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docente Marina Albanese I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione SOMMARIO

docente Marina Albanese I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione SOMMARIO. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione. Breve storia della conquista dei diritti delle donne nel mondo occidentale

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  1. docente Marina AlbaneseI diritti delle donne nel contesto della globalizzazioneSOMMARIO Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  2. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Breve storia della conquista dei diritti delle donne nel mondo occidentale La storia della conquista dei diritti da parte delle donne nel mondo occidentale si è realizzata principalmente attraverso due filoni: • la richiesta dei diritti civili e politici (per esempio votare ma anche essere elette) e della possibilità di studiare e svolgere qualunque tipo di professione, • l’affermazione della propria autonomia nell’ambito familiare e sessuale sia attraverso la richiesta di leggi opportune (come in occasione della lotta per il suffragio) sia cercando di cambiare la mentalità collettiva attraverso comportamenti e pratiche contrastanti con l’immagine tradizionale della donna Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  3. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Ai tempi della Rivoluzione francese… 1791 Olympe de Gouges scrive la Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina, per rivendicare l’estensione alle donne dei diritti menzionati dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino promulgata nel 1789, all’inizio della Rivoluzione Francese. Il testo di Olympe ricalca quello dell’Assemblea nazionale Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina, Articolo XI La libera comunicazione del pensiero e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi della donna poiché questa libertà assicura la legittimità dei figli verso i padri. Ogni Cittadina può dunque dire liberamente, io sono la madre di un figlio che vi appartiene, senza che un pregiudizio barbaro la obblighi a dissimulare la verità, […] Si vede quindi come, agli albori della lotta suffragista, venga toccato un nodo cruciale dei rapporti uomo donna, l’asimmetria biologica dei due sessi riguardo la procreazione, condizione questa tradizionalmente invocata per giustificare le pratiche di segregazione femminile e la doppia morale nei confronti dei comportamenti sessuali degli uomini e delle donne Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  4. In Inghilterra ... 1866 In Inghilterra John Stuart Mill presenta una petizione per il diritto delle donne al voto, rifiutata dal primo ministro Gladstone. A partire da quel momento si costituisce la National Society for Women’s Suffrage. 1878 In Inghilterra le donne ottengono un’importante affermazione in materia di parità civile: il Married Women’s Property Act riconosce loro la piena capacità di disporre dei propri beni e insieme di stipulare contratti 1903 In Inghilterra si costituisce la Women’s Social and Political Union guidata da Emmeline Pankhurst e dalle sue figlie Christabel e Sylvia: l’associazione rapidamente si radicalizza nella lotta suffragista. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  5. In Inghilterra ... 1905 In Inghilterra ha inizio l’azione delle suffragette, che continuerà fino al 1917 in forme talora violente, con incendi, distruzioni e altre manifestazioni di accesa militanza. La polizia reprime brutalmente le proteste e si assiste quindi ad una divisione dei ruoli all’interno del movimento: alle iniziative prendono parte sia donne di classe popolare che di condizione sociale elevata. Queste ultime si fanno carico delle azioni più clamorose ed illegali, poiché la polizia nei loro confronti si comporta in modo meno duro I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione In realtà le donne che per prime in Europa ebbero il diritto di voto furono le finlandesi, nel 1907. Nella foto, le donne elette per la prima volta al Parlamento finlandese nel 1907. Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  6. A livello internazionale… 1868 Prima organizzazione femminile internazionale, nell’ambito del pacifismo democratico europeo, 1888 Nasce l’International Council of Women, movimento suffragista internazionale Mezzo secolo dopo…l’ONU 1948 La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo include il principio della parità dei sessi. 1975 Assemblea per l’Anno Internazionale della Donna a Città del Messico. L’ONU proclama il decennio 1975-1985 “Decennio della Donna”. 1989 Convenzione delle Nazioni Unite per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (la convenzione relativa è in vigore in Italia dal 1985). 1980 A Copenhagen si svolge la seconda Assemblea Generale dell’Onu del “Decennio della Donna” 1985 Assemblea Generale dell’Onu a Nairobi, conclusiva del “Decennio della donna”. 1995 L’Assemblea generale dell’ONU a Pechino sancisce la priorità da garantire processi di empowerment per le donne di tutto il mondo e approva un Programma di Azione per favorire il riequilibrio della rappresentanza nelle istituzioni politiche. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione 1997 I 15 Stati membri dell’Unione Europea firmano il Trattato di Amsterdam, che include espressamente, tra i principi fondamentali dell’Unione, il divieto di ogni discriminazione che si basi sul sesso e il principio di parità tra donne e uomini Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  7. In Italia ... 