netter, consigliava il pus disseccato di un bubbone della peste per la cura della peste. • Le prime pratiche empiriche della vaccinazione risalgono agli antichi Cinesi ed Indiani presso cui era in uso la profilassi antivaiolosa con l'innesto di materiale preso dall'uomo ammalato di vaiolo da cui si prendevano e s'innestavano le squame delle pustole con norme speciali spesso cinte anche da mistero, ovvero innestavano lo stesso pus estratto dalle pustole.

  4. LE ORIGINI DELLE VACCINAZIONI • Gli inconvenienti e le disgrazie causate in seguito all'estensione di tale metodo di vaccinazione furono molteplici, fra cui quello di propagare altre malattie, come la sifilide;Sutton e Fewster rilevarono che le persone, che mungevano le vacche, affette da pustole di vaiolo contraevano una eruzione pustolosa sulle dita delle mani. E che tali individui se erano stati affetti precedentemente da siffatta eruzione pustolosa restavano immuni dal contagio nelle epidemie di vaiolo o si ammalavano di una forma leggera. • Jenner nel 1796 fece la vaccinazione prendendo del pus d'una ragazza vaccaia affetta dell'infezione pustolosa nelle mani ed innestandolo ad altri bambini con esito positivo e adoperando addirittura il materiale dalle pustole vaiolose delle vacche;la quale malattia negli animali si chiama precisamente vaccina.

  5. LE ORIGINI DELLE VACCINAZIONI • Louis Pasteur nel 1879 studiando il colera dei polli osservò che mentre le culture fresche del microbo di tale infezione uccidevano i polli, quelli invece iniettati con vecchie culture abbandonate da lui durante le vacanze o non si ammalavano o erano affetti da uno stato leggero di malattia. Egli ebbe allora l'idea di iniettare delle culture recenti a questi polli. Questi morirono nel tempo abituale, ma quelli che iniettati con cultura vecchia avevano subita una lieve malattia. Fatto di cui a Pasteur non sfuggì il significato e cioè la possibilità di potere creare delle infezioni di poca entità con culture attenuate per prevenire le gravi infezioni. • Successivamente si sono aggiunti altri vaccini sia profilattici che terapeutici costituiti da emulsione di germi uccisi, cioè di tossine intracellulari o da batteri resi inattivi mediante il calore o mediante sostanze chimiche, come l'etere etilico a saturazione. • I primi usati da Jenner e Pasteur per il vaiolo, la rabbia, il carbonchio furono detti vaccini viventi, quelli di Wright e Vincent furono detti in emulsione sterilizzati; le vaccinazioni alla Wright e Vincent sono in antiche iniezioni Pastouriane trasportate nell'uomo con tutti quegli accorgimenti, con tutte quelle cautele che sono suggerite dalla delicatezza e dal valore dell'individualità umana. • Nel nostro secolo si possono distinguere 3 periodi: 1885-1917= vaccino vivente della rabbia-vaccini batterici ad elementi uccisi; 1921-1945=vaccini viventi attenuati batterici e virali, vaccini inattivati vaccini con immunogeni purificati e polisaccaridi pneumococcici;dal 1948 ad oggi=vaccini virali viventi attenuati, vaccini virali inattivati, vaccini a base di polisaccaridi meningococcici-vaccini creati con l'ingegneria genetica e tecnica del DNA ricombinante.

  6. CHE COSA SONO • Un vaccino è un prodotto costituito da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri) uccisi o attenuati, o da una parte di essi, progettato in modo da stimolare nel corpo la naturale reazione immunitaria. I vaccini usano il meccanismo naturale di difesa del nostro corpo per costruire una specifica resistenza alle infezioni. Questa difesa immunitaria, protegge dall’attacco dei microrganismi presenti nell’ambiente e nelle persone della nostra comunità senza che si sviluppino i sintomi e le complicanze della malattia. I vaccini sono prodotti in diverse maniere, ma in tutti sono presenti le componenti che si trovano nei comuni virus o batteri che sono in grado di stimolare i meccanismi naturali di difesa del nostro corpo. I vaccini contengono anche piccole quantità di conservanti e antibiotici e alcuni contengono sali di alluminio per aiutare a produrre la risposta immunitaria. Usando questa strategia, i virus vengono indeboliti così che si riproducono con molta difficoltà all’interno dell’organismo. I vaccini contro il morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella sono fatti in questa maniera:i virus normalmente causano la malattia moltiplicandosi molte volte nel corpo, i virus attenuati dei vaccini di norma si replicano per non più di 20 volte. Poiché i virus dei vaccini non si riproducono molto, non sono in grado di causare la malattia. Il vantaggio dei virus "attenuati" è che una o due dosi di vaccino determinano un’ immunità che dura tutta la vita. Il limite di questi vaccini è che questi in genere non possono essere somministrati a persone con difetti del sistema immunitario (come persone affette da AIDS).

