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Platone

presentazione di filosofia

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Presentation Transcript


  1. PLATONE nasce ad Atene nel 427 a.C. muore ad Atene nel 347 a.C., all’età di 80 anni

  2. «La scuola di Atene» Platone affresco di Raffaello Sanzio (Musei Vaticani, Stanza della Segnatura)

  3. PLATONE NASCE DA UNA FAMIGLIA ARISTOCRATICA VANTA LA DISCENDENZA DAL RE CODRO (ultimo sovrano di Atene)

  4. VIAGGIA MOLTO SI RECA PIU’ VOLTE IN SICILIA, A Siracusa

  5. CONTESTO POLITICO-SOCIALE DI ATENE DOPO IL GOVERNO DEI 30 TIRANNI SUBENTRA LA DEMOCRAZIA Platone rimane profondamente deluso dalla democrazia, per la presenza di politici incapaci di governare SECONDO PLATONE LA DEMOCRAZIA E’ CARATTERIZZATA DA UNA PROFONDA CRISI DI VALORI E DA GROSSE INGIUSTIZIE (es.: condanna a morte di Socrate) Al suo interno, sul piano filosofico, dominano una sorta di scetticismo e l’assenza di verità (Sofisti)

  6. Platone effettua la «Seconda navigazione», tappa importante nella storia della filosofia. METAFISICA (Problema ontologico) Platone UOMO Sofisti e Socrate NATURA Presocratici

  7. La «Seconda navigazione» è quella che porta alla scoperta del soprasensibile «MONDO DELLE IDEE» (problema ontologico=ricerca dell’Essere)

  8. La «Seconda navigazione» è un’espressione usata dallo stesso Platone e consiste nella «Scoperta del soprasensibile»

  9. DISTINZIONE TRA 1° E 2° NAVIGAZIONE Essa è riportata da Platone stesso nel «Fedone» (una delle sue opere), usando un linguaggio marinaresco 2° NAVIGAZIONE è quella che si effettua quando, CADUTO IL VENTO, SI PONE MANO AI REMI, si naviga con le proprie forze (RAGIONE) 1° NAVIGAZIONE è quella che si effettua CON LA FORZA DEL VENTO (elemento naturale) NATURALISTI METAFISICI SCOPERTA DELL’ARCHE’, SCOPERTA DEL CAUSA PRIMA DELLA REALTA’ SOPRASENSIBILE

  10. Per Platone la navigazione più consona all’uomo è LA SECONDA La seconda navigazione porta l’uomo alla scoperta del soprasensibile, elevandolo ad una dimensione superiore.

  11. Platone fonda l’«ACCADEMIA» in Atene (edificata in un parco dedicato all’eroe greco Accademo) scuola platonica fondata nel 387 a.C., fu attiva per 900 anni (fu chiusa da Giustiniano) CENTRO DI RICERCA SCIENTIFICO-FILOSOFICA CENTRO EDUCATIVO (Università) CENTRO CULTURALE (biblioteca, conferenze…) CENTRO RELIGIOSO E LUOGO DI CULTO (Muse) CENTRO DI FORMAZIONE ETICO-POLITICA

  12. DIDATTICA E PEDAGOGIA SECONDO PLATONE (curricolo di studio di uno studente) LA FORMAZIONE inizia a 7 anni (con gli studi intensivi della MUSICA e della GINNASTICA). A tutte le età si studia MATEMATICA. A 18 anni il giovane pratica il SERVIZIO MILITARE. A 30 anni i «migliori» possono studiare FILOSOFIA (metodo dialettico). A 35-50 anni l’individuo, ormai adulto, può partecipare alla VITA POLITICA. A 50 anni è in grado di GOVERNARE LA CITTA’ (restando lontano da legami affettivi con i familiari).

