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La promozione della salute

La promozione della salute. Vivere a lungo, vivere bene Combattere le malattie. Implementare iniziative di carattere generale e sistemico di promozione della salute. sviluppare azioni di partnership intersettoriali. Progetto 9. Caratteristica prevenzione delle malattie

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La promozione della salute

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Presentation Transcript


  1. La promozione della salute Vivere a lungo, vivere bene Combattere le malattie Implementare iniziative di carattere generale e sistemico di promozione della salute sviluppare azioni di partnership intersettoriali

  2. Progetto 9 Caratteristica prevenzione delle malattie connesse all’alimentazione Coinvolgere gran parte della popolazione non soltanto i gruppi ad alto rischio diffondere raccomandazioni per una sana alimentazione, nutrienti, scelta di profili alimentari salutari, coerenti con le consuetudini, fattori culturali e socio economici

  3. Ciclo di sorveglianza-interventi nella realizzazione delle politiche nutrizionali BISOGNO DI DATI BISOGNO DI DATI SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE POLITICHE NUTRIZIONALI RICERCA NUTRIZIONALE INTERVENTI DI SALUTE PUBBLICA DATI NECESSARI PER LA DECISIONE DATI NECESSARI PER LA DECISIONE BISOGNO DI DATI BISOGNO DI DATI VALUTAZIONE DI EFFICACIA

  4. L’incidenza di molte patologie è legata agli stili di vita crescente quota popolazione in sovrappeso numerose patologie correlate, ad una alimentazione non corretta

  5. Sorveglianza nutrizionale • Insieme combinato di azioni finalizzate a documentare: • presenza e distribuzione in una popolazione di stati morbosi associati o mediati dalla dieta, • stabilirne le cause, • individuarne le tendenze nel tempo, spazio e strati sociali, • predirne le modifiche, • mettere a fuoco le priorità • consentire unpreciso orientamentodellemisure correttive e preventive. (Ferro-Luzzi & Leclercq, 1993;Kelly, 1988;World Health Organization Study Group, 1976).

  6. Bambini e adolescenti con eccesso di peso Sulla base dei cut-offs proposti dall’IOTF (International Obesity Task Force) in Italia la quota di ragazzi in eccesso di peso tra i 6 e i 17 anni è pari al 24,2%.

  7. Prevalenze per regione Il fenomeno è crescente passando da Nord a Sud

  8. Tabella 3 - Effetti dei comportamenti e degli stili di vita sull’OBESITA’ Convincente (+++) Probabile (++) Possibile (+) Insufficiente(0)

  9. Effetti dei comportamenti e degli stili di vita sulle MALATTIE CARDIOVASCOLARI Fonte:Manuale di sorveglianza Nutrizionale INRAN 2003 modificato da www.who.int/hpr/nutrition/ExpertConsultationGE.htm DIet, nutrition and the prevention of chronic diseases Geneva 2003 Ω 6 Ω3 Convincente (+++) Probabile (++) Possibile (+) Insufficiente(0) EPA: EICOSAPENTENOICO DHA :DOCOSAENOICO

  10. Effetti dei comportamenti e degli stili di vita sui TUMORI Convincente (+++) Probabile (++) Possibile (+) Insufficiente(0) Frutta e verdura consumare almeno 400 g/die Carni moderare il consumo di carni conservate e rosse

  11. Non modificabili Socio economici Ambientali Stili di vita Accesso ai servizi Genetica Povertà Aria Istruzione Tipo di sistema sanitario Servizi sociali Trasporti Attività ricreative Alimentazione Attività fisica Occupazione Acqua e alimenti Sesso Fumo Esclusione Abitato Ambiente sociale e culturale Età sociale Alcool Attività sessuale Farmaci Categorie di determinantidella salute

  12. Quando non c’era il freezer OGGI AUTORE Alinari, Fratelli TITOLOUna ghiacciaiola di Malandrone, sull'Appennino pistoieseDATA1930 ca.

  13. obesità, diabete, malattie cardiovascolari ipertensione, ictus e alcune neoplasie stanno diventando sempre più spesso cause importanti di disabilità e morte prematura approccio di prevenzione primaria sui fattori di rischio efficace, affidabile, sostenibile They are largely preventable by healthy diets and lifestyles

  14. Linee di condotta per la promozione di abitudini alimentari salutari e attività fisica • Strategie globali • Affrontare insieme da una prospettiva multisettoriale i principali rischi per le ncd legati all’alimentazione e all’inattività fisica, insieme ad altri rischi (tabacco alcool) • Focalizzazione sui bisogni delle comunità e dei sottogruppi più poveri • Strategie indirizzate più verso le donne

