490 likes | 673 Views
Monitoreo de políticas territoriales y ambientales. Gian Paolo Torricelli. Facoltà di Lettere e Filosofia Dipartimento di Geografia e di Scienze Umane dell’Ambiente. Hierramientas por el gobierno del territorio (“Governance”). Governance:
E N D
Monitoreo de políticas territoriales y ambientales Gian Paolo Torricelli Facoltà di Lettere e Filosofia Dipartimento di Geografia e di Scienze Umane dell’Ambiente
Hierramientas por el gobierno del territorio (“Governance”) Governance: Insieme delle procedure che permettono ai diversi attori di prendere delle decisioni
Decisión informada para el gobierno de la ciudad Las hierramientas y las informaciones para el gobierno del territorio
Un instrumento para el monitoreo de un territorio complejo… • … es el Observatorio del desarollo territorial del Canton Ticino (OST-TI) … • un instrumento de evaluación del las politícas territoriales, desarollado en el contexto del nuevo Plan director cantonal (PD). • Principio basico: medida de la sostenibilidad de las políticas
Principio basico del desarollo sostenible • Imperativi : • Soddisfazione dei bisogni basici • Aumento della fiducia nei propri mezzi, a livello locale • Garanzia dell’equità • Garanzia della partecipazione e della responsabilità • Tecnologie appropriate • Imperativi : • Sostegno alla crescita economica • Competitività • Massimizzazione dei profitti • Espansione dei mercati • Esternalizzazione dei costi • Imperativi : • Rispettare i carichi ambientali • Aumentare la qualità di vita • Conservare e riciclare le risorse • Ridurre il volume dei rifiuti • Attuazione del principio: “chi inquina paga”
Gestione urbana sostenibile Le 7 “P” della GUS • Principi • Politica • Partenariati • Processi • Politiche • Piani • Programmi
Medir quiere decir también evaluar. • En este sentido la recolección de datos y la construcción de indicadores permiten dos cosas: • 1. monitoreo (monitoring): fotografia de la situación actual y evolución temporal gracias a la repetición de la medida • 2. control (controlling): verifica la realización de los objectivos (generalmente fijados en el ambito di un proyecto) a travez la construcción de indicadores con valores target (a dipendencia de los objectivos)
Osservatorio dello sviluppo territoriale • 3 ejes principales: • Monitoreo permanente del territorio cantonal; • Control y evaluación periodica de los objectivos de la planificacion cantonal; • Información continua del publico sobre los procesos del desarollo territorial del Canton. • Vease: www.ti.ch/pd/ossti
Patrimonio Rete urbana Mobilità Vivibilità Dipartimento del territorio Divisione sviluppo territoriale e mobilità Sezione dello sviluppo territoriale Piano direttore cantonale Revisione Piano direttore cantonale: strumento di coordinazione delle politiche ambientali e territoriali … 4 ámbitos temáticos
Dipartimento del territorio Divisione sviluppo territoriale e mobilità Sezione dello sviluppo territoriale Piano direttore cantonale Revisione Per conservare e valorizzare le ricchezze del territorio PATRIMONIO
Dipartimento del territorio Divisione sviluppo territoriale e mobilità Sezione dello sviluppo territoriale Piano direttore cantonale Revisione Per costruire una Città-Ticino competitiva e attrattiva RETE URBANA
Dipartimento del territorio Divisione sviluppo territoriale e mobilità Sezione dello sviluppo territoriale Piano direttore cantonale Revisione Per garantire una mobilità efficiente e sostenibile MOBILITÀ
Dipartimento del territorio Divisione sviluppo territoriale e mobilità Sezione dello sviluppo territoriale Piano direttore cantonale Revisione Per garantire la salute e la sicurezza della popolazione VIVIBILITÀ
Patrimonio Rete urbana Mobilità Vivibilità Dipartimento del territorio Divisione sviluppo territoriale e mobilità Sezione dello sviluppo territoriale Piano direttore cantonale Revisione 29 objectivos de desarollo territorial Votados por el parlamento cantonal (Junio 07) 7 objectivos 9 objectivos 6 objetcivos 7 objetivos
Indicatori • La metodologia si basa su 5 tipi di indicatori: • L (livello di soddisfazione / pressione); • K (capitale o stock); • (consumo del capitale); • G (criteri strutturali); • R (reazioni). • Per ogni obiettivo vengono definiti uno o più indicatori
Indicatori per il confronto Ticino-Svizzera
Indicatori Patrimonio (selezione) Territorio agricolo Consumi idrici
Indicatori Rete urbana (selezione) Attrattiva del mercato del lavoro Competitività del sistema
Rapporto tra saldo annuale della popolazione residente e saldo annuale nuove abitazioni
Tasso di nuove abitazioni per edificio 1998-2006 Tasso di nuove abitazioni in edifici ristrutturati o risultanti da demolizioni 1998-2006
Impronta ecologica degli edifici Ticino – Svizzera 2000 / 2006
Indicatori Mobilità (selezione) Riparto modale TIM Tasso di motorizzazione Incidenti della circolazione Impronta ecologica TIM
Offerta / domanda di servizi ferroviariTILO Evoluzione della domanda e dell’offerta TILO, tra il 2004 e il 2007
TILO Confronto dell’evoluzione della domanda e dell’offerta TILO, tra il 2004 e il 2007 Indice 100: 2004
TILO Confronto dell’evoluzione della domanda e dell’offerta TILO, tra il 2004 e il 2007 Indice 100: 2004
Indicatori Vivibilità (selezione) PM10 con conc. annue µg/mc Ozono / Ore anno conc. >120 µg/mc NO2 / conc. annue Riciclaggio rifiuti urbani
Indicatori Vivibilità (selezione) Accesso Internet Turismo / Pernottamenti per ab.