  13. OPERE età giovanile 85 DIALOGHI maturità vecchiaia 13 LETTERE LO STILE LETTERARIO E’ IL DIALOGO (forma di scrittura aperta e dinamica). PROTAGONISTA DI OLTRE 30 DIALOGHI E’ SOCRATE A DIFFERENZA DEL SUO MAESTRO, SOCRATE, PLATONE SCRIVE PERCHE’ VUOLE LASCIARE AI DISCEPOLI IL SUO PENSIERO

  14. DIALOGHI GIOVANILI sono i dialoghi cosiddetti socratici  APOLOGIA DI SOCRATE  CRITONE  LACHETE  ISIDE  IPPIA MAGGIORE  IPPIA MINORE  CRATILO  GORGIA  PROTAGORA  1° LIBRO DELLA REPUBBLICA

  15. DIALOGHI DELLA MATURITA’  REPUBBLICA (ALTRI LIBRI) (problema gnoseologico e ontologico, politica, stato ideale, ecc.)  MENONE (problema gnoseologico: che cos’è la conoscenza, anamnesi e reminiscenza)  FEDONE (immortalità dell’anima)  SIMPOSIO (amore)  FEDRO (amore, concezione dell’anima umana, paragonata ad una biga alata trainata da due cavalli)

  16. DIALOGHI DELLA VECCHIAIA rimette in discussione le sue teorie  TIMEO (cosmologia, demiurgo)  LE LEGGI (Stato)  FILEBO (tema del bene tanto caro a Socrate)  PARMENIDE (analisi del monismo parmenideo)  SOFISTA (tema dell’essere e del non-essere)  TEETETO (scienza come studio dell’essere)

  17. DIALOGHI ORALI PROBABILMENTE ESISTE UN ALTRO PLATONE (STUDIATO DA GIOVANNI REALE) ESISTONO DIALOGHI NON SCRITTI PROBABILMENTE PER LA DIFFICOLTA’ DEGLI ARGOMENTI (DI CARATTERE METAFISICO)

  18. IL DIALOGO NEGLI SCRITTI PLATONICI (si rifà al modello socratico) PER PLATONE IL DIALOGO E’ LA FORMA LETTERARIA PIU’ ADEGUATA E CONSISTE NELLA RICERCA CONTINUA, INTERPERSONALE E RAZIONALE DELLA VERITA’.

  19. CARATTERISTICHE DEL DIALOGO  LA FINALITA’ E’ LA RICERCA DELLA VERITA’.  E’ CARATTERIZZATO DA UN PROCEDIMENTO GRADUALE (TAPPA DOPO TAPPA).  CI SONO PIU’ PERSONAGGI (OGNUNO CON UNA PROPRIA OPINIONE), MA IN NUMERO LIMITATO.  HA UNA STRUTTURA LOGICA ED È COSTITUITO DA DISCORSI BREVI.

  20. RUOLO DEL MITO PER PLATONE IL MITO ASSUME UN RUOLO DIDATTICO: permette di insegnare concetti metafisici particolarmente complessi e di difficile comprensione. Es.: MITO DELLA BIGA ALATA (anima).

  21. IL PENSIERO DI PLATONE SI RICOLLEGA ALLE TEORIE DI SOCRATE A SOCRATE PLATONE ATTRIBUISCE IL MERITO DI AVER SCOPERTO IL CONCETTO IMMUTABILE CONCETTO ETERNO UNIVERSALE

  22. MA PLATONE VA OLTRE LE TEORIE DI SOCRATE SCOPRE IL «MONDO DELLE IDEE» Con la scoperta del «Mondo delle idee» elabora un nuovo e più complesso sistema filosofico.

