170 likes | 285 Views
Meeting di Cooperazione Internazionale Macerata 2 Aprile 2009 Dott. Giuseppe Bordoni. MINISTERO POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI. COMPITI ISTITUZIONALI Legge 6 Febbraio 2004,n. 36 Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato.
E N D
Meeting di Cooperazione Internazionale Macerata 2 Aprile 2009 Dott. Giuseppe Bordoni
COMPITI ISTITUZIONALI Legge 6 Febbraio 2004,n. 36Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato Il Corpo forestale dello Stato è una Forza di polizia dello Stato ad ordinamento civile, specializzata nella tutela dell'ambiente, del paesaggio e dell'ecosistema e concorre nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché nel controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane.
Svolge funzioni di pubblico soccorso e interventi di rilievo nazionale di protezione civile su tutto il territorio nazionale con riferimento anche al concorso con le regioni nella lotta attiva agli incendi boschivi e allo spegnimento con mezzi aerei degli stessi; Il Corpo forestale dello Stato è struttura operativa nazionale di protezione civile.
LEGGE 21 novembre 200, n. 353 Legge quadro in materia di incendi boschivi Capo I – Previsione, prevenzione, lotta attiva Capo II –Funzioni amministrative e sanzioni Art. 3 (Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi) “ Le regioni approvano il piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi…..”
PIANO REGIONALE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI • CORPO FORESTALE DELLO STATO • PREVISIONE • INDIVIDUAZIONE AREE E PERIODI A RISCHIO E INDICI DI PERICOLOSITÀ • PREVENZIONE • REPRESSIONE ILLECITI • ATTIVITÀ DI PG. • LOTTA ATTIVA • RICOGNIZIONE, SORVEGLIANZA, AVVISTAMENTO, ALLARME E SPEGNIMENTO • MONITORAGGIO • FORMAZIONE/ INFORMAZIONE • COMUNICAZIONE • S.O.U.P. • D.O.S. • Etc.
cittadini SOUP CFS cittadini vedette cittadini 48 Comandi Stazione 5 UOT Polizia COAU Sala Operativa Regionale 1515 Organizzazione per l’AIB del C.F.S. nelle Marche La struttura di allertamento e di emergenza
Organizzazione Antincendio Punto di Coordinamento Avanzato(Scenario operativo) PCA ROS (CNVVF) DOS (CFS) VOLONTARI COOP. FORESTALI MEZZI AEREI COAU CFS CNVVF ELICOTTERO REGIONALE
Protocollo operativo CFS-VVF • In caso di incendio boschivo (soprassuoli forestali dove sono prevalenti la salvaguardia di valori vegetazionali, ambientali e paesaggistici), ancorché in esso siano presenti limitate strutture antropizzate, il CFS assume la direzione ed il coordinamento delle operazioni di contrasto a terra. • Il Direttore delle Operazioni di Spegnimento CFS assume la responsabilità dell’attività di aerocooperazione. • I Vigili del Fuoco assumono la gestione degli interventi riguardanti la difesa di insediamenti civili e industriali presenti all’interno delle aree interessate dagli incendi di concerto con il DOS del CFS.
DOS (Direttore delle operazioni di spegnimento ) • Coordina gli interventi nell'intera area, dall’inizio dell’attività AIB fino alla conclusione della bonifica; • Richiede tramite la SOUP l’invio di mezzi aerei AIB, ne effettua il coordinamento da terra realizzando i collegamenti (T.B.T.) e dando l' ordine esecutivo di lancio , cura lo sgombero dell' area interessata al lancio, segnala i limiti e gli ostacoli dell' area interessata e i punti di rifornimento più vicini . • Assicura il coordinamento degli interventi terrestri con quelli aerei • Richiede tramite la SOUP l’invio di personale volontario o convenzionato per la lotta, il controllo e la bonifica. • Richiede la disattivazione delle linee elettriche. • Il Direttore può dirigere le operazioni in volo utilizzando l’aeromobile messo a disposizione dalla Regione qualora disponibile. • Tiene nformata la S.O.U.P.
Il rilievo delle aree percorse dal fuoco La lotta agli incendi boschivi può oggi contare su un nuovo e sofisticato sistema messo a punto dagli esperti del Corpo Forestale dello Stato per accrescere la deterrenza in materia di incendio boschivi. La legge quadro in materia di prevenzione e lotta agli incendi n.353/2000 obbliga, infatti, i Comuni a censire annualmente i terreni percorsi dal fuoco attraverso un apposito catasto, in modo da applicare con esattezza i vincoli del caso, che vanno dal divieto di modificare la destinazione d’uso dell’area per 15 anni, all’impossibilità di realizzare edifici, esercitare la caccia o la pastorizia, per un periodo di dieci anni.