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III Conferenza CSVnet Milano – 17 maggio 2014. FORME GIURIDICHE E MODELLI ORGANIZZATIVI DEI CSV: REALTÀ, TENDENZE E PROSPETTIVE DI RAZIONALIZZAZIONE E SVILUPPO (presentazione del progetto di ricerca) prof. Antonio Fici. CONTENUTI DELLA PRESENTAZIONE.
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III Conferenza CSVnet Milano – 17 maggio 2014 FORME GIURIDICHE E MODELLI ORGANIZZATIVI DEI CSV: REALTÀ, TENDENZE E PROSPETTIVE DI RAZIONALIZZAZIONE E SVILUPPO (presentazione del progetto di ricerca) prof. Antonio Fici
CONTENUTI DELLA PRESENTAZIONE • Principali elementi identificativi del progetto • Il quadro normativo relativo ai CSV ed alcuni suoi profili problematici • La prassi operativa dei CSV • Temi ed obiettivi del progetto di ricerca • Metodologia e risultati attesi Obiettivo: Non già presentare risultati parziali, bensì ricevere dai partecipanti (oggi o a breve termine) suggerimenti ed indicazioni in merito a specifici aspetti, profili, obiettivi, criticità normative e/o operative e temi di cui la ricerca possa tenere conto o approfondire, ecc.
1) PRINCIPALI ELEMENTI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTO • Titolo: «Forme giuridiche e modelli organizzativi dei CSV: realtà, tendenze e prospettive di armonizzazione, razionalizzazione e sviluppo» • Committente: CSVnet • Esecutore: EURICSE – European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises (Resp. Scient. Prof. Antonio Fici), con il supporto di (banche dati, documenti, rilevazioni annuali, ecc.) e in costante interlocuzione con CSVnet – Ufficio Monitoraggio • Data Inizio: metà aprile 2014 • Data Conclusione: metà novembre 2014 • Tappe intermedie: maggio 2014: presentazione del progetto; luglio 2014: rapporto intermedio
2) IL QUADRO NORMATIVO RELATIVO AI CSVED ALCUNI SUOI PROFILI PROBLEMATICI (1) • Art. 151, l. 266/91, istituisce i «fondi speciali» e i «centri di servizio» gestiti da, ed in favore di, ODV; il medesimo art. (c. 3) rinvia ad un d.m. di attuazione • Art. 33, d.m. 8/10/97, prevede «che i CSV siano»: • una ODV iscritta, oppure • un’entità giuridica costituita da ODV (iscritte o non iscritte) o con presenza maggioritaria di esse (ma che comunque si ispiri ai principi ex art. 33, l. 266/91: assenza di scopo di lucro, democraticità, elettività e gratuità delle cariche associative, gratuite delle prestazioni degli aderenti, potenziale porta aperta, trasparenza) • Il «funzionamento» dei CSV è disciplinato da apposito regolamento (34d.m. 8/10/97) • Gli artt. 41 e 52, d.m. 8/10/97, sembrano consentire attività diverse da parte dei CSV oltre la gestione dei fondi speciali
2) IL QUADRO NORMATIVO RELATIVO AI CSVED ALCUNI SUOI PROFILI PROBLEMATICI (2) • Principali interrogativi posti dalla disciplina vigente: • Il CSV è un tipo di ente o una qualifica normativa? Cosa cambia? • Quali tipologie di ente possono assumere la qualifica di CSV? • In particolare, può assumerla una singola ODV (di primo grado)? • Quale entità giuridica diversa è compatibile con i compiti e gli obiettivi istituzionali dei CSV? Quale con prospettive di sviluppo oltra le gestione dei fondi speciali? • Questa entità giuridica diversa può essere una ODV (di secondo grado) iscritta al registro delle ODV? Può essere una APS? Quali sono le conseguenze? • Questa entità giuridica può assumere (anche) la qualifica di impresa sociale ex d.lgs. 155/2006? • Per presenza maggioritaria si intende controllo? • Quale altre attività l’ente CSV può svolgere? Può questa avere natura d’impresa? Ed entro che limiti? Che destinazione devono avere i relativi introiti? In che modo la forma giuridica adottata influenza questa possibilità? La consente? La limita o condiziona? La rende rischiosa? E perché? • In che modo la normativa regionale, i vari atti dei Co.GE, ed altri accordi e prassi influiscono sulle suddette questioni? In particolare, cos’è il «regolamento» ex art.34 d.m. 8/10/97