  23. «MONDO DELLE IDEE» APPARTIENE AL MONDO INTELLEGIBILE INCORPOREA IMMATERIALE PERFETTA TRASCENDENTE ETERNA IMMUTABILE E’ UNA REALTA’ ASSOLUTA INCORRUTTUBILE METAFISICA SOPRASENSIBILE ASSOLUTA ILLIMITATA INVISIBILE

  24. IL MONDO DELLE IDEE E’ CONOSCIBILE ATTRAVERSO LA SCIENZA LA SCIENZA POSSIEDE I CARATTERI DELL’UNIVERSALITA’ LA SCIENZA E’ COSTITUITA DAI CONCETTI (EPISTEME) NON E’ IL PRODOTTO DELLA CONOSCENZA SENSIBILE, DELLA FANTASIA O DELL’IMMAGINAZIONE (DOXA)

  25. OGGETTO DELLA SCIENZA SONO LE IDEE

  26. DUALISMO ONTOLOGICO MONDO SENSIBILE MONDO INTELLEGIBILE Idee Elementi della natura  VISIBILE  MUTEVOLE  IMPERFETTO  PERITURO  RELATIVO  LIMITATO  FENOMENICO  CORPOREO  MATERIALE  TERRENO  SOGGETTIVO  SI CONOSCE CON I SENSI  INVISIBILE  IMMUTABILE  PERFETTO  ETERNO  ASSOLUTO  ILLIMITATO  META-FENOMENICO  INCORPOREO  IMMATERIALE  TRASCENDENTE  OGGETTIVO  SI CONOSCE CON L’INTELLETTO

  27. IDEE sono le essenze delle cose, paradigma e modello di ciascuna cosa

  28. LE IDEE SONO LA VERA REALTA’ (SOSTANZA AUTONOMA)

  29. LE COSE (materiali) SONO UNA IMITAZIONE DELLE IDEE MIMESI

  30. NATURA DELLE IDEE SUPERAMENTO DELLA VISIONE PARMENIDEA SECONDO LA QUALE L’ESSERE E’ UNICO, IMMUTABILE, ETERNO. ESISTONO TANTE IDEE (MOLTEPLICITA’) OGNI IDEA E’ UGUALE A SE STESSA (PRINCIPIO DI IDENTITA’) E OGNUNA PARTECIPA DELLE ALTRE IDEE (MOVIMENTO) LE IDEE HANNO RELAZIONI TRA LORO

  31. GERARCHIA DELLE IDEE BENE IDEE DEI VALORI etici – estetici – politici IDEE GEOMETRICO-MATEMATICHE IDEE DELLE COSE NATURALI E ARTIFICIALI

  32. DOVE SI TROVANO LE IDEE? NELL’IPERURANIO (al di là del cielo, al di là delle cose visibili)

  33. Nel «Fedone», sua famosa opera, Platone si occupa del problema dell’anima. ANIMA RIPRESA DELLA CONCEZIONE ORFICO-PITAGORICA (IMMORTALITA’ E REINCARNAZIONE) VIVE NEL MONDO DELLE IDEE E CONTEMPLA LE IDEE, HA UNA NATURA AFFINE ALLE IDEE. ANIMA = «PSYCHE’» (SOFFIO VITALE DEL CORPO)

  34. ANIMA (teoria della metempsicosi) VIVE NELL’ IPERURANIO, DOVE CONOSCE LE IDEE. POI SI INCARNA IN UN CORPO. NEL MOMENTO IN CUI SI INCARNA IN UN CORPO DIMENTICA LE IDEE

  35. PROBLEMA GNOSEOLOGICO (nel «Menone») LA CONOSCENZA COME ANAMNESI O REMINESCENZA LA CONOSCENZA CONSISTE NELLA FACOLTA’ DELL’ANIMA DI RICORDARE LE IDEE CONOSCIUTE NELL’IPERURANIO E CHE HA DIMENTICATO NEL MOMENTO IN CUI SI E’ INCARNATA IN UN CORPO

  36. L’ANIMA, INCARNATA IN UN CORPO, CONSERVA UN RICORDO VAGO DELLE IDEE; MAN MANO CHE OSSERVA IL MONDO, RICORDA CHIARAMENTE LE IDEE CHE HA CONOSCIUTO NELL’IPERURANIO.

