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I COMUNI E LA SFIDA DELLA COOPERAZIONE INTERCOMUNALE tra RIFORME ISTITUZIONALI E

I COMUNI E LA SFIDA DELLA COOPERAZIONE INTERCOMUNALE tra RIFORME ISTITUZIONALI E . RIORDINO TERRITORIALE. Il numero dei comuni italiani e dei Piccoli Comuni, per regione, 2013 . I COMUNI ITALIANI PER CLASSE DEMOGRAFICA,2013. La gestione associata. La gestione associata.

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I COMUNI E LA SFIDA DELLA COOPERAZIONE INTERCOMUNALE tra RIFORME ISTITUZIONALI E

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Presentation Transcript


  1. I COMUNI E LA SFIDA DELLA COOPERAZIONE INTERCOMUNALE tra RIFORME ISTITUZIONALI E RIORDINO TERRITORIALE

  2. Il numero dei comuni italiani e dei Piccoli Comuni, per regione, 2013

  3. I COMUNI ITALIANI PER CLASSE DEMOGRAFICA,2013

  4. La gestione associata

  5. La gestione associata

  6. La gestione associata Il legislatore ha affrontato il tema dell’associazionismo:

  7. GA: Sviluppo Ambiti di applicazione della normativa relativa ai Piccoli Comuni

  8. GA: Sviluppo A: livelli di rappresentanza istituzionale Provvedimenti adottati • Legge 42/10 – riduzione dei costi della politica che partendo dal 2011 riduce il numero dei consiglieri comunali. Nei comuni fino a 3000 abitanti il sindaco, in alternativa alla giunta può delegare 2 consiglieri • Art.16 della lg 148/2011 (c.17 – c.21) prevede una ulteriore riduzione degli organi istituzionali; dal primo rinnovo i consigli comunali avranno una nuova composizione

  9. GA: Sviluppo A: livelli di rappresentanza istituzionale Provvedimenti adottati (composizione dei consigli comunali) • Nei comuni fino ai 15.000 abitanti le sedute del Consiglio Comunale, di Giunta e delle commissioni si tengono preferibilmente in orario NON lavorativo . • Le giornate di assenza al lavoro dei consiglieri comunali sono sostituite “dal tempo strettamente necessario per la partecipazione alla seduta del consiglio comunale e per il raggiungimento del luogo”

  10. Evoluzione normativa GAODL 78/10 (legge 122/10) come modificato dal dl 95/2012 • Obbligo di gestione associata in Unione o Convenzione delle funzioni fondamentali. • IComuni non possono svolgere singolarmente le funzioni fondamentali svolte in forma associata. • La medesima funzione non può essere svolta da più di una forma associativa.

  11. Funzioni fondamentali (dl 95/2012) a) organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b)  organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c)  catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; d)  la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e)  attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; f)  l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; [169] g)  progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h)  edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i)  polizia municipale e polizia amministrativa locale; l)  tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale; l-bis)  i servizi in materia statistica. (art. 1, comma 305, L. 24 dicembre 2012, n. 228)

  12. Scadenze GAO

  13. Definizione Ambiti Ottimali • La Regione, individua, previa concertazione con i Comuni interessati nell'ambito del C.A.L., la dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica per lo svolgimento in forma obbligatoriamente associata da parte dei Comuni delle funzioni fondamentali, secondo i princìpi di efficacia, efficienza ed economicità. • Il limite demografico minimo delle Unioni è fissato in 10.000 abitanti (dl 95/2012) • Regione Lombardia: 5.000 ab./ 3000 ab. in caso di Comuni appartenenti o appartenuti a Comunità Montane, o pari al quadruplo del numero degli abitanti del comune demograficamente più piccolo tra quelli associati (LR 22/11) sia in caso di Convenzioni che di Unioni

  14. Strumenti per la Gestione Associata

  15. Le Convenzioni Hanno durata almeno triennale. Ove alla scadenza del predetto periodo non sia comprovato, da parte dei comuni aderenti, il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo modalità stabilite con decreto del Ministro dell‘Interno, i Comuni interessati sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali esclusivamente mediante Unione di Comuni.

  16. Le Unioni (art. 32 TUEL)

  17. Le Unioni

  18. Le Unioni

  19. Le Fusioni(art. 133 Costituzione; art. 15-16 TUEL; art. 31, co.23, l. 183/2011; art. 20 legge .135/2012) Rispostaall’obbligo di esercizioassociatodellefunzionifondamentali Patto di stabilità non applicato per treanni Esclusionedall’obbligo di esercizioassociatodellefunzionifondamentali per fusioni con abitantipari o sup al quadruplo del più piccolo (L.R. 19/13 art. 2) Incentivazioni per attenuarel’impattodellariduzionedeitrasferimenti

  20. Le Fusioni in Lombardia 2012  2 fusioni 2013  19 processi di fusione con 9 referendum positivi (circa 58 comuni coinvolti)

  21. I 9 nuovi Comuni al voto in Lombardia Provincia di Bergamo: Sant’Omobono Terme e Valsecca diventerà Sant’Omobono Terme (“sì” 84%, “no” 16%); Brembilla e Gerosa diventerà Val Brembilla (“sì” 77%, “no” 23%).  Provincia di Como: Bellagio e Civenna si trasformerà in Bellagio (“sì” 81%, “no” 19%); Drezzo, Gironico e Parè diventerà Colverde (“sì” 78%, “no” 22%); Lenno, Ossuccio, Tremezzo e Mezzegra si fonderanno in Tremezzina (“sì” 63%, “no” 37%). 

