1 / 39

Il concetto di rischio globale e le carte del rischio

Il concetto di rischio globale e le carte del rischio . Mortalità in Italia nel 1999 (Osservatorio Epidemiologico del Ministero della Sanità). Eventi coronarici maggiori in Italia: incidenza e mortalità. dal 1970 al 2004 in soggetti di 25 - 84 anni. 500. 450. Estimation. Projection. 400.

paul2
Download Presentation

Il concetto di rischio globale e le carte del rischio

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il concetto di rischio globale e le carte del rischio

  2. Mortalità in Italia nel 1999(Osservatorio Epidemiologico del Ministero della Sanità)

  3. Eventi coronarici maggiori in Italia: incidenza e mortalità dal 1970 al 2004 in soggetti di 25 - 84 anni 500 450 Estimation Projection 400 UOMINI-INCIDENZA 350 300 UOMINI-MORTALITA’ 250 Age-adjusted rates (x100,000) DONNE-INCIDENZA 200 150 DONNE-MORTALITA’ 100 50 0 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2004 anni

  4. n.2.800.000 giornate di degenza per CI n. 15.000 pensioni di invalidità precoce per IM assegnate su 100.000 richieste non quantizzabile la mancata produzione per assenza dal lavoro Uno dei tentativi più validi per ridurre questi enormi costi sociali é quello di ridurre l’incidenza dei primi eventi clinici e di contrastandone la progressione: prevenzione CV Costi della cardiopatia ischemica(ISTAT - 1999)

  5. Prevenzione Complesso di attività messe in atto per evitare o ritardare la comparsa o la progressione della malattia PRIMARIA SECONDARIA TERZIARIA COMPLI CANZE CAUSE MALATTIA AGGRAVAMENTO DECESSO

  6. Transition to disease Triggers of morbidity Dai fattori di rischio alla malattia • PRECLINICAL • DISEASE • Hypertrophy • LV Hypertrophy • Vascular hypertrophy • LV systolic • dysfunction • LV diastolic • dysfunction • Renal dysfunction • Microalbuminuria • Atherosclerosis • Coronary • Carotid MORBID EVENTS Angina pectoris Myocardial infarction Heart failure Renal failure Stroke Arrhythmic Sudden death RISK FACTORS Systemic hypertension Obesity Cholesterol Diabetes Cigarettes G de Simone. Modified from Devereux RB and Alderman MH: Circulation 1993;88:1444

  7. Fattore Variazione Riduzione eventi CV PA 1 mmHg (1%) 2-4% Colesterolo 2.5 mg/dl 2% Fumo Prevalenza 1% 0.5% Impatto della variazione dei fattori di rischio sugli eventi cardiovascolari

  8. Prevenzione Primaria Individui ad alto rischio di sviluppare malattia coronarica od altra malattia aterosclerotica maggiore Stima del Rischio

  9. COSA SI INTENDE PER FATTORI DI RISCHIO ? Specifiche condizioni in grado di aumentare la probabilità che si verifichi un determinato evento (malattia)

  10. CHE DIFFERENZA ESISTE FRA “CAUSA” DI UN EVENTO E FATTORE DI RISCHIO ? esempio di fattore di rischio: la nebbia aumenta il rischio di incidenti stradali esempio di causa: assenza di olio nel motore causa l’avaria dello stesso

  11. Prevenzione Primaria Fattori associati ad aumento del Rischio Coronarico Stili di Vita Dieta Ipercalorica o ricca in Acidi grassi Saturi e Colesterolo Fumo Consumo eccessivo di Alcol Sedentarietà FRC Modificabili Ipertensione Arteriosa Elevato LDL-Colesterolo Ridotto HDL-Colesterolo Elevati Trigliceridi Iperglicemia/Diabete Obesità Fattori Trombogenici FRC Non Modificabili Età Sesso Storia familiare di CHD o altra malattia aterosclerotica precoce (maschi<55 a, femmine<65 a Anamnesi positiva per CHD o altra malattia aterosclerotica

  12. 1994First Joint Task Force Recommendations 1994Joint ES Group on Coronary Prevention 1995-96 EUROASPIRE - I 1998 Second Joint Task Force 1999-2000 EUROASPIRE - II 2000 Joint ES CVD Prevention Committee 2003 Third Joint Task Force Guidelines ESC - Prevention

  13. Grandi studi epidemiologici: Framingham Study, MRFIT, PROCAM 1994 First Task Force ESC-EAS-ESH on prevention of coronary heart disease in clinical practice. natura multifattoriale della Cardiopatia Ischemica effetto moltiplicativo dei Fattori di Rischio necessità di approccio all’individuo e non ai singoli Fattori di Rischio Rischio Coronarico Globale: la probabilità di un individuo di essere affetto da cardiopatia ischemica

  14. Rischio Assoluto Probabilità, osservata o calcolata, di un evento cardiovascolare, fatale o non fatale, in un soggetto o in una popolazione in studio Last JM.- "A Dictionary of Epidemiology" Third Edition – Oxford University Press 1995

