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MAXIEMERGENZE

L'organizzazione dei soccorsi sanitari in caso di catastrofi e di maxiemergenze nella Provincia di Macerata Dr. G. Ariani Dr. E. Zamponi. MAXIEMERGENZE. Procedure da attuare nelle MAXIEMERGENZE da parte del personale della Co–118 Macerata Soccorso e

Leo
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MAXIEMERGENZE

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Presentation Transcript


  1. L'organizzazione dei soccorsi sanitari in caso di catastrofi e di maxiemergenze nella Provincia di Macerata Dr. G. Ariani Dr. E. Zamponi MAXIEMERGENZE

  2. Procedure da attuare nelle MAXIEMERGENZE da parte del personale della Co–118 Macerata Soccorso e delle PoTES della Provincia

  3. I QUATTRO LIVELLI DI ALLARME DELLA C.O.-118 Lo stato di allertamento della c.o.-118 si distingue nei seguenti livelli: LIVELLO 0: è presente quando ci sono condizioni ordinarie, non si è a conoscenza di possibili situazioni a rischio che possono creare uno stato di maxiemergenza. LIVELLO 1: è presente quando si verificano possibili situazioni a rischio, grandi affluenze di pubblico per manifestazioni sportive, concerti gare, ecc. Si può prevedere di aggiungere al dispositivo di soccorso ordinario un modico aumento delle risorse disponibili sulla base delle possibili emergenze. LIVELLO 2: è presente ogni qual volta aumentano le situazioni a rischio, piogge torrenziali, frane allagamenti, ecc. Si allertano e si mettono in preallarme un certo numero di risorse aggiuntive, che devono essere pronte ad intervenire in tempi brevi. LIVELLO 3: scatta l’allarme per il verificarsi improvvisamente della maxiemergenza. Si mettono in moto e si attivano le procedure per il richiamo, l’invio ed il coordinamento di tutte le risorse aggiuntive, che vengono inviate sul luogo dell’evento, e per l’allertamento di tutte le strutture ospedaliere del territorio.

  4. Definizione di CATASTROFE: • E’ un evento, improvviso e per lo più inatteso, che determina gravissimi danni per la collettività che lo subisce. • Determina un’inadeguatezza, anche se temporanea, tra i bisogni delle vittime e i soccorsi. • Può interessare una vasta estensione territoriale e strutture di soccorso e di assistenza (ospedali). • Coinvolge un grandissimo numero di persone e determina un numero elevato di vittime > 50 • Può avere una estensione temporale > 24 ore.

  5. CLASSIFICAZIONE DI CATASTROFE:in base ai fattori scatenanti (rischio evolutivo) NATURALI FENOMENI GEOLOGICI terremoti, maremoti eruzioni vulcaniche bradisismo caduta meteoriti o asteroidi EVENTI METEREOLOGICI piogge estese, nebbia siccità, trombe d’aria, tifoni, uragani neve, ghiaccio, grandineFENOMENI IDREOLOGICI alluvioni, esondazioni, frane valanghe, slavine, collasso ghiacciai VARIE epidemie animali TECNOLOGICIINCIDENTI INDUSTRIALI incendio, esplosione, rilascio sostanze tossiche o inquinanti rilascio radioattività INCIDENTI NEI TRASPORTI aerei, ferroviari, stradali, navigazione COLLASSO SISTEMI TECNOLOGICI black-out elettrico, black-out informatico, interruzione rifornimento idrico, interruzione condotte gas o oleodotti, collasso dighe o bacini, INCENDI boschivi, urbani, industriali, VARIE crollo immobili abitazioni o ospedali CONFLITTUALI O atti terroristici, sommosse, conflitti armati internazionali SOCIOLOGICI: uso armi chimiche –biologiche –nucleari, epidemie, carestie, migrazioni forzate incidenti durante spettacoli, feste, manifestazioni sportive.

  6. CLASSIFICAZIONE DI CATASTROFE:in base al numero delle vittime LIMITATA < 100 vittime MEDIA tra 100 e 1000 vittime MAGGIORE > 1000 vittime inoltre SEMPLICE durata dei soccorsi < 6 ore COMPLESSA durata dei soccorsi > 6 ore.

