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Nodo di Vetulonia. Nodo di Buriano e Malavalle. Nodo di Punta Ala. Nodo di Val Beretta. Nodo di Casa Rossa Paduline. ANNALISA BINDI. I NODI DEL PARCO descrizione sintetica degli aspetti caratterizzanti.
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Nodo di Vetulonia Nodo di Buriano e Malavalle Nodo di Punta Ala Nodo di Val Beretta Nodo di Casa Rossa Paduline ANNALISA BINDI I NODI DEL PARCO descrizione sintetica degli aspetti caratterizzanti
Figura 60 e 61 Ortofotocarta territorio comunale di Castiglione della Pescaia e particolare del paese di Vetulonia (Ortofotocarta IGM scala 1:10.000) ANNALISA BINDI Figura 62 Paese di Vetulonia • NEL NODO: • Museo Archeologico: installazioni multimediali e laboratori didattici; • Parco Archeologico ed i percorsi visita : scavi del perimetro urbano e necropoli monumentale. • AL NODO AFFERISCONO I PERCORSI: 3 e 5. Tav 2 Materiale informativo della Soprintendenza Archeologica al sito http://www.comune.firenze.it/soggetti/sat/didattica/pdf/itinerari-archeologici/vetulonia.pdf
PROPOSTE • costruzione di due percorsi, collegati con il Museo Falchi: • le mura dell’arce, gli scavi di città, Costa Lippi, Costa Murata; • le necropoli monumentali di Via dei Sepolcri. • Negli spazi esterni: • pannellistica di scavo con spiegazione dei rinvenimenti e ricostruzioni delle fasi di vita delle singole strutture indagate • pannellistica con i reperti contestualizzati nella vita quotidiana • pannello raffigurante il paleoalveo preistorico; • Nel Museo: • installazioni multimediali formate da pannellistica, video, ricostruzioni 3D che permettano, al visitatore, di conoscere le dinamiche del passaggio tra il periodo villanoviano ed etrusco, con particolare attenzione al fenomeno della nascita dei principes; • ambienti adeguatamente attrezzati per svolgere laboratori didattici e personale specializzato; • servizi al visitatore. • Dovrà essere programmato dalla Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio, coordinato con l’Università, l’intervento di ricognizione e scavo degli spazi a delimitazione del paese e del territorio circostante proponendo rinnovati stimoli al dibattito culturale. ANNALISA BINDI
Figura 63 e 64 Carta territorio comunale di Castiglione della Pescaia e particolare della zona di Castel Maus (Ortofotocarta IGM scala 1:10.000) ANNALISA BINDI • NEL NODO: • parco pubblico e necropoli; • percorso informativo su pannelli: • della necropoli e dell’abitato, • della visione complessiva dei centri etruschi sul territorio di Vetulonia; • AL NODO AFFERISCONO I PERCORSI: 2, 5, 7. Figura 66 disegno della planimetria dell’area archeologica Necropoli di Val Berretta ( Vetulonia e il suo territorio, Sezione didattica SAT, Firenze 1999)
Per Val Berretta viene proposta una indagine territoriale completa, che sarebbe auspicabile praticare per altri nodi del Parco. • PROPOSTE • 1 obiettivo: individuazione della maglia insediativa nell’evoluzione diacronica; • 2 obiettivo: costruzione di un livello informativo territoriale (SIT) con la creazione di un GIS territoriale: • survey su tutto il territorio; • ricognizione di tipo sistematico di aree fortemente indiziate; • Interrogazione dei dati; • segnalazione di siti meritevoli di indagini più approfondite (scavo o geofisiche) ed ulteriori ricerche in remote sensing; • Costruzione di un sistema informativo territoriale di area (archeologico ed ambientale) aperto ad ulteriori ricerche ed apporti. • 3 obiettivo: valorizzazione e tutela del contesto territoriale di Pian di Rocca attraverso la costituzione di un parco pubblico nella necropoli di Val Berretta, gestito con il coinvolgimento degli studenti delle scuole medie del territorio ed orientato ad una fruizione integrata culturale, naturalistica e turistica. • La necropoli sarà inserita in un parco a verde pubblico, con strutture leggere, con percorsi di visita ad alcune tra le tombe più significative. • Per due tombe, che si collocano ai limiti temporali di occupazione del sito di Val Berretta, si ipotizzata una ricostruzione della copertura, • All’ingresso del parco pubblico di Val Berretta, ad introdurre alla visita, • pannellistica indicante la visione generale dell’area; • pannelistica con ricostruzioni delle ritualità etrusche in relazione al culto dei morti, con immagini ricostruttive delle sepolture, • pannellistica a documentare l’intero territorio vetuloniese e la relazione tra insediamenti abitativi; in particolare la formazione dei centri satellite e la loro vocazione specifica, come, ad esempio per gli insediamenti di S.Germano, Selvello e Poggio Tondo. ANNALISA BINDI