1861 All’indomani della nascita dello Stato Unitario italiano, le donne lombarde presentano alla Camera dei Deputati una petizione affinché il nuovo Codice Civile estenda al paese intero il diritto di voto amministrativo, esercitato per procura dalle donne di un certo censo, di cui esse godevano sotto la dominazione austriaca. Tale richiesta non verrà accolta. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione L’Italia è ancora un paese prevalentemente agricolo. Le donne lavorano nei campi, nei fondi familiari o come braccianti, in condizioni molto dure. Nella foto, mondine al lavoro Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  8. In Italia ... 1861 Viene invece esteso a tutte le donne della penisola il codice Pisanelli, vigente nello Stato sabaudo che, per quanto riguarda la condizione delle donne, recepisce sostanzialmente il Codice civile napoleonico. Le donne sposate non possono quindi nemmeno gestire i loro beni senza l’approvazione del coniuge. L’autorizzazione maritale sarà abolita solo nel 1919. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  9. Anche l’Italia conoscerà un notevole sviluppo del dibattito sulla condizione femminile. Esso verterà sia su temi sociali come la regolamentazione del lavoro femminile e minorile nella nascente industria sia sul diritto di voto. I contrari al suffragio femminile affermeranno che esso è riservato agli uomini perché solo costoro versano il loro sangue in difesa della patria. Le femministe ribatteranno che anche le donne danno un contributo di sangue alla patria perché spesso muoiono nel partorire figli che saranno i cittadini futuri. Si noti che questa argomentazione aveva un tragico peso in un paese, come l’Italia, che deteneva un primato in Europa per le morti femminili e infantili connesse al parto. Ma neanche questa considerazione valse a far conquistare alle donne il diritto di voto I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione L’Ospedale Maggiore di Novara, fine Ottocento Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  10. In Italia ... 1877 Ha inizio in Italia la battaglia per il suffragio femminile. Anna Maria Mozzoni presenta al Parlamento italiano una petizione per promuovere l’estensione del suffragio alle donne. Nel 1906 la stessa Mozzoni, insieme a Maria Montessori e ad altre donne, presenteranno al Parlamento una nuova petizione. 1888 Il Parlamento italiano discute la proposta di estensione dell’elettorato amministrativo alle donne, in base al censo e alla capacità giuridica, ma la soluzione è respinta dall’aula. 1897 Nasce il Movimento Femminile Socialista Italiano. 1899 Nasce a Milano l’Unione Femminile, che nel 1905 diverrà l’Unione Femminile Nazionale. 1901 Nascono a Milano il Fascio Femminile Democratico Cristiano e la Lega cattolica Femminile. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Anna Maria Mozzoni Maria Montessori Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  11. In Italia ... 1902 Il Parlamento italiano approva la legge 242 a tutela del lavoro delle donne e dei bambini, sostenuta dal Partito Socialista di Anna Kuliscioff. 1903 Nascono le sezioni italiane dell’International Council of Women e dell’International Suffragist Alliance 1906 Si intensifica in Italia la battaglia per il suffragio femminile: a seguito della petizione presentata da Anna Maria Mozzoni e Maria Montessori, Giolitti definisce l’ipotesi del voto alle donne un “salto nel buio”. 1905 In Italia le donne sono ammesse con regio decreto all’insegnamento nelle scuole medie. 1907 In Italia nasce il Comitato Nazionale pro Suffragio Femminile presieduto dalla Martini Marescotti. 1910 I gruppi femministi italiani stilano un Manifesto comune per il voto alle donne. 1912 In Italia viene approvata la nuova legge sul suffragio universale (maschile), priva però dell’emendamento riguardante il voto delle donne. 1919 Il 30 luglio in Italia la Camera approva a larga maggioranza la proposta di legge Martini- Gasparotto sul suffragio universale femminile (prima amministrativo, poi politico). Ma la legislatura si chiude in anticipo, prima che il Senato abbia votato la legge. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  12. Il periodo fascista Durante il periodo fascista, nonostante le affermazioni demagogiche di Mussolini sul voto alle donne, la condizione delle donne peggiora: la presenza femminile viene limitata nel pubblico impiego e nell’insegnamento, per far posto agli uomini, il ruolo attribuito alle donne è quello di stare a casa e procreare e il regime tenta, in tutti i modi, di incrementare la prolificità delle italiane, con premi e con misure come la tassa sul celibato. nel Codice penale (modificato ad opera del giurista fascista Alfredo Rocco) l’aborto è presentato come reato “contro la razza”, perché impedisce la perpetuazione della specie. Per lo stesso motivo, sono proibite la contraccezione e l’educazione sessuale. le donne che lavorano e che cercano l’indipendenza dalla figura maschile sono pesantemente criticate e ridicolizzate dalla stampa di regime. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  13. Il periodo fascista 1921 Mussolini dichiara ad un giornale inglese “Non darò il voto alle donne… La donna deve ubbidire”. 1923 Mussolini promette il voto amministrativo alle donne in occasione del IX Congresso dell’Alleanza Internazionale pro Suffragio Femminile. 1925 Viene pubblicata in Italia, sulla Gazzetta Ufficiale, la legge che prevede di accordare il voto amministrativo ad alcune categorie di donne (maggiori di 25 anni, abbienti, madri o vedove di caduti in guerra, decorate per merito di guerra o al valore civile, investite di patria potestà, fornite di licenza elementare). 