Un esempio di indicatore: l’impronta ecologica della mobilità individuale(Imprenta ecoloquica de la movilidad individual)
L’impronta ecologica • Postulato : ogni attività umana comporta dei consumi e quindi dei costi ambientali che si possono misurare in termini di superficie consumata (in ettari di superficie globale). • Per calcolare il consumo di alimenti si farà capo agli ettari coltivati per produrre cereali o agli ettari di pascolo per l’allevamento del bestiame: ad ogni tipo di consumo corrisponde un tipo di superficie consumata. • Per calcolare i consumi energetici si prenderanno in conto le tonnellate di anidride carbonica equivalenti e il calcolo viene effettuato considerando l'area di foresta necessaria per assorbirla.
Diversi tipi di terreno • terreno per l'energia: l'area di foresta necessaria per assorbire l'anidride carbonica prodotta dall'utilizzo di combustibili fossili; • terreno agricolo: superficie arabile utilizzata per la produzione di alimenti ed altri beni (iuta, tabacco, ecc.); • pascoli: superficie destinata all'allevamento; • foreste: superficie destinata alla produzione di legname; • superficie edificata: superficie dedicata agli insediamenti abitativi, agli impianti industriali, alle aree per servizi, alle vie di comunicazione; • mare: superficie marina dedicata alla crescita di risorse per la pesca.
Le diverse superfici vengono ridotte ad una misura comune attribuendo a ciascuna un peso proporzionale alla sua produttività media mondiale; • Si individua così l'"area equivalente" necessaria per produrre la quantità di biomassa usata da una data popolazione (mondiale, nazionale, regionale, locale), misurata in "ettari globali" (gha). • Per permettere il confronto internazionale, il risultato si esprime sempre come unità pro capite, ovvero per persona e va confrontato con la biocapacità (o capacità biologica) della nazione o della città in cui si effettuano i calcoli.
Sostenibilità e mobilità: l’impronta ecologica del trasporto • Per un’auto del 2003 consuma circa 1 l di benzina per 13 km, si può stimare che l’emissione di CO2 è di 2.36 kg/l ovvero 182 g di CO2 per km. • Le superfici di foresta per assorbire questa anidride carbonica, considerando un tasso di diminuzione di CO2 di 0.52 kg/mq/anno (ogni kg di CO2 è assorbito in un anno da 1.92 mq di foresta), si ricava un’impronta ecologica di 0.41 mq/km, che rappresenta l’impronta legata al rifornimento. • Per valutare l’impronta complessiva legata all’uso dell’automobile sarà da aggiungere l’impronta dovuta alla costruzione e alla manutenzione del veicolo e dell’impatto della superficie delle strade (compresi i parcheggi), ecc., e si arriva a circa 0.6 mq/km. Questo significa che percorrendo 20.000 km all'anno si ha un'impronta complessiva di circa 12.000 mq, ossia 1,2 ettari globali.
Impronta legata alla costruzione, alla manutenzione e allo smaltimento dei veicolistima: 0.25 gha / km percorsi
Valori di stima per la superficie stradale, in Svizzera e in Ticino nel 2000 e 2006
Valori di stima per la superficie dei parcheggi mq/abitante in Svizzera e in Ticino nel 2000 e 2006
Calcolo dell’impronta ecologica • Superficie di foresta necessaria per assorbire le emissioni di CO2: • 1,92 gha/kg • Costi esterni di costruzione/manutenzione / smaltimento dei veicoli: • 0,25 gha/km • Impronta ecologica delle infrastrutture stradali: • CH: 110 mq/ab • TI: 120 mq/ab Impronta Ecologica tot: [(∑kmij x ∑automobiliij x CEj) + IE strade] /POP i= regione (TI, CH) j= tipo di carburante (Benzina, Diesel)
Evoluzione • Tra il 2000 e il 2005 il numero di veicoli é aumentato, del 9% in Svizzera, del 6% in Ticino • Nello stesso periodo le emissioni al km sono scese del 3% per i veicoli benzina e del 10% per quelli diesel. … e l’impronta ecologica?
Confronto tra Svizzera e Ticino (scarto in %), per le componenti dell’impronta ecologica del TIM, nel 2000 e 2006
Altri indicatori per il monitoraggio della mobilità • Il tasso di motorizzazione (numero di automobili per 1000 abitanti nel 2002). • Il riparto modale dei pendolari occupati (parte dei pendolari occupati che si recano al lavoro con i trasporti individuali motorizzati – TIM nel 2000) • La disponibilità di parcheggi presso il luogo di lavoro (accesso ad un parcheggio riservato sul luogo di lavoro nel 2000 – solo per grandi regioni e grandi agglomerati urbani) • Gli incidenti della circolazione stradale (numero di incidenti con vittime per 1000 abitanti) • La congestione del traffico (ore/km di colonne sulle strade d’importanza nazionale) • L’inquinamento atmosferico dovuto al traffico stradale (carico di PM10 con la distinzione della fonte) • L’inquinamento fonico provocato dal traffico automobilistico (Percezione soggettiva del carico sonoro al domicilio secondo diverse fonti, nel 2002). • Il bisogno di superfici per i trasporti (Superfici del traffico (mq) per abitante e parte della superficie del traffico nella superficie d’insediamento) • Il bisogno di superfici per gli insediamenti (Superficie d’insediamento (mq) per abitante 1992/97) • Densità degli insediamenti (Densità urbana: abitanti per ettaro abitato nel 2000).