  7. CLASSIFICAZIONE DI CATASTROFE:in base alla configurazione geografica: • INFERIORE AD 1 CHILOMETRO • TRA 1 E 100 CHILOMETRI • OLTRE I 100 CHILOMETRI Determinerà sia il tipo che le relative conseguenze fisiche alle persone, nonché il numero delle vittime e la rapidità dei soccorsi.

  8. ENTITA' TOTALE DELLE PERSONE COINVOLTE, VIVE O MORTE NUMERO DEI PAZIENTI CHE RICHIEDONO UN TRATTAMENTO OSPEDALIERO PICCOLA MEDIA GRANDE TRA 25 E 99 TRA 100 E 999 PIU' DI 1000 TRA 10 E 49 TRA 50 E 249 PIU' DI 250 CLASSIFICAZIONE DEI DISASTRI (secondo Prozeski 1979)

  9. ? DEFINIZIONE DI CATASTROFE E DI INCIDENTE MAGGIORE Si definisce un evento come “CATASTROFE” quando N x S > CR Si definisce un evento come “INCIDENTE MAGGIORE” quando N x S < CR N = numero vittime S = severità evento CR = capacità di risposta

  10. Definizione di INCIDENTE MAGGIORE: • Le strutture di soccorso territoriali rimangono integre. • C’è un ridotto coinvolgimento feriti >10 <50. • Limitata estensione territoriale. • Limitata estensione temporale < 24 ore

  11. > 50 CATASTROFE MAXIEMERGENZA 10  50 INCIDENTE MAGGIORE INCIDENTE INDIVIDUALE 1  10 Numero feriti:

  12. Altre definizioni: SINISTRO: evento dovuto alle forze della natura, scatenato dall’uomo; CATACLISMA: evento dovuto alle forze della natura, senza intervento dall’uomo; CALAMITA’: evento inteso come disgrazia pubblica con numerose vittime; DISASTRO: evento, una volta, imputato all’influenza sfavorevole di un astro;

  13. In caso di catastrofi deve essere cambiata la filosofia del soccorso. La salvezza di molte vite richiede prioritariamente una lotta contro il tempo. Occorre quindi sfruttare nel modo migliore le risorse disponibili (persone e mezzi). E’ fondamentale riconoscere (TRIAGE) e successivamente soccorrere, prima i feriti più gravi, ma non quelli gravissimi, dal momento che è impossibile assistere, trasportare e curare tutte le vittime in tempi brevi.

  14. L’obiettivo principale è salvare più vite possibile. La situazione straordinaria impone un comportamento d’intervento diverso, che può apparire quasi disumano.

  15. Infatti, talvolta si impongono scelte dolorose ma necessarie. Abbandonare pazienti gravissimi (CODICI BLU), sicuramente destinati a morire in brevissimo tempo ed utilizzare, mezzi e persone, verso coloro che, soccorsi prontamente, hanno maggiore probabilità di sopravvivenza (CODICI ROSSI)

  16. L'ORGANIZZAZIONE DEI SOCCORSI: STRATEGIA: EElaborazione di piani di soccorso (piani comunali, provinciali, regionali), cche in caso di catastrofi definiscono il ruolo e lle modalità d’intervento delle varie componenti interessate (VVFF, Protezione Civile, 118, FFOO, ecc)

  17. L'ORGANIZZAZIONE DEI SOCCORSI LOGISTICA: DDisponibilità di materiali, mezzi, risorse, nnecessari al soccorso non solo sanitario, e di personale, prontamente disponibile, ssufficientemente preparato ed addestrato, ccapace di collaborare in equipes multidisciplinari.

  18. L'ORGANIZZAZIONE DEI SOCCORSI TTATTICA: AApplicazione dei piani di soccorso cche prevedono come utilizzare (OTTIMIZZARE) lle varie strutture disponibili della catena dei soccorsi (INTEGRAZIONE).

