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THOMAS MORE TOMMASO MORO

THOMAS MORE TOMMASO MORO. Londra, 7 febbraio 1478 Londra, 6 luglio 1535. FIGLIO DEL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI WESTMINSTER ALL’ETÀ DI 14 ANNI ACCEDETTE AD OXFORD SU INDICAZIONE DEL LORD CANCELLIERE D’INGHILTERRA MORTON NEL 1499 INCONTRA ERASMO

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THOMAS MORE TOMMASO MORO

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Presentation Transcript


  1. THOMAS MORETOMMASO MORO Londra, 7 febbraio 1478 Londra, 6 luglio 1535

  2. FIGLIO DEL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI WESTMINSTER • ALL’ETÀ DI 14 ANNI ACCEDETTE AD OXFORD SU INDICAZIONE DEL LORD CANCELLIERE D’INGHILTERRA MORTON • NEL 1499 INCONTRA ERASMO • NEL 1504 ELETTO ALLA CAMERA DEI COMUNI, PROTESTA CONTRO ENRICO VII PER L’ECCESSIVA FISCALITÀ

  3. 1509 VICE SCERIFFO DI LONDRA • 1520 TESORIERE DELLO SCACCHIERE E POI SOVRINTENDENTE ALLE FINANZE DEL REGNO • 1523 SPEAKER DELLA CAMERA DEI COMUNI. CHIEDE AL RE LA LIBERTÀ DI PAROLA PER I PARLAMENTARI • 1529 DIVIENE LORD CANCELLIERE D’INGHILTERRA, LA SUPREMA CARICA GOVERNATIVA

  4. 1532 CONTRARIO ALL’ANNULLAMENTO DEL MATRIMONIO DI ENRICO VIII SI RITIRA A VITA PRIVATA • 1533 NUOVO MATRIMONIO DI ENRICO VIII CHE VIENE SCOMUNICATO • 1534 ATTO DI SUPREMAZIA: SCISSIONE DALLA CHIESA DI ROMA E IL RE D’INGHILTERRA DIVIENE IL CAPO DELLA CHIESA

  5. MORO VIENE INCARCERATO NELLA TORRE DI LONDRA E LE SUE PROPRIETÀ CONFISCATE. • 1535 PROCESSO E CONDANNA A MORTE PER AVER DOLOSAMENTE NEGATO AL RE IL TITOLO DI CAPO SUPREMO DELLA CHIESA INGLESE

  6. «CHIESE AI PRESENTI CHE PREGASSERO PER LUI IN QUEL MONDO, COME EGLI ALTROVE AVREBBE PREGATO PER LORO. POI, LI INVITÒ FERVIDAMENTE A PREGARE PER IL RE, PERCHÉ DIO LO ASSISTESSE CON IL SUO BUON CONSIGLIO E DICHIARÒ CHE MORIVA SUDDITO FEDELE DEL RE, MA INNANZITUTTO DI DIO»

  7. RAPPRESENTANTE DELL’UMANESIMO ITALIANO IN INGHILTERRA • STUDIO DEI CLASSICI, STUDI LETTERARI RAPPRESENTANO UNO STIMOLO PER LA RIFLESSIONE E L’AZIONE NELLA REALTÀ CIVILE • FORTE SENTIMENTO RELIGIOSO

  8. INFLUENZE • PENSIERO PLATONICO • RIPENSARE IL PLATONISMO E I VALORI MORALI ALLA LUCE DEI VALORI CRISTIANI

  9. MESSAGGIO EVANGELICO • LO RECUPERA • PROMUOVE RIFORMA DELLA CHIESA • RIFORMA DELLE ISTITUZIONI

  10. VALORI SPIRITUALI • STRUMENTO DI UNITÀ DELLE POPOLAZIONI • CONTRAPPOSTI ALLE GUERRE

  11. THOMAS/SOCRATE • MAESTRI DI IRONIA • NON SI PIEGANO ALLA VIOLENZA DEL POTERE E CONTINUANO A FARSI PORTAVOCE DEL PROPRIO MESSAGGIO