  37. INNATISMO LE IDEE NON DERIVANO DALLA CONOSCENZA SENSIBILE MA SI TROVANO NELLA NOSTRA MENTE (vicinanza a Socrate) LA CONOSCENZA CONSISTE NEL RICORDARE LE IDEE CHE GIA’ CONOSCIAMO

  38. CONOSCERE=RICORDARE NELLA CELEBRE OPERA «MENONE» PLATONE CONDIVIDE LA TEORIA INNATISTICA DELLA MAIEUTICA SOCRATICA. MENONE (schiavo) ARRIVA, INFATTI, A DIMOSTRARE IL TEOREMA DI PITAGORA PUR ESSENDO DIGIUNO DI GEOMETRIA, IN QUANTO NELLA SUA ANIMA SONO GIA’ PRESENTI LE IDEE

  39. RAPPORTO TRA LE IDEE E IL MONDO C’E’ UNO STRETTO LEGAME TRA LE COSE E LE IDEE, ANCHE SE APPARTENGONO A DUE SFERE DIVERSE MONDO DELLE IDEE MONDO SENSIBILE

  40. NELLA MENTE UMANA CI SONO LE IDEE IDEA DI BRUTTO IDEA DI VIRTU’ IDEA DI… IDEA DI BELLO IDEA DI… IDEA DI GIUSTIZIA IDEA DI…

  41. LE IDEE SONO IL NOSTRO CRITERIO DI GIUDIZIO PERCHE’ IN NOI C’E’ L’IDEA DEL BELLO POSSIAMO GIUDICARE BELLA UNA DONNA IN BASE AL MIO IDEALE DI BELLEZZA FEMMINILE GIUDICO LEI BELLA

  42. LE IDEE SONO MODELLI IN BASE AI QUALI CLASSIFICHIAMO LE PERSONE, GLI ANIMALI, LE COSE, I FENOMENI …

  43. MITO DI ER E IMMORTALITA’ DELL’ANIMA ER E’ UN CONDOTTIERO CHE MUORE IN BATTAGLIA. RISUSCITATO DOPO 12 GIORNI, RACCONTA COM’E’ L’ALDILA’

  44. CLOTO(presente, fila il filo della vita) ATROPO (futuro, taglia) LACHESI (passato, distribuisce)

  45. L’UOMO E’ LIBERO DI SCEGLIERE BENE MALE L’UOMO PUO’ SCEGLIERE QUALE TIPO DI VITA CONDURRE

  46. IL DESTINO DELL’UOMO DIPENDE DALL’UOMO STESSO E NON DALLA DIVINITA’ LA PARCA LACHESI CHE BANDISCE LA SCELTA AFFERMA: «La virtù è libera a tutti; ognuno ne parteciperà più o meno a seconda che la stima o la spregia. Ognuno è responsabile del proprio destino, la divinità non ne è responsabile». (Repubblica, X)

  47. ETICA (nell’opera «Gorgia») SAGGIO aspira al BENE FILOSOFO UOMO COMUNE persegue i piaceri sensibili UOMO INDEGNO

  48. PROBLEMA DEL MALE SOCRATE PLATONE IL MALE E’ IGNORANZA DEL BENE L’UOMO SCEGLIE IL MALE INCONSAPEVOLMENTE E’ UNA LIBERA SCELTA DELL’UOMO L’UOMO PUO’ SCEGLIERE SE AGIRE BENE O MALE NON DIPENDE DALLA SUA VOLONTA’ L’UOMO MALVAGIO NON E’ COLPEVOLE IL MALE E’ PREFERIBILE SUBIRLO ANZICHE’ COMMETTERLO; UNA VITA NON VIRTUOSA E’ INFELICE DIPENDE DALLA SUA VOLONTA’ L’UOMO MALVAGIO E’ COLPEVOLE IL MALE E’ PREFERIBILE SUBIRLO ANZICHE’ COMMETTERLO; UNA VITA NON VIRTUOSA E’ INFELICE ED E’ PUNIBILE NELL’ALDILA’

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