Figura 67 e 68 Carta territorio comunale di Castiglione della Pescaia e particolare dell’area del nodo Casa Rossa /Paduline (Ortofotocarta IGM scala 1:10.000) ANNALISA BINDI • NEL NODO: • Museo Multimediale Casa Rossa Ximenes; • percorsi nel padule della Diaccia Botrona; • percorso informativo su pannelli: • storia della bonifica della pianura maremmana; • Villa imperiale: con la ricostruzione di una parte della struttura architettonica; • percorso informativo su pannelli: villa imperiale ed abitato romano; • AL NODO AFFERISCONO I PERCORSI: • . 1 e 4. Figura 69 Cartello indicante i lavori di sistemazione dell'area della villa delle Paduline Figura 70 Veduta dell’area del padule, nello sfondo la Casa Rossa
PROPOSTE • Presso la Casa Rossa • creazione di un percorso informativo su pannelli riguardante la storia della bonifica della pianura grossetana. • Presso l’area delle Paduline • programmazione, da parte della Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio, del consolidamento delle strutture architettoniche e musive, procedendo ulteriormente nella ricerca per la valutazione del potenziale archeologico emerso dalle indagini effettuate; • fruizione del patrimonio musivo e delle strutture termali con la costruzione di una tettoia considerando la volumetria architettonica originaria; • musealizzazione delle varie fasi costruttive delle opere murarie e delle porzioni di pavimentazione; • creazione di un percorso informativo su pannelli: • per tutte le strutture abitative e la necropoli, indicanti le fasi di vissuto del complesso, con i diversi periodi di utilizzo del sito, identificati a seconda del periodo storico in cui sono state realizzate; • riguardo lo scavo, con spiegazione dei rinvenimenti e ricostruzioni delle fasi di vita delle singole strutture indagate a seconda del periodo storico; • con le immagini dei reperti contestualizzati e relazionati con le fasi di uso del complesso; • considerato che la topografia del luogo ha subito notevoli modifiche, si propone anche l’installazione di un breve percorso informativo su pannelli che indichi le modificazioni naturali ed antropiche, nel tempo. ANNALISA BINDI
Figura 71 e 72 Carta territorio comunale di Castiglione della Pescaia e particolare del paese di Buriano (Ortofotocarta IGM scala 1:10.000) Figura 73 Chiesa dell’Eremo di Malavalle e processione a Maggio ANNALISA BINDI Figura 74 Chiesa di Santa Maria Assunta a Buriano • NEL NODO: • percorso informativo su pannelli: • S. Guglielmo, la sua figura, i luoghi e la religiosità popolare; • percorso di visita ai ruderi del Convento di Malavalle; • percorsi locali: Convento di Malavalle e Romitorio di Buriano; • AL NODO AFFERISCONO I PERCORSI: • 2, 3 e 8. Figura 75 Ipotesi ricostruttiva del volto di san Guglielmo del professore Gabriele Mallegni
PROPOSTE • Si propone la creazione a Buriano di un museo dove allestire un percorso informativo che illustri la figura di S.Guglielmo, legando, attraverso immagini ed iconografia, i luoghi del territorio dove forte è la devozione al Santo assieme alla tradizione religiosa. • Per l’Eremo di Malavalle è previsto l’intervento della Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio per consolidare le strutture del complesso monastico. • Il primo lotto, che interessa gli edifici a ridosso della chiesa, è stato realizzato all’inizio del 2006. In seguito saranno realizzati gli interventi mirati al completo consolidamento del complesso. I lavori sulle strutture saranno preceduti da indagini archeologiche mirate a colmare i vuoti della documentazione scritta. • La conclusione della campagna di scavo 2006 ha comportato la musealizzazione di porzioni dei pavimenti rinvenuti, mentre per gli elevati è stato fatto uno studio archeologico delle stratigrafie verticali. • Sul piano informativo si propone: • pannellistica specifica per la chiesa e per gli edifici del monastero indicante le fasi di vissuto del complesso, con indicazione (evidenziandole) delle fasi costruttive della chiesa; • pannellistica di scavo con spiegazione dei rinvenimenti e ricostruzioni delle fasi di vita delle singole strutture indagate a seconda del periodo storico; • pannelli con immagini dei reperti ceramici contestualizzati rispetto alla vita quotidiana del monastero ; • pannello con il paleoalveo preistorico, visto che la prima campagna di scavo ha permesso di indagare strati geologici non antropizzati. ANNALISA BINDI I percorsi del Parco n.2-3-8 sono dedicati al Santo, all’interno dei quali sono individuati due seguenti itinerari brevi intorno al Santuario di Malavalle ed al Romitorio di Buriano: Sentiero di Malavalle – Itinerario che porta all’Eremo di S.Guglielmo. Sentiero del Romitorio – Prendendo un sentiero a sud del paese di Buriano nei boschi del Monte Pruno, dopo circa quattro chilometri, si raggiunge l’edificio che sorge dove fu il primo rifugio del santo. (si propone il ripristino della Fonte ed il reimpianto di una quercia da sughero al posto della pianta secolare risalente al periodo di San Guglielmo).