  19. ? C.O. 118 “Macerata Soccorso” PIANO DI INTERVENTO PER LE MAXIEMERGENZE Si definisce come piano per le maxiemergenze l’insieme delle procedure da attuare per diffondere immediatamente l’allarme alle strutture deputate al soccorso sanitario e per coordinare e gestire le risposte idonee a poter affrontare le esigenze sanitarie e a poter dare un’assistenza qualificata alle vittime dell’evento catastrofico

  20. ? C.O. 118 “Macerata Soccorso” PIANO DI INTERVENTO PER LE MAXIEMERGENZE • Deve avere le seguenti caratteristiche: • Semplice • Flessibile • Di facile attuazione • Operativo h 24

  21. ? C.O. 118 “Macerata Soccorso” COMPITI : • Conoscere le possibili situazioni a rischio presenti nel suo territorio; • Predisporre un piano per far intervenire il proprio personale • sia in CO-118 che sul luogo dell’evento; • Garantire le comunicazioni con il “luogo dell’evento”; • Tenere pronte le procedure per ottenere un immediato intervento delle componenti • che affiancano e collaborano col SSN (Protezione Civile, Associazioni di volontariato); • 5. Conoscere le potenzialità territoriali delle Associazioni di volontariato e • della Protezione Civile provinciale; • 6. Conoscere le potenzialità di ricovero delle strutture sanitarie provinciali • e delle province confinanti (PEIMAF, Unità specialistiche presenti negli Ospedali).

  22. ? C.O. 118 “Macerata Soccorso” GRAVITA’ DELL’EVENTO : • A secondo della gravità dell’evento e del tipo • si dovrà tenere in considerazione se è: • Ad effetto limitato: • Le strutture sanitarie sono integre, • Gli interventi di soccorso sono limitati nel tempo < 12 ore, • Il gap tra esigenze e risorse non è “incolmabile”.

  23. ? C.O. 118 “Macerata Soccorso” GRAVITA’ DELL’EVENTO : • Ad effetto estensivo: • Le strutture sanitarie possono essere distrutte • o parzialmente danneggiate, • Le vie di comunicazione possono essere interrotte • e presentare gravi danni, • La rete telefonica, idrica ed energetica può essere danneggiata, • Gli interventi di soccorso si prolungano nel tempo > 12 ore, • Il gap tra esigenze e risorse è fin dall’inizio “incolmabile”.

  24. ? C.O. 118 “Macerata Soccorso” TIPO DI RISPOSTA : • MAXIEMERGENZA • Ad effetto limitato:  (INCIDENTE MAGGIORE) • quasi sicuramente basterà una risposta immediata, • utilizzando risorse locali e alcune risorse aggiuntive • extra-provinciale • Ad effetto estensivo (CATASTROFE) • si avrà anche una risposta differita, • perché dovranno intervenire apporti esterni alla provincia • (altre CO-118; UMSS extra-provinciali, Protezione Civile • regionale e nazionale, CRI nazionale, Esercito ecc)

  25. Catastrofe o Incidente maggiore

  26. Zona evento Richiesta di soccorso per MAXIEMERGENZA CENTRALE OPERATIVA 118 “Macerata Soccorso” FASE DI ALLARME:

  27. Richiesta SOS Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso” • FASI DELL’INTERVENTO: • Verifica e conferma evento • Richiamo personale di CO • Allertamento strutture • Suddivisione compiti tra il personale • Reperimento ed invio mezzi soccorso • Coordinamento dei soccorsi • Collegamento con il DSS e strutture sanitarie

  28. Richiesta SOS Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso” elisoccorso FFOO 112-113 VVFF 115 UMSS = PoTES ATTIVA SQUADRE CHE PER PRIME DEVONO ARRIVARE NELLA ZONA EVENTO: • Al fine di ottenere: • Conferma dell’evento, • Ricognizione della zona, • Accessibilità alla zona evento • Valutazione del rischio (evolutivo) • Raccolta informazioni

