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SISTEMA ENDOCRINO. Il Sistema endocrino è costituito da cellule e ghiandole secernenti ormoni . Gli ormoni sono messaggeri chimici immessi direttamente nel circolo sanguigno. Hanno inoltre la capacità di funzionare anche in piccole quantità quando vengono in contatto con le cellule bersaglio.
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SISTEMA ENDOCRINO Il Sistema endocrino è costituito da cellule e ghiandole secernenti ormoni. Gli ormoni sono messaggeri chimici immessi direttamente nel circolo sanguigno. Hanno inoltre la capacità di funzionare anche in piccole quantità quando vengono in contatto con le cellule bersaglio. In base alla loro composizione chimica si suddividono in: • Proteici costituiti da catene di aa es insulina e glucagone • Steroidei hanno una struttura di base uguale per tutti cambiano le catene laterali es ormoni sessuali • Fenolici hanno in comune residui di fenilalanina e tirosina e catene laterali diverse es noradrenalina.
IPOFISI L’ipofisi o ghiandola pituitaria si trova nella sella turcica dello sfenoide ed è attaccata all’ipotalamo tramite un peduncolo. È una piccola formazione di 15mm di diametro e pesa circa 0,5-0,6 gr. È suddivisa in due porzioni: -parte posteriore o neuroipofisi di colore bianco giallastra -parte anteriore o adenoipofisi di colore rossastro Nell’embrione c’è una parte intermedia che scompare durante lo sviluppo.
NEUROIPOFISI o parte posteriore è costituita da tre parti lobo posteriore, peduncolo e eminenza mediana (parte del pavimento dell’ipotalamo). Questa porzione è costituita da cellule gangliari e assoni. Le fibre più lunghe proveniente dal nucleo paraventricolare e sopraottico formano il fascio ipotalamo-ipofisario. La neuroipofisi non produce ormoni ma vengono prodotti dall’ipotalamo e poi trasportati e immagazzinati nella neuroipofisi.
Gli ormoni della neuroipofisi sono due: • Ormone antidiuretico (ADH) o vasopressina • Ossitocina L’ormone antidiuretico è prodotto dai nuclei sopraottici.Viene rilasciato quando si ha un aumento di elettroliti nel sangue o per una caduta della pressione o del volume sanguigno. • Agisce sul rene diminuendo la perdita idrica rendendo il tubulo contorto distale permeabile all’acqua. • Agisce sui vasi sanguigni periferici provocando una vasocostrizione favorendo l’aumento della pressione.
L’ Ossitocina è rilasciata dai nuclei paraventricolari. È un ormone che interviene nella riproduzione. L’ossitocina, nella donna, stimola le contrazioni della muscolatura liscia (miometrio) durante il parto, stimola la contrazione delle cellule mioepiteliali della ghiandola mammaria durante l’allattamento. L’ossitocina nel maschio provoca la contrazione della muscolatura liscia della prostata. In entrambi i sessi il livello di ossitocina aumenta nel momento dell’orgasmo, facilitando la propulsione del seme lungo le vie spermatiche e le contrazioni uterine che facilitano il trasporto dello sperma dentro le vie genitali femminili.
ADENOIPOFISI o parte anteriore sintetizza e secerne sei ormoni. È costituita da tre parti la parte distale o lobo anteriore, una parte tuberale che avvolge il peduncolo e una parte intermedia tra i due lobi. L’adenoipofisi è costituita da tre tipi cellulari: • Cellule Cromofobe (50%) non si colorano o perché hanno già rilasciato il loro secreto o perché sono immature. • Cellule Acidofile (35%) si colorano con coloranti acidi • Cellule Basofile (15%) si colorano con coloranti basici
Ormone stimolante la tiroide, (TSH) o tireotropo è prodotto dalle cellule basofile dette tireotrope. • Stimola la crescita della tiroide e la secrezione degli ormoni tiroidei. • Ormone adenocorticotropo, (ACTH) o corticotropina è prodotto dalle cellule basofile dette corticotrope . • È importante nella regolazione del corpo agli stess. Stimola la corteccia del surrene a rilasciare gli ormoni glucocorticoidi.
Ormone follicolo stimolante, (FSH) è prodotto dalle cellule basofile gonadatrope. I suoi organi bersaglio sono le gonadi. Nelle ovaie controlla lo sviluppo dell’ovocita all’interno del follicolo e stimola la secrezione degli estrogeni. • Nell’uomo controlla e stimola produzione dello sperma. • Ormone luteinizzante, (LH) è prodotto dalle cellule gonadatrope. I suoi organi bersaglio sono le gonadi. • Nella donna stimola l’ovulazione, la formazione del corpo luteo e il rilascio di ormoni progesterinici tra cui il più importante è il progesterone. • Nell’uomo stimola la produzione di ormoni androgeni tra cui il più importante è il testosterone. • Prolattina (PRL), è secreto da cellule acidofile dette lattotrope, stimola la ghiandola mammaria e la produzione del latte durante la gravidanza. Nei maschi sembra abbia un effetto sui testicoli rendendoli più sensibili al testosterone.
Ormone della crescita (GH) o somatotropina, è secreto da cellule acidofile dette somatotrope. Stimola l’accrescimento corporeo. Agisce su tutto il corpo in particolare sulle cellule muscolari scheletriche, cartilaginee e ossee. La carenza di questo ormone provoca il nanismo ipofisario. • Ormone della melanotropo (MSH) è secreto dalle cellule della parte intermedia. Stimola la produzione e distribuzione della melanina da parte dei melanociti. Viene secreto nello sviluppo fetale, nei bambini piccoli e durante la gravidanza.
EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE L’ EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE si trova nella volta del terzo ventricolo sotto il corpo calloso. Ha la forma di una pigna e va incontro a regressione durante la pubertà. È costituita da due tipi cellulari: cellule gliali e i pinealociti. Le cellule gliali hanno funzione di sostegno. I pinealociti producono l’ormone melatonina che regola il ritmo circadiano sonno-veglia, reagendo al buio o alla poca luce.
La melatonina è anche antagonista delle gonadotropine (FSH e LH), infatti elevati quantitativi di melatonina nell'individuo in età prepuberale, ne impediscono la maturazione sessuale. All'inizio della pubertà i livelli di melatonina decrescono notevolmente e nell'epifisi si accumula la sabbia pineale.
TIROIDE La tiroide si trova nella parte antero inferiore del collo. È in rapporto con la cartilagine tiroidea e cricoidea. La tiroide è costituita da due lobi connessi da un istmo, il lobo di sinistra si prolunga nel lobo piramidale a contatto con l’osso ioide. È circondata da una capsula connettivale e all’esterno è circondata da una guaina fibrosa per isolarla, è mantenuta nella sua posizione attraverso dei prolungamenti.
La struttura è formata strutture tondeggianti i follicoli tiroidei costituiti dalle cellule follicolari o tireociti. All’interno dei follicoli è contenuta una sostanza mucosa detta colloide. Tra i follicoli ci sono le cellule parafollicolari. Se i tireociti sono molto sviluppati la tiroide è in attività e follicoli sono vuoti perché gli ormoni vengono secreti. Se i tireociti sono sgonfie i follicoli pieni di ormoni la tiroide è inattiva.
I tireociti producono la tireoglobulina che contiene dei residui fenolici a cui si può legare lo iodio. Si possono legare uno o due molecole di iodio (mono- e bi-iodiotirosina), queste molecole si possono condensare e formare i seguenti ormoni: T3 mono e bi-iodiotirosina T4 2 molecole di bi-iodiotirosina Una patologia della tiroide è l’ipotiroidismo scarsa produzione di ormoni tiroidei circolanti con un aumento delle dimensioni della tiroide dando origine al gozzo tiroideo Nell’ipertiroidismo ci sono elevati livelli di ormoni tiroidei. Le cellule parafollicolari producono la calcitonina (riduce l’osteolisi dell’osso) x il metabolismo del calcio.
Paratiroidi Sono 4 piccole ghiandole 2 superiori e 2 inferiori, situate posteriormente alla tiroide. Sono fondamentali per la vita infatti una loro mancanza porta alla morte per tetania ipocalcemica (contrazione muscolare). Sono costituite da cellule principali e a secondo della loro colorazione si può individuare il loro stato di attività.
Se sono in fase attiva cioè di secrezione del paratormone queste risultano ben colorabili e quindi scure, se invece risultano chiare alla colorazione sono inattive. Il Paratormone regola il metabolismo del Ca2+ e stimola la osteolisi degli osteoclasti con liberazione di Ca 2+ nel sangue. Allo stesso modo agisce a livello renale per il trattenimento del Ca 2+ e può in alcuni casi agire a livello dell’apparato digerente.