  15. Diet and physical activity: a public health priority Promoting fruit and vegetable consumption around the world

  16. PROMOZIONE DI ABITUDINI ALIMENTARI E COMPORTAMENTALI SALUTARI Approccio multisettoriale Agricoltura Settore alimentare Ruolo preminente salute

  17. CULTURA CHE NUTRE Progetti regionali di educazione alimentare 1990 1999 Cultura che nutre Alimentazione e Salute 2001 Miglioramento ristorazione scolastica

  18. Interventi efficaci, azioni integrate,sistemi di alleanze tra i diversi attori

  19. Obiettivi generali condivisi Promozione: • stile di vita sano • comportamento alimentare consapevole ed equilibrato • conoscenze: alimentazione, caratteristiche degli alimenti, benessere e salute, sicurezza alimentare e nutrizionale • conoscenze: filiera alimentare, certificazione, etichettatura • conoscenze: produzioni agricole - agroalimentari e tradizioni storico-culturali del territorio • educazione al gusto

  20. Proposte di progetti specifici • Promozione consumo frutta e verdura • Promozione attività fisica • I prodotti tipici nella gastronomia

  21. Controlla il peso e mantieniti sempre attivo • Più cereali, legumi,ortaggi e frutta • Grassi: scegli la qualità e limita la quantità • Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti • Bevi ogni giorno acqua in abbondanza • Il sale? meglio poco • Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata • Varia spesso le tue scelte a tavola • Consigli speciali per persone speciali • La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te • www.politicheagricole.it - www.inran.it

  22. Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo

  23. Nutrirsi bene Linee guida per una sana alimentazione 2003 PIÙ CEREALI, LEGUMI, ORTAGGI E FRUTTA carboidrati (soprattutto amido e fibra), vitamine, minerali

  24. Più Ortaggi e Frutta Consuma più porzioni di frutta e verdura Aumenta il consumo di legumi Consuma regolarmente pane, pasta, riso ed altri cereali, meglio se integrali

  25. Grassi scegli la qualità e limita la quantità Preferisci grassi di origine vegetale: olio extravergine d’oliva Limita il consumo di grassi animali (burro, lardo, strutto,panna,ecc.) Mangia 2-3 volte alla settimana il pesce fresco o surgelato Dai la preferenza a Carni magre

  26. acidi grassi saturi (palmitico, stearico) • nei formaggi, nel burro, nello strutto, • nei prodotti lattiero-caseari non scremati, negli insaccati • olio di palma o di cocco

  27. Variare le scelte a tavola Scegli giornalmente porzioni adeguate di alimenti dai seguenti gruppi: Cereali, tuberi (Pane, Pasta, Riso, Prodotti da forno, Patate) Ortaggi e Frutta Latte e derivati (formaggi freschi e stagionati,yogurt, gelati,ecc.) Carni, Pesci, Uova, Legumi Grassi da condimento (burro, lardo, strutto, olio d’oliva e di semi, margarine)

  28. Corretta alimentazione e promozione dell’attività fisica 2004 • OBIETTIVO DI COMUNICAZIONE • prevenire comportamenti alimentari scorretti e promuovere quelli corretti • promuovere l’attività fisica

  29. Un nuovo stile di vita in cinque mosse Più frutta verdura e acqua Meno grassi Più varietà Una vita meno sedentaria Fonte: Ministero della salute - Corretta alimentazione:http://www.ministerosalute.it Più attenzione alle porzioni

  30. New Fruit & Vegetable Health Message

  31. VERDURA: 2 - 3 porzioni al giorno PORZIONI: a volontà (min. 40-100 g.) CONSIGLI:scegli verdura di stagione. Non abbondare in condimenti. Utilizzala anche in preparazioni come minestroni, pasta e torte salate, ecc. FRUTTA: 2-3 porzioni al giorno PORZIONI: frutta fresca 100-150g CONSIGLI: scegli frutta di stagione e consumala anche come spuntino o a colazione. La porzione rappresenta “l’unità pratica di misura della quantità di alimento consumato” e corrisponde ad un certo quantitativo in grammi di ciascun cibo

  32. National cancer institute 1986 Five a day for a better health Program Week's Supply of Vegetables and Fruits 1921 Assicurare un adeguato fabbisogno calorico Hunt, C.L. (1916) Food for Young Children. U.S. Department of Agriculture, Farmers' Bulletin No. 717. Coprire i fabbisogni di micronutrienti e prevenire l’obesità e le malattie cronico degenerative

  33. Contiamo fino a cinque e più 5+ means 5 or more servings of fresh fruit and vegetables a day. A serving is about a handful and is relative to age and size 1, 2, 3, 4, 5 …. 5+ A Day

