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Il Regime Fascista

Il Regime Fascista. A cura della prof.ssa Vittoria Trotta. Il fascismo al potere. Le elezioni del 1921 e le dimissioni di Giolitti Mussolini “uomo forte” La marcia su Roma: il fascismo al potere. La I fase di transizione.

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Presentation Transcript


  1. Il Regime Fascista A cura della prof.ssa Vittoria Trotta

  2. Il fascismo al potere • Le elezioni del 1921 e le dimissioni di Giolitti • Mussolini “uomo forte” • La marcia su Roma: il fascismo al potere

  3. La I fase di transizione • Il primo periodo fascista (1922/25) è una fase di transizione verso la dittatura • Le violenze squadriste continuarono ancora per un po’ giusto per intimidire le opposizioni, poi si placarono • La “seconda ondata” rivoluzionaria non ci fu • All’estero il Fascismo era percepito in modo positivo, come baluardo al socialismo

  4. Primi provvedimenti fascisti • 1923: nasce Il GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO, che affiancava il Governo nelle decisioni • Fu lui a istituire la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) • Si trattava di un esercito personale al comando di Mussolini • Serviva sia per “normalizzare” gli squadristi + accesi, sia come minaccia verso gli oppositori

  5. La riforma elettorale • Mussolini era ancora capo di un governo di coalizione • Per trasformare il suo governo in un regime aveva bisogno di un’ampia maggioranza parlamentare • Fece così approvare una “legge truffa”, la legge Acerbo che dava i 2/3 dei seggi al I partito che avesse almeno il 25% dei voti • Tutti gli altri partiti si dividevano il restante terzo

  6. Le elezioni del 1924 • Si svolgono in un clima di violenze e brogli • M. per essere sicuro di vincere aveva predisposto un “Listone” con liberali e nazionalisti • Ebbe il 64,9% dei voti

  7. Giacomo Matteotti • In una drammatica seduta alla Camera, il 30 maggio 1824 il deputato socialista Matteotti condannò i brogli e le violenze che avevano assicurato la vittoria fascista • Pochi giorni dopo venne rapito • Due mesi dopo venne ritrovato il suo corpo • Reazione degli “Aventiniani” Giacomo Matteotti

  8. Il discorso di M. alla Camera • 3 gennaio 1925 : “Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi. “

  9. Le leggi “Fascistissime” • Sistemate le opposizioni il regime può partire. Il I passo sono le leggi fascistissime che tra il 25 e il 28 introdussero: • controllo della polizia • poteri del capo del governo sotto il nome di “duce” • i sindacati fascisti erano gli unici legittimi • lo sciopero fu proibito • sostituite le amministrazioni comunali con autorità di nomina governativa • abolite le elezioni comunali • sciolti i partiti dell’opposizione • chiusi i giornali antifascisti e instaurata la censura • istituita l ‘OVRA e i Tribunali speciali • organo supremo divenne il Gran Consiglio del Fascismo

  10. La politica liberista • All’inizio di tipo liberista, per creare consenso fra i ceti dominanti • Abolizione delle imposte sui profitti di guerra e del blocco dei fitti • Cancellata la nominatività sui titoli di stato e azionari • Facilitazioni fiscali e massicci prestiti di capitali per gli imprenditori • Riduzione della spesa pubblica • Aumento delle imposte indirette

  11. La crisi economica • La congiuntura economica positiva favorisce la riuscita delle riforme economiche di Mussolini fino al 25 • Dopo, l’economia mondiale rallenta e l’Italia va in crisi per lo squilibrio della bilancia dei pagamenti • La Lira si svaluta (150Lire per 1 Sterlina) • Inflazione

  12. Quota 90 • Per motivi di prestigio internazionale, M. rivaluta la Lira portando il cambio a Quota 90 • Ma la Lira troppo forte penalizza ancor più le esportazioni italiane • M. interviene con i dazi protezionistici e con la diminuzione dei salari

  13. Il Dirigismo economico • Significa interventi massicci dello Stato in politica economica e la si attua in seguito alla crisi mondiale del 1929 • Nasce l’IRI con cui lo Stato diviene proprietario del 20% del capitale azionario • Le imprese così si salvano ma a carico del Bilancio pubblico

  14. Le campagne • Battaglia del grano 1926 • L’I. doveva diventare autosufficiente • L’obiettivo viene raggiunto • Ma al Nord grazie a investimenti tecnologici, al sud grazie alla cultura estensiva • Alla fine ci sarà un ‘eccessiva cerealicoltura a danno di colture + ricche

  15. Le bonifiche • Nel 1928 M. lancia la campagna di bonifica • Scopi: • debellare la malaria • aumentare l’occupazione • aumentare la produzione • Solo 1/10 del piano venne realizzato, e solo nell’Agro Pontino

  16. Autarchia • A livello nazionale: lo stato regola il mercato; gli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro sono subordinati al superiore interesse della nazione. • Sul piano internazionale, imposizione di barriere doganali e sostituzione delle importazioni con merci prodotte in Italia e sostenute dallo stato.