3) LA PRASSI OPERATIVA DEI CSV (1) Dalle informazioni attualmente disponibili presso CSVnet (al 31/12/2012) • Ci sono CSV che sono singole ODV (4 casi) • Quasi la metà dei CSV è anche ODV iscritta (37) o APS iscritta (4) • Il 36% ha personalità giuridica • Il 22% ha partita IVA • I CSV hanno costituito coordinamenti regionali sulla base di linee-guida CSVnet (11) • I CSV hanno costituito una struttura di coordinamento nazionale (CSVnet)
3) LA PRASSI OPERATIVA DEI CSV (2) Dalle prime analisi condotte (sugli statuti) ai fini di questa ricerca (limitatamente a Emilia-Romagna, Lombardia e Puglia: 28 CSV; 34,6%): alcune osservazioni e commenti • La forma associativa è predominante • In alcune regioni (E.R.) effettivamente gli enti CSV sono iscritti al registro del volontariato, mentre in altre (P) al registro delle APS (ma non in L) • La tendenza è in alcune regioni (E.R.) all’acquisizione della personalità giuridica vista quale possibile fattore di sviluppo • Generalmente si riconosce la possibilità di svolgere altre attività, oltre la gestione dei fondi speciali; il riferimento alla marginalità dell’impresa è presente soprattutto nei CSV di E.R.; al contrario, alcuni CSV (L) manifestano maggiore tendenza alla imprenditorialità nonché all’azione anche in favore di (s’intende: non con fondi speciali) e all’integrazione con imprese sociali ed enti pubblici • In alcune regioni (E.R.) è chiara la distinzione tra gestione fondi speciali ed attività generale (anche a livello di governance: v. ruolo membri nominati dal Co.Ge); in altre meno (P e L) • La governanceè abbastanza tradizionale, rispettosa della disciplina, attenta al coinvolgimento di tutti i soci, alla tutela minoranze e ai principi, nonché ad evitare conflitti di interesse tra CSV e ODV beneficiarie; mancano meccanismi di tutela della «porta aperta» • Talvolta è poco chiaro il rapporto tra statuto sociale e regolamento del CSV (ciò che può essere fonte di sovrapposizioni o contraddizioni o semplicemente di duplicazioni)
4) TEMI ED OBIETTIVI DEL PROGETTO DI RICERCA • Comprensione e chiarificazione del dato normativo relativo alla forma giuridica e alla struttura organizzativa dei CSV, nonché alle attività ammissibili • Funzione conoscitiva: quali sono le forme giuridiche adottate dai (78) CSV? Come sono classificabili per tipo (tra codice civile e legislazione speciale) e categoria (civilistica e fiscale)? Quali strutture di base associativa e di controllo dell’ente? Quali modelli di governance interna? Quali attività e struttura finanziaria (market; non-market)? • Funzione valutativa: v’è coerenza tra la forma adottata e l’attività e gli obiettivi che i CSV sono chiamati a svolgere o possono svolgere? • Funzione propositiva: cosa deve cambiare a livello normativo o statutario in funzione degli obiettivi condivisi? • Tutto ciò anche per i coordinamenti regionali
5) METODOLOGIA E RISULTATI ATTESI • Analisi critica e comparata di normativa nazionale, regionale e provinciale, e di altri atti rilevanti (quali i «criteri» dei Co.GE) • Analisi critica e comparata di atti costitutivi, statuti e regolamenti di 78 CSV • Analisi delle forme di coordinamento regionale tra CSV (11) • Con l’obiettivo di: • conoscere la realtà (anche illustrandone le principali tendenze) • qualificarla e valutarla criticamente • proporre modifiche organizzative (ed anche normative, ove necessario) nel segno della armonizzazione, razionalizzazione e sviluppo; • il tutto alla luce di principi generali quali l’autonomia ed indipendenza del volontariato, di dati di contesto quali la dimensione regionale e del singolo CSV, e di elementi congiunturali quali la riduzione dei fondi speciali • Rapporto finale di ricerca (con schemi, tabelle, ecc., e raccomandazioni finali)