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Il nostro concerto di Natale

Il nostro concerto di Natale . … Per ricordare il 150° anniversario dell’unità d’Italia . C.C.R. Diario di bordo. L’Italia nella musica. Poesie sull’Italia. Il diario di bordo. Cari Amici,

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Il nostro concerto di Natale

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Presentation Transcript


  1. Il nostro concerto di Natale … Per ricordare il 150° anniversario dell’unità d’Italia C.C.R Diario di bordo L’Italia nella musica Poesie sull’Italia

  2. Il diario di bordo Cari Amici, in questa sezione del sito vogliamo raccontarvi le sensazioni, le emozioni, le scoperte fatte e le conoscenze apprese durante quest’anno scolastico. Fra tutte, la bellissima esperienza vissuta con il “Concerto di Natale”, realizzato insieme alle altre classi della nostra scuola che insieme a noi partecipano al progetto musicale.

  3. Concerto di Natale Il concerto si è svolto Venerdì 17 Dicembre 2010 nell’ Auditorium della scuola elementare di Lallio. Il concerto è iniziato alle 20.45 … Erano presenti il D.S. L. Marinelli, l’ ex D.S. B. Ippolito, i professori, il sindaco M. Mastromattei, l’assessore alla cultura M. Cividini e i genitori degli alunni. Le classi di clarinetto, tromba e chitarra hanno eseguito un brano da soli. Successivamente sono stati eseguiti dei brani musicali dalle classi seconde e terze. Gli ultimi due brani sono stati suonati con gli “All Stars” e sono “Gonna Fly Now” e “Lupin III ”. All’ interno del concerto sono stati esposti dei lavori svolti dalle varie classi del plesso tra cui alcune poesie di Natale. È stata davvero una serata fantastica, ricca di musica e sorprese. Il prossimo appuntamento è fissato per il 17 Marzo, in occasione della celebrazione della festa nazionale istituita per commemorare i 150 anni dell’Unità d’Italia.

  4. Riunione C.C.R Giovedì 3 marzo alle ore 18.30 nella Sala Consiglieri del comune di Lallio si è svolta la seconda riunione del C.C.R. L’ ordine del giorno è stato: Sistemazione del campo della scuola secondaria di 1° grado; Elezione degli assessori alla cultura, allo sport, all’ambiente e al territorio; Ricorrenza al 150° anniversario dell’unità d’Italia. Prima di iniziare il sindaco Mastromattei ha proposto di fare un minuto di silenzio per la tragica scomparsa di Yara Gambirasio e di fare una fiaccolata in suo onore. In seguito sono stati eletti gli assessori Emanuele Giuseppe D’Alonzo (sport), Chiara Marchesi (cultura), Benedetta Fratus (ambiente), Fabio Beretta (territorio). Riguardo al primo punto dell’ordine del giorno si è deciso di sistemare prima il terreno, più avanti si andranno a fare preventivi per l’inizio dei lavori. Infine, per i 150° anniversario dell’unità d’Italia, il sindaco ha ritenuto sufficiente la semplice partecipazione alla serata celebrata il 17 marzo presso l’auditorium del plesso scolastico.

  5. L’unità d’ Italia Quest’anno ricorre il terzo giubileo della celebrazione dell’Unità d’Italia. Anche noi abbiamo voluto ricordare questo importante evento svolgendo un lavoro di Cittadinanza e Costituzione analizzando la storia del Risorgimento, insieme ad alcuni simboli legati alla nostra Patria, tra cui la sua bandiera che, come si può vedere, è stata ripresa nel logo del 150° anniversario. Quest’ultimo, qui in basso, è pensato per essere un simbolo che ricordi il coraggio, il sogno, la gioia che accompagnò all'Unità d'Italia. Esso rappresenta tre bandiere tricolore che sventolano a raffigurare i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011.

  6. Al principio dell’Italia di oggi • Nel 1032 nasce con Umberto Biancamano la signoria della Savoia; • Torino diventa capitale con Emanuele Filiberto che prende le redini della storia italiana mantenendo il dominio sul ducato e sul regno di Sardegna fino all’unità d’Italia; • Prime società segrete: Carboneria; • Giuseppe Mazzini fonda la Giovane Italia e diffonde idee liberali per realizzare un’Italia libera, indipendente e repubblicana;

  7. Primi moti rivoluzionari: 1820 a Napoli; 1821 in Piemonte; 1831 a Modena e a Bologna; • Nel 1848 Re Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria ma non ottiene nulla; • 1859: restituita la Lombardia dagli Austriaci; • 1860: spedizione dei Mille; • 1861: lo Stato Sardo prende il nome di Regno d’Italia; • 1865: Firenze capitale; • 1866: l’Italia ottiene il Veneto; • 1871: Roma diventa capitale d’ Italia; • 1946: l’Italia diventa Repubblica;

