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Next Credits Hotel Tassel , Victor Horta, Bruxelles, 1893-1895- patrimonio dell’umanità - UNESCO - Tra l’ultimo ventennio dell’800 e la Prima Guerra Mondiale si diffusero in tutta Europa nuove correnti artistiche che, per le loro affinità, vengono fatte rientrare nel movimento detto Modernismo. Questa corrente espresse le aspirazioni della società borghese del tempo, caratterizzata da benessere e da fiducia nel progresso, ma al tempo stesso manifestò l’atmosfera decadente e inquieta dell’Europa di fine secolo. Il Modernismo prese il nome di ART NOUVEAU in Belgio e in Francia, MODERN STYLE o LIBERTY in Inghilterra, SECESSIONE in Austria e in Boemia, JUGENDSTIJL in Germania, STILE FLOREALE in Italia. Caratteri autonomi ebbe il Modernismo in Catalogna, regione nordorientale della Spagna. L’arte modernista può essere considerata lo stile della nuova società industriale, in cui l’uso di nuovi materiali si unisce all’uso di eleganti forme decorative. Il nuovo stile si poneva l’obiettivo di migliorare la qualità estetica degli oggetti industriali di uso comune; la produzione in serie, infatti, aveva consentito un’ampia diffusione di nuovi prodotti , ma aveva al tempo stesso, determinato un abbassamento della qualità formale. Hotel Tassel, facciata principale su Rue Paul-Emile Janson, 6
Si cercava ispirazione negli elementi della natura, che venivano poi tradotti in forme ornamentali e stilizzate. Domina la LINEA, curva e sinuosa, libera da schemi di simmetria e sviluppata su superfici bidimensionali. Il Modernismo ha espresso i suoi risultati più alti nelle arti applicate: mobili, carte da parati, abiti, gioielli, vetri, accessori in cui la componente ornamentale venne fatta coincidere con la struttura dell’oggetto, quasi scaturendo da essa. Il Modernismo, ispirandosi all’armoniosa asimmetria delle forme vegetali ed animali, fu caratterizzato dalla rappresentazione della realtà raffinatamente distorta nell’imitazione della natura. L’Hotel Tassel fu progettato e costruito per il professor Emile Tassel. Vista sulla scala interna
La nuova architettura: forme di fantasia nel rispetto delle nuove tecniche costruttive L’ambito in cui l’Art Nouveau ha prodotto gli aspetti più innovativi è l’architettura. Nei nuovi edifici, gli andamenti murari e la ricca decorazione sono pienamente coerenti con le strutture portanti. I nuovi materiali (ferro, ghisa, vetro e, più tardi, il cemento armato) potevano essere utilizzati in modo flessibile, dando origine a forme mosse e plastiche (il cemento) o lineari (il ferro). Spesso elementi strutturali, ad esempio in ferro, divenivano spunti per motivi decorativi. Questi si sviluppano sulle superfici murarie o arricchiscono modanature, balconi, cornici, con ritmi adatti ai volumi architettonici. I primi edifici innovativi furono eretti in Belgio, dove operarono Henri van de Velde (1863-1957) e Victor Horta (1861-1947). Quest’ultimo costruì celebri palazzi privati come casa Tassel e un edificio pubblico, la Maison du Peuple. Casa Tassel è considerata la prima opera in cui si riscontrano gli elementi dell’Art Nouveau: Horta tratta il tema tradizionale della casa a schiera introducendovi un elemento di novità: Il Bowindow. Elemento ricorrente nella tradizione ottocentesca quì viene trattato come dispositivo per catturare la luce: in maniera sinuosa nasce dalla parete attribuendo ad essa un carattere di membrana fitoforme. Bowindow sulla facciata
La linea diventa ornamento che unifica tutto lo spazio: decorazione del pavimento a mosaico, corrimano, balaustra, decorazioni parietali, vetrate, tutto curando appieno il dettaglio. Vetrata interna sulla scala centrale – dettaglio della lampada trattata come fiore
Nella planimetria quartiere di Bruxelles diviso in lotti gotici: in rosso Casa Tassel I lotti gotici, sorti durante il Medioevo, vengono utilizzati nell’800 come ville urbane per la nuova borghesia nata con la Rivoluzione Industriale. Sono edifici in genere a due o tre piani larghi attorno agli 8 metri e lunghi 20, costituiti da un corpo longitudinale con affaccio principale sul fronte stradale ed eventualmente uno secondario sul retro dove si trova il giardino di proprietà.
L’INVENZIONE DELLA “SCATOLA LUMINOSA” Piante dei diversi livelli, in giallo la zona illuminata dal lucernario posto sul tetto L’utilizzo del lotto gotico permette, nella pianificazione urbana, di sfruttare al massimo gli spazi ma, allo stesso tempo, fa si che la parte centrale delle abitazioni risulti buia in quanto la luce può entrare solamente dalle due facciate dei lati corti. Per ovviare a questo inconveniente Horta introduce un lucernario sul tetto in modo da catturare la luce zenitale e proiettarla lungo tutti i piani della casa.
Sezione longitudinale, in giallo la luce proveniente dal lucernario posto sul tetto Con questo espediente la zona centrale, come una sorta di “scatola luminosa”, da luce agli spazi interni potendoli, in questo modo, sfruttare al meglio .
Il lucernario posto sul tetto Questa soluzione è resa possibile grazie ai nuovi materiali: la struttura del lucernario è infatti realizzata in ferro.
Credits LaMuSA Laboratorio Multimediale di Storia dell’Arte Arte e Immagine- prof.Rudi Corradi Istituto Comprensivo Val Rendena “L. Da Vinci” Scuola Secondaria di 1˚ grado Pinzolo e Madonna di Campiglio Menu argomenti Inizio Uscita