1926 L’istituzione dei podestà, che vanno a sostituire Consigli Comunali, Giunte e Sindaci, assumendone tutti i poteri, toglie il diritto al voto amministrativo a uomini e donne 1933 Un decreto legge autorizza le amministrazioni statali a escludere o stabilire limiti per l’ammissione delle donne ai posti di lavoro. Nel 1938 un altro decreto legge stabilisce che l’assunzione delle donne negli uffici pubblici sia limitata al 10% degli organici o meno. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  14. Il periodo fascista Signori, l’Italia, per contare qualche cosa, deve affacciarsi alla soglia della metà di questo secolo con una popolazione non inferiore ai sessanta milioni di abitanti. […] Tutte le nazioni e tutti gli imperi hanno sentito il morso della decadenza quando hanno visto diminuire il numero delle nascite. Che cos’è la pace romana di Augusto? La pace romana di Augusto è una facciata brillante dietro la quale fermentavano già i germi della decadenza. […] Se si diminuisce, signori, non si fa l’impero, si diventa una colonia. (B. Mussolini, Discorso dell’ascensione, 1927) […] il criterio della donna “economicamente indipendente di fronte al marito” è un criterio errato e pernicioso, se ciò si risolve nello scuotere quel principio di gerarchia che in ogni aggregato umano, e per primo nella famiglia, sta alla base di ogni sano e proficuo svolgimento di vita. (M. Pompei, Donne e culle, in “Critica fascista”, n.6, 1930) I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  15. La guerra Nel 1943, in seguito alle vicende belliche, l’Italia è divisa in due tronconi: l’Italia meridionale, in mano agli Alleati, l’Italia settentrionale occupata dai tedeschi. Contro gli occupanti nel nord si sviluppa la resistenza, a cui prendono parte anche molte donne. 1944 Nel territorio dell’Ossola si forma per breve tempo una repubblica autonoma, istituita dai partigiani che hanno liberato quella parte di territorio. Gisella Floreanini è Ministro nella Repubblica dell’Ossola. 1945 Il 30 gennaio, il Consiglio dei Ministri del Governo Provvisorio presieduto da Ivanoe Bonomi approva l’estensione del voto politico alle donne. Il 1° febbraio viene emanato il relativo decreto luogotenenziale. Alcune donne sono nominate nella Consulta Nazionale. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  16. Il diritto di voto 1946 Alla vigilia delle elezioni amministrative (le prime a cui le donne sono ufficialmente ammesse), un decreto sancisce anche il diritto delle donne ad essere elette oltre che elettrici. Risultano elette le prime donne Sindaco e Consigliere comunali. Gli eventi elettorali cruciali del 1946 sono però il referendum istituzionale del 2 giugno per la scelta tra monarchia e repubblica e l’elezione dell’Assemblea costituente, che dovrà dare al paese la nuova Costituzione. Al voto per il referendum istituzionale partecipa l’89% delle aventi diritto. Gli italiani e le italiane sceglieranno la repubblica. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Immagine emblematica e famosa che associa la nascita della Repubblica ad un sorridente volto femminile Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  17. Il diritto di voto All’Assemblea Costituente viene candidato il 7% di donne: risulteranno elette in 21 su 556 membri. 1947 Alla Commissione dei Settantacinque (gruppo ristretto, incaricato di redigere materialmente la Costituzione) partecipano la democristiana Maria Federici, la socialista Lina Merlin e le comuniste Teresa Noce e Nilde Iotti. 1948 Il 1° gennaio entra in vigore la Costituzione Repubblicana Italiana. Il primo Parlamento italiano vede l’elezione di 45 donne alla Camera e 4 al Senato (nel complesso il 4,6%). I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  18. La condizione femminile nella Costituzione italiana Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. […] Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare. Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.[…] La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  19. La condizione femminile nella Costituzione italiana Art. 31.La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Art. 37.La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.[…] Art. 48.Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.[…] Art. 51.Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.[…] L’ultima frase di questo articolo è stata aggiunta con una legge di revisione costituzionale, largamente condivisa dai vari schieramenti allora presenti in Parlamento (Legge cost. 30 maggio 2003, n.1: Modifica dell'articolo 51 della Costituzione) I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  20. Gli anni Settanta, malgrado i seri problemi che affliggono il paese, sono anni di significativa evoluzione normativa per quanto riguarda la condizione femminile in Italia. Anticipando questo clima, già nel 1968 la Corte costituzionale abroga il reato di “adulterio femminile”. Nel corso di questo periodo vengono anche istituiti gli asili nido e ampliato il numero delle scuole materne per venire incontro alle esigenze delle lavoratrici madri. Cresce infatti il numero delle donne che cercano e trovano un’occupazione fuori dalle mura domestiche. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Un manifesto dell’UDI “14 marzo '71 manifestiamo - Vogliamo lo scioglimento dell'Onmi e la gestione dei nostri asili nido affidata agli enti locali” Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  21. Gli anni Settanta Nel 1970 viene approvata la legge sul divorzio (per la prima volta nella storia italiana). In parlamento la legge ottiene i voti dei partiti laici e dei partiti di sinistra. La Democrazia cristiana, il partito che rappresenta i cattolici italiani, ritiene che la legge non esprima il vero sentire del popolo italiano. La Costituzione repubblicana prevede, come unico istituto di democrazia diretta, il referendum abrogativo (che può solo abrogare cioè eliminare una legge, o parti di essa, già vigente). Dal 1948 però questo tipo di pronunciamento popolare non è mai stato attuato. Nel 1974 il quesito referendario sull’abrogazione o meno della legge sul divorzio viene presentato agli italiani, nel contesto di un’infuocata campagna elettorale: il 59% dei votanti si esprime per il mantenimento della legge. 