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LE FONTI (1/2)

II WORKSHOP LE CIFRE DELL’ECONOMIA SOMMERSA E IL LORO UTILIZZO Università “ Parthenope ” – Napoli 17 marzo 2004 ASIMMETRIE TERRITORIALI NELLA COMPLIANCE FISCALE S. Pisani e C. Polito. COMPLIANCE misurata tramite il grado di adeguamento spontaneo dei contribuenti agli obblighi fiscali .

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Presentation Transcript


  1. II WORKSHOP LE CIFRE DELL’ECONOMIA SOMMERSA E IL LORO UTILIZZOUniversità “Parthenope” – Napoli17 marzo 2004ASIMMETRIE TERRITORIALI NELLA COMPLIANCE FISCALES. Pisani e C. Polito Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  2. COMPLIANCE misurata tramite il grado di adeguamento spontaneo dei contribuenti agli obblighi fiscali. Strumento: confronto tra la base IRAP e i dati di Contabilità Nazionale. 1. Fonti e metodo 2. Indicatori di compliance 3. Risultati a livello territoriale Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  3. LE FONTI (1/2) • L’IRAP E’ STATA ISTITUITA CON IL D.LGS 15 DICEMBRE 1997 N°446. • PRESUPPOSTO DELL’IMPOSTA E’ L’ESERCIZIO ABITUALE, NEL TERRITORIO DELLE REGIONI, DI ATTIVITA’ AUTONOMAMENTE ORGANIZZATE DIRETTE ALLA PRODUZIONE O ALLO SCAMBIO DI BENI OVVERO ALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI. • BASE IMPONIBILE CHE COPRE L’INTERA ECONOMIA (esclusi solo i servizi domestici). • LA BASE IMPONIBILE E’ DISAGGREGATA PER REGIONE DAI CONTRIBUENTI IN BASE AL COSTO DEL LAVORO. Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  4. LE FONTI (2/2) • LA CONTABILITA’ NAZIONALE L’INSIEME DEI CONTI, DELLA CONTABILITA’ NAZIONALE E’ REGOLATO DAL SISTEMA EUROPEO DEI CONTI (SEC95). • IL SEC95 UNIFORMA I SISTEMI CONTABILI DEI DIVERSI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA AL FINE DI GARANTIRE UNA MAGGIORE CONFRONTABILITA’ DEI DATI A LIVELLO INTERNAZIONALE. • L’UNIONE EUROPEA HA DECISO DI CONFERIRE AL SEC95 IL CARATTERE DI REGOLAMENTO A CUI TUTTI I PAESI MEMBRI SONO TENUTI AD ATTENERSI. L’EVASIONE FISCALE E’ INCLUSA IN TUTTI I FLUSSI DI CN Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  5. LE VARIABILI OGGETTO DEL CONFRONTO CONTABILITA’ NAZIONALE • IL VALORE AGGIUNTO AL COSTO DEI FATTORI: VACF = PRODUZIONE AL COSTO DEI FATTORI – CONSUMI INTERMEDI IRAP • VALORE DELLA PRODUZIONE (LORDO DEDUZIONI): VAPL = COMPONENTI POSITIVE – COMPONENTI NEGATIVE Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  6. CRITERI UTILIZZATI NELLA IDENTIFICAZIONE DELLA UNITA’ ELEMENTARE DI ANALISI LA CONTABILITA’ NAZIONALE UNITA’ DI ATTIVITA’ ECONOMICA LOCALE DICHIARAZIONI IRAP IMPRESA LA DIFFERENZA CREA DISTORSIONI ESCLUSIVAMENTE NEL CONFRONTO SUI SINGOLI SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA MA SI ANNULLA CONSIDERANDO IL TOTALE DELL’ECONOMIA Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  7. IL CONFRONTO (1\4) a) NAZIONALE GLI INTERVENTI NECESSARI PER RENDERE OMOGENEI I DATI STATISTICI E QUELLI AMMINISTRATIVI, HANNO INTERESSATO SIA IL DATO FISCALE SIA IL DATO DI CN. • DIFFERENZE NELLA DEFINIZIONE DI VALORE AGGIUNTO: • GLI AMMORTAMENTI • LA PRODUZIONE PER PROPRIO USO FINALE • LE PROSPEZIONI