  34. Ortaggi e frutta: consumi consigliati nella letteratura internazionale e razionale delle raccomandazioni ADI Magazine, settembre 2004 T.D. Spagnoli

  35. Apporti raccomandati di ortaggi e frutta (400 g/die) espressi in volumi (vasetti yogurt da 125 g)

  36. Apporti raccomandati di ortaggi e frutta (400 g/die) espressi in volumi (vasetti yogurt da 125 g)

  37. Il gusto come determinante nelle scelte

  38. I determinanti delle scelte alimentari (ONTARIO Food Survey)

  39. CINQUE SENSAZIONI: DOLCE, AMARO, SALATO, ACIDO, “UMAMI” I bambini sono più sensibili di noi al gusto dell’amaro; (scegliere insalate tipo lattuga, privilegiare le meno amare); a volte sembra impossibile fargli mandar giù “una foglia di insalata”. I bambini hanno bisogno non solo di gustare ma anche di toccare e giocare con gli alimenti

  40. Regolazione ormonale e genetica del gusto • Il recettore maggiormente sottoposto a regolazione è quello per le sostanze amare • 1° trim gravidanza • Varia con l’età • Genetica • Sulla base della capacità di percepire sost amare (prop) • Tasters • Medium tasters • Super tasters • Non tasters

  41. Il gusto evolve nel tempo Ortaggi e frutta le preferenze dei bambini • Preferiscono la frutta alle verdure • Frutta più palatabile: mele arance kiwi uva • Tra le verdure preferite • “Patate” • Carote sedano • Meno gradite • Broccoli • Cavolfiori • Cavoletti bruxelles

  42. Modulare ed educare il gusto • Combinazione dolce e amaro: • Sia dolce che amaro si attenuano • Combinazione amaro e salato: • Il salato sopprime l’amaro • Il salato non è influenzato dall’amaro

  43. Non è sufficiente valorizzare le proprietà nutrizionali di un alimento ed i suoi riflessi positivi sulla salute. • Occorre vincere la naturale diffidenza che il bambino prova per tutto ciò che è nuovo o che non corrisponde ad un gusto facile e collaudato

  44. Di fronte a ostinati rifiuti, soprattutto presenti in caso di novità alimentare • NON DRAMMATIZZARE • togliere il cibo con la medesima gentilezza con la quale è stato offerto • gesti di comprensione e attenzione e faciliteranno, in un’altra occasione, la conoscenza del nuovo alimento.

  45. Condizionamenti esternipossono modulare le preferenze gustative innate in misura tanto maggiore quanto sale l’età • Culturali • Abitudini familiari • Comportamento dei pari

  46. Provare a riproporre periodicamente l’alimento • Esempio dei genitori • Abitudine al consumo • Ripetuta esposizione ad un alimento con l’invito a consumarlo strategia più promettente rispetto al sistema ricompensa, per facilitare l’apprezzamento ed il consumo di un alimento con gusto scarsamente familiare(Wardle J, Herrera MI Cooke L, Gibson El Modifyng children’s food preferences: The effect of exposure and reward on acceptance on an unfamilar vegetable Eur j clin nutr 2)

  47. mangia troppo, • in maniera sregolata, spesso e male • tante le tentazioni • frigorifero di casa stracolmo di merendine e snack, • i distributori automatici delle scuole invitano a spuntini fuori pasto, costituiti da prodotti industriali ricchi di calorie e grassi nascosti. • Le bevande gassate, eccessivamente zuccherine, risultano essere un piacere insostituibile, da preferire all’acqua, specie d’estate, dopo una sudata, o in occasione delle “feste” con gli amichetti.

  48. QUALI ERRORI COMMETTONO COMUNEMENTE I NOSTRI RAGAZZI? • Evitano o riducono a ben poca cosa la colazione del mattino; • evitano gli spuntini intermedi della mattina e del pomeriggio, oppure li limitano a prodotti attraenti ma dal ridotto valore nutritivo; • evitano o riducono al minimo, nel corso dei due pasti principali, il consumo di verdura e di frutta; • eccedono nel consumo di alimenti come salumi, cioccolata e barrette, patatine fritte, caramelle e altri dolci confezionati e bevande gassate (ricche di zucchero e spesso di caffeina); • danno spazio eccessivo al “fast-food” all’americana, ricco di alimenti ad elevato contenuto in calorie, grassi saturi, sale e zuccheri semplici e poveri di fibra e vitamine.

  49. Comportamenti a rischio Abitudini alimentari Squilibri alimentari A tavola... e fuori tavola. Studio So.N.I.A. (Sorveglianza Nutrizionale Infanzia e Adolescenza) RILEVAZIONE '99/'00 Az U.S.L. Prov. di Bo

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