1975 Viene approvata la legge sul nuovo diritto di famiglia. Il marito non ha più il diritto esclusivo di stabilire la residenza della famiglia, la moglie non ha più l’obbligo di assumere il cognome del marito. Entrambi i coniugi hanno gli stessi diritti e doveri, concorrono al mantenimento della famiglia ed esercitano di comune accordo la potestà sui figli (tale potestà non è più esclusivamente patria cioè del padre). I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  22. Gli anni Settanta 1978 Il Parlamento approva la legge 194, dal titolo Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza. Tale legge consente l’aborto nel primo trimestre della gravidanza in base a problematiche di vario tipo presentate dalla donna, nel periodo successivo (non oltre il sesto mese) è possibile ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza solo se sussistono gravi rischi per la salute fisica e psichica della donna oppure per gravi anomalie o malformazioni nel nascituro. La legge prevede che l’aborto possa essere praticato solo in strutture pubbliche, allo scopo di contrastare la diffusa pratica dell’aborto clandestino e le sue negative conseguenze sociali e sanitarie. Viene inoltre riconosciuta al personale medico contrario a tale pratica la possibilità dell’obiezione di coscienza. La legge prevede il potenziamento delle strutture sanitarie (i consultori) che hanno il compito di promuovere la procreazione cosciente e responsabile diffondendo le pratiche anticoncezionali e aiutando le donne in difficoltà a trovare soluzioni alternative all’aborto. Nel testo della legge si specifica che l’aborto non è uno strumento di controllo delle nascite. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  23. Gli anni Settanta La legge 194 è sottoposta ad un duplice referendum abrogativo nel 1981. Da un lato alcuni esponenti del mondo cattolico ne propongono semplicemente l’abrogazione considerandola immorale, dall’altro il partito radicale ed altri gruppi ritengono che la legge sia comunque troppo restrittiva e che l’aborto (nel primo trimestre della gravidanza) vada semplicemente depenalizzato. Gli italiani e le italiane decidono di confermare la legge. Le fonti ISTAT documentano la costante riduzione degli aborti in Italia dall’entrata in vigore della legge. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Un manifesto del Comitato nazionale di difesa della legge 194 “Abbiamo conquistato una legge contro l'aborto clandestino, difendiamola tutti - Le donne dicono NO ai tre referendum” Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  24. Gli anni Ottanta 1981 Viene abrogato l’articolo del Codice penale che prevede la tipologia del delitto d’onore, in cui “l’onore leso” viene considerato un’attenuante dell’azione delittuosa (lesioni o omicidio). 1983 È istituito in Italia il Comitato Nazionale per l’attuazione dei principi di parità di trattamento e di uguaglianza di opportunità fra lavoratori e lavoratrici presso il Ministero del Lavoro. 1984 È istituita in Italia la Commissione Nazionale per la realizzazione della Parità e delle Pari Opportunità fra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduta da Elena Marinucci. 1987 Le donne del PCI lanciano la Carta delle Donne, riuscendo poi a portare in Parlamento un terzo (53 alla Camera e 10 al Senato) delle proprie candidate, facendo salire la percentuale complessiva oltre il 10%. Il gruppo parlamentare dei Verdi ha una presenza paritaria di uomini e di donne e si dà un direttivo femminile. 1989 Tina Anselmi è nominata Presidente della Commissione Nazionale Parità. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  25. Le date della conquista del diritto di voto da parte delle donne Questo elenco di date, proposte a titolo puramente indicativo, permette comunque di individuare alcune priorità e linee di tendenza. Occorre però ricordare che il diritto di voto è un diritto che si può esercitare a pieno titolo solo qualora vi siano le condizioni per una effettiva partecipazione alla vita politica del proprio paese, cioè se vi sia una diffusa alfabetizzazione, una sostanziale libertà di espressione, se, nel caso delle donne, ad esempio, sia possibile esercitarlo al di fuori di pressioni di tipo familiare, di clan, religiose o altro, se, infine, le condizioni di disagio sociale ed economico non siano tali da rendere inutile o impraticabile questo diritto. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Suffrage Parade, New York City,. 1912 Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  26. Le date della conquista del diritto di voto da parte delle donne 1869 Stati Uniti: le donne ottengono il voto nello Stato del Wyoming. 1893 Le donne ottengono il voto in Colorado e nella colonia inglese della Nuova Zelanda. 1907 Le donne finlandesi ottengono, per prime in Europa, il voto. Le donne inglesi della Women’s Social and Political Union marciano sul Parlamento inglese. Saranno ammesse a votare nelle elezioni municipali. 1908 Le donne ottengono il voto amministrativo in Danimarca. 1910 Lo Stato di Washington ammette le donne al voto. 1911 In Norvegia, le donne acquisiscono il diritto di voto, ma solo a livello municipale. 1912 Le donne ottengono il voto in Arizona, Kansas e Oregon. 1913 Le donne ottengono il voto in Norvegia. 1914 Le donne ottengono il voto in Islanda. 