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Il Colosso di Rodi Il Colosso di Rodi era un'enorme statua del dio Helios, situata nel porto di Rodi in Grecia nel III secolo a.C. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico.
______ _______ __ _____ Nel 305 a.C. il generale Demetrio invase Rodi con un'armata di 40.000 uomini. Dopo che una tempesta gli distrusse le navi, fu costretto a costruire una torre d'assedio ancora più grande: i Rodiesi allagarono il terreno prospiciente le mura, impedendo alla torre d' assedio di muoversi e rendendola inoffensiva. L'assedio terminò nel 304 a.C quando il generale Politemo arrivò con una flotta in difesa della città e Demetrio abbandonò l’esercito.
Per celebrare la loro vittoria, i rodiesi decisero di costruire una gigantesca statua in onore di Helios, il loro dio protettore. La costruzione fu affidata a Caletus che aveva già costruito statue di ragguardevoli dimensioni. Il suo maestro Lisippo aveva costruito una statua di Zeus nella antica agorà di Taranto ritenuta per la sua altezza pari a 40 cubiti (18 metri).
Caratteristiche La statua era alta circa 32 metri. La struttura era costruita da colonne di pietra con delle putrelle di ferro inserite al suo interno, a cui venivano agganciate le piastre di bronzo del rivestimento esterno. La costruzione terminò nel 282 a.C. La statua restò in piedi per 56 anni, fino a che Rodi fu colpita da un terremoto che fece crollare la statua nel mare. Politemo si offrì di ricostruirla, ma i Rodiesi rifiutarono temendo l'ira del dio Helios. La statua rimase sul fondo per 800 anni. Tuttavia, nel 654, quando Rodi fu conquistata dagli Arabi, questi ultimi portarono via la statua tagliandola in un numero imprecisato di blocchi, di cui si persero ben presto le tracce.
Altre interpretazioni Secondo alcune ricostruzioni tradizionali, il Colosso di Rodi doveva raffigurare il dio Helios con le gambe divaricate ed i piedi poggiati alle estremità del porto di Mandraki ed essere alto al punto da permettere il transito delle navi all'interno del porto; infatti si dice che fungesse anche da faro. Questa immagine tradizionale rispecchia una teoria ormai superata, dato che per garantire il passaggio delle navi le dimensioni della statua (32 metri di altezza) sarebbero state chiaramente insufficienti.
Lavoro svolto da: Camilla Migliora, Sara Oberti e Federico Giuseppe Solarolo