200 likes | 445 Views
Foto 61 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Probabile cristallizzazione postcinematica. Cristallo di tormalina con orientazione diversa da quella degli altri minerali della roccia e che interrompe l’allineamento dei circostanti minerali micacei.
E N D
Foto 61 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Probabile cristallizzazione postcinematica. Cristallo di tormalina con orientazione diversa da quella degli altri minerali della roccia e che interrompe l’allineamento dei circostanti minerali micacei.
Foto 62 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Probabile cristallizzazione postcinematica. Cristalli di cloritoide con orientazione nettamente diversa da quella che si intravede negli aggregati circostanti.
Foto 63 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Probabile cristallizzazione postcinematica. Cristallo di granato almandino in micascisto che attraversa e interrompe la foliazione e la scistosità della roccia. Vedi foto seguente.
Foto 64 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Probabile cristallizzazione postcinematica. Cristallo di granato almandino in micascisto che attraversa e interrompe la foliazione e la scistosità della roccia.
Foto 65 Modellamento di rocce filladiche in alta montagna. Sierra Nevada di Granada (Spagna). La foto ripresa dal Pico Veleta m 3404 s.l.m. mostra sullo sfondo il Cerro Mulhacen m 3448 s.l.m. Il paesaggio a linee morbide è in connessione alla facile erodibilità delle rocce filladiche localmente caratterizzate da tessitura foliata e da accentuato clivaggio.
Foto 66 Modellamento di rocce metacarbonatiche in media montagna. Alpi Apuane, da campo Cecina (Carrara). Le creste e le vette sono modellate per la massima parte nella formazione dei “grezzoni” (metadolomie di basso grado) dell’”autoctono apuano”; le zone biancheggianti corrispondono a discariche di cave di marmo. La morfologia è insolitamente aspra malgrado la modesta altitudine (inferiore ai 2000 m).
Foto 67 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Porfiroblasti di epidoto in marmo cipollino. I cristalli sono peciloblasti e di formazione tardiva nei confronti della pasta circostante (quarzoso-carbonatica). Uno di essi mostra la caratteristica geminazione “a cuore” secondo {100}.
Foto 68 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Peciloblasto di andalusite in cornubianite. Il minerale include numerosi cristallini opachi di minerali metallici.
Foto 69 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Cristallo di cianite in micascisto a due miche. Il minerale mostra le caratteristiche sfaldature {100} parallele alle facce più sviluppate del minerale.
Foto 70 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Cristallo di cianite in micascisto a due miche. Il minerale mostra le caratteristiche sfaldature {100} parallele alle facce più sviluppate del minerale.
Foto 71 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Le laminette di mica bianca appaiono in genere allineate, i letti quarzosi hanno struttura granoblastica. La foto si riferisce a un micascisto a cloritoide; quest’ultimo minerale è individuabile, quasi estinto, nella zona centrale della foto. Vedi foto seguente.
Foto 72 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Le laminette di mica bianca appaiono in genere allineate, i letti quarzosi hanno struttura granoblastica.
Foto 73 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Cristallo di granato almandino in una roccia gneissica; il minerale è di possibile genesi tardocinematica in quanto il cristallo, pur interrompendo la scistosità della roccia, mostra segni di fratturazioni e deformazioni.
Foto 74 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore, micascisto con grafite. Il minerale, nero al solo polarizzatore perché opaco alla luce trasmessa, deriva dalla trasformazione della sostanza organica presente nella roccia originaria.
Foto 75 Al microscopio, in sezione sottile, al solo polarizzatore. Anfibolite a epidoti di basso-medio grado, gli anfiboli (prevalenti e con più grandi dimensioni) sono facilmente riconoscibili per il colore verde e le caratteristiche sfaldature; gli epidoti, in piccoli cristalli quasi incolori si riconoscono per l’alto rilievo dovuto agli elevati indici rifrazione.
Foto 76 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Anfibolite a plagioclasio; di grado metamorfico più elevato della precedente (medio grado); l’anfibolo (oreneblenda verde) è associato a quarzo e a plagioclasio andesina.
Foto 77 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Gneiss porfiroidi. I feldspati relativamente abbondanti sono rappresentati sia da plagioclasio che da K-feldspato (per lo più di origine premetamorfica), associati a quarzo e a subordinata mica bruna. Vedi foto seguente.
Foto 78 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Gneiss porfiroidi. I feldspati relativamente abbondanti sono rappresentati sia da plagioclasio che da K-feldspato (per lo più di origine premetamorfica), associati a quarzo e a subordinata mica bruna.
Foto 79 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Marmo, costituito nella assoluta prevalenza da sola calcite.
Foto 80 Al microscopio, in sezione sottile, a nicols incrociati. Calcescisto; la tessitura listata mostra chiaramente letti composti quasi esclusivamente da carbonati e letti nei quali ai carbonati si unisce frequenste quarzo.