  15. Rischio Relativo Il rapporto fra il rischio di un evento cardiovascolare, fatale o non fatale, negli esposti rispetto ai non esposti incidenza negli esposti RR = ---------------------------- incidenza nei non esposti

  16. Rischio Cardiovascolare Globale

  17. Rischio Cardiovascolare Globale

  18. Rischio Cardiovascolare Globale

  19. Rischio Cardiovascolare Globale • Calcolo • Viene calcolato come probabilità assoluta di eventi, fatali o non-fatali, nei 10 anni successivi alla valutazione • Strumento • Algoritmi di Rischio Le Carte del Rischio Cardiovascolare

  20. Carta del Rischio Framingham - 1998

  21. Carta del Rischio Framingham - 1998

  22. Dal Rischio Coronarico al Rischio Cardiovascolare Linee Guida ESC 2003 • L’etiopatogenesi dell’infarto miocardio, dell’ictus ischemico e dell’arteriopatia periferica è comune • Una serie di recenti trial clinici di intervento ha dimostrato che numerose forme di trattamento risultano efficaci nel prevenire non solo gli eventi coronarici e le procedure di rivascolarizzazione, ma anche l’ictus ischemico e le manifestazioni di vasculopatia arteriosa periferica European Guidelines on CVD Prevention Third Joint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice - 2003

  23. Linee Guida ESC 2003 Il rischio cardiovascolare globale: il sistema SCORE • utilizzano il sistema SCORE (Systematic Coronary Risk Evaluation) • il rischio è ora definito come probabilità assoluta di sviluppare un evento cardiovascolare fatale a 10 anni • la soglia di definizione del rischio elevato è stata spostata a 5% invece che 20% il gruppo ad elevato rischio è pertanto European Guidelines on CVD Prevention Third Joint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice - 2003

  24. Algoritmo di Rischio SCORE - 2003

  25. Algoritmo di Rischio SCORE - 2003

  26. Algoritmo di Rischio SCORE - 2003 • Vantaggi • Sono costruite su dati derivati da popolazioni dell’Europa e questo tende ad eliminare l’inconveniente della sovrastima del rischio posseduto dalle Carte adottate in precedenza, derivate dalla funzione di rischio di Framingham • Lo SCORE è un sistema flessibile ed è integrabile con altre variabili oltre quelle previste di base • La stima del rischio può essere adattata al singolo Paese attraverso l’utilizzo dei dati ufficiali di mortalità

  27. Algoritmo di Rischio SCORE - 2003 • Limiti • E’ ridotto il range di età per il quale è stimabile il rischio: dai 30-79 delle precedenti carte ai 35-69 delle attuali • Viene valutato il rischio globale per tutte le malattie cardiovascolari ad eziopatogenesi aterosclerotica, ma limitatamente agli eventi fatali

  28. Pazienti con patologia cardiovascolare conclamata Soggetti asintomatici che presentano - fattori di rischio multipli che comportano un rischio attuale o etrapolato all’età di 60 anni di malattie cardiovascolari fatali a 10 anni 5% - livelli significativamente aumentati dei singoli fattori di rischio: colesterolo totale 8 mmol/l (320 mg/dl), colesterolo LDL 6 mmol/l (240 mg/dl), pressione arteriosa 180/110 mmHg - diabete mellito tipo 2 o tipo 1 con microalbuminuria PAZIENTI AD ALTO RISCHIO DI EVENTI CARDIOVASCOLARI

  29. La Carta italiana del Rischio di Infarto - ISS • Progetto CUORE • Valutazione del rischio per eventi coro e CV maggiori – Fatali e Non Fatali - specifico per uomini e donne e fasce di età – con validazione diagnostica degli eventi

  30. La Carta italiana del Rischio di Infarto - ISS • Coorti solo italiane rappresentative della realtà nazionale • – 3 Aree MONICA, studio PAMELA, progetto MATISS, progetto SEMM e ATENA • Coorti ampie e recenti • - 16658 M/22488 F - range 20–84 aa • - inizio raccolta metà anni ‘80 • - follow-up concluso dicembre ‘98

  31. 5

  32. 5

  33. SBDP mmHg BP mmHg BLOOD PRESSURE TOTAL CHOLESTEROL 33% 30% 136 + 19 85 + 10 26% CHOL mmol/l HDL mmol/l 21% 132 + 21 82 + 11 5.4 + 1.0 1.3 + 0.3 5.5 + 1.1 1.5 + 0.4 Hypertensives Hyperchol. Hypertension: SBP > 160 or DBP > 95 mmHg Hyperchol: Tot.Cho > 6.2mmol/l 30% BODY MASS INDEX and OBESITY 21% SMOKING HABIT 22% BMI Kg/m2 17% 27 + 4 DONNE Current smokers 26 + 5 UOMINI Obesity Obesity: bmi > 30 Prevalenza dei Fattori di Rischio in Italia(Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare)

More Related