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OTTO BUONE RAGIONI PER NON “CAPITOZZARE” UN ALBERO. NO! ALLA POTATURA SELVAGGIA. DEFICIT DI SOSTANZE NUTRITIVE.
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OTTO BUONE RAGIONI PER NON “CAPITOZZARE” UN ALBERO NO! ALLA POTATURA SELVAGGIA
DEFICIT DI SOSTANZE NUTRITIVE Interventi di potatura eseguiti correttamente molto raramente rimuovono più di 1/4 - 1/3 della chioma, al fine di non interferire con la facoltà dell’apparato fogliare di produrre sostanze nutritive. La capitozzatura, invece, elimina una porzione di chioma tale da sconvolgere l’assetto generale di un albero ben sviluppato, interrompendo temporaneamente la facoltà di produrre sostanze nutritive e determinando una “crisi energetica” a svantaggio di funzioni vitali quali la difesa dalle aggressioni.
SHOCK La chioma di un albero è paragonabile ad un ombrello parasole capace di schermare le parti dell’albero dall’azione diretta dei raggi solari. Con l’eliminazione improvvisa di questo schermo, il tessuto della corteccia residuo è fortemente esposto alle scottature solari. Si possono verificare anche effetti dannosi sugli alberi e gli arbusti vicini. Se questi ultimi si sono sviluppati all’ombra della pianta capitozzata, possono ridursi in pessime condizioni o morire.
INSETTI E MALATTIE I grossi mozziconi presenti in un albero capitozzato formano il callo di cicatrizzazione con difficoltà ed in tempi lunghi. La posizione apicale di queste ferite e le loro notevoli dimensioni ostacolano il buon funzionamento del sistema naturale di difesa dell’albero, che si basa su reazioni chimiche. I mozziconi residui sono facilmente attaccabili da insetti e parassiti, come pure dalle spore di funghi agenti di carie del legno. Inoltre se un processo cariogeno fosse già in atto nel ramo, tale processo risulterà accelerato dall’ulteriore ferita.
INDEBOLIMENTO DEI RAMI Nel migliore dei casi, il legno di un nuovo ramo epicormico emesso su una parte capitozzata presenta un’attaccatura molto più debole di quella naturale. Se nella parte tagliata si origina un processo di decadimento del legno interno, la situazione tende a peggiorare in seguito allo sviluppo ed all’appesantimento dei ricacci che vi sono inseriti.
RICRESCITA ACCELERATA Frequentemente lo scopo di una capitozzatura è il controllo della crescita in verticale di una pianta. Spesso però si ottiene l’effetto opposto: infatti i ricacci successivi (rami epicormici) sono nettamente più numerosi di quelli che si svilupperebbero in una situazione normale e crescono con grande rapidità, tanto da riportare in breve tempo l’albero alla grandezza precedente, con l’aggravante di una chioma più disordinata e meno sana.
MORTE DEL SOGGETTO Alcuni alberi adulti sopportano la capitozzatura meno degli altri. I faggi, ad esempio, non reagiscono prontamente ad un intervento drastico e la riduzione del fogliame conduce all’essiccamento dei soggetti cimati.
RISULTATO ESTETICO SGRADEVOLE Un albero capitozzato diventa come “sfigurato”. Perfino in caso di buona reazione e di crescita non potrà mai recuperare bellezza e conformazione naturale della specie di appartenenza. Pertanto il paesaggio e la comunità sono privati di un aspetto estetico di valore.
COSTI Per un giardiniere, capitozzare con una motosega un albero è molto più facile che non eseguire una potatura a regola d’arte. Una capitozzatura può apparire economica a breve termine, tuttavia i costi a lungo termine tendono a moltiplicarsi. Il vero costo di una capitozzatura include: il deprezzamento dell’area e dell’albero, il costo di sostituzione in caso di morte, i danni ad arbusti o altri alberi nelle vicinanze per le mutate condizioni, il rischio di instabilità, l’aumento dei costi di manutenzione.