  22. I 9 nuovi Comuni in Lombardia Provincia di Pavia: Cornale e Bastida de’ Dossi diventerà Cornale e Bastida (“sì” 87%, “no” 13%).  Provincia di Mantova: Virgilio e Borgoforte daranno vita a Borgovirgilio (“sì” 68%, “no” 32%).  Provincia di Lecco: Verderio Inferiore e Verderio Superiore sarà semplicemente Verderio (“sì” 80%, “no” 20”).  Provincia di Varese: Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore e Veddasca diventerà Maccagno con Pino e Veddasca (“sì” 54%, “no” 46%).

  23. Comunità Montane in Lombardia • Accordo ANCI-UNCEM e presenza dei comuni montani in tutti gli organi di ANCI Lombardia • Presenza della Consulta dei Presidenti delle comunità montane nel Dipartimento piccoli Comuni Novità L.R. 19/13 art. 3:

  24. PATTO DI STABILITA’ • I Comuni superiori a 1000 abitanti dal 01-01- 2013 sono sottoposti al vincolo del patto di stabilità (DL 138/11) • Patto regionale 2013: • 78 comuni in manovra espansiva; • 56% dell’obiettivo dei piccoli Comuni • Legge stabilità 2014 patto regionale: plafond per i Comuni circa 160 milioni; 80 milioni per piccoli Comuni

  25. La legge stabilità n. 147/13

  26. Le premialità in Lombardia L’Indice Sintetico di Virtuosità (ISV) • L’ISV è elaborato sui dati dei certificati di conto consuntivo dell’ultimo triennio disponibile • Utilizzato per distribuire il 12,5% del plafond verticale • Utilizzabile anche dalla regione anche per la partecipazione a bandi • Premia i Comuni in Unione con un premio di 20 punti (una classe di virtuosità) • Dal 2014 premia le fusioni per tre anni (15 punti i primi due anni e 20 il terzo) • Criticità: in Lombardia nessun finanziamento alle Fusioni

  27. Iniziativa 6000 Campanili

  28. Criticità del programma 6000 campanili • Il programma 6000 campanili diventi una azione strutturale (stabilizzata e periodica) per i Piccoli Comuni. • Assurdità dei criteri messi in atto con “clic day”, l’ordine di arrivo delle pratiche “a sportello” tramite PEC • E’ necessario stabilire un tetto finanziario dei progetti più a misura dei Piccoli Comuni per consentire più interventi. • Solo 115 Comuni su 4200 richiedenti+ 60 con integrazione

  29. Prospettive: Riordino territoriale Regione Lombardia • Richieste di ANCI Lombardia: • Legge regionale di riordino territoriale: *sintesitra la normativa vigente regionale (legge 11/04 piccoli comuni, legge 19/08 Unioni e Comunità Montane, regolamento 2/09 ) in coordinamento con quella statale. *definizione degli ambiti territoriali ottimali per la GAO e le ridefinite funzioni provinciali

  30. Altre richieste di ANCI a Regione Lombardia • Ripristino risorse destinate alle Unioni di Comuni (l.r. 22/11) anche per le Unioni di nuova formazione . • Definizione di un sistema di premialità e incentivazioni anche per le GAO particolarmente strutturate e integrate (uffici unici…) • Incentivi ai Comuni non in obbligo coinvolti nel processo associativo • Deroghe sui livelli demografici richieste dai Comuni e per “Comuni isola”.

  31. Attività in corso • Tavolo istituzionale GAO tra Prefetture, Regione e ANCI • Relazione con organizzazioni sindacali funzione pubblica con protocollo d’intesa in essere sul monitoraggio e facilitazione delle GAO • Formazione

  32. Prospettive: DDL Del Rio • Il DDL Del Rio in discussione al Senato dopo la prima approvazione alla Camera contiene articoli rilevanti e importanti per i Piccoli Comuni: • Ridefinizione della governance delle Unioni (rappresentanza di tutti i Comuni membri) • Rispristino delle rappresentanze dei consigli comunali: • fino a 3.000 sindaco + 10 consiglieri con max2 assessori • tra 3.000 e 10mila sindaco + 12 consiglieri con max 4 assessori • Nella discussione al Senato possibile Terzo mandato per i Sindaci dei Comuni < 3.000 abitanti

  33. Prospettive DDL Del Rio: Unioni • Gratuità delle cariche presso l’Unione • Possibilità di svolgere in funzione associata quanto richiesto dal piano anticorruzione e trasparenza,l’organo di revisione (con un unico revisore fino a 10 mila abitanti e da un collegio oltre i 10 mila) e le funzioni di competenza dell’organismo di valutazione e di controllo • Nuovi incentivi per Unioni

  34. Prospettive DDL Del Rio • Fusioni: vengono definite alcune flessibilità e vantaggi sia in termini di obbligo di gestione associata sia per eventuali margini di indebitamento sia infine per la continuità amministrativa garantita per tutti gli atti, le norme e i regolamenti, fino ai nuovi organi eletti • Nuovi incentivi per le Fusioni

  35. PROSPETTIVE • Autonomia fiscale • Autonomia ordinamentale • Autonomia progettuale • Governo dell’area vasta (governance provinciale) • Eliminazione patto di stabilità

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