Figura 76 e 77 Carta territorio comunale di Castiglione della Pescaia e particolare del paese di Tirli (Ortofotocarta IGM scala 1:10.000) ANNALISA BINDI • NEL NODO: • percorso informativo su pannelli: le risorse ed economia del bosco. • laboratorio didattico. • AL NODO AFFERISCONO I PERCORSI: 3, 4 e 7. Figura 78 Foto aerea del paese di Tirli. (http://www.paginesi.it/grosseto/castiglione-della-pescaia/index.htm)
PROPOSTE A tutela e valorizzazione delle attività del bosco, si propone la creazione di un museo presso le ex-scuole, dove ospitare un percorso informativo si pannelli ed oggetti significativi. Al nodo di Tirli fanno capo gli itinerari n.3 e 7 e quelli delle Bandite di Scarlino. In relazione alla nascita di uno spazio museale, si ritiene necessario lo svolgimento di interventi di didattica laboratoriale. Viene qui presentata una proposta (esemplificativa) di una serie di attività di supporto alla programmazione scolastica rivolta al tema dell’educazione ambientale, all’acquisizione di strumenti di osservazione per sviluppare senso di affezione e appartenenza alle aree boschive del territorio. L’attività, potrà essere strutturata in quattro incontri, con precise cadenze nell’anno scolastico, in via sperimentale, verso gli alunni dell’Istituto Comprensivo presente sul territorio. Il primo incontro di due ore a scuola Scopriamo il nostro passato. Il bosco come risorsa Secondo e terzo incontro a scuola Gli usi e i significati delle piante Quarto incontro di una giornata al museo nel paese di Tirli, in primavera. In quello stesso giorno è prevista, oltre alle visita al museo, l’osservazione forestale e faunistica: Alla scoperta del bosco L’importanza del Bosco come Ecosistema attraverso lo studio delle sue componenti,- esseri viventi (Animali e Piante), esseri non viventi (Aria, Acqua, Suolo), ponendo maggiore attenzione nei confronti degli Alberi. Studio delle parti fondamentali delle piante (chioma, fusto, radici, fiori, frutto, etc.) con le relative strutture e funzioni, determinazione dei parametri Altezza ed Età tramite rilievi dendrometrici Condurre i ragazzi alla ricerca delle tracce degli animali ______________________________________________________________________ Di seguito si riportano i sentieri delle Bandite di Scarlino che già insistono nell’area di PROPOSTA di PARCO: itinerario n° 47 Loc. Collacchia Maestraccio - Eremo di S. Anna – Tirli itinerario n° 48 S.P. n° 51 Ampio – Poggio dei Frati – Poggio Muratore – Aia della Sora Teresa itinerario n° 49 Aia della Sora Teresa – Loc. Campo ai Corsi itinerario n° 50 Loc. campo ai Corsi – Castagneto S. Anna itinerario n° 51 Poggio Sarago (S.P. delle Strette – Poggio Serra Alta ANNALISA BINDI
Figura 81 visione panoramica del poggio di Castel Maus ANNALISA BINDI • NEL NODO: • percorso informativo su pannelli: il castello e la metallurgia dei fabbri pisani • percorso visita ai ruderi del castello • AL NODO AFFERISCE IL PERCORSO 7. Figura 79 e 80 Carta territorio comunale di Castiglione della Pescaia e particolare della zona di Castel Maus (Ortofotocarta IGM scala 1:10.000) Figura 82 e 83 Particolare della cisterna con volta a botte e mura di struttura abitativa
