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MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI

MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI. Prof. Carlo GALIMBERTI Anno Accademico 2005/2006. STRUTTURA DEL CORSO. LA PSICOLOGIA SOCIALE: introduzione all’ottica di analisi PSICOSOCIOLOGICA Definizione di COMUNICAZIONE: I modelli fondamentali. L’INTERAZIONISMO COMUNICATIVO: le funzioni del linguaggio

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Presentation Transcript


  1. MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI Prof. Carlo GALIMBERTI Anno Accademico 2005/2006 Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  2. STRUTTURA DEL CORSO • LA PSICOLOGIA SOCIALE: introduzione all’ottica di analisi PSICOSOCIOLOGICA • Definizione di COMUNICAZIONE: I modelli fondamentali. • L’INTERAZIONISMO COMUNICATIVO: le funzioni del linguaggio • IL SIMBOLO ed L’ATTRIBUZIONE del SIGNIFICATO • MEDIA e PROCESSI SIMBOLICI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  3. STRUTTURA DEL CORSO • IMMAGINE e IMMAGINARIO SIMBOLICO: caratteristiche e metodologie di funzionamento • LE STRUTTURE ANTROPOLOGICHE DELL’IMMAGINARIO: archetipi, simboli, miti • INTERPRETARE ed ANALIZZARE IL TESTO: elaborazione del materiale, lettura ed analisi. • INTERPRETAZIONE ed ANALISI nella CONVERSAZIONE • INTERPRETAZIONE ed ANALISI NEI PRODOTTI AUDIOVISIVI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  4. STRUTTURA DEL CORSO • IL MONDO COSTRUITO dai MEDIA: i media e l’interazione coi sistemi economici, politici e culturali • L’IMMAGINARIO NELLA RETE • IL BLOG: esempio della “maturità” della • L’IMMAGINARIO nell’AUDIOVISIVO:il rapporto fra musica ed immagini, le implicazioni cognitive ed emotive. • IL VIDEOCLIP: prodotto audiovisivo con la massima potenzialità pervasiva Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  5. STRUTTURA DEL CORSO • PROSPETTIVE FUTURE: I MODELLI DI ANALISI INTERPRETATIVA: presentazion di casi attuali attraverso du focali. Focale conversazionalista; il blog Focale percettivo-semiotica ; il videoclip • ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI • INTERVENTI DI ESPERTI DEL SETTORE. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  6. APPROCCIO PSICOSOCIOLOGICO Ψ Vertice di osservazione Psicologico: La soggettività. φVertice di osservazione Sociologico: L’ intersoggettività. φVertice di osservazione Psicosociale: L’ articolazione fra il livello soggettivo e quello intersoggettivo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  7. Ψ φ : DUE LIVELLI INDISSOCIABILI SOGGETTIVITA’: Affonda le sue radici nell’ intersoggettività. INTERSOGGETTIVITA’ : E’ mediata dalla nostra percezione , ovvero esiste solo come rappresentazione mentale. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  8. PRIMA PRECONDIZIONE PER STUDIARE IN OTTICA PSICOSOCIOLOGICA Occuparsi di “oggetti” in cui è possibile cogliere l’articolazione fra il livello individuale e quello sovraindividuale. Es: L’ epidermide: un “punto di passaggio” con proprie caratteristiche funzioni. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  9. LA PSICOLOGIA SOCIALE IL SUO FOCUS E’ IL PUNTO DI CONTATTO, L’ ARTICOLAZIONE DEI DUE LIVELLI. La collocazione della Psicologia Sociale è stata oggetto di un lungo dibattito: secondo la “Social Cognition” doveva focalizzarsi maggiormente sulla struttura sociale. ATTUALMENTE ESISTE UN SOSTANZIALE ACCORDO NEL CONSIDERARE LA PSICOLOGIA SOCIALE: • Studio dell’ articolazione fra i due livelli. • Dotata di uno “spazio” di studio esclusivo. • Una diciplina autonoma. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  10. L’ INTERAZIONISMO L’ INTERAZIONISMO E’ LA CORRENTE PSICOSOCIALE STORICAMENTE PIU IMPEGNATA NELLO STUDIO DELL’ ARTICOLAZIONE FRA I DUE LIVELLI. Il suo oggetto di studio privilegiato è l’ Interazione Comunicativa, ovvero il livello verbale della comunicazione. Privilegiare il livello verbale è un’ “opzione metodologica”, perché l’ interazione complessiva si articola a diversi livelli. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  11. L’ INTERAZONE CONVERSAZIONALE L’ INTERAZIONE CONVERSAZIONALE E’ LA “VIA REGIA” ALLO STUDIO DELL’ INTERAZIONE. “La conversazione è l’ ambito naturale dove avviene la fondamentale attività di condivisione, attraverso cui l’ uomo realizza l’ incontro fra le menti…” “Trognon” Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  12. SECONDA PERCONDIZIONE PER STUDIRE IN OTTICA PSICOSOCIOLOGICA RAGIONARE SU CONCETTI TIPICAMENTE “PSICOSOCIALI”. • Norma. • Ruolo. • Istituzione. • Organizzazione. • Pratiche sociali. SONO OGGETTI DI STUDIO IN CUI E’ POSSIBILE COGLIERE I DIVERSI ELEMENTI CHE CONTRIBUISCONO AL PROCESSO DI COSTRUZIONE CONGIUNTA DEL SIGNIFICATO. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  13. LA PROSPETTIVA PSICOSOCIOLOGICA LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO E’ UN PROCESSO PROFONDAMENTE RADICATO NELLA DIMENSIONE SOCIALE Per comprendere un significato è necessario considerare i tre vertici d’ osservazione e i punti di contatto che vengono ad avere nel ragionamento complessivo sull’ evento in atto. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  14. IL TRIANGOLO BASE DELLA PSICOLOGIA SOCIALE SOGGETTO OGGETTO (Anche mentale ) CONTESTO (Anche mediato dalle Rappresentazioni sociali ) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  15. La Comunicazione è Cum – munus ovvero ricchezza comune da mettere in circolazione Cum – mœnia ovvero costruzione di barriere a difesa del proprio patrimonio Cum – humus ovvero terreno fertile comune di riferimento Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  16. Il modello di Shannon e WeaverLa comunicazione come semplice trasmissione dell’ informazione. Emittente Ricevente Fonte Codifica Decodifica Messaggio Destinatario Messaggio Rumore Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  17. IL MODELLO DI SHANNON E WEAVER • la presentazione della comunicazione come passaggio di informazioni. • come messaggio in forma di segnale da una sorgente ad un destinatario attraverso la mediazione di un’emittente e di un ricevente. • il trasferimento può essere influenzato o disturbato da fenomeni intervenienti connotati come “rumori”. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  18. I limiti del modello di Shannon e Weaver La Lingua non è solo un codice. Mancanza di processi di costruzione dei significati. Mancanza di processi inferenziali. Dinamica basata sull’alternanza: in realtà i soggetti sono sempre contemporaneamente attivi. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  19. La Funzione Inferenziale La comunicazione non si basa esclusivamente su di un codice condiviso, ma comprende anche il sistema di codifica, decodifica e conferma delle inferenze. COMUNICAZIONE= CODICE + SISTEMA DI INFERERENZE Es: “Le parti sociali si sono sedute al tavolo delle trattative”. ( La frase sollecita un’ inferenza che ne rivela il valore metaforico ). Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  20. OGNI FRASE E’ UN’ INTERPRETAZIONE Ci si deve stupire quando ci si capisce. ( Sperber e Wilson ) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  21. LE INFERENZE VANNO STUDIATE IN TERMINI PSICOSOCIOPRAGMATICI • PSICO: Il livello individuale. • SOCIO: Il livello sovraindividuale. • PRAGMATICO: gli “strumenti” a disposizione. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  22. Interazionismo sommario (1) S1 S2 Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  23. Interazionismo sommario (2) Secondo tale prospettiva un’interazione è un’azione (o reazione) che passa da un soggetto (S1) all’altro (S2); è un’influenza retroattiva reciproca che ogni soggetto esercita sulle azioni verbali dell’altro. L’interazione è vista come un susseguirsi di comportamenti caratterizzati da una relazione d’ordine, una sorta di “modello dell’alternanza” Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  24. Interazionismo comunicativo (1) Opposto al modello di Shannon e Weaver è il MODELLO DIALOGICO-CONVERSAZIONALE di Jacques: • Rifiuta l’alternanza: “io, mentre parlo con te, ti presto l’ascolto della mia parola” (cit.) • Le INFERENZE sono uno dei luoghi principali della SIMBOLIZZAZIONE; se ne operano già nella conversazione naturale Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  25. Interazionismo comunicativo (2) S R S1 S2 Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  26. Interazionismo comunicativo (3) Per l’interazionismo comunicativo, attorno al circuito che lega i due interlocutori viene a delinearsi un sistema d’ordine superiore rispetto alla coppia S1 e S2 tendente a mantenere caratteristiche autonome e una propria organizzazione (SR). SR Jacques parla di SPAZIO LOGICO DELL’INTERLOCUZIONE: quando si parla con qualcuno si tende a stabilire uno spazio costruito congiuntamente, che è la messa in comune di rappresentazioni, oggetti, referenti, contenuti, modalità, etc. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  27. Interazionismo comunicativo (4) Nella prospettiva di interazione comunicativa le parole pronunciate da ciascuno dei due attori sono indirizzate sia a sé sia all’altro dando luogo ad un fenomeno di doppio ascolto: significare e comprendere non sono più azioni indipendenti nello stesso soggetto, e sono interdipendenti tra i diversi soggetti. (In un certo senso, si comprende nel significare e si significa nel comprendere) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  28. Interazionismo comunicativo (5) • Viene riconosciuta la natura contrattuale (Ghiglione) della comunicazione intesa come situazione caratterizzata da: • una posta in gioco, più di tipo psicosociale che non semiotico (riferito cioè al contenuto proposizionale), • un gioco di reciprocità, • un’attività congiuntafinalizzata alla costruzione di uno spazio dialogico. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  29. “Comunicare è co-costruire una realtà con l’aiuto di sistemi di segni accettando un certo numero di principi che permettono lo scambio e un certo numero di regole che lo gestiscono. I tre sistemi di segni – verbale, non verbale, paraverbale – sono in continua interazione tra loro nel lavoro di co-produzione del senso e co-costruzione del processo interlocutorio messo in atto dagli interlocutori”. • Ghiglione Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  30. LACOMUNICAZIONE Codice + Sistema di inferenze Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  31. La COMUNICAZIONE è UN ATTO.. INTERATTIVO INTENZIONALE e RECIPROCO • CONSAPEVOLE • CONDIVISO: • In base a CODICI SIMBOLICI E CONVENZIONALI • secondo UN FRAME CULTURALE DI RIFERIMENTO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  32. ..è ATTO GLOBALE L’iterazione comunicativa è composta dall’azione sinergica di segni VERBALI e NON VERBALI che concorrono alla definizione dei PERCORSI DEL SENSO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  33. La COMPETENZA COMUNICATIVA di un individuo si compone di: • conoscenza dei CODICI • abilità di CODIFICA E DECODIFICA • capacità di CONNESSIONE AL CONTESTO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  34. Le funzioni del linguaggio • referenziale • espressiva • relazionale • + • argomentativa Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  35. Funzione REFERENZIALE • Denominare oggetti • Indicare stati del mondo • Deissi Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  36. Funzione ESPRESSIVA • Referenzialità rivolta al mondo interno • Come il linguaggio parla degli oggetti del mondo interno • Studiata soprattutto dalla psicologia: rapporti tra linguaggio ed emozioni Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  37. Funzione RELAZIONALE • Creazione e alimentazione del legame sociale Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  38. FunzioneARGOMENTATIVA (1) • Passare da determinate premesse ad alcune conclusioni attraverso: • induzione: si parte dal particolare per arrivare al generale • deduzione: da una regola generale si arriva al caso particolare • abduzione: si parte dal particolare, si passa ad una regola generale per tornare sul particolare Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  39. FunzioneARGOMENTATIVA (2) Si possono cercare nella SIMBOLIZZAZIONE eventuali percorsi, procedure privilegiate all’argomentazione. Si potrebbe allora aggiungere una quinta funzione del linguaggio: la funzione ARGOMENTATIVA DI SIMBOLIZZAZIONE. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  40. L’ATTRIBUZIONE DEL SIGNIFICATO È un processo MULTICOMPONENZIALE, articolato e contemporaneo. Esso si svolge in funzione della referenza, della denotazione e del senso di un segno, verbale o non verbale, socialmente condiviso. L’atto di attribuzione avviene in relazione al proprio schema semantico interpretativo, derivato dalla soggettiva presentazione e segmentazione del mondo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  41. IL SIMBOLO METTERE INSIEME; FAR COINCIDERE; GETTARE CON; IL TERMINE “SIMBOLO” DESIGNAVA IL MEZZO DI RICONOSCIMENTO CONSENTITO DAI DUE LATI DI UNA MONETA “Umberto Eco” LE DUE META’ DELLA MONETA RAGGIUNGONO LA PIENEZZA DELLA LORO FUNZIONE QUANDO SI RICONGIUNGONO A RICOSTRUIRE UN’ UNITA’ Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  42. IL SEGNO E IL SIMBOLO LA CARATTERISTICA DISTINTIVA DEL SIMBOLO E’ LA SUA NATURA ARBITRARIA IL SEGNO:ogni volta che lo si interpreta si scopre qualcosa in più e il rinvio fra i due termini aumenta. IL SIMBOLO:c’e’ l’idea di un rinvio che in qualche modo trova il proprio termine, di una ricongiunzione con l’ origine. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  43. SIMBOLO E SIGNIFICATO IL MODELLO STRUTTURALISTA CONCEPIVA I DUE TERMINI DEL RAPPORTO SEGNICO ( Significante e Significato) COME DUE PIANI SEPARATI IL RAPPORTO FRA I DUE PIANI ERA VISTO COME FISSO E NON MODIFICABILE LINGUA (SISTEMA DI SEGNI): sistema di differenze di suoni combinati ad un insieme di differenze fra significati. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  44. IL SIMBOLO COME INFERENZA OGGI ESISTE ACCORDO NEL RIFIUTARE: • LA RIGIDA SEPARAZIONE FRA I DUE PIANI • LA CONCEZIONE STABILE DEL SIGNIFICATO L’ ACCENTO VIENE POSTO SULL’ INTERPRETAZIONE SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE:stanno insieme per convenzione. SIMBOLEGGIATO E SIMBOLEGGIATE:stanno insieme per convinzione. ES:diverse letture della religione, diverse interpretazioni. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  45. IL SIMBOLO COME CONTRATTO: LA DIMENSIONE SOCIALE DEL SIGNIFICATO L’ UNIVERSO SIMBOLICO IN CUI SIAMO IMMERSI SI ORIGINA E SI MODIFICA NELLA DIMENSIONE INTERATTIVA, SOCIALE IL SIMBOLO RIMANDA ALLA NOZIONE DI CONTRATTO PERCHE’ IN ENTRAMBI I CASI SI CREA UN “ACCORDO FRA LE PARTI” LA DIMENSIONE SOCIALE DEL SIGNIFICATO: La produzione/condivisione del significato si basa su un accordo intersoggettivo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  46. L’ UNIVERSO SIMBOLICO OGNI SIMBOLO DEFINISCE E RIDEFINISCE COSTANTEMENTE IL SUO SIGNIFICATO ALL’ INTERNO DI UNA RETE DI LEGAMI OGNI SIMBOLO E’ PRIVO DI SIGNIFICATO AL DI FUORI DEL SUO UNIVERSO SIMBOLICO DI RIFERIMENTO L’ “Interpretante” può essere o meno un soggetto. Può anche essere un altro segno che traduce e spiega il segno precedente, diventando egli stesso segno, in una semiosi illimitata.” “Umberto Eco” Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  47. MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI I MEDIA SVOLGONO UNA FUNZIONE DI MEDIAZIONE NELLE CONTINUE TRASFORMAZIONI DEL NOSTRO UNIVERSO SIMBOLICO. PRODUZIONE DI SIGNIFICATO: INTERPRETANO IL MONDO E CI PROPONGONO UNA VISIONE CONDIVISA RELAZIONE MOLTEPLICE FRA LORO STESSI E GLI ATTORI/FRUITORI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  48. I MASS MEDIA SONO • ARTEFATTI: Dispositivi di mediazione uomo/ambiente • RISORSE: Organizzano e danno una forma alla Comunicazione • VINCOLI: Non determinano la Comunicazione in modo COMPLETO • CLASSIFICATORI COGNITIVI: aiutano la distribuzione sociale dei Significati Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  49. IL MOTORE DEI MEDIA: le immagini ICONA:rapporto di somiglianza con l’oggetto che rappresenta. INDICE:riproduzuine fisica e dinamica del reale SIMBOLO:senza alcun rapporto di somiglianza, arbitrario. IL FUMO E SEGNO DEL FUOCO: DIVENTA SIMBOLO SE CE NE APPROPRIAMO CULTURALMENTE (Umberto Eco) LE IMMAGINI ORGANIZZANO L’ ESPERIENZA E SONO POTENTI MOTORI PER LA FORMAZIONE DEL SIGNIFICATO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

  50. IMMAGINE E SIGNIFICATO L’ IMMAGINE E’ UN’ICONA Essa è ARTICOLATA: SI REGGE SUL COMPLESSO INTRECCIO DI ANALOGIE COL MONDO CHE RAPPRESENTA, DEFINENDO SIGNIFICATI MOLTEPLICI. MOLTI SIGNIFICATI SFUGGONO AL CONTROLLO ATTENTIVO: ogni volta che vediamo un’immagine solo una parte dei suoi “rimandi” e’ oggetto della nostra attenzione, ma tutti contribuiscono alla formazione complessiva del significato. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

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