  7. GLI ORGANI DEL SISTEMA IMMUNITARIO

  8. COME FUNZIONANO • I vaccini funzionano stimolando i meccanismi naturali di difesa che il nostro organismo usa contro le infezioni. Quotidianamente il corpo umano viene bombardato con batteri e virus e con altri microrganismi presenti nell’ambiente esterno. Quando una persona viene infettata da un microrganismo, il sistema immunitario cerca di mobilitare le sue difese contro questa aggressione. Se questa difesa ha successo l’infezione viene sconfitta e si crea una resistenza verso nuovi attacchi da parte dello stesso microrganismo. Se la difesa fallisce, l’infezione del batterio o virus causa la malattia con tutte le sue conseguenze. Nel processo di sviluppo dell’immunità l’organismo produce delle sostanze, denominate anticorpi, dirette contro alcune parti dello specifico germe e conserva un ricordo di queste sostanze estranee.Questa memoria immunitaria può essere richiamata in caso di necessità per una protezione futura, anche molti mesi e anni dopo. Gli anticorpi circolanti nel torrente sanguigno impediscono a batteri e virus di causare delle malattie ed eliminano il germe dall’organismo. La prossima volta che la persona incontra lo stesso tipo di germe questo viene immediatamente riconosciuto dal sistema immunitario che lo elimina subito prima che possa provocare danni. Questa è la ragione per cui un bambino che ha avuto il morbillo non ne soffrirà una seconda volta. Il sistema immunitario ha una memoria. La prossima volta che il virus del morbillo incontra il bambino, le cellule che hanno prodotto gli anticorpi durante l’infezione precedente sono già pronte e rapidamente neutralizzano e distruggono il virus del morbillo prima che questo abbia la possibilità di provocare un'altra volta la malattia.

  9. COME FUNZIONANO • Gli esperti del campo ritengono che il nostro sistema immunitario può riconoscere e combattere efficacemente centinaia di migliaia se non milioni di microrganismi e sostanze estranee diverse. I vaccini lavorano in maniera analoga. Però la persona vaccinata per acquisire l’immunità protettiva non ha bisogno di contrarre l’infezione e subire la malattia con tutti i rischi che questo comporta. La vaccinazione permette di ottenere una protezione immunitaria simile senza per questo provocare la malattia.

  10. EFFICIENZA • I vaccini sono una delle più grandi conquiste della medicina e grazie alla loro capacità di proteggere efficacemente contro molte malattie infettive hanno difeso milioni di persone nel nostro Paese e nel Mondo dagli effetti devastanti di queste malattie. L’efficacia protettiva assicurata dai vaccini è in genere simile a quella che segue alla malattia e,in alcuni casi come per il tetano e le forme invasive da HIB, è addirittura maggiore. Tuttavia, l’efficacia dei vaccini non è assoluta ( è inferiore al 100%); anche quando tutte le dosi previste sono state regolarmente somministrate non tutte le persone risultano completamente protette contro la malattia. I vaccini contro la polio, il tetano, l’HIB, il morbillo, la parotite e la rosolia proteggono molto più del 95% dei bambini che hanno completato il calendario previsto. Tre dosi del vaccino contro la pertosse proteggono circa l’85% dei bambini vaccinati, e inoltre possono ridurre la gravità della malattia nell’altro 15% dei bambini (che non sono stati completamente immunizzati) nel caso vengano colpiti dalla pertosse. Tre dosi di vaccino contro l’epatite B proteggono più del 95% dei bambini verosimilmente per tutta la vita.Per alcuni vaccini come ad esempio il tetano e la difterite possono rendersi necessarie delle dosi di richiamo perché l’immunità si riduce con il tempo.

  11. TABELLA

  12. SICUREZZA • Poiché i vaccini sono dati a persone sane, è necessario che siano garantiti i più elevati standard di sicurezza. I vaccini sono tra le cose più sicure che possiamo ricevere, ma sebbene siano estremamente sicuri, nessun vaccino è privo di eventi avversi (effetti collaterali). La maggior parte di questi eventi avversi sono lievi: dolore, rossore e gonfiore nel sito d’iniezione. Alcuni effetti avversi dei vaccini possono essere gravi; per esempio, i vaccini possono essere causa di una reazione allergica chiamata anafilassi. L’anafilassi è la risposta allergica immediata ad una sostanza in un organismo; per esempio punture d’api o vespe, l’ingestione d’alcuni alimenti e le reazioni ai farmaci. I vaccini sono eseguiti inoltre con lo scopo di dare sicurezza, in altre parole, che la persona vaccinata è più sicura della persona non vaccinata essendo che i benefici di un vaccino dovrebbero avere un peso maggiore rispetto ai rischi di una malattia. E’ necessario vaccinare i bambini per non ricorrere a rischi come la polmonite (causata dal morbillo), meningite (Haemiphilus influenzae), la sordità (parotite), il cancro del fegato (virus dell’epatite B) ecc.