  29. 1°. FASE DI ALLARME: Altre Centrali Operative 118 Zona evento ALLERTA Richiesta SOS Direzione Sanitaria OSPEDALE ALLERTA C.O. 118 “Macerata Soccorso” ALLERTA PREFETTURA e PROTEZIONE CIVILE ALLERTA Unità di Crisi Centrale Operativa Responsabile CO Pronto Disponibili CO - Medici - Infermieri - Autisti

  30. Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Zona evento SI ADOTTA UN MECCANISMO A CASCATA PER L’ALLERTAMENTO E IL RICHIAMO IN SERVIZIO DEL PERSONALE DI C.O. Il Personale PD prima di venire in CO deve “PREALLERTARE” per telefono chiamando il primo nominativo della “lista in suo possesso”, con l’esclusione di coloro che la CO avrà comunicato essere già in servizio, qualora il primo non rispondesse si passa al successivo fino a colui che risponderà. La comunicazione dovrà essere: ”Attenzione sono ……….. mi reco in CO perché è scattato l’allarme Maxiemergenza, chiama il successivo della lista e ordina di venire in servizio dopo aver chiamato a sua volta il collega successivo”.

  31. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” • -   PER GESTIRE GLI INTERVENTI DI SOCCORSO DA EFFETTUARE IN UNA MAXIEMERGENZA • SI UTILIZZERA’ LA SALA “D” DELLA CO, • che dovrà avere: • 10 linee telefoniche in entrata e uscita • centralina radio con frequenze della CRI, ANPAS, Protezione Civile, ASL, • 1 telefono satellitare, • 1 work station con relativo softwere per Maxiemergene idoneo 

  32. IL PERSONALE DA ALLERTARE ED UTILIZZARE ALLO SCOPO SARA’ : • 4 MEDICI EQUIPAGGIO ALS DSS MEDICO APPOGGIO CO RESP.PMA Unità di Crisi Centrale Operativa PCO-A PMA Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso”

  33. IL PERSONALE DA ALLERTARE ED UTILIZZARE ALLO SCOPO SARA’ : • 5 INFERMIERI PROFESSIONALI EQUIPAGGIO ALS CS Unità di Crisi Centrale Operativa PCO-A PMA Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso”

  34. IL PERSONALE DA ALLERTARE ED UTILIZZARE ALLO SCOPO SARA’ : • 4 AUTISTI Unità di Crisi Centrale Operativa PCO-A PMA Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso”

  35. Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso” Unità di Crisi Centrale Operativa • IL PERSONALE DA ALLERTARE ED UTILIZZARE ALLO SCOPO PRESSO LA CENTRALE OPERATIVA SARA’ : • 1 MEDICO DI CO • 2 Inf Prof. esperti di CO • 1 radiotelefonista

  36. Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso” • PERSONALE DA FAR INTERVENIRE SUL LUOGO DELL’EVENTO: • ¨PRIMA UMSS IN PARTENZA DALLA CO: • equipaggio: 1 medico, DSS (?) • 1 infermiere,  COORDINATORE TRIAGE E SOCCORSO SANITARIO • 1 autista  COORDINATORE TRASPORTI ED EVACUAZIONE • MATERIALI DA INVIARE CON LA I° AMBULANZA: • ¨Casacche colorate, • ¨       cartellini Triage, per la zona recupero e PMA • ¨       casse con materiale per il triage di 50 pazienti • ¨¨       n° 5 apparecchi radio a frequenza riservata, • ¨       1 telefono satellitare • ¨       5 rotoli di strisce plasticate per segnalazione,

  37. Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso” • ¨PERSONALE DA FAR INTERVENIRE SUL LUOGO DELL’EVENTO • SECONDA UMSS IN PARTENZA DALLA CO, • SQUADRA ALS • equipaggio: 1 medico, • 2 infermieri, • 2 autisti • questa squadra ALS ha il compito di mettersi a disposizione del DSS per: • affiancare le squadre di recupero e di triage della piccola noria • trattare i feriti che richiedono manovre sanitarie complesse per la disincarcerazione • aiutare il personale del PMA nella stabilizzazione delle vittime.