  12. CONTRO LO STATO DI POTENZA • LIBERTÀ DI COSCIENZA

  13. UTOPIA (1516)

  14. RICORRE AD UN MODELLO IDEALE • RIFORMA DELLA SOCIETÀ E DELLE ISTITUZIONI • PRINCIPI ISPIRATI DAL SUO UMANESIMO CRISTIANO

  15. UTOPIA= OU TOPOS - NON LUOGO • LUOGO CHE NON ESISTE • ADEMO (SENZA POPOLO) PER DESIGNARE IL PRINCIPE • ANIDRO (SENZ'ACQUA) PER INDICARE IL FIUME • AMAUROTO (CITTÀ INVISIBILE), LA CITTÀ PRINCIPALE DELL'ISOLA DI UTOPIA

  16. RAFFAELE ITLODEO DERIVA DA: • ΰθλος (UZLOS) CHE VUOL DIRE CIARLA E δαίειν (DAIEIN) CHE VUOL DIRE DISTRIBUIRE

  17. NO SPECULUM PRINCIPIS: MODELLO IDEALE PER IL REGGITORE POLITICO • SI CONCENTRA SULLA CITTÀ

  18. DIVISO IN DUE LIBRI: • I LIBRO: FORMA DIALOGICA, È DESCRITTA LA SITUAZIONE MISEREVOLE DELLA SOCIETÀ INGLESE • II LIBRO: DESCRIZIONE DI UN LUOGO FELICE. IL PASSAGGIO TRA IL PRIMO E IL SECONDO LIBRO, TRA IL MALE E IL BENE TRA L’OMBRA E LA LUCE

  19. PIETRO GILLES UMANISTA DI ANVERSA “UN GOVANE ANVERSESE DI GRAN REPUTAZIONE E SITUAZIONE PRESSO I SUOI, DEGNO DI ANCORA MAGGIOR GRADO, PER ESSERE NON SO SE PIÙ COLTO O BEN COSTUMATO”

  20. “IN QUAL PARTE DEL NUOVO MONDO SI TROVI UTOPIA, NÉ A ME È VENUTO IN MENTE DI DOMANDARE NÉ A LUI DI DIRE. DAREI NON SO QUANTO PERCHÉ LA COSA NON CI FOSSE FUGGITA, CHÈ MI VERGOGNO QUASI DI IGNORARE IN QUAL MARE SIA L’ISOLA DI CUI HO ESPOSTO TANTE COSE!”

  21. PERSONAGGI • PIETRO GILLES • THOMAS MORE • RAFFAELE ITLODEO

  22. ARGOMENTI DISCUSSI • OPPORTUNITÀ DI FUNGERE DA CONSIGLIERE PER I REGNANTI • POLITICA DI POTENZA • PROPRIETÀ PRIVATA • NOBILTÀ PARASSITARIA • RICCHI/POVERI • SISTEMA PENALE

  23. PROPRIETÀ • ITLODEO : TEMA DELLA PROPRETÀ PRIVATA E SUA ABOLIZIONE «PERCIÒ SON BEN CONVINTO CHE SIA IMPOSSIBILE DISTRIBUIRE I BENI CON I CRITERIO GIUSTO ED EGUALITARIO, O REGOLARE CON SUCCESSO I RAPPORTI UMANI, SE NON SI SRADICA COMPLETAMENTE LA PROPRIETÀ. FINCHÈ ESSA PERDURA, GRAVERÀ SEMPRE SULLA PARTE DI GRAN LUNGA MEGGIORE E DI GRAN LUNGA MIGLIORE DELL’UMANITÀ, IL FARDELLO ANGOSCIOSO E INEVITABILE DELLA POVERTÀ E DELLE SVENTURE» • MORE: QUALCHE RISERVA • PERCHÉ IN UN SISTEMA COLLETTIVISTICO OGNI INDIVIDUO CERCA DI SOTTRARSI AL LAVORO PERCHÉ NON È SOLLECITATO DAL MIRAGGIO DEL PROPRIO PROFITTO E PERCHÉ FINISCE PER CONTARE SULL’OPEROSITÀ DEGLI ALTRI CON LA CONSEGUENZA CHE LA PRODUZIONE TENDERÀ A DIMINUIRE.