  8. 1794, due studenti di Bologna, Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni, tentano una sollevazione contro il potere assolutista che governava la città da quasi 200 anni. • I due prendono come distintivo la coccarda della rivoluzione parigina, ma sostituiscono l'azzurro col verde. • Un Tricolore come traguardo di un popolo che mirava ad avere Giustizia, Uguaglianza, Fratellanza, senza i quali non ci può essere Dignità, Democrazia, Prosperità. La bandiera italiana

  9. Tra legge nda e verità • Secondo un'antica leggenda, nel vessillo dell'Italia ci sarebbe il verde per ricordare i nostri prati, il bianco per le nostre nevi perenni, ed il rosso in omaggio ai soldati che sono morti in tante travagliate guerre. • E’ più verosimile che la scelta dei tre colori sia dettata dalle seguenti motivazioni: • Verde: colore della speranza di un'Italia libera e unita • Bianco: colore di Bologna, simboleggia la fede cattolica, professata dalla stragrande maggioranza degli italiani • Rosso: colore di Bologna, ricorda il sangue sparso per l’ unità • d’Italia.

  10. Poesie sull’Italia Ecco l’Italia Se incontri una donna forte, bella, con in braccio il suobambino e un pane nella mano..Quella è l'Italia. Se vedi un contadino arare ilcampo, mietere il grano.. quello è l'Italia. Se vedi una donna piangeresulla tomba d'un Caduto.. Quella è l'Italia. Se senti una voce che dice: “Coraggio! Nel lavoro e nella concordia godremo la libertà e la pace.” è l'Italia che parla. (Cristina) Tricolore Stille di pioggia su declivi bruciati arsi dal fuoco di cento battaglie spazzati dal vento di mille lamenti scendono grondano scivolano adagio adagio A mescolarsi scambiarsi e confondersi con gocce di sangue ancora stillante dalle crepe di martoriati pendici e straziati altopiani. Linfa vermiglia di giovani cuori nati già eroi imporpora l’erba di verde rigoglio dall’altra parte del prato oltre la bianca rena di collina. Di lontano, da quassù quel lembo di terra appare ai nostri occhi velati da un pianto di dolorosa e fiera memoria quale immacolato tricolore. (Alessandro Cancian )

  11. L’Italia nella musica La musica ha da sempre rappresentato l’ Italia dal Rinascimento ai nostri giorni. Oltre all’inno di Mameli, vogliamo ricordare alcune canzoni moderne che parlano del Bel Paese tra cui: “Viva l’Italia” e “Viaggi e miraggi” di Francesco De Gregori, “Buonanotte all’Italia” di Ligabue, “Volare” di Domenico Modugno, “Don Raffaè” di Fabrizio De Andrè e “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano.

  12. penso che un sogno così non ritorni mai più “… Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare …” (Ligabue) “… chi vende amuletichi scrive poesia, chi tira le retichi vuole l'aumento …” (Rino Gaetano) “… E andiamo a Genovacoi suoi svincoli micidialio a Venezia che sogna e si bagnasui suoi canali …” (De Gregori) A che bell'ò cafè pure in carcere 'o sanno fa (De Andrè) “Viva l'Italia, l'Italia liberata, l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. L'Italia derubata e colpita al cuore, viva l'Italia, l'Italia che non muore..”. (De Gregori)

  13. Goffredo Mameli Nato a Genova il 5 settembre 1827, Goffredo Mameli era studente e poeta. Aderisce al mazzinianesimo nel 1847 e partecipa attivamente alle manifestazioni genovesi per le riforme e compone “Il Canto degli Italiani”. Nel marzo del 1848 partecipa alle cinque giornate di Milano. Collabora con Garibaldi e raggiunge Roma dove, venne proclamata la Repubblica. Nella difesa della città assediata dai Francesi, il 3 giugno è ferito alla gamba sinistra. Morirà d'infezione a soli ventidue anni. Le sue spoglie riposano nel Mausoleo Ossario del Gianicolo.

  14. L’ inno di Mameli Nella nostra analisi dei simboli non poteva mancare l’inno d’Italia che prende il suo nome dal suo compositore, Mameli. L’immediatezza dei versi e l'impeto della melodia lo resero subito il canto più amato dell'unificazione. Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò al Canto degli Italiani il compito di simboleggiare la nostra Patria. L'ufficializzazione dell’ inno della Repubblica Italiana, avvenne il 12 ottobre 1946. Ecco la prima parte che si canta nelle manifestazioni di ogni tipo: Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò

  15. Con la partecipazione di: Cristina De PetraGiada Carminati Francesca Fornoni Luca Artifoni Coordinatrice di lavoro: Prof.ssa Anna Maria Di Lillo Parte tecnica: Davide Marinaro Francesco Zibetti Giovanni Merola Leonardo Mezza La mitica 2°g a.s. 2010/2011

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