1915 Nel corso della Grande Guerra, il diritto al voto delle donne viene dapprima associato alla lotta pacifista, poi riproposto dalle femministe che ritengono di aver dato sufficientemente prova di sé. Il Voto per le Eroine come per gli Eroi è il titolo di un giornale suffragista inglese a seguito del naufragio della nave-ospedale Anglia I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  27. Le date della conquista del diritto di voto da parte delle donne 1916 Negli Stati Uniti un gruppo suffragista minoritario, ma determinato, manifesta per mesi davanti alla Casa Bianca, incatenandosi alle cancellate o distendendosi sul selciato, per spingere il presidente Wilson a stabilire definitivamente il suffragio femminile attraverso un emendamento della Costituzione federale. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  28. Le date della conquista del diritto di voto da parte delle donne 1917 In Inghilterra viene riconosciuto il voto alle donne, ma solo a partire dai trent’anni: una mezza vittoria (o una mezza sconfitta) che esclude dal voto 5 dei 12 milioni di donne. Il suffragio femminile è riconosciuto nella Russia rivoluzionaria. 1918 Il Congresso americano approva il XIX emendamento, che riconosce il voto alle donne: nei due seguenti anni esso verrà ratificato da 36 Stati. In Germania il Consiglio dei rappresentanti del popolo della Repubblica di Weimar stabilisce per decreto il suffragio femminile: all’Assemblea Costituente vengono elette 37 deputate. Nessuna delle 15 candidate inglesi è invece eletta alla Camera dei Comuni. 1919 Le donne ottengono il voto in Svezia 1928 Le donne inglesi ottengono la piena uguaglianza di voto politico. 1929 Le donne ottengono il voto in Ecuador e in Mongolia. 1930 Le donne ottengono il voto in Brasile. 1931 Le donne ottengono il voto nella Spagna repubblicana e in Uruguay 1934 Le donne ottengono il voto in Cile e a Cuba. 1935 Le donne ottengono il voto in India. 1937 Le donne ottengono il voto nelle Filippine 1942 Le donne ottengono il voto nella Repubblica Dominicana 1944 Le donne ottengono il voto in Francia 1946 Le donne ottengono il voto in Albania, Cina, Giappone, Yugoslavia, Panama, Romania, San Salvador. 1947 Le donne ottengono il voto in Argentina, Birmania, Bulgaria, Venezuela. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  29. Le date della conquista del diritto di voto da parte delle donne 1951 Le donne ottengono il voto in Nepal e in Pakistan. 1952 Le donne ottengono il voto in Bolivia, Grecia, Libano. 1953 Le donne ottengono il voto in Messico e Siria. 1954 Le donne ottengono il voto in Colombia. 1955 Le donne ottengono il voto in Etiopia, Ghana, Honduras, Nicaragua, Perù, Singapore. 1956 La Repubblica Federale Tedesca riconosce il voto alle donne. Le donne ottengono il voto anche nell’Alto Volta, Cambogia, Ciad, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Gabon, Guinea, Laos, Madagascar, Mali, Mauritania, Niger, Repubblica Centrafricana, Senegal, Vietnam del Sud, Togo. 1963 Le donne ottengono il voto in Iran, Kenia, Libia, Malesia. 1964 Le donne ottengono il voto in Afghanistan, Iraq, Malawi, Malta e Zambia. 1966 Le donne ottengono il voto in Beciuania, Guyana, Lesotho 1971 Le donne svizzere ottengono il voto, salvo che nel Cantone dell’Appenzello. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  30. Fonti e approfondimenti Boccia M.L., La differenza politica: donne e cittadinanza, Milano, Il Saggiatore, Bravo A., Scaraffia L., I nuovi fili della memoria, v.2-3, Roma, Laterza, 2003 BruzzoneA.M., Farina R:, La resistenza taciuta: dodici vite di partigiane piemontesi, Torino, Bollati Boringhieri, 2003 (disponibile nel Laboratorio di storia) Colombelli C., Derossi L., Genere/storia/scuola: sei percorsi didattici, Torino, IRRSAE, 1999 (disponibile nel Laboratorio di storia) De Martino G., Bruzzese M., Le filosofe, Napoli, Liguori, 1994 De Grazia V., Le donne nel regime fascista, Venezia, Marsilio, 1993, (disponibile nel Laboratorio di storia) Derossi L. (a cura di), 1945: il voto alle donne, Milano, Franco Angeli, 1998(disponibile nel Laboratorio di storia) Donne che abitano il mondo, a cura della Provincia di Novara, Novara, Provincia di Novara, 2003 (disponibile nel Laboratorio di storia) Ribero A., Una questione di libertà, Torino, Rosenberg & Sellier, 1999 Ungari P., Storia del diritto di famiglia in Italia, Bologna, Il Mulino, 2002 I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  31. Articoli Aborti dimezzati in 16 anni ma al Sud la piaga è aperta, in La Repubblica, 25 ottobre 1997 Dominijanni I., Kamikaze, il fattore D, in Il manifesto, 29 gennaio 2002 Oliva L., Povertà, donne sotto assedio, in Il sole 24 ore, 4 marzo 2008 Rushdie S., L’India non vuole più figlie, in La Stampa, maggio 2001 Siti Internet www.aidos.it www.arcidonna.it www.iger.org/manifestipolitici-d-20.html www.rawa.org www.diotima.filosofe.it www.scuole_monet_modena_it-barozzi-tesine-anno6-garofalo-images-babbo_jpg_file I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  32. Globalizzazione Il fenomeno della globalizzazione può essere definito da un punto di vista strettamente economico oppure includendo nella definizione le conseguenze di tipo sociale sulle popolazioni coinvolte o anche enfatizzandone gli aspetti culturali e relativi ai nuovi strumenti di comunicazione. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  33. Globalizzazione Dal sito Tesi online proponiamo alcune definizioni: secondo quella redatta da L. Donis, la globalizzazione è un “fenomeno attraverso il quale l’economia internazionale e le economie nazionali tendono ad integrarsi sempre più, arrivando alla creazione di un mercato unico mondiale” (definizione prettamente economica). Secondo M. P. De Capraris è un “fenomeno economico sociale e culturale sviluppatosi prepotentemente a partire dalla fine del XX secolo, che ha portato a legami molto stretti fra tutti i paesi del mondo. Tale situazione è stata facilitata dalle nuove e istantanee forme di comunicazione, dai più veloci mezzi di trasporto di merci e persone e dalla crescente interdipendenza dei mercati economici ” (definizione che include anche l’aspetto tecnologico e menziona le persone coinvolte, almeno per quanto riguarda i loro spostamenti). I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Il pianeta Terra Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  34. Globalizzazione Secondo queste definizioni la globalizzazione delle relazioni economiche e finanziarie e la globalizzazione delle comunicazioni (compresa l'informatizzazione del pianeta) rappresenterebbero due chiare esemplificazioni dell'idea più generale di globalizzazione La globalizzazione implica anche l’interdipendenza globale, per cui sostanziali modifiche che avvengono in una parte del pianeta avranno, in virtù di questa interdipendenza, ripercussioni (di vario segno) anche in un altro angolo del pianeta stesso, in tempi relativamente brevi. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  35. Globalizzazione L’aspetto più rilevante della globalizzazione dal punto di vista del destino delle persone è la messa in discussione dello stato-nazione, infatti sempre di più decisioni a carattere economico, politico, ambientale vengono prese all'esterno della consueta cornice istituzionale dello stato. La rivoluzione digitale e lo sviluppo delle telecomunicazioni, anche satellitari, hanno accelerato notevolmente la diffusione di informazioni attraverso il pianeta, l’omologazione culturale che ne deriva presenta vantaggi e svantaggi e rispetto al futuro, rischi e potenzialità. La moderna società globale dei consumi ha messo in discussione la tenuta ecologica del pianeta, ponendo problemi nuovi e globali. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  36. Globalizzazione La globalizzazione è stata caratterizzata finora dall’aumento della libera circolazione di merci e capitali, ma anche dalla accresciuta mobilità delle persone. Questo ha dato luogo a fenomeni migratori senza precedenti nella storia dell’umanità. Le motivazioni delle migrazioni sono in parte legate agli squilibri economici, sociali e ambientali che appaiono collegati al fenomeno della globalizzazione. Le reazioni nei paesi sviluppati (di solito mete dei processi migratori) sono spesso di chiusura, paura e di incomprensione delle cause profonde del fenomeno. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Case popolari a Sant'Agabio, il quartiere di Novara con il più alto tasso di immigrati. Queste case un tempo ospitavano gli immigrati provenienti dal SudItalia. Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  37. Globalizzazione Se l'economia globale appare collegata alla globalizzazione della povertà, come conseguenza della natura sempre più oligopolistica dell'economia globale, è possibile anche vedere come, utilizzando gli stessi canali attraverso i quali passano i maggiori rischi connessi alla globalizzazione, grazie alla capacità di "mettersi in rete" attraverso gli strumenti della telematica i gruppi di azione sociale dal basso riescano a manifestarsi promuovendo esperienze solidaristiche, per esempio il commercio equo e solidale, il volontariato su ambiente e diritti umani, la cooperazione internazionale. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Marcia del Primo Maggio, in America Latina Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  38. Globalizzazione Il concetto di globalizzazione indica quindi il carattere mondiale dell’economia del nuovo millennio. Il problema mondiale più grave ed evidente dell’economia è quello della povertà estrema di almeno un miliardo e mezzo di persone, il 25% della popolazione mondiale, considerando povero chi dispone di appena un dollaro al giorno. Finora la crescita della ricchezza di una parte del mondo ha coinciso con l’aumento della povertà dall’altra parte. Se le nuove tecnologie hanno portato indubbi benefici all’umanità, diventano sempre più gravi e drammatici gli squilibri, in particolare tra i paesi ricchi del nord del mondo e i paesi poveri del sud. Inoltre i paesi sviluppati propongono un modello di sviluppo senza freni, in cui il 20% della popolazione mondiale consuma l’80% delle risorse I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  39. Condizione femminile come conseguenza della globalizzazione Nel 2008 fonti ILO (International Labour Organization) affermano che le donne sono il 60% degli indigenti a livello mondiale. In molti paesi (come India e Cina) la crescita del PIL non si traduce in crescita dell’occupazione femminile. Anzi le donne sono bloccate in posti di lavoro precari e mal remunerati, spesso nell’economia informale. L’ILO lamenta che le politiche relative al mercato del lavoro non sono poste al centro delle politiche macroeconomiche. Il mercato del lavoro non funziona come un qualsiasi altro mercato, ma è un fatto umano: coinvolge infatti non astratta “forza lavoro” ma persone che hanno qualità, motivazioni e, soprattutto, una dignità. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Donna guatemalteca intenta ad un lavoro artigianale Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  40. Condizione femminile Secondo fonti ISTAT invece le donne costituiscono il 70% dei poveri del mondo e hanno, in media, il 90% del salario di un uomo a parità di condizioni. Il numero delle donne presenti sul mercato del lavoro, siano esse occupate o in cerca di occupazione, è 1/3 della forza-lavoro riconosciuta, ma il lavoro effettivamente svolto dalle donne a livello mondiale, rappresenta il 2/3 del totale. (in Dati globali , Statistiche in breve Comunicato stampa del 05 luglio 2007) Secondo alcuni studi, anche nei paesi più sviluppati è ancora presente una sostanziale disparità di trattamento tra i sessi, calcolata attraverso gli indicatori della parità di opportunità tra uomini e donne, ovvero : il “ tetto di cristallo ”, il divario del ed il numero di donne che vivono nella povertà. Questi indici riportano una povertà maggiore delle donne. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  41. Condizione femminile Gran parte delle occupazioni che svolgono le donne nel mercato del lavoro rappresentano un prolungamento delle attività che realizzano in famiglia. Questi ambiti lavorativi ad alta presenza femminile sono tradizionalmente poco valorizzati. In questi settori inoltre predominano forme meno tutelate di rapporto di lavoro. Anche nei paesi sviluppati si assiste alla deregolamentazione e alla precarizzazione di lavori una volta protetti, le donne risultano maggiormente presenti nei lavori part-time, in nero, a redditi minimi o in imprese familiari. La condizione femminile a livello sociale ed economico risulta quindi condizionata dallo scarto tra i diritti garantiti a livello politico e quelli effettivamente praticati nella convivenza civile. In particolare nei paesi del Sud del mondo per le donne è impossibile ottenere la proprietà delle terre e la concessione di crediti, esse non dispongono inoltre di un’adeguata libertà di movimento e sono poco rappresentate in seno alla classe e dirigenziale I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  42. Condizione femminile Nella maggior parte dei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo vi sono discriminazioni verso le bambine: circostanza evidenziata da una sostanziale diversità di opportunità educative e di cure mediche che le in via di sviluppo o sottosviluppate concedono alle loro donne. In Pakistan, ad esempio, uno studio rivela che il 71% dei bambini sotto i due anni di età ricoverati in sono maschi, il che fa supporre che se le femmine si ammalano ricevano meno cure. Spesso i genitori scelgono di mandare a i figli maschi perché le femmine sono più utili in casa nei lavori domestici. E’ noto inoltre che in paesi come l’India o la Cina dove la preferenza per il figlio maschio ha profonde radici culturali i moderni metodi ecografici sono utilizzati per individuare i feti di sesso femminile e praticare quindi aborti selettivi I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  43. ONU. Documento conclusivo 51° commissione sullo status delle Donne, 2007 Povertà a. Ridurre le ineguaglianze sociali ed economiche b. Introdurre una prospettiva di genere nello sviluppo delle politiche c. Migliorare le condizioni di vita delle donne che vivono nella povertà e che soffrono per la mancanza di cibo, acqua e condizioni igieniche adeguate. Educazione e Formazione a. Favorire l'innalzamento del livello formativo delle bambine. b. Combattere il fenomeno della dispersione scolastica delle bambine, cercando di operare sulle cause che la producono. c. Assicurare che le bambine abbiano uguale accesso alla scuola primaria, senza distinzione di razza ed etnia. Una maggiore istruzione delle donne è fondamentale per favorirne l'ingresso nel mercato del lavoro. d. Innalzare la scolarizzazione delle bambine, creando una concertazione tra famiglie, insegnanti e politici, con particolare attenzione alle zone più disagiate ed i quartieri più emarginati. e. Rivedere i percorsi scolastici e formativi, al fine di orientare ragazzi e ragazze nelle scelte lavorative. f. Creare a scuola degli ambienti idonei per le ragazze, con particolare attenzione all'igiene degli ambienti e dei servizi. g. Creare dei programmi di inserimento formativo e lavorativo per le donne vittime di abusi ( prostitute, donne indotte al matrimonio, immigrate....) h. Assicurare una maggiore educazione sessuale di donne e uomini al fine di combattere l'Aids I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  44. ONU. Documento conclusivo 51° commissione sullo status delle Donne, 2007 Stereotipi di Genere a. Eliminare gli stereotipi di genere che riguardano il mondo dell'istruzione, del lavoro e della sessualità che vanno ad alimentare tutte le forme di discriminazione e violenza nei confronti di donne e bambine. b. Favorire la collaborazione degli uomini in questo processo Sanità a. Migliorare le condizioni dei sistemi sanitari e dei servizi sociali, al fine di garantire un benessere psico-fisico delle donne. Particolare attenzione deve essere rivolta all'alimentazione, alla contraccezione e alla prevenzione della trasmissione dell'HIV e alla mortalità infantile Per quanto riguarda le scelte procreative, la contraccezione e la trasmissione dell' AIDS, è indispensabile responsabilizzare ragazzi e uomini, poiché tali questioni non riguardano solo le donne. Lavoro minorile a. Evitare che i ragazzi in età scolastica vengano introdotti nel mondo del lavoro, sfruttati e sottopagati. b. Combattere lo schiavismo sessuale. c. Particolare attenzione allo sfruttamento delle donne e alle bambine immigrate, le quali sono vittime di una vera e propria tratta. 6. Aiuti umanitari a. Destinare risorse agli aiuti umanitari per fornire beni di prima necessità e speranza per una ricostruzione delle zone devastate dalle guerre civili. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  45. ONU. Documento conclusivo 51° commissione sullo status delle Donne Violenza e discriminazione a. Adottare delle misure legislative e giudiziarie che prevengano e/o puniscano ogni forma di violenza e discriminazione. b. Attuare delle campagne di sensibilizzazione sulle tematiche della violenza e della discriminazione, in modo da favorire una trasformazione culturale. c. Creare dei servizi e delle figure professionali che sappiano supportare le donne vittime di violenza e discriminazioni. Gender Mainstreaming a. Introdurre una visione di genere in tutte le politiche pubbliche, in modo che vengano introdotte delle azioni positive che favoriscano una vera parità di genere. Empowerment delle donne a. Porre in essere misure che permettano alle donne di raggiungere posizioni apicali nel mondo della politica, dell'economia e della finanza I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  46. Yunus Muhammad Yunus è un professore universitario di economia che ha deciso di usare le sue competenze per risolvere il problema del mancato accesso al credito proprio da parte di chi ne avrebbe più bisogno: i poveri. Ha così fondato la Grameen Bank (grameen significa contadino) per promuovere il sistema del microcredito. La Grameen Bank concede prestiti e sostegno organizzativo ai più poveri, altrimenti esclusi dal sistema di credito tradizionale. Ad oggi la Grameen Bank ha concesso prestiti a più di 2 milioni di persone, il 94% delle quali donne, ha attualmente 1.048 filiali, è presente in 35.000 villaggi e in diverse città nel mondo. Il microcredito è praticato in 57 nazioni, fra cui anche gli Stati Uniti, dove ne usufruiscono i poveri dei ghetti di Chicago, la Francia, la Spagna, l'Olanda; la percentuale di restituzione dei prestiti è del 98%. Ed ora la banca del Bangladesh è diventata un modello anche per la Banca Mondiale I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  47. Yunus Nel 2006 Yunus ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Yunus considera la globalizzazione una grande opportunità. "Il punto - spiega l'economista - è quale tipo di problemi chiediamo alla tecnologia di risolvere. Fino ad oggi le grandi aziende hanno utilizzato i loro centri di ricerca per scoperte al servizio esclusivo del profitto. Ci sono esperienze, invece, che vogliono dimostrare che un altro approccio è possibile". “L'Europa - sostiene Yunus - può svolgere un ruolo davvero strategico per utilizzare la globalizzazione e la tecnologia d'informazione e ottenere un risultato socialmente auspicabile" l'Europa potrà prendere l'iniziativa di persuadere il mondo a creare una struttura globale di vigilanza sulla globalizzazione - per garantire che la globalizzazione funzioni per le persone e le economie povere I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  48. Fonti e approfondimenti Beck U., Che cos’è la globalizzazione: rischi e prospettive della società planetaria, Firenza, Carocci, 2009 Recentemente U. Beck ha proposto un approccio dialettico alla globalizzazione, fondato sulla convinzione che i medesimi rischi connessi alla globalizzazione (o meglio la risposta sociale a tali rischi) possano determinare opportunità politiche per quella che Beck chiama una "seconda modernità" fondata su valori di uguaglianza, libertà e capacità di informazione. La distinzione fondamentale è tra globalizzazione e globalismo economico: irreversibile e foriera di ampi spazi di opportunità la prima, chiuso in un egoismo autoreferenziale e antisolidaristico il secondo, tanto da prefigurare la scomparsa di ogni forma di welfare col suo sottrarsi sempre più ai costi fiscali e paradossalmente - attraverso l'ipertecnologia - al lavoro stesso. Giddens A., Il mondo che cambia: come la globalizzazione ridisegna la nostra vita, Bologna, Il Mulino, 2000 Per A. Giddens, la globalizzazione è l'intensificazione di relazioni sociali mondiali colleganti tra loro luoghi anche distanti, tanto che eventi locali possono essere determinati da eventi sorti a distanze estremamente ampie; tale processo è un processo dialettico perché il segno di tale mutamento non è esattamente determinato. La globalizzazione comprime lo spazio-tempo e sopprime le rigidità tra le culture, favorendo la diversità. I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  49. Fonti e approfondimenti Huntington S. P., Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale: il futuro geopolitico del pianeta, Milano, Garzanti, 2000 La globalizzazione rappresenta un momento di uno scontro di civiltà (non di stati). In questa visione, l'egemonia occidentale (anche in termini religiosi) verrebbe a confrontarsi con altre civiltà emergenti con esiti del tutto sfavorevoli Wallerstein I, Alla scoperta del sistema mondo, Roma, Manifestolibri, 2010 L’Autore parla di sistema-mondo, la globalizzazione sarebbe un processo di lunga data, caratterizzato da una progressiva espansione capitalistica che parte dalla scoperta del Nuovo mondo Yunus M., Un mondo senza povertà, Milano, Feltrinelli, 2008 Yunus considera la globalizzazione una grande opportunità. "Il punto - spiega l'economista - è quale tipo di problemi chiediamo alla tecnologia di risolvere. Fino ad oggi le grandi aziende hanno utilizzato i loro centri di ricerca per scoperte al servizio esclusivo del profitto. Ci sono esperienze, invece, che vogliono dimostrare che un altro approccio è possibile". I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

  50. 1946 Il sistema contemporaneo dei diritti umani nasce all’indomani della seconda guerra mondiale. L’esigenza di garantire una pace duratura porta alla fondazione dell’ONU. Questa istituzione avrebbe dovuto raccogliere l’eredità della Società delle nazioni (fondata dopo il primo conflitto mondiale, per iniziativa dell’allora presidente USA Wilson, e risultata incapace di prevenire il secondo) senza i limiti di questa. « Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all'umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole [...] » (dal preambolo dello Statuto delle Nazioni Unite) I diritti delle donne nel contesto della globalizzazione Liceo Scientifico Antonelli, a.s. 2009-2010

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