PROPOSTE • intervento della Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio, in collaborazione con l’Università, per pianificare le indagini archeologiche, mirate a colmare i vuoti della documentazione scritta e successiva campagna di scavo, visto che il sito riveste particolare importanza in quanto assorbe, dopo il XII secolo, la popolazione di Poggio Castello e Punta Fortezza, che vennero definitivamente abbandonati; • studio archeologico delle stratigrafie verticali, consolidamento e musealizzazione di porzioni delle strutture murarie; • progettazione di uno spazio, antistante il sito, dove predisporre un percorso informativo su pannelli che rendano chiara visione generale della struttura originaria del castello, offrendo una panoramica del complesso e del suo sviluppo; • allestimento di pannellistica illustrante l’intera area tra Pian di Rocca e Pian d’Alma per una lettura puntuale degli incastellamenti presenti sul territorio; • percorso informativo su pannelli che illustri l’attività metallurgica dei fabbri pisani; • sistemazione, per ogni edificio, di piccoli pannelli illustranti le fasi di vita, proponendo la visione della struttura originaria in una ricostruzione 3D; • allestimento di un’area di sosta coperta ed eventualmente di un rifugio in legno. ANNALISA BINDI
Figura 84 e 85 Carta territorio comunale di Castiglione della Pescaia. (Ortofotocarta IGM scala 1:10.000) ANNALISA BINDI Figura 86 area della frazione di Punta Ala – insediamento turistico degli anni ‘60 • NEL NODO: • percorsi informativi su pannelli: torri costiere di avvistamento • storia del turismo balneare AL NODO AFFERISCE IL PERCORSO 6. Figura 87 Parte della carta – area torri del Comune di C. d. Pescaia (Manetti, Torri Costiere, 1997)
PROPOSTE • Creazione, in località di Punta Ala, nello spazio di snodo della viabilità interna, caratterizzato da rondò stradali e spazi aperti, di due percorsi informativi su pannelli. • La prima unità informativa su pannellistica inerente: • le torri costiere con la storia delle incursioni dei pirati che infestarono le coste della Maremma dal XV al XVIII secolo; • progettazione di un percorso visuale ricostruendo il paesaggio sin dal primo momento di edificazione delle torri; • l’immagine visiva della strada dei Cavalleggeri che univa le torri lungo la costa grossetana, in parte coincidente con il tracciato del percorso n. 6 del parco, da Castiglione della Pescaia a Torre Hidalgo; • le ricostruzioni grafiche narranti le vicende dei personaggi più significativi e dei fatti storici più rilevanti; • la raffigurazione delle modalità di avvistamento e di allarme contro le incursioni saracene; • la tematica che vede la contrapposizione tra cristiani e mussulmani, percorso informativo - didattico sul tema dell’incontro ed integrazione culturale tra popoli. • La seconda unità di informazione riguarda l’evoluzione del fenomeno turistico sulla costa castiglionese, su come si sia modificata e conservata. Particolare attenzione viene dedicata all’insediamento di Punta Ala dove, negli anni ’60, è stata sperimentata una innovativa sistemazione urbanistica, con la previsione di edifici di particolare pregio architettonico. • Il secondo villaggio balneare da documentare è quello di Riva del Sole che costituisce un avanzato esempio di stato sociale, in quanto la struttura fu realizzata dai sindacati dei lavoratori svedesi, facendo sì che Castiglione della Pescaia divenisse punto di riferimento per il turismo scandivano. • A Punta Ala: • pannellistica che descrive ed illustra l’impianto urbanistico di Punta Ala, proponendo un percorso di vista agli edifici più significativi; • pannellistica illustrante la convivenza tra l’investimento turistico e la tutela dell’ambiente, dando indicazioni comportamentali ai turisti per il rispetto e la corretta fruizione. • A Riva del Sole: • storia del villaggio degli svedesi, con riferimenti anche al confronto, documentato attraverso foto dell’epoca, dell’incontro tra la cultura scandinava e quella italiana. ANNALISA BINDI