1 / 13

La teoria probabilistica del voto

La teoria probabilistica del voto. Lezione 4. I limiti del median voter. Hinich (1977): MV è un artefatto dell’ipotesi di dimensione singola della politica Restrizione di Plott (proprietà dell’incrocio singolo) non va oltre 2 dimensioni  ipotesi aggiuntive assai restrittive

koren
Download Presentation

La teoria probabilistica del voto

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La teoria probabilistica del voto Lezione 4 Economia Scelte Pubbliche - 2006

  2. I limiti del median voter • Hinich (1977): MV è un artefatto dell’ipotesi di dimensione singola della politica • Restrizione di Plott (proprietà dell’incrocio singolo) non va oltre 2 dimensioni  ipotesi aggiuntive assai restrittive • Altrimenti la previsione è maggioranze cicliche Economia Scelte Pubbliche - 2006

  3. Equilibri discontinui - 1 • Situazione: due dimensioni x-y, 3 elettori con punti ideali A, B, C a formare il triangolo, 2 candidati che competono scegliendo punti nello spazio x-y (figura 5.1) • Se candidato 1 è a M, candidato 2 può batterlo scegliendo punti nelle lenti Ua-Ub, Ua-Uc e Ub-Uc (figura 5.2) • Lenti includono anche punti al di fuori del Pareto set • Candidato 1 può reagire e così all’infinito  ciclo Economia Scelte Pubbliche - 2006

  4. Equilibri discontinui - 2 • Se voto è deterministico  A vota per candidato più prossimo a suo bliss point A  probabilità che A voti per 2 è 0 se 2 è fuori Ua (curva di indifferenza in cui 1 è + vicino a A di 2)  sale a 1 appena 2 entra in Ua (figura 5.3) • Probabilità che A voti per 2 è funzione discontinua a scalino • =0 se 2 è fuori Ua • =1 se 2 è su o dentro Ua Economia Scelte Pubbliche - 2006

  5. Implausibilità di equilibri discontinui • Molti motivi per cui discontinua reazione di A è implausibile: • A può non essere informato di posizione e spostamenti di 2 (rational ignorance) • Effetti random possono influenzare scelte elettorali di A, oltre a posizione di 1 e 2 (shock a popolarità del candidato, come scandali) • 1 e 2 possono non sapere la posizione (preferenze) di A (informazione circa gli elettori è costosa) • Più plausibile rappresentare probabilità di 2 di ricevere voto di A come funzione continua della distanza tra posizione di 2 e bliss point di A, data la posizione di 1 • Probabilità cresce se 2 si muove verso A Economia Scelte Pubbliche - 2006

  6. Ipotesi del modello di voto probabilistico • Candidati (partiti) differiscono su 2 dimensioni: • Politica g • Ideologica (può significare anche caratteristiche personali leader) • Ideologia non modificabile dopo elezioni – altre caratteristiche sì • Votanti differiscono su 2 dimensioni • preferenze diverse circa politica  sui candidati • Caratteristiche diverse •  Certi gruppi di votanti diventano + o – attraenti per candidati • Candidati modificano le loro politiche per assicurarsi gruppi + attraenti • Modello di Lindbeck e Weibull (1987) Economia Scelte Pubbliche - 2006

  7. Proprietà generali del modello • Candidati: Utilità degli individui e distribuzione delle preferenze ideologiche sono funzioni continue della distanza tra piattaforme politiche • Continuità  comportamento di equilibrio dei candidati diverso da MV  concorrenza meno severa (MV=tutto o niente) • Elettori: divisi in gruppi (es. ricchi, classe media e poveri) con dimensioni e densità diverse • Densità misura quanto elettori del gruppo reagiscono in termini di voti a cambiamenti di politiche da parte dei candidati Economia Scelte Pubbliche - 2006

  8. Caratteristiche dell’equilibrio • Entrambe i candidati hanno stesso problema da risolvere  piattaforme politiche convergono verso un’unica piattaforma identica • Ipotesi è che candidati abbiano stesse informazioni e capacità • Candidati massimizzano una funzione del benessere sociale con pesi dati da • Dimensioni dei gruppi di elettori • Densità dei gruppi Economia Scelte Pubbliche - 2006

  9. Lo “swing voter” • Definito come l’elettore (all’interno di ciascun gruppo) con preferenze ideologiche che, date le piattaforme politiche dei partiti, è indifferente tra i due partiti  più probabile che “cambi schieramento” • Gruppi diversi hanno densità diverse  diverso numero di swing voters  diversa tendenza a premiare/punire con voti cambiamenti di politica • Partiti premiano gruppi con + swing voters  necessari spostamenti di politica piccoli per avere dato numero di voti (figura 5.4) Economia Scelte Pubbliche - 2006

  10. Illustrazione grafico • -δ è mediana della distribuzione della popolazione (R+M+P) • Elettori con σJ- δ votano per partito A e viceversa • J densità del gruppo; R>M>P • Non conviene cambiare politica se i guadagni di voti (area tratteggiata a destra) è uguale alle perdite (aree tratteggiate a sinistra) Economia Scelte Pubbliche - 2006

  11. Previsioni • Gruppi + omogenei (densità superiore, R in figura) hanno + swing voters • A parità di dimensione, riceveranno più attenzione da candidati che cercano di essere eletti • Gruppi ideologicamente neutrali sono favoriti da partiti, ceteris paribus Economia Scelte Pubbliche - 2006

  12. Differenze tra PV e MV • PV: si favoriscono elettori più mobili • MV: si favorisce elettore mediano • PV essenzialmente rappresentativo; se elimina ciclo in contesto rappresentativo, non è detto che lo elimini in contesto di democrazia diretta (al contrario di MV e voto deterministico) • Test empirici di PV richiedono informazioni su caratteristiche di gruppi di votanti collegate a cambiamenti di politica  difficile • PV presuppone che candidati siano interessati a politiche (ideologia) e non solo ad essere rieletti; altrimenti la dimensione ideologica non sarebbe rilevante • Il fatto che le piattaforme politiche dei partiti non convergano sempre perfettamente è evidenza indiretta a favore di MV • Sistemi elettorali maggioritari esaltano ruolo dello swing voter • Sistemi proporzionali lo deprimono (più importante il MV) Economia Scelte Pubbliche - 2006

  13. Altri modelli • Altri modelli superano limiti di MV • Citizen candidate (Besley and Coate, 1997) • Instabilità è superata risolvendo per il numero di cittadini-candidati nel mercato politico  nessun partito, solo individui  vince il candidato che ottiene il numero di voti più alti  numero di candidati definito da eguaglianza al margine tra costi fissi di ingresso nel mercato e probabilità di vincere elezioni  equilibrio • Party coalition (Roemer, 2001) • Partiti sono una coalizione di 2 tipi di individui • Militanti  annunciano politica + vicina possibile al loro punto ideale, indipendentemente dalla possibilità di essere eletti • Opportunisti  massimizzano probabilità di essere eletti • Piattaforma di partito è un equilibrio tra queste 2 fazioni • Equilibrio tra partiti emerge perché • Ciascuna fazione preferisce proposta dell’altra fazione a quelle degli altri partiti • Cambiare piattaforma può incrementare i costi di coesione della coalizione • Dibattito teorico e empirico è ancora agli inizi Economia Scelte Pubbliche - 2006

More Related