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Stress e coping

Stress e coping. La ricerca sullo stress mette in relazione i fattori biologici, psicologici e sociali, e questa conformità con la prospettiva biopsicosociale l’ha resa uno dei settori di studio prioritari della psicologia della salute.

aisha
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Presentation Transcript


  1. Stress e coping

  2. La ricerca sullo stress mette in relazione i fattori biologici, psicologici e sociali, e questa conformità con la prospettiva biopsicosociale l’ha resa uno dei settori di studio prioritari della psicologia della salute. • Lo stress è stato definito come un fenomeno dei nostri tempi e la recente consapevolezza che le principali cause di morte nella società moderna sembrano risiedere nelle crescenti richieste e pressioni provocate dai nuovi stili di vita, ha portato con sé l’esigenza di una riflessione sul peso di queste pressioni sulle condizioni di salute degli individui. • Il concetto di stress ha visto, nel tempo, un’evoluzione della sua definizione attraverso differenti modelli che ne hanno rispecchiato l’insita complessità (Cassidy, 1999). All’interno di questo processo evolutivo, lo stress è stato concettualizzato come uno stimolo ambientale che pone una richiesta all’individuo, come un tipo particolare di risposta dell’individuo a una determinata situazione, o ancora come una transazione fra l’individuo e il suo ambiente, dove le richieste poste alla persona incontrano la percezione della stessa di avere o meno la capacità di rispondere.

  3. Gli studi sullo stress hanno tenuto conto del ruolo cruciale giocato dalle richieste esterne e dai processi psicologici nei percorsi di salute e malattia, identificando nel contempo diverse tipologie di reazione fisiologica alle situazioni vissute come stressanti. • Gli studi sullo stress prendono avvio dalle ricerche di Selye (1956) sulla Sindrome Generale di Adattamento, dove l’attenzione era centrata sulla risposta biologica alla situazione stressante, e vengono successivamente integrati con l’introduzione dell’elemento psicologico, dando origine al campo della psiconeuroimmunologia e alle ricerche sulle relazioni tra sistema nervoso centrale e sistema immunitario. Le richieste esterne influenzano l’organismo attraverso i meccanismi fisiologici e questo processo è mediato dai processi psicologici ed emozionali: la funzione immunitaria può essere quindi significativamente compromessa dall’esposizione ad agenti percepiti come stressanti e condurre a situazioni patologiche causate da una maggiore suscettibilità ai virus, a malattie autoimmuni o a patologie oncologiche. • Mentre nel modello biologico erano considerati agenti stressanti quelli che influenzavano direttamente la fisiologia dell’organismo (p.e. caldo, freddo, sostanze tossiche), le ricerche successive allargarono l’orizzonte sino a definire come potenzialmente stressante qualunque evento di vita (Lazarus e Folkman, 1984), portando alla consapevolezza che nessuna situazione può essere considerata stressante indipendentemente dalla valutazione che ne fa la persona che la affronta.

  4. Molte energie sono state spese per costruire metodi e strumenti di valutazione degli eventi di vita stressanti e per indagare le reazioni agli stessi, incontrando in questo tentativo di sistematizzazione l’ostacolo della estrema variabilità interindividuale nell’attribuzione di significati e negli effetti dello stress. • Da qui prendono avvio due tradizioni di ricerca che tentano di rendere conto delle differenze individuali nel processo di stress, l’una centrata sui tratti di personalità, l’altra sugli stili cognitivi. La prima fa riferimento • alle teorie sul nevroticismo e la realtà emozionale (Eysenck, 1985), • sulla hardiness (Kobasa, 1979) • sulla personalità di tipo A (Friedman e Rosenman, 1974), • La seconda chiama in causa, fra gli altri, • il processo di valutazione cognitiva (Lazarus, 1993), • il locus of control (Rotter, 1966), • lo stile attribuzionale (Abramson et al., 1978), • lo stile di problem solving (Nezu, 1987), • l’impotenza appresa (Seligman, 1975).

  5. Sullo stile cognitivo si basano le strategie di coping, vale a dire quelle cognizioni e quei comportamenti atti a gestire richieste che, nella valutazione della persona, intaccano le risorse possedute. L’individuo percepisce o meno di poter fare qualcosa in una situazione e l’efficacia della strategia di coping messa in atto dipende dal contesto, dalla persona e dai costi percepiti dell’azione (Lazarus, 1993). • Ulteriore ambito di ricerca è quello relativo al ruolo del sostegno sociale, dove viene sottolineata la positiva importanza del supporto fornito dagli altri come “effetto tampone” (buffering effect) contro lo stress (Cobb, 1976; Cohen, 1988).

  6. Sviluppo organizzativo e di comunità Azione politica Mediatori istituzionali: Sostegni o handicap materiali e sociali … Situazione ambiente Crescita psicologica Nessun cambiamento psicologico stabile Eventi vita stressanti Reazioni transitorie allo stress Mediatori psi: Aspirazioni, valori, coping … Psicopatologia Caratteristiche psi della persona in situazione Training individuale sulle abilità Istruzione socializzazione Intervento sulla crisi Terapia Il modello integrato dello stress psicosociale di Dohrenwend, 1978

  7. Le critiche mosse a questi filoni di ricerca sono relative alla difficoltà di considerare i tratti di personalità e gli schemi di comportamento come stabili nel tempo e indipendenti dal variare delle situazioni. Ulteriori problemi sono dovuti alla soggettività e alla aleatorietà temporale della valutazione delle situazioni stressanti, oltre che all’eccessiva attenzione data alle caratteristiche che inducono stress a scapito dell’individuazione di risorse e dimensioni positive che potrebbero evitarne l’insorgenza. • Per superare questa impasse, i più recenti sviluppi degli studi sullo stress si sono orientati alla formulazione di un modello integrato che tenga conto del contributo di diverse variabili, ma il tentativo di evidenziare un chiaro nesso tra stress ed eziologia dei disturbi organici sembra impresa di non immediata riuscita. • Più interessante sembra essere la rilettura dei concetti di stress e coping operata da Lazarus (2002), dove la relazione individuo-ambiente, così come costruita dall’individuo stesso, viene considerata come fondamentale per la comprensione dello stress e dove viene delineata la prospettiva aperta dalla narrazione delle emozioni legate all’interazione sé-altri-ambiente.

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