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ESPON Progetto 2.1.5 “TERRITORIAL IMPACTS OF EUROPEAN FISHERIES POLICY”. LA COESIONE TERRITORIALE. Il 2° e 3° Rapporto sulla Coesione Economica e Sociale 2001-2004 introducono la terza dimensione della coesione, accanto a quella economica e sociale: LA COESIONE TERRITORIALE.
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ESPON Progetto 2.1.5 “TERRITORIAL IMPACTS OF EUROPEAN FISHERIES POLICY”
LA COESIONE TERRITORIALE Il 2° e 3° Rapporto sulla Coesione Economica e Sociale 2001-2004 introducono la terza dimensione della coesione, accanto a quella economica e sociale: LA COESIONE TERRITORIALE La coesione territoriale si raggiunge attraverso politiche che: riducono la disparità, promuovono uno sviluppo più bilanciato e sostenibile del territorio europeo in linea con la Prospettiva di Sviluppo Spaziale Europea (ESDP) anche attraverso un miglior coordinamento delle decisioni territorialmente rilevanti. Lo scopo di ESPON Progetto 2.1.5 è di rafforzare la conoscenza della coesione territoriale attraverso un’analisi territoriale degli impatti della PCP. .
Conservazione delle risorse Ristrutturazione della pesca e dell’acquacoltura Organizzazione dei mercati Accordi con Paesi terzi LA POLITICA COMUNE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA
QUADRO DI RIFERIMENTO La PCP è considerata una politica settoriale di grande impatto sull’occupazione, sulla coesione e sull’economia regionale. La pesca e l’acquacoltura sono due dei più importanti settori che usano e producono le risorse naturali ed entrambi i settori hanno subito profondi cambiamenti negli anni passati. La PCP è stata oggetto di modifiche verso la fine del 2002 ed una serie di misure saranno implementate nel prossimo futuro. Per il Mediterraneo la nuova strategia di conservazione delle risorse è ancora da definire ed approvare. Scopo principale è quello di rafforzare la competitività del settore e di assicurare la sua sostenibilità. Le modifiche avranno impatto principalmente sul comparto della pesca marittima, influenzando, in particolare, i livelli occupazionali.
GLI STRUMENTI DELLA POLITICA DI CONSERVAZIONE DELLE RISORSE Piani di gestione pluriennale per tutti gli stocks Riduzione delle quote Riduzione delle flotte di pesca Limitazioni sul come, quando e dove esercitare l’attività di pesca Limitazioni sul supporto finanziario alla modernizzazione e costruzione di nuovi battelli IN SINTESI: OBIETTIVI DI RIDIMENSIONAMENTO SETTORIALE CON PREVISIONI GRAVE IMPATTO OCCUPAZIONALE E STRUTTURALE
OBIETTIVI GENERALI Gli obiettivi generali di ESPON progetto 2.1.5 “Territorial Impacts of European Fisheries Policy” possono essere così riassunti: Sviluppo di metodologie per la valutazione dell’impatto territoriale delle politiche di settore Sviluppo di indicatori territoriali, tipologie e concetti; fornire un input per il database ESPON e sostenere il progetto attraverso analisi di dati empiriche e statistiche. Analizzare i trend territoriali, problemi ed opportunità derivanti dall’implementazione delle politiche di settore ai diversi livelli geografici e in zone differenti del territorio europeo, considerato nella sua veste “allargata”. Analizzare gli impatti demografici, sociali ed ambientali della PCP. Proporre raccomandazioni politiche finalizzate alla promozione della coesione territoriale ed allo sviluppo di un territorio europeo più bilanciato e policentrico, alla promozione della cooperazione e della creazione di networks. Proporre strumenti appropriati per il miglioramento del coordinamento delle politiche di settore europee e l’ESDP.
RISPOSTE ATTESE In sostanza, il progetto ESPON 2.1.5 si propone di dare una risposta alle seguenti domande: Che impatto avranno sui paesi e sulle regioni europee i cambiamenti avvenuti nella PCP e quelli pianificati per il futuro del settore? Quali saranno gli impatti territoriali di questi cambiamenti alla luce delle finalità della coesione, dello sviluppo territoriale bilanciato e sostenibile e del policentrismo? Qual è il potenziale dell’innovazione del settore della pesca? In che modo le nuove dinamiche economiche possono influenzare le diverse tipologie di zona costiera? In che modo gli effetti delle politiche della pesca influenzeranno lo sviluppo spaziale nelle regioni costiere e lo sviluppo del policentrismo? Che ruolo gioca l’accessibilità per lo sviluppo di nuove attività nel settore della pesca nelle diverse regioni europee? Quali sono i processi di ristrutturazione che le aree dipendenti dalla pesca hanno subito negli anni più recenti e che esito ha avuto questa ristrutturazione? Quali sono gli impatti delle politiche della pesca di cui bisogna tener conto nelle diverse tipologie di zona costiera in relazione al concetto di ICZM?