  17. Le Corporazioni • Sono un prodotto tipico del Fascismo • Nelle intenzioni rappresentano la sintesi tra Capitalismo e Marxismo e la fine della lotta di classe • Quello che conta non è il bene dell’individuo ma quello nazionale • Le Corporazioni lavorano per questo

  18. Come funzionano • Tutti i lavoratori sono divisi in sindacati di categoria, a seconda della loro attività • Siccome la priorità va all'interesse collettivo, i rappresentanti dei vari sindacati fascisti (sia dei datori che dei lavoratori quindi) si riuniscono nelle corporazioni, che comprendono tutti i livelli di produzione. • Obbiettivo è il tentativo di armonizzare, nell'interesse nazionale, gli interessi divergenti dei vari rami e categorie produttive. • In realtà il potere dei datori di lavoro divenne incontrastato

  19. 8 milioni di baionette • Per i suoi fini imperialistici, M. aveva bisogno di soldati • Vengono incentivate le nascite • “Se le culle sono vuote, la Nazione invecchia e decade" • Sgravi fiscali alle mamme prolifiche e tasse sul celibato

  20. L’”educazione” della gioventù • 1926Viene istituita la ONB (Opera Nazionale Balilla) con il compito di "riorganizzare la gioventù dal punto di vista morale e fisico". • Saggi ginnici e sabati fascisti per la preparazione paramilitare dei giovani

  21. La scuola • 1923- Il ministro della Pubblica Istruzione, Giovanni Gentile, vara la riforma della scuola • 1932- i docenti devono giurare fedeltà (si rifiutano 12 prof. Universitari su 1250) • 1935/36-vengono introdotte nuove materie, come la cultura militare, le competizioni culturali (i Littoriali), saggi ginnici e sportivi • 1939-il ministro dell’educazione nazionale, Giuseppe Bottai, vara la Carta della scuola, una riforma che ha come obiettivo la totale compenetrazione tra istituzioni scolastiche e regime corporativo

  22. Il controllo sulla cultura • 1926/27-viene fondato l’Istituto fascista di cultura • 1935-viene istituito il Ministero per la stampa e la propaganda (nel ’37 Minculpop) che fornisce le indicazioni all’agenzia di stampa nazionale (Agenzia Stefani) per la scelta delle notizie da fornire ai giornali • Come forma di intrattenimento popolare c’è la radio: le trasmissioni sono monopolio dell’agenzia di stato • Sulla produzione cinematografica viene stabilita una stretta censura e l’Istituto Luce (L’Unione Cinematografica Educativa) viene statalizzato

  23. La propaganda

  24. Culto della personalità

  25. I Patti Lateranensi • Per accrescere il suo consenso M. decise di trovare una conciliazione con la Chiesa • 11 febbraio 1929: Patti Lateranensi composti da 3 documenti: • Trattato che riconosceva Stato Italiano e Vaticano • Convenzione finanziaria, somma girata al Vaticano come indennizzo. 2 miliardi di lire • Concordato, che stabilisce i nuovi rapporti fra Stato e Chiesa • Questo è il + complesso e comprende il valore civile del matrimonio religioso, insegnamento della Religione cattolica, libertà totale della Chiesa nella nomina dei vescovi • Mussolini è l’uomo della Provvidenza (Pio XI)

  26. Elezioni del 29 • Approfittando del momento di grande popolarità si tengono le elezioni in marzo • I candidati alla Camera (il senato è di nomina regia) sono inseriti in una unica lista scelta dal Gran Consiglio del fascismo. • I cittadini possono scegliere la lista del “sì” o quella del “no” • il voto non è più segreto e i “NO” furono solo 12.000

  27. In sintesi… Ricerca del consenso Repressione del dissenso Inquadramento delle masse Patti lateranensi Scuola Ovra (polizia segreta) Ond (opera nazionale dopolavoro) Onb (opera nazionale balilla) Tribunale speciale Minculpop Radio,cinema

  28. 1938: l’anno della vergogna • Ormai soggiogato da Hitler Mussolini farà approvare una serie di Leggi razziali antiebraiche • Circ.17 agosto: le cariche pubbliche possono essere ricoperte solo da ariani • D.L. 5 settembre: gli insegnanti ebrei sono sospesi dal servizio e gli alunni ebrei sono espulsi dalla scuola pubblica • D.L. 7 settembre: gli ebrei stranieri sono espulsi dal territorio nazionale • D.L. 17 novembre: sono proibiti i matrimoni tra ariani ed ebrei; sono poste limitazioni alle attività economiche, ai terreni e agli immobili di proprietà degli ebrei • La popolazione non le seguì, ma sono la prova delle paure del Fascismo per il diverso e la conferma delle sue tendenze antiegualitarie e antidemocratiche

  29. L’Antifascismo • Non sparisce ma è costretto all’esilio o alla clandestinità • Gli esiliati, soprattutto socialisti, si organizzarono a Parigi e nel 29 Carlo Rosselli fondò Giustizia e Libertà con anche repubblicani e liberali • In patria agirono gruppi di intellettuali e molti comunisti guidati da Togliatti che preferirono non espatriare e infatti furono quasi tutti incarcerati

  30. Guerre coloniali del fascismo • Nel 1935 Mussolini spinse nuovamente l’Italia sulla strada dell’espansione coloniale, aggredendo • l’Etiopia, l’unico paese africano ancora indipendente. Dopo una campagna militare condotta con • grandi mezzi e l’impiego di armi micidiali (i gas asfissianti), il 6 maggio 1936 Addis Abeba fu conquistata. La campagna d’Etiopia coincise con il movimento di massima popolarità del regime. • Tuttavia, essa ebbe gravi conseguenze, perché isolò l’Italia dalle potenze democratiche. La società • delle Nazioni, infatti, condannò l’aggressione, benché le sanzioni applicate all’Italia (blocco di • alcune forniture economiche) si rivelassero poco efficaci.

  31. Fine

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