  24. PENA DI MORTE • “UNA TAL PUNIZIONE DA UNA PARTE È INGIUSTA, DALL’ALTRA NON È DI ALCUN VANTAGGIO PUBBLICO: PER PUNIRE IL FURTO È TROPPO CRUDELE, MA È INSUFFICIENTE A PORVI FRENO. NÉ POI UN SEMPLICE FURTO È SÌ GRAN DELITTO CHE SI DEBBA COLPIR NEL CAPO, NÉ ESISTE PENA TANTO GRANDE CHE IMPEDISCA DI RUBARE CHI NON HA ALTRO MEZZO PER CERCARSI DA MANGIARE”

  25. “SI STABILISCONO INFATTI, PER CHI RUBA, PENE GRAVI, PENE TERRIBILI, MENTRE MEGLIO ERA PROVVEDERE A QUALCHE MEZZO DI SUSSISTENZA, ACCIOCCHÈ NESSUNO SI TROVASSE NELLA SPIETATA NECESSITÀ, PRIMA DI RUBARE, E POI DI ANDARE A MORTE”

  26. “QUANTO POI SIA PAZZESCO ED ANCHE DANNOSO ALLO STATO PUNIRE ALLO STESSO MODO UN LADRO E UN OMICIDA NON C’È NESSUNO, CREDO, CHE NON LO SAPPIA. QUANDO INFATTI UN MALANDRINO VEDESSE CHE, CONDANNATO PER FURTO, NON CORRE MINOR PERICOLO CHE SE FOSSE CONVINTO ANCHE DI OMICIDIO, DA QUESTA SOLA RIFLESSIONE SI SENTIRÀ SPINTO AD AMMAZZARE COLUI CHE ALTRIMENTI AVREBBE SOLO SVALIGIATO, E CIÒ PEL FATTO CHE NON SOLO, SE È SORPRESO, NO CORRE MAGGIOR PERICOLO, MA ANCHE CHE, A UCCIDERE, C’È MAGGIOR SICUREZZA, MAGGIOR SPERANZA DI NON ESSER SCOPERTO UNA VOLTA LEVATO DI MEZZO CHI POTEVA DENUNCIARLO”

  27. CAUSE IMPOVERIMENTO • AMPLIAMENTO PROPRIETÀ PRIVATA • PASCOLI • “LE PECORE MANGIANO GLI UOMINI” • RIMEDIO: SOSTEGNO ALL’AGRICOLTURA

  28. «ANCHE SE NON È POSSIBILE SRADICARE DEL TUTTO LE OPINIONI DISTORTE, ANCHE SE NON RIESCI A MEDICARE SECONDO LE TUE VEDUTE LE PIAGHE DI CERTI VIZI INVETERATI, NON PER QUESTO SI DEVE ABBANDONARE LO STATO, COME NON SI ABBANDONA UNA NAVE NELLA TEMPESTA SOLO PERCHÉ NON SI POSSONO IMBRIGLIARE I VENTI”

  29. CONFORMAZIONE DI UTOPIA “ISOLA CHE PER LA PARTE MEDIANA SI ESTENDE PER DUECENTO MIGLIA E SI RESTRINGE ALL’ESTREMITÀ CHE SI DISPONGONO IN SPECIE DI SEMICERCHIO, FORMANDO UNA GRANDISSIMA INSENATURA”

  30. CITTÀ • 54 : • IDENTICHE NEI COSTUMI, NELLA CONFORMAZIONE, LINGUA ED ISTITUZIONI; • 4 QUARTIERI • UNA PIAZZA CENTRALE: RACCOLTA PRODOTTI • PIAZZE: ALTRI MERCATI • SALE PER I PASTI COMUNI (30 FAMIGLIE) • NURSERY • 4 GRANDI OSPEDALI FUORI DALLE MURA

  31. ARGOMENTI • FAMIGLIA (rurale/patriarcale 40 membri) • MATRIMONIO (uomini 22 anni donne 18)

  32. RIPUDIO “RIPUDIARE LA CONSORTE CONTRO SUA VOGLIA, PUR NON AVENDO ESSA NIUNA COLPA, PEL FATTO CHE LE È CAPITATA UNA DISGRAZIA NEL FISICO, NON È PERMESSO IN NESSUN MODO: È UNA CRUDELTÀ INFATTI A PARER LORO, ABBANDONARE UNO ALLORQUANDO HA BISOGNO DI CONFORTO, E OLTRE A CIÒ LA VECCHIAIA, CHE NON SOLO APPORTA MALATTIA DI PER SE STESSA, NON STAREBBE PIÙ TRANQUILLA E SICURA DELLA PAROLA DATA”

