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BREAK. POINT. EVENT. Prof. Pietro Samarelli. BREAK EVEN POINT. SIGNIFICATO :. = Analisi costi-volumi-risultati. FINALITA’ :. Ottenere valide informazioni a supporto delle decisioni correnti aziendali. OBIETTIVO :. Determinare a quale grado di sfruttamento della
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BREAK POINT EVENT Prof. Pietro Samarelli
BREAK EVEN POINT SIGNIFICATO : = Analisi costi-volumi-risultati FINALITA’ : Ottenere valide informazioni a supporto delle decisioni correnti aziendali.
OBIETTIVO : Determinare a quale grado di sfruttamento della capacità produttiva o in corrispondenza di quale volume di vendita o di quale ammontare di fatturato dell’impresa si realizza l’EQUILIBRIO ECONOMICO BREAK EVEN POINT(= punto di rottura o punto di equilibrio)volume di vendita o fatturato per il quale COSTI TOTALI = RICAVI TOTALI RISULTATO ECONOMICO = 0
METODI DI RISOLUZIONE : • ALGEBRICO rappresenta tramite equazioni le relazioni esistenti tra le variabili in oggetto (costi e ricavi).2. GRAFICO rappresenta le funzioni di costo e di ricavo in un sistema di assi cartesiani.
1. METODO ALGEBRICO q = quantità prodotta e venduta cv = costo variabile unitario p = prezzo unitario di vendita CF = costi fissi annui CV = costi variabili progressivi annui CT = costi totali annui RT = ricavi totali annui CT = CF + CV = CF + cv x q RT = p x q Il B.E.P. si realizza dove CT = RT
CT = RT CF + cv x q = p x q CF q = p - cv p – cv = margine unitario di contribuzione, con il quale ogni prodotto partecipa alla copertura dei costi fissi
2. METODO GRAFICO Area di utile B.E.P. Area di perdita
CASI DI IMPIEGO DEL MODELLO : Situazioni in cui occorre stabilire come si modifica il risultato aziendale al variare dei costi, dei prezzi di vendita, della struttura produttiva, della quantità prodotta e venduta. Ricerca dell’ammontare dei ricavi o del livello di quantità vendute da raggiungere per ottenere un prefissato risultato economico. Indagine sulla compatibilità tra potenzialità del mercato e struttura produttiva.
LIMITI DEL MODELLO: Le quantità prodotte sono ipotizzate uguali a quelle vendute, a prescindere dalle scorte di magazzino. Il modello risulta eccessivamente semplificato per le imprese multiprodotto: il mix delle vendite dei vari prodotti non si presenta costante nel tempo. La distinzione tra costi fissi e costi variabili non è sempre di facile determinazione.