TEMATICHE PRINCIPALI In particolare, il progetto si focalizzerà sulle seguenti questioni: La posizione delle regioni costiere in sistemi territoriali di alto livello (come l’UE ed i singoli paesi membri). Di particolare importanza è l’impatto della PCP sulle disparità tra regioni nell’ambito dell’UE ed all’interno delle singole nazioni; La posizione delle regioni costiere nell’ambito delle politiche comunitarie (come l’ESDP, Prospettiva di Sviluppo Spaziale Europea) ed in particolare di quelle strutturali (come lo SFOP, il Fondo di Coesione, il FESR ed il FSE). Di notevole importanza sono questioni come quelle relative al “phasing in/out” delle regioni nell’ambito delle diverse politiche; Il processo di ristrutturazione e lo sviluppo territoriale nell’ambito delle regioni costiere. Il progetto esaminerà la possibilità di condurre analisi intra-regionali a diversi livelli; Cambiamenti demografici, sociali ed economici all’interno delle regioni costiere e, se possibile, in relazione a diverse tipologie di regioni costiere, al fine di identificare le aree in cui l’impatto della PCP risulta più significativo (in positivo e negativo).
METODOLOGIA DI ANALISI La sfida consiste nell’esaminare la relazione tra implementazione dei cambiamenti nelle politiche della pesca ed i cambiamenti nei sistemi territoriali e nelle strutture socio-economiche. L’analisi potrà essere condotta in modo efficiente solo attraverso un’adeguata definizione del concetto di “regione costiera”. La definizione del concetto di “regione costiera” si baserà, principalmente su: a) localizzazione geografica; b) tipo di dipendenza strutturale dalla pesca (se dalla piccola pesca, dalla pesca d’altura, dall’industria di trasformazione o dalla maricoltura); c) posizione nel sistema politico europeo e nazionale (politiche strutturali e nazionali); d) relazione con l’implementazione della nuova PCP.
METODOLOGIA DI ANALISI L’analisi dell’impatto territoriale dei cambiamenti della politica della pesca nell’ambito del Progetto ESPON 2.1.5 si svolgerà attraverso i seguenti punti: Impatto su occupazione, coesione sociale e demografia; Impatto sulla struttura e solidità economica regionale; Impatto sulla gestione ambientale e della zona costiera. L’IREPA è responsabile dell’analisi di impatto sulla struttura socio-economica delle regioni costiere.
METODOLOGIA DI ANALISI L’applicazione della metodologia di analisi TIA (Territorial Impact Analysis), elaborata nell’ambito del Progetto ESPON 3.1 (Strumenti Integrati per lo Sviluppo Spaziale Europeo) trova limiti sostanziali nel fatto che : le politiche europee sono ancora molto lontane dal prendere in considerazione effetti di natura territoriale, (neppure economica e sociale) nonostante le ricadute in tal senso siano significative; tali politiche sono drammaticamente carenti in termini di differenziazione territoriale dei dati relativamente ai loro effetti.
IPOTESI PRELIMINARI La PCP ha impatti diversi nelle regioni europee e all’interno delle stesse. L’impatto sarà maggiore a livelli più bassi di suddivisione territoriale; La PCP ha effetti collaterali, anche se non intenzionali, nelle regioni costiere ed, in particolare, in quelle dipendenti dalla pesca. Alcuni di questi sono: • aumento della disoccupazione, • diminuzione della produzione (PIL), • diminuzione della popolazione a causa di fenomeni di migrazione, • alterazione della composizione per età della popolazione nelle regioni dipendenti dalla pesca (invecchiamento), • cambiamenti nella densità di popolazione nelle regioni costiere. Tali effetti saranno meno devastanti nelle aree urbane che in quelle costiere.
IPOTESI PRELIMINARI L’impatto territoriale della PCP può contrastare con gli obiettivi di coesione, sviluppo bilanciato del territorio e policentrismo in quanto può favorire le regioni più ricche e sfavorire quelle più remote, ovvero favorire le regioni meno dipendenti dalla pesca a discapito di quelle che basano la loro economica principalmente sulle attività di pesca. La PCP può contribuire all’incremento della concentrazione dell’industria della pesca.
IPOTESI PRELIMINARI In generale, l’innovazione è generalmente concentrata nelle città e nelle aree urbane per cui, eventuali processi innovativi favoriranno queste aree a discapito delle regioni più isolate. L’impatto territoriale delle misure della PCP dipende dalle modalità di attuazione nelle varie regioni. Esso dipende, inoltre, dalla struttura del settore della pesca nelle rispettive regioni e dalle prospettive di accesso a: opportunità di pesca, fonti di approvvigionamento di materia prima per la trasformazione, fonti di reddito alternative, ecc….. L’acquacoltura continuerà ad espandersi; il suo sviluppo sarà molto più concentrato regionalmente, se si fa riferimento al valore aggiunto ed all’occupazione.
SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE Una delle conclusioni che si possono trarre alla fine della prima fase di ricerca è che le fonti di dati socio-economici per la pesca per i paesi europei (sia EU che EFTA) sono notevolmente differenti ed eterogenee. Le difficoltà principali riscontrate riguardano la possibilità di reperire dati completi ed omogenei a livelli di suddivisione territoriale NUTS 3. • Le vie per far fronte al problema possono essere le seguenti: • Utilizzare le informazioni derivanti dai progetti Interreg IIIB • Utilizzare progetti di ricerca già completati • Condurre le analisi sulle statistiche di paesi per cui si dispone di dati rilevanti per livelli di suddivisione territoriale più dettagliata.
SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE Tabella 1 – Alcuni degli indicatori socio-economici proposti dall’IREPA nell’ambito di ESPON Progetto 2.1.5 Source: Irepa, 2004 based on an adaptation from Seijo and Caddy (2000).