  33. CASE (si cambia dopo 10 anni) • PENE-SCHIAVITÙ • LAVORO (6 ore e rotazione) • MAGISTRATURA • POTERE

  34. MAGISTRATURA: OGNI 30 FAMIGLIE C’È 1 SIFOGRANTO O FILARCO CHE SI OCCUPA DI COORDINARE I LAVORI AGRICOLI • FAMIGLIE=6000 = 200 FILARCHI: ELEGGONO IL PRINCIPE • 10 FILARCHI= UN TRANIBORO O PROTOFILARCA • IL SENATO: QUESTIONI DI CARATTERE PUBBLICO. • QUESTIONI IMPORTANTI: SENATO+ FILARCHI

  35. OGGETTI PREZIOSI • INTELLETTUALI (500) • RELIGIONE (TUTTE LE RELIGIONI; NO ATEI; NO PROSELITISMO SMINUENDO ALTRE CONFESSIONI)

  36. «L’ANIMA È IMMORTALE, NATA PER BENIGNITÀ DI DIO ALLA FELICITÀ; DOPO QUESTA VITA SONO PREVISTI PREMI PER LE NOSTRE VIRTÙ E BUONE AZIONI, E CASTIGHI PER I NOSTRI TRASCORSI»

  37. SACERDOTI • POCHI • ELETTI DAL POPOLO CON VOTO SEGRETO • CENSURA COSTUMI ED EDUCAZIONE DEI GIOVANI

  38. GUERRA • RAPPORTI INTERNAZIONALI

  39. GUERRA • CRITICATA • SOLO COME STRUMENTO DI DIFESA • TUTTI ADDESTRATI • PREFERENZA PER TRUPPE MERCENARIE IN CASO DI AIUTO AD ALTRE POPOLAZIONI

  40. MALATTIA • “SI LIBERI LUI STESSA DA QUELLA VITA AMARA COME DA PRIGIONE O SUPPLIZIO, OVVERO CONSENTA DI SUA VOLONTÀ A FARSENE STRAPPARE DAGLI ALTRI: SAREBBE QUESTO UN ATTO DI SAGGEZZA, SE CON LA MORTE TRONCHERÀ NON GLI AGII MA UN MARTIRIO, SAREBBE UN ATTO RELIGIOSO E SANTO, POICHÉ IN TAL FACCENDA SI PIEGHERÀ AI CONSIGLI DEI SACERDOTI, CIOÈ DEGLI INTERPRETI DELLA VOLONTÀ DI DIO…CHI SI LASCI CONVINCERE, METTE FINE ALLA VITA DA SÉ COL DIGIUNO, OVVERO SI FA ADDORMENTARE E SE NE LIBERA SENZA ACCORGERSI; MA NESSUNO VIEN LEVATO DI MEZZO CONTRO SUA VOGLIA, NÉ ALLENTANO L’AFFETTO NEL CURARLO”

  41. GENERE UTOPICO: • L’IDEALE CI SVELA LA REALTÀ PER QUEL CHE EFFETTIVAMENTE È • INDICA COME DOVREBBE ESSERE

  42. UTOPIA = RES PUBBLICA: • CONSEGUE GLI INTERESSI DI TUTTI • STATO: FINISCE PER ESSERE UNO STRUMENTO IN MANO AD «UNA CONVENTICOLA DI RICCHI, CHE SOTTO IL NOME E PRETESTO DI STATO, PENSANO A FARSI GLI AFFARI LORO»

  43. Riferimenti bibliografici • M. D’Addio, Storia Delle Dottrine Politiche, vol. I, Genova, ECIG, 1996, pp. 267-280 • C. Galli (a cura di), Manuale di storia del pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 150-152 • J. J. Chevalier, Storia del pensiero politico, vol. II, Il Mulino, Bologna, 1989, pp. 46-56 • T. Moro, L’Utopia, Bari, Laterza, 2010

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