  38. Zona evento C.O. 118 “Macerata Soccorso” ¨PERSONALE DA FAR INTERVENIRE SUL LUOGO DELL’EVENTO TERZA UMSS IN PARTENZA DALL’OSPEDALE DI MACERATA, TASK-FORCE Equipaggio può essere costituito da: 1 chirurgo, 1 anestesista, 1 ferrista, 1 IP anestesia, 1 psicologo, 1 ostetrica 1 autista

  39. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” COMPITI DEL PERSONALE DELLA SALA DI MAXI-EMERGENZE DELLA CENTRALE OPERATIVA 118: 1                     medico di appoggio alla CO;  tiene comunicazioni con DSS, (DELTA) 2                     Infermieri primo  ricerca e programma i ricoveri negli ospedali limitrofi e tiene i contatti con gli ospedali di destinazione secondo  ricerca ambulanze e personale volontario,  prepara la cartografia evento 1                     operatore radio,  comunica con ambulanze della grande noria 1                     volontario protezione civile,  tiene i contatti con il responsabile della Protezione Civile per tutte le necessità non sanitarie

  40. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO: 1°) CERCA DI VALUTARE LE PROPORZIONI DELL’INCIDENTE MAGGIORE O DELLA CATASTROFE: tabella di conversione: -   Incendio moltiplicare X 2 il n° vittime stimate dai primi soccorritori -   Attentato moltiplicare X 3 il n° vittime stimate dai primi soccorritori -   Trasporti moltiplicare X 3 o 4 il n°vittime stimate dai primi soccorritori

  41. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO: • 1°) CERCA DI VALUTARE LE PROPORZIONI • DELL’INCIDENTE MAGGIORE O DELLA CATASTROFE: • Tenere conto che : • I Codici rossi sono il 5 – 7 % delle vittime • I Codici gialli sono il 12 – 15 % delle vittime • I Codici verdi sono il 33 – 35 % delle vittime • I Codici bianchi sono il 50 – 57 % delle vittime • I Codici blu sono il ? % delle vittime

  42. Vittime PMA Protezione Civile Provinciale Protezione Civile Regionale N° Ambulanze Medicalizzate N° Ambulanze Associazioni Equipe anestesio- logica -chirurgica C.R.I. Nazionale Ospedali della Provincia Ospedali della regione eliambulanza CME >10 <20 NO NO NO =/>3 5 –10 NO NO SI NO SI NO >20 - <50 1 SI SI >5 10-25 ? NO Si SI SI NO >50 - < 100 1 SI SI >10 25-50 Si SI Si SI SI NO > 100 <1000 4 SI SI >20 >50 Si SI SI SI SI SI >1000 >4 SI SI >20 >50 Si SI Si SI SI SI Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO: Fac-simile con dati non reali

  43. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO: 2°) VALUTA LE RISORSE NECESSARIE (MEZZI DI SOCCORSO E PERSONALE) SIA PER INTERVENIRE SUL LUOGO DELL’EVENTO CHE PER TRASPORTARE LE VITTIME NELLE STRUTTURE SANITARIE IDONEE:

  44. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO: • 3°) PREDISPONE CARTOGRAFIA DETTAGLIATA PER PIANIFICARE GLI INTERVENTI: • Dalla quale poter identificare: • la zona dell’evento, • la zona di sicurezza, • le vie di afflusso e deflusso mezzi di soccorso, • il PMA, • l’area sosta mezzi, • la superficie elisoccorso

  45. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO: 4°) REPERISCE I MEZZI DI SOCCORSO : facendo intervenire prioritariamente le UMSS e le Associazioni di volontariato più vicine al luogo dell’evento e quelle che hanno in dotazione più mezzi disponibili. Ogni Associazione dovrà comunicare alla CO il numero e il tipo di ambulanze che è in grado di fornire ed i tempi stimati di intervento

  46. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO:

  47. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO:

  48. Zona evento Unità di Crisi Centrale Operativa C.O. 118 “Macerata Soccorso” Compiti della CO: • 5°) TROVA I POSTI LETTO NECESSARI: • In base a: • stima iniziale e successive valutazioni • zona dell’evento • gravità (codici) • PEIMAF di ogni Ospedale.

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