  13. SICUREZZA • Il vaccino dell’Epatite B è sicuro? • Il vaccino dell’Epatite B dà poche reazioni avverse. Una dose ogni 600.000 di vaccino contro l’Epatite B è complicata da una grave reazione allergica: orticaria, dispnea e calo di pressione. L’epatite B acuta invece ha una letalità elevata di 500 morti ogni 10.000 casi. Prima della vaccinazione, ogni anno circa 9.000 italiani morivano a causa di una grave patologia del fegato (cirrosi) o di cancro del fegato. I bambini sono più a rischio di sviluppare queste gravi e spesso mortali malattie; per questa ragione, è raccomandato, il vaccino contro l’Epatite B ai neonati. • Era sicuro il vecchio vaccino contro la pertosse? • Il vecchio vaccino era chiamato a cellula intera (vaccino cellulare) e aveva un alto tasso di gravi reazioni avverse: in un caso ogni 100 dosi somministrate pianto inconsolabile e persistente, in un caso ogni 330 dosi somministrate febbre più alta di 40°C, e convulsioni febbrili in 1 caso ogni 1750 dosi. Di conseguenza l’uso del vaccino contro la pertosse diminuì in molti paesi del mondo. • Prevenzione della varicella • Non è facile evitare di entrare in contatto con bambini o soggetti che hanno la malattia in quanto essa si manifesta solo alcuni giorni dopo l'esposizione al virus, e poiché la trasmissione del virus avviene per via area è molto facile essere contagiati. Negli USA viene effettuata la prevenzione antivaricella con il vaccino Varivax autorizzato per il commercio in America e già distribuito in più di 40 milioni di dosi. L’introduzione del vaccino ha permesso di ridurre in modo significativo l’incidenza della varicella, le complicanze associate alla malattia, le ospedalizzazioni ed i decessi. Il vaccino Varivax ora è disponibile anche in Italia.

  14. SICUREZZA • Prevenzione della Polio • Oggi la polio è ancora endemica in Africa, nei Carabi, in Asia sud-orientale, in India, in Cina e in Europa orientale nonostante l'Organizzazione Mondiale della Sanità stia facendo grossi sforzi per incoraggiare la diffusione del vaccino antipolio nel tentativo di sradicare la polio da tutti i paesi del mondo. • Prevenzione delle malattie da Hib • L'infezione da Hib è una malattia grave che può essere prevenuta con il vaccino. In Italia la vaccinazione anti-Hib è raccomandata per tutti i bambini. Questa vaccinazione viene effettuata a 3, 5 e 12 mesi. Per i bambini che non sono stati sottoposti al primo ciclo di vaccinazioni è sufficiente una sola iniezione se il vaccino viene somministrato dopo il primo anno di vita. • La difterite in Italia • In Italia la legge N° 891, ha istituito l'obbligatorietà della vaccinazione antidifterica nei nuovi nati. Oggi la malattia è praticamente scomparsa e dal 1990 in poi non è più stato notificato alcun caso di difterite. Tuttavia, come per ogni malattia infettiva, è indispensabile continuare a vaccinare per poter mantenere costanti nel tempo i risultati già ottenuti. Infatti, fino a quando la difterite non sarà dichiarata eradicata in tutto il mondo, sarà sempre vivo il rischio di importazione di nuovi casi da paesi in cui la malattia non è stata ancora controllata in modo adeguato.

  15. CHI DEVE ESSERE VACCINATO La maggior parte dei bambini e degli adulti possono ricevere tutti i vaccini raccomandati. Ci sono delle situazioni particolari che non permettono di eseguire i vaccini. Queste sono evenienze rare, ben conosciute e facilmente individuabili. Semplicemente, tutti gli altri bambini possono beneficiare delle vaccinazioni in un qualsiasi normale giorno. Nel nostro Paese nell’infanzia sono raccomandati i vaccini che proteggono contro nove diverse malattie. Questi vanno eseguiti secondo il calendario previsto. Le seguenti malattie non costituiscono in alcun modo una controindicazione alle vaccinazioni: • Affezioni minori come infezioni delle vie respiratorie superiori o quelle diarroiche; • Allergie escluse quelle alle proteine dell’uovo ed agli antibiotici per i vaccini,asma; • Antecedenti convulsioni; • Trattamento in corso con antibiotici, con corticosteroidi a basso dosaggio; • Dermatosi, eczema o infezioni cutanee localizzate; • Malattie neurologiche non evolutive e la sindrome di Down; • Antecedenti di ittero neonatale; • malnutrizione; • Allattamento al seno; • Incubazione di una malattia.

  16. LEGENDA: a = solo per categorie a rischio; b = per bambini nati da madre HBsAg +; c = per bambini che vivono in collettività; d = come MP; e = come MR

  17. BIBLIOGRAFIA • Schede vaccinali: • http://www.ministerosalute.it/promozione/malattie/documenti/Schedule%20Vaccinali%20Regione%20Europea.xls • Contenuti: • http://www.infettivibrescia.it/schede_vaccini/vaccini.html • http://www.sponzilli.it/vaccinazioni.html • http://www.levaccinazioni.it/informagente/Prima.htm; • http://www.vaccinazioni.net/

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