MINERARIE Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  8. IL CONFRONTO (2\4) • DIFFERENZE NEL CAMPO DI OSSERVAZIONE: • L’INTERMEDIAZIONE MONETARIA E CREDITIZIA • IL SETTORE DELL’AGRICOLTURA • IL NON-MARKET DI CONTABILITA’ NAZIONALE • I SERVIZI DOMESTICI PRESSO LE FAMIGLIE • I GRUPPI DI INTERESSE ECONOMICO EUROPEO E LE FILIALI ESTERE DI IMPRESE ITALIANE • ALLOCAZIONE TRA BRANCHE (UNITA’ DI ANALISI): • LE FORME DI LAVORO “ATIPICHE” • IL SETTORE DELL’ENERGIA • LE ESATTORIE • I PREMI SUPPLEMENTARI DELLE ASSICURAZIONI Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  9. IL CONFRONTO (3\4) b) REGIONALE LA BASE INFORMATIVA DELL’ IRAP E’ STRUTTURATA IN MODO DA GARANTIRE UNA COMPLETA DISPONIBILITA’ DI DATI A LIVELLO REGIONALE (COERENTE CON CN). IL VALORE AGGIUNTO IRAP E’ STATO REGIONALIZZATO CON IL “VALORE DELLA PRODUZIONE AL NETTO DELLE DEDUZIONI” L’IPOTESI ADOTTATA E’ CHE LE DEDUZIONI SI DISTRIBUISCANO IN MODO OMOGENEO SUL TERRITORIO Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  10. IL CONFRONTO (4\4) • C) PROVINCIALE IL DATABASE FISCALE E’ STATO SUDDIVISO, ALL’INTERNO DI OGNI REGIONE, IN IMPRESE CON E SENZA DIPENDENTI. I DATI RELATIVI ALLE IMPRESE SENZA DIPENDENTI SONO STATI ASSEGNATI ALLA PROVINCIA NELLA QUALE E’ STATA PRESENTATA LA DICHIARAZIONE. I DATI DELLE IMPRESE CON DIPENDENTI SONO SUDDIVISI PER PROVINCIA IN BASE AL NUMERO DEI DIPENDENTI DERIVANTI DALLE DICHIARAZIONI DEL MODELLO 770. Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  11. DUE INDICATORI BASILARI PER L’EVASIONE FISCALE (1/2) DIFFUSIONE: DIMENSIONE = MILIARDI DI LIRE Valore Aggiunto ISTAT (-) Valore Aggiunto IRAP (=) Base Imponibile non Dichiarata INTENSITA’: DIMENSIONE = VALORI % Base Imponibile non Dichiarata (/) Numero di Partite IVA Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  12. DUE INDICATORI BASILARI PER L’EVASIONE FISCALE (2/2) • DIFFUSIONE: Misura la base imponibile non dichiarata a livello territoriale e di settore fornendo indicazioni su dove indirizzarsi se si è interessati esclusivamente alla massimizzazione del recupero del gettito. • INTENSITA’: E’ una proxy della propensione all’evasione presente in una determinata area geografica o settore di attività economica e risponde ad un criterio di equità poiché impone di effettuare controlli anche nel caso di somme evase modeste. Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  13. CLASSIFICAZIONE DELLE PROVINCE ITALIANE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA SECONDO LA DIFFUSIONE – ANNO 1999 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  14. BASE IMPONIBILE NON DICHIARATA: LA DIFFUSIONE – ANNO 1999 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  15. CLASSIFICAZIONE DELLE PROVINCE ITALIANE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA SECONDO L’INTENSITA’- ANNO 1999 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  16. BASE IMPONIBILE NON DICHIARATA: L’INTENSITA’ – ANNO 1999 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  17. Correlazione tra livello del VA pro-capite e intensità dell’evasione – Scostamenti dalla media delle ripartizioni Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  18. Correlazione tra livello del VA pro-capite e intensità dell’evasione – Scostamenti dalla media delle ripartizioni Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  19. Correlazione tra livello del VA pro-capite e intensità dell’evasione – Scostamenti dalla media delle ripartizioni Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  20. INDICATORE SINTETICO • PER CONSIDERARE SIMULTANEAMENTE L’INTENSITA’ E LA DIFFUSIONE SI E’ CALCOLATO UN INDICATORE SINTETICO DATO DALLA MEDIA SEMPLICE DELL’INTENSITA’ E DELLA DIFFUSIONE STANDARDIZZATE. Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  21. CLASSIFICAZIONE DELLE PROVINCE ITALIANE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA SECONDO L’INDICATORE SINTETICO ANNO 1999 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  22. INDICATORE SINTETICO – ANNO 1999 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  23. CLASSIFICAZIONE DELLE PROVINCE IN BASE ALLA SPECIALIZZAZIONE IN ORDINE CRESCENTE DI VALORE AGGIUNTO PROCAPITE • CLUSTER 1:AMPIA DIFFUSIONE DEI SERVIZI NON-MARKET (18) • CLUSTER 2: VOCAZIONE AGRICOLA, PRESENZA DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI E DEI SERVIZI DEL COMMERCIO, HOTEL E TRASPORTI (10) • CLUSTER 3: INDUSTRIA A MEDIO ALTA TECNOLOGIA (5) • CLUSTER 4:INDUSTRIA A MEDIO BASSA TECNOLOGIA (29) • CLUSTER 5: INDUSTRIA A MEDIO BASSA E BASSA TECNOLOGIA (26) • CLUSTER 6: INDUSTRIA AD ALTA TECNOLOGIA E SERVIZI ALLE IMPRESE (15) Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  24. CLASSIFICAZIONE DELLE PROVINCE IN BASE ALLA SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA – ANNO 1999 Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  25. ORDINAMENTO DEI CLUSTER IN BASE ALL’INDICE SINTETICO (dal meno virtuoso al più virtuoso) 1. CLUSTER 1 (servizi non market) 2. CLUSTER 2 (agricoltura e servizi tradizionali) 3. CLUSTER 3 (medio alta tecnologia) 4. CLUSTER 6 (alta tecnologie e serv. imprese) 5. CLUSTER 4 (medio bassa tecnologia) 6. CLUSTER 5 (media e bassa tecnologia) Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  26. CONCLUSIONI (1) • L’IRAP RAPPRESENTA UN DATABASE PREZIOSO PER LE ANALISI ECONOMICHE TERRITORIALI. • PER COSTRUZIONE LA BASE IRAP E’ SUFFICIENTEMENTE UNIFORME AI DATI DI CONTABILITA’ NAZIONALE. • LA DIFFUSIONE DELL’EVASIONE E’ PREVALENTE AL SUD SEGUITO DAL N. OVEST, N.EST E CENTRO; • L’INTENSITA’ E’ UN FENOMENO SEGNATAMENTE MERIDIONALE (CORRELAZIONE NEGATIVA CON IL LIVELLO DEL REDDITO); • CHIAVE DI LETTURA PER MACRO AREE RIDUTTIVA PER L’ANALISI DELLA COMPLIANCE FISCALE.. Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

  27. CONCLUSIONI (2) . • ALL’INTERNO DELLE MACRO AREE SI REGISTRANO UGUALI LIVELLI DI INTENSITA’ IN CORRISPONDENZA DI DIFFERENZIALI MARCATI DI REDDITO (EVASIONE DA EXTRA-PROFITTI O DA SUSSISTENZA?); • SI OSSERVA UNA MINORE COMPLIANCE FISCALE PER LE PROVINCIE CARATTERIZZATE DALLA PRESENZA DEI SETTORI PUBBLICI, DALL’AGRICOLTURA E DAI SERVIZI TRADIZIONALI; • I POLI TECNOLOGICI NON SI CARATTERIZZANO PER UNA MAGGIORE COMPLIANCE FISCALE (RUOLO SVOLTO DAI SERVIZI ALLE IMPRESE) Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi

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