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EFFICIENZA ENERGETICA. A.Clerici Coordinatore Task Forces “Efficienza Energetica” di Confindustria e ANIE Monza, 22 gennaio 2007. Contenuto. Introduzione Task Force “Efficienza Energetica” di Confinustria Consumi in Italia e nel settore industriale
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EFFICIENZA ENERGETICA A.Clerici Coordinatore Task Forces “Efficienza Energetica” diConfindustria e ANIE Monza, 22 gennaio 2007
Contenuto • Introduzione • Task Force “Efficienza Energetica” di Confinustria • Consumi in Italia e nel settore industriale • Alcune applicazioni interessanti per le industrie • Osservazioni conclusive
Introduzione L’Italia, con i suoi consumi di circa 0,32 kg PE per 1 $ di PIL e con emissioni di CO2 pari a 7,7 ton/persona per anno, può considerarsi un paese “virtuoso” energeticamente; vi sono tuttavia ancora notevoli spazi per un’efficienza energetica, la cui diffusione è fondamentalmente legata ad aspetti informativi e culturali. Per una “efficiente efficienza” è indispensabile arrivare ad una estesa applicazione del concetto “life cycle cost”.
Introduzione EFFICIENZA ENERGETICA = produrre gli stessi prodotti e servizi con meno energia e quindi: • minor impatto sull’ambiente • minori costi (per le aziende e per il sistema Italia)
Introduzione Fornirò principalmente “numeri” e “dati” che debbono essere alla base di qualunque decisione non ideologica per identificare i “bersagli grossi” sui quali agire. Lascerò alla dott.ssa Marcegaglia, che ha promosso la formazione della Task Force “Efficienza energetica di Confindustria”, di fornire considerazioni e messaggi strategici.
Introduzione • Dare priorità a quei settori che sia per dimensione, sia per potenziali risparmi, risultino i più interessanti; non trascurare però “ogni goccia di contributo”. • Considerare solo l’efficienza intesa come rapporto tra energia resa/energia utilizzata lungo la filiera o anche gli effetti sull’ambiente? • Tipologia di interventi tali da raggiungere gli obiettivi ottenibili senza imporre oneri addizionali alle imprese.
I Clusters di Analisi della Task Force di Confindustria • INDUSTRIALE • TERZIARIO • RESIDENZIALE • INFRASTRUTTURE/TRASPORTI
Le Tecnologie considerate dalla Task Force di Confindustria • Le tecnologie rilevanti ai fini dell’efficienza energetica individuate ad ora sono: • GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA • COGENERAZIONE/TRIGENERAZIONE • CLIMATIZZAZIONE • COIBENTAZIONE E/O ALTRI INTERVENTI EDILI • MOTORI ELETTRICI/INVERTERS • SISTEMI DI PROPULSIONE • RIFASAMENTO • ILLUMINAZIONE • ELETTRODOMESTICI • ICT/AUTOMAZIONE (BUILDING AUTOMATION) • MANUFACTURING
I Consumi Finali in Italia • Totale consumi finali in Italia~ 145 MTEP. • CE ritiene possibili con efficientizzazioni risparmiare il 20% di energie primarie. Ciò equivale per Italia a ~ 30 MTEP. • 30 MTEP corrispondono all’energia primaria richiesta in un anno da 35.000 MW di centrali a ciclo combinato funzionanti 5.500 ore/anno per fornirci oltre 190 TWh/anno di energia elettrica. Totale energia immessa in rete in Italia ~ 330 TWh
I Consumi Finali in Italia • I consumi finali di ~145 MTEP sono così suddivisi: • Trasporti ~ 32% • Industria ~ 28% Residenziale ~ 21% • Terziario ~ 11% • Altri ~ 8% • I consumi lordi per fonte sono così suddivisi: • Petrolio ~ 45% • Gas ~ 35% • Carbone ~ 9% • Elettricità primaria ~ 6% • Altri ~ 5% Trend al 2030: +20%=+30MTEP 85% di energia è importata: dipendenza è in crescita
Principali Emissioni in Mt di CO2 per settore in Italia Industrie energetiche~ 160 Trasporti ~ 125 Industrie manifatturiere e costruzioni~ 85 Altri settori~ 85 (commerciale, domestico, agricoltura)
Consumi di energia elettrica in Italia nel 2005 per settori Nel 2005 il settore industriale ha assorbito il 49% del consumo italiano di energia elettrica pari a circa 153.727GWh. Secondo un rapporto CESI l’80% dei consumi del settore è assorbito da motori elettrici. [Fonte Terna] Nota: La tabella fa riferimento ai consumi globali nazionali al netto delle perdite di trasmissione e distribuzione pari a 309.817 GWh
Consumi Elettrici Finali Italiani • I principali consumi elettrici sono così suddivisi: Motori ~ 45-50% • Illuminazione ~ 12-15% • Elettrodomestici ~ 12-15% Nota bene: stand by, carica batterie, etc. ~ 4%!
[Fonte Ministero Sviluppo Economico estratti dal Rapporto ENEA 2005 e rielaborati da Assoutility]
Alcune Applicazioni con Particolari Ritorni per il Settore Industriale • COGENERAZIONE / TRIGENERAZIONE • EDIFICI INDUSTRIALI / UFFICI • Coibentazione • Riscaldamento / Condizionamento • Illuminazione • MOTORI ED INVERTERS • RIFASAMENTO
Cogenerazione: esistono le tecnologie • Generazione Distribuita (GD) impianti di potenza inferiore a 10 MW • Microcogenerazione (MG) impianti con potenza elettrica fino a 1MW [Fonte CRF e Rapporto AEEG del.160, 20/07/06 con rielaborazioni Assoutility]
Cogenerazione Le possibili applicazioni riguardano i seguenti settori: • Concerie • Cartiere • Industrie galvaniche e trattamento metalli • Industrie tessili • Lavanderie tintorie • Industrie chimiche • Essiccazione legno, cereali • Fornaci e laterizi • Industrie alimentari • Impianti di depurazione e trattamento acque Importante che l’utilizzo del calore prodotto sia bilanciato sulle necessità di calore dello stabilimento durante tutto l’anno. [Fonte CRF e Rapporto AEEG del 20/07/06 con rielaborazioni Assoutility]
Cogenerazione Uno studio del CESI, considerando le aziende con fabbisogni di potenza elettrica inferiori a 1 MW, stima una penetrazione della cogenerazione entro il 2010 del 5-6% (2500-3200 aziende circa), corrispondente ad una potenza di circa 900-1150 MW complessivi. Un ulteriore potenziale di 2000-4000 MW riguarderebbe le taglie medio-grandi (sopra 1 MW). [Fonte CRF e Rapporto AEEG del 20/07/06 con rielaborazioni Assoutility]
Illuminazione • Consumi totali Italia ~ 36 TWh Settore industriale contribuisce per ~ 30% • Potenziali risparmi fino al 40-45% (15 TWh) ottenibili con sorgenti luminose, apparecchi di illuminazione ed alimentatori di ultima generazione abbinati ad appropriati sistemi di regolazione/controllo Anche Voi nei Vostri stabilimenti, piazzali ed uffici avete spazio per interessanti risparmi [Fonte CRF e Rapporto AEEG del 20/07/06 con rielaborazioni Assoutility]
Motori Elettrici ed Inverters Potenziale risparmio di 20 TWh / anno 7% di totali consumi elettrici italiani
Motori elettrici Il settore con i consumi maggiori dovuti all’utilizzo dei motori è il settore Chimico e Petrolchimico e il settore Metallurgico (siderurgia e metalli non ferrosi). [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility]
Motori elettrici in Italia • N° motori ~ 20 milioni (75% industria) • Potenza installata ~ 100 GW (75% industria) • Consumo motori ~ 145 TWh/anno (80% industria) N.B.: meno del 2% delle ordinazioni in Italia sono per motori ad alta efficienza (1/5 di media europea ed 1/40 di paesi scandinavi). N.B.: un motore nella sua vitacosta il 2-3% per l’investimento iniziale ed il 95% per la relativa bolletta elettrica! [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility]
Motori elettrici asincroni trifase in BT Se entro il 2010 si sostituissero tutti i motori installati fino a 90 kW con motori ad alta efficienza, si otterrebbe un risparmio energetico pari a 7,2 TWh/anno. Per il settore industriale si avrebbe una riduzione di ~ 6 TWh/anno. I motori con taglie fino a 22 kW hanno i maggiori potenziali di risparmio e sono quelli maggiormente utilizzati. [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility]
Motori elettrici asincroni trifase in BT Quadro di incentivazione vigente • La Finanziaria 2007 prevede per i motori: • Detrazione dall’imposta lorda del 20% degli importi a carico del contribuente per l’installazione e sostituzione di motori elettrici ad alta efficienza di potenza tra 5 e 90 kW (fino a 1.500 € per motore). • Fondo rotativo per la sostituzione tra l’altro di motori elettrici industriali con potenza superiore a 45 kW con motori ad alta efficienza. • Decr. 20 luglio 2004 sull’efficienza energetica prevedono una scheda tecnica (n. 9) per la valorizzazione del risparmio energetico al fine dell’ottenimento dei Titoli di efficienza energetica. [Fonte ANIE e CESI rielaborati da Assoutility]
Inverter • Quando un motore alimenta macchine fluidodinamiche (es.: pompe/ventilatori) si varia usualmente la portata con valvole e serrande. E’ come guidare l’auto con acceleratore al massimo e ridurre la velocità agendo sui freni. • Inverter inserito a monte del motore ne varia la velocità ed i consumi in funzione del carico. • In Italia utilizzati inverter per meno del 6% delle possibili applicazioni (paesi scandinavi per oltre l’70%). [Fonte ANIE rielaborati da Assoutility]
Inverter I risparmi ottenibili con l’applicazione dell’inverter sono pari a: • 35% P&F (pome e ventilatori) • 15% Compressori • 15% Altre Applicazioni Il potenziale risparmio in Italia con l’applicazione estesa di inverter è oltre 12 TWh (10 per il settore industriale) [Fonte ANIE rielaborati da Assoutility]
Inverter La Finanziaria 2007 prevede per i motori: • Detrazione dall’imposta lorda del 20% degli importi a carico del contribuente per l’installazione inverter su motori elettrici di potenza tra 7,5 e 90 kW (fino a 1.500€ per applicazione). • Decr. 20 luglio 2004 sull’efficienza energetica prevedono due schede tecniche (n.11 e 16) per la valorizzazione del risparmio energetico al fine dell’ottenimento dei Titoli di efficienza energetica. [Fonte ANIE rielaborati da Assoutility]
Rifasamento Oggi in Italia se si consuma energia reattiva Q per più del 50% dell’energia attiva P consumata si paga una penale al distributore per il disturbo provocato alla rete e le perdite generate. La penale corrisponde a: [Fonte ANIE e rielaborati da Assoutility]
Rifasamento • Parecchi di Voi pagano, ed a volte senza saperlo,salate penali in bolletta per il reattivo consumato. • Con l’installazione di condensatori di rifasamento si ha in moltissimo casi un ritorno a breve. • Istituzioni facciano mettere in chiaro su tutte le fatture emesse dai distributori il costo della penale. • Diffondere maggiore conoscenza sui dati tecnici relativi al rifasamento, i costi e i benefici economici che ne derivano e i relativi tempi di ritorno dell’investimento. [Fonte ANIE rielaborati da Assoutility]
Osservazioni Conclusive • Efficienza energetica: un’opportunità non solo per i fornitori di tecnologie ma specialmente per il sistema paesee le sue industrie. • Concentrarsi su settori che danno da subito i maggiori ritorni con le tecnologie esistenti e con il supporto di leggi/incentivi che non creino al sistema industriale ed al paese oneri aggiuntivi. Ma … vari interventi non devono attendere incentivi dati i loro ritorni a breve. • Informazione e comunicazione sono strumenti essenziali: • Ruolo fondamentale delle nostre unioni industriali • Dialogo continuo fornitori/utilizzatori/operatori/ESCO [Fonte Assoutility]
Osservazioni Conclusive • Azioni “innovative”da parte di traders/ESCO verso le industrie con interventi finanziari supportati da un sistema bancario “efficiente per l’efficienza energetica”. • Posizione “proattiva” e “non oppositiva” delle varie funzioni aziendali per rianalisi della globale efficienza energetica nei siti produttivi/uffici e per lo sviluppo di nuove tecnologie. • Fare sistema per soluzioni che danno un vantaggio comune (es. cogenerazione centralizzata per più siti vicini), mettere in comune le esperienze positive, premiare i campioni. [Fonte Assoutility]
Osservazioni Conclusive • Ordinateprodotti/sistemi per i Vostri impianti valutando non solo l’investimento iniziale, ma anche i costi di O&M e quelli della bolletta energetica che sarà sempre più salata! “Life Cycle Cost” (motori nella loro vita costano il 2-3% per l’investimento iniziale ed il 95% per la relativa bolletta elettrica!). • Stretta collaborazione tra responsabile degli acquisti, responsabile tecnico, responsabile di esercizio e manutenzione … ed un “efficiente” energy manager. • Per le Istituzioni definire certificazioni e controlli atti a tutelare il consumatore finale ed effettivi